Letteratura: storia e critica
Lisia, Eufileto e il processo per l'uccisione di Eratostene
Fabio Dal Corobbo
Libro
editore: Mazziana
anno edizione: 2025
pagine: 176
Saggi di frontiera. Testi in dialetto fra letteratura e storia
Enrico Meloni
Libro: Libro in brossura
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2025
pagine: 212
Un libro che attraversa la linea d’ombra, impalpabile ma carica di significato, che separa e connette letteratura e storia, servendosi di una prospettiva insolita: il dialetto. Una frontiera che non divide due discipline, ma le mette in dialogo, sollecitandone le potenzialità reciproche. In questo spazio intermedio, spesso trascurato, il dialetto diventa strumento critico, capace di restituire l’esperienza vissuta nella sua concretezza. I saggi qui raccolti, nati in contesti accademici ed elaborati con chiarezza e coerenza, esplorano casi in cui la scrittura dialettale diventa documento, traccia, contro-narrazione. Dai versi “amatriciani” di Belli alla voce inclassificabile di Vincenzo Rabito, dai versi dell’epoca del brigantaggio meridionale post-unitario alle poesie di Tonino Guerra nate nei lager, fino alle risonanze civili di Franco Loi e Dante Maffia. In ognuno di questi casi il dialetto non è ripiegamento nostalgico, ma atto di conoscenza, talvolta di resistenza. È un percorso pionieristico che attraversa idiomi e testi ai margini del canone, nei quali le convenzioni vacillano e i modelli totalizzanti vengono messi in discussione.
Letteratura gay in Italia? Questioni, genealogie, scritture
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2025
pagine: 240
Esiste una letteratura gay italiana? E, se esiste, quali condizioni storiche, linguistiche e culturali ne rendono possibile la nominazione, il riconoscimento, la trasmissibilità, senza ridurla a una categoria identitaria rigida o a una sottosezione tematica del Novecento e del nuovo millennio? Questo volume assume la domanda come orizzonte critico mobile, evitando risposte assertive. In un contesto segnato da rimozioni e canonizzazioni eteronormative, la “letteratura gay” resta nozione sospetta o marginalizzata. Qui non se ne rivendica la legittimità, ma se ne osservano le condizioni epistemologiche e culturali di dicibilità e operatività. La pluralità degli approcci, delle scritture e delle indagini proposte è la forza stessa del libro. La letteratura gay italiana non esiste come genere unitario o corpus stabile, ma come campo di forze, dispositivo critico che mette in crisi le categorie della storia letteraria, sfida la legittimazione accademica, domanda nuove forme di lettura e cittadinanza testuale. Più che fissare modelli, gli studi qui raccolti moltiplicano i punti di accesso, raccontano gesti e ipotesi interpretative e chiedono: che cosa facciamo oggi con questi testi? Come ci parlano, ci disordinano, ci trasformano? E quale comunità temporanea, fragile, queer possiamo immaginare, anche solo per il tempo di una pagina, nell’atto condiviso della lettura? Non è poco. Anzi, è proprio da qui che si comincia.
I mille e uno racconti antillani di André Thomarel
Antonio Gurrieri
Libro
editore: Carabba
anno edizione: 2025
pagine: 140
Baudelaire e la poetica della malinconia
Giovanni Macchia
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 224
«Pubblicato la prima volta nel 1946, questo libro ha subìto negli anni vari processi di arricchimento. Intorno al tema centrale, la poetica della malinconia, si sono venuti disponendo altri temi e problemi che ne hanno reso più vasta e articolata la struttura. Il lettore non si sorprenderà se delle parti di questa nuova edizione la seconda sia dedicata soltanto ai “progetti”. Nell’arco di un’ideale biografia, delineata in quelle pagine, dalla dichiarazione del ragazzo: “Je suis un esprit à projets”, fino ad una delle ultime confessioni: “Je n’ai pas encore connu le plaisir d’un plan réalisé”, l’opera di Baudelaire così finita e impeccabile sembra specchio deformante, infinito e illusorio, dove immagini chiare, riconoscibili, cedono ad altre oscure, indecifrabili. Sono i progetti, e riflettono la condizione tipica del poeta moderno, torturato dalla critica, atterrito dalla sterilità, visitato dall’“impuissance”, e che sente d’esser prossimo al naufragio».
