Interesse locale, storia familiare, ricordi
Canicattì. La città dei Bonanno
Eugenio Magnano Di San Lio
Libro: Libro in brossura
editore: Lussografica
anno edizione: 2025
pagine: 464
Il succedersi delle generazioni dei signori Bonanno scandisce la trasformazione di Canicattì da semplice casale in territorio di Naro a vera e propria città egemone su un vasto territorio, che è molto più ampio dei confini amministrativi. La crescita economica e demografica del centro coincide con l’ascesa dei Bonanno nei ranghi dell’aristocrazia siciliana. Trasferitisi da Caltagirone a Siracusa quasi in coincidenza con l’acquisizione per via di matrimonio del feudo di Canicattì, i Bonanno si imparenteranno con alcune della maggiori casate della città aretusea, poi il baricentro delle loro alleanze familiari si sposterà su Messina per poi nella seconda metà del Seicento spostarsi definitivamente a Palermo. Insieme all’insediamento di alcuni ordini religiosi, alla costruzione di una nuova Chiesa Madre, alla fondazione di un monastero benedettino femminile e alla trasformazione del castello feudale in palazzo, che sono interventi usuali in ogni centro feudale, la presenza di alcune opere scultoree, resti di una fontana monumentale, appare invece straordinaria.
Pontechianale e l’Alta Valle Varaita. Duemila anni di storia, testimonianze e immagini
Paolo Infossi
Libro: Libro in brossura
editore: Fusta Editore
anno edizione: 2025
pagine: 432
Una ricerca poderosa che attraversa duemila anni di storia, tra guerre, trasformazioni ambientali, tradizioni e vita quotidiana. Unico nel suo genere, il volume, impreziosito da foto storiche inedite, raccoglie e intreccia tutte le fonti e le testimonianze per restituire l’anima profonda dell’Alta Val Varaita.
Conosciamo il Salento? Un viaggio nello spazio e nel tempo
Livio Ruggiero
Libro: Libro in brossura
editore: Milella
anno edizione: 2025
pagine: 280
Una descrizione di aspetti poco noti del patrimonio culturale del Salento, per contribuire a farli conoscere e apprezzare soprattutto dalle nuove generazioni.
Verbania. Ristampa anastatica della rivista mensile illustrata del Lago Maggiore, Cusio, Ossola, Canton Ticino e Varesotto pubblicata dal 1909 al 1912. Ediz. italiana e francese. Volume Vol. 1
Libro: Cartonato
editore: Scenari
anno edizione: 2025
pagine: 270
Ristampa anastatica della storica rivista Verbania, pubblicata tra il 1909 e il 1912 come mensile illustrato del Lago Maggiore, Cusio, Ossola e Varesotto, sotto la direzione di Antonio Massara. Straordinario esempio dell’editoria italiana d’inizio Novecento, la rivista seppe coniugare impegno civile, valorizzazione del paesaggio, cultura locale e senso estetico. I 48 fascicoli originali, oggi rarissimi, tornano disponibili in un’elegante edizione di pregio, con copertina cartonata e stampa su carta avoriata. L’opera si rivolge a collezionisti, studiosi, biblioteche, enti e appassionati di storia e identità territoriale. Ogni volume raccoglie sei fascicoli consecutivi (pari a sei