Progetto Cultura

Molti capolavori dell’Arte sono ispirati a leggende o a racconti mitologici che narrano di inganni, violenze e stupri messi in atto da divinità maschili a danno di ninfe o ignare fanciulle. Per fare qualche esempio: Apollo eDafne, Zeus e Europa, il ratto di Proserpina, Leda e il cigno e molte altre opere ancora Quando nei musei ammiriamo la bellezza artistica e la perfezione di queste opere, spesso ci allontaniamo dal totale messaggio che esse racchiudono. La violenza sulla figura femminile ha radici nel modello e nella cultura patriarcale da cui proveniamo. La mitologia, la storia, le religioni, le antiche leggi (e molte anche recenti), le usanze e le consuetudini di molte popolazioni sono alcune delle fonti dalle quali attingono modi, comportamenti e azioni che si traducono in violenza contro le donne. A volte, le immagini di queste opere d’arte, vengono usate in modo opinabile, nel logo, nella pubblicità o nella comunicazione di alcune Istituzioni e di alcuni Servizi.

Partendo dalla sorprendente scoperta di una stanza segreta, dove da secoliuno scheletro stringe una pergamena, l’autore ci guida in un viaggio nellastoria di Arduino, il primo re d’Italia, e in altre affascinanti vicende che, tracombattimenti, guerre, stregonerie e leggende, tingono la narrazione diavventura e scolpiscono, con fluidità narrativa poco comune, un romanzo incui si alternano storia e invenzione letteraria.Oltre a dimostrare notevoli competenze storiche, l’autore sa come spolverareusi, costumi, superstizioni, magie, valori e paure che hanno segnato ilnostro medioevo e ben li inserisce nei giorni nostri riuscendo, con saggiotocco letterario, a unire epoche remote e presenti. L’opera, per quanto voluminosa,vanta un ritmo narrativo privo di cedimenti e, oltre ad essere fontedi intrattenimento, diventa un istruttivo compagno di viaggio

Se la fantascienza non ha niente da dirci sul futuro ma in realtà è fortemente connessa alla contemporaneità ed evidenzia le contraddizioni del presente, la storia che state per leggere non è un romanzo di fantascienza. A quale presente, infatti, può fare riferimento la vicenda di una rivoluzione sociale in Argentina, innescata da una rivolta di pescatori contro le multinazionali del petrolio nella remota Terra del fuoco, mentre un governo postperonista tenta di resistere agli attacchi di una formazione di sinistra?

“Un volume, diciamolo, delizioso: difficile scegliere, adottare e supportare un altro aggettivo. Delizioso e utilissimo anche inteso in un preciso approccio pedagogico… Uno strumento di sintesi generosa e ispirata, e sintesi che va intesa tanto di forma che di contenuti...” (dalla prefazione di Plinio Perilli)

Irene, laureanda in psicologia, deve scegliere un tema perla sua tesi, ma i libri non sono il posto giusto per cercarlo. Così decide di uscire per la strada e osservare la gente comune, quella che vede tutti i giorni, ma che non ha mai osservato, troppo distratta dai suoi studi. Una bambina in una scuola elementare che cerca di insegnare a non avere pregiudizi, quasi bullizzando gli alunni, una ragazza e un ragazzo che si fingono altri per conoscersi, un anziano che si sente un’altra persona, una donna che rivede l’ex nel suo nuovo partner, un cane...Quale argomento migliore per la sua tesi se non l’immagine in cui cerchiamo di apparire, per essere solo i Riflessi di un'immagine.

Hai trovato questo volume nel posto dove qualcuno lo ha conservato per molto tempo. Probabilmente era destino che tu leggessi questo documento. Il fato ha voluto che conoscessi la storia di Steve Colham e Trinity Landle, gli agenti migliori di Sconosciutia, una città ignota del nostro mondo dove la pioggia cade quasi ogni giorno. I due poliziotti, incaricati da Marcons, il commissario dei Distretti Unificati, si ritroveranno catapultati nel caso più difficile della loro vita: incroceranno le armi, infatti, con qualcuno che, senza lasciar tracce e senza un’apparente logica, uccide le sue vittime per poi numerarle sul loro polso destro. La complicatezza dell’indagine sarà subito evidente ai nostri protagonisti: l’omicida è perfetto, non commette errori, sembra prevedere ogni singola mossa della polizia, dà l’impressione di essere invulnerabile. Colham e Landle, con il trascorrere del tempo, si renderanno conto che, per venire a capo della situazione, dovranno immergersi in una realtà inconcepibile anche per una perversa immaginazione.