Il misantropo di Molière
Valerio Magrelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 216
Valerio Magrelli, uno dei nostri maggiori poeti, ci sorprende scegliendo di dare la propria voce a un grande classico del teatro e della poesia. Commedia dal contenuto profondamente tragico, come riconobbe Goethe che si chiedeva «se mai un poeta avesse rappresentato il proprio animo in modo più perfetto», "Il misantropo" di Molière andò in scena la prima volta nel 1666, con le musiche di Jean-Baptiste Lully. Nella vicenda, suddivisa in cinque atti e narrata in 1808 versi alessandrini in rima baciata, spicca Alceste, un «innamorato atrabiliare», figura autobiografica nel suo moralismo severo e di ispirazione giansenista. Ecco dunque il protagonista alle prese con un sedicente poeta e con l'ipocrisia dei cortigiani - in un contesto sociale che, in fondo, potrebbe non risultare estraneo a tanti aspetti del nostro presente. Ed ecco poi l'oggetto del suo geloso amore, Célimène, donna vivace e brillante ma non certo intransigente rispetto alla dimensione di ipocrita leggerezza in cui è immersa. Affascinato dalla letterarietà del testo, considerato la pièce meno teatrale di Molière e la più congeniale alla lettura, Valerio Magrelli - lo dichiara nell'Apologia della rima - ha voluto riproporre nella sua versione l'uso del metro tradizionale e, appunto, della rima, quel «miracolo acustico di incontenibile vitalità capace di tenere in sua "mercé" un'intera poesia». Soluzione troppo spesso affrettatamente considerata frutto di un atteggiamento antiquato, quasi alla stregua di un falso, di una contraffazione, la rima ha consentito a Magrelli di mettere in atto una sorta di sfida strutturale, quella di lavorare à contrainte mirando a realizzare nel corpo di un'altra lingua, la nostra lingua dell'oggi, le stesse costruzioni e costrizioni formali presenti in quella di partenza. L'esito felicissimo dell'operazione ci affida un capolavoro che dopo aver attraversato i secoli risplende nuovo in virtù di una personale rilettura e di una altrettanto accurata riscrittura.
Storia della letteratura giapponese. Dalle origini all'Ottocento
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 512
Le numerose traduzioni disponibili anche in italiano consentono a un pubblico sempre più attento ed esigente di apprezzare la straordinaria ricchezza della letteratura giapponese, rendendo accessibili capolavori immortali. Come tutti i classici, anche quelli giapponesi, sebbene possano apparire distanti, sanno rivelarsi sorprendentemente attuali e vicini, scrigni di saggezza e autentiche enciclopedie del mondo, oltre che testimonianze di una raffinata sensibilità estetica che permea ancora oggi la società giapponese. Questo volume si propone di accompagnare il lettore – che sia studente, studioso o semplicemente appassionato di cultura giapponese – in un affascinante viaggio lungo oltre mille anni, dai primi documenti letterari dell’VIII secolo fino ai generi che si affermano nella seconda metà del XIX secolo, nel momento in cui il Giappone si aprirà all’Occidente e alla modernizzazione, senza mai rinunciare alla propria fortissima identità culturale. Ogni capitolo ricostruisce la storia letteraria dei diversi periodi e generi, dalla prosa alla poesia e al teatro, adottando uno sguardo sempre attento al più ampio contesto culturale e sociale. Così concepito, il libro è un invito a scoprire, o riscoprire, opere che continuano a ispirare generazioni, e che rappresentano le fondamenta di una delle tradizioni letterarie più raffinate del mondo.
Contro Antigone o dell’egoismo sociale
Eva Cantarella
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 120
«Vittima com’è di una disperata follia di annientamento e di distruzione, Antigone non ama nessuno, così come non ama sé stessa: il suo solo e vero amore è la morte». Per la sua determinazione a dare sepoltura al fratello Polinice, violando la legge cittadina per obbedire a una legge non scritta, Antigone ha rappresentato nei secoli il modello insuperato di chi si oppone a un regime tirannico. Ma questa figura che sembra racchiudere in sé ogni virtù non corrisponde al personaggio cui Sofocle ha dedicato l’omonima tragedia oltre 2500 anni fa. Ed è esplorando la distanza tra mito e personaggio che Eva Cantarella mette in luce lati sorprendentemente negativi dell’eroina da tutti osannata, arrivando anche a contestare il ruolo di despota attribuito a Creonte. Proprio come in un’orazione, portando prove a sostegno della propria tesi e confutando gli argomenti di potenziali avversari, la più grande studiosa italiana di diritto greco traccia un profilo di Antigone spiazzante e inevitabilmente divisivo.
Il Vangelo secondo Pasolini. Una disperata fedeltà
Vincenzo Di Marco
Libro: Libro in brossura
editore: Pazzini
anno edizione: 2025
pagine: 94
Questo breve saggio dedicato a Pier Paolo Pasolini indaga i rapporti del poeta friulano con la religione e il sacro. Naturalmente lo fa riferendosi alla sua opera letteraria, ai suoi saggi critici, alle inchieste giornalistiche e, soprattutto, al film culto di un’epoca storica del nostro recente passato: Il Vangelo secondo Matteo del 1964. Fin qui nulla di nuovo. Molto è stato scritto in questi anni, se non tutto quello che poteva essere scritto sull’intellettuale più discusso del secondo Novecento italiano.
Poesia, storia, politica nel Rinascimento italiano
Amelia Juri, E. Olibadese
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2025
pagine: 356
Rime e capitoli spirituali
Giovanni Agostino Caccia
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 432
Tra le pieghe della storia esistono personalità che non sono facilmente comprensibili. Agostino Caccia, intellettuale, poeta e uomo d'arme novarese, è uno di questi. La sua personalità, per noi sfuggente, era apprezzata dai suoi contemporanei, oggi più o meno famosi e canonici. In contatto con Luigi Alamanni, Annibal Caro e Anton Francesco Doni, Caccia, data la vastità dei suoi interessi, fu da quest'ultimo definito «persona universale». A cura di Benedict Buono, già studioso di Caccia e della sua produzione petrarchista e giocosa, sono presentate le sue opere spirituali e morali, proposte con un ricco apparato di commento, storico e filologico.
Il portolano. Volume Vol. 120-121
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2025
pagine: 112
Per Claudio Magris, f.g. Ernestina Pellegrini, Firenze per Claudio Magris Federico Fastelli, Claudio Magris intellettuale europeo Luigi Marfè, Claudio Magris, l’idea di Europa e la scrittura della frontiera Elisa Caporiccio, «Senza soggetto». Note sull’avantesto de Il Conde Gabriele Bacherini, La «musica comune» dei libri: l’opera di Claudio Magris nel giudizio epistolare di Giuseppe Bevilacqua Diego Salvadori, Sinopie e frattali. Sondaggi preliminari nell’avantesto di Microcosmi Aya Yamasaki, Claudio Magris in Giappone Piero Buscioni, Aforismi Carlo Lapucci, Gherardo Nerucci: un legno torto che torna dritto: le Sessanta novelle popolari montalesi ieri e oggi Stefano Lanuzza, Lorenzo Calogero poeta ermetico Davide Puccini, La Lectio Magistralis di Raffaello Ramat Giuseppe Donateo, Paolieri poeta georgico. Venere Agreste: la riscoperta dell’ottava per cantare una storia rusticana Marco Fagioli, “Sogni d’Arcadia”: arte tra Accademia e tardo Simbolismo Stefano Lanuzza, Horcynus Orca a cinquant’anni dalla prima edizione Andrea Zabagli, Postilla a una lettera di Pasolini a Gianna Manzini