Secondo Giorgio Fabretti, le cose in comune tra Europa e America sono sufficienti e necessarie per un’Unione Atlantica. La tesi del suo Euramerica, quindi, è che i tempi del Villaggio Globale Ipertecnologico sono maturi per una nuova nazione ben oltre l’Unione Europea, cioè saltando direttamente agli Stati Uniti d’Euramerica. Scrive Antonio Di Bella nella sua nota introduttiva: «Questo saggio Euramericaha il pregio, a mio parere, di andare coraggiosamente in controtendenza rispetto al clima attuale. La “mercuriale” presidenza Trump ha risvegliato in Italia e in Europa antiche diffidenze antiamericane. Sia a destra che a sinistra. I nostalgici del marxismo leninismo vedono nella Cina la nuova nazione-faro alla guida del cosiddetto “sud del mondo” (dimenticandone i contrasti e le contraddizioni). La destra vede nel nazionalismo russo alla Dugin il vessillo del conservatorismo mondiale fondato sui valori tradizionali (dio patria e famiglia), le stesse famiglie liberali e moderate europee esortano l’Europa ad emanciparsi dall’antico alleato americano...

La dismetria profilattica del mondo di oggi produce il kitchen distopico, una rottura. Oggi, nel Dopo il post-moderno, nel villaggio ex-globale diventato glocale, assistiamo ogni giorno al crollo della Coscienza quale luogo privilegiato della riflessività. Ed è crollata anche la poiesis fondata sulle fondamenta di quel “luogo” e di quella “ratio”, che poi altro non era che un ideologema. Ergo, Crisi della Rappresentazione prospettica e crisi della rappresentazione tout court. È questa presa d’atto che fa della «nuova poesia» kitchen e distopica qualcosa di profondamente diverso ed estraneo rispetto al modo di poetare della tradizione del Novecento e di questi ultimi lustri epigonici.

"Ed è stata subito sera" è il secondo monologo di una trilogia in cui vengono narrate le vicende della vita di una donna. Dapprima Silvia in Dolci segreti e piccoli dettagli, ora Sophia e poi ci sarà Dora, che a febbraio 2026, con Storia di Dora appunto, concluderà il ciclo. Esistenze descritte con sentimenti ‘dicotomici’ tirate tra quel che ‘si dice’ e quel che è invece ‘sotteso’, e che solo le parole e poi la messa in scena hanno potuto armonizzare. Grazie anche alla preziosa regia di Massimiliano Milesi, alle sue scelte musicali e di atmosfera alle quali come sempre, e necessariamente, mi sono affidata. Un’esperienza così appagante da spingermi sicuramente ad aprire nuovi scrigni.

In un paesino della Sicilia, Aidone, la piccola Arianna vive la sua infanzia con gioia e gratitudine, sviluppando un forte legame con il suo compagno di classe, Leonardo. I due diventano amici inseparabili, sostenendosi a vicenda nelle piccole difficoltà della vita con una delicatezza che solo un amore innocente può esprimere. La loro esistenza scorre serenamente, creando un rapporto così sincero da unire anche le loro famiglie, che trascorrono molti momenti insieme. Finché, un tragico evento sconvolge le loro vite e, da quel momento, Arianna non sarà più la stessa... "Una vita piena di coraggio" si basa su un fatto realmente accaduto che, negli anni Ottanta, ha sconvolto la comunità di Aidone lasciando un vuoto incolmabile.

Questo è il risultato dei lavori del laboratorio “Insieme per scrivere”, un’antologia ispirata alla natura dopo che le precedenti avevano avuto come tematica i ricordi, le parole, il gioco, le coincidenze, la felicità, il tempo, la musica, il viaggio e l’amicizia. Come nelle altre Antologie, anche in questa sono riportati sia i racconti individuali nella sezione “Storie tra i rami” che quelli in tre righe scritti a più mani nella sezione “Storie a spicchi”. In questa edizione abbiamo aggiunto anche una piccola sezione dedicata alla Poesia. Ci sono, poi, i giochi letterari (acrostici, tautogrammi, cruciverba) che divertono e incuriosiscono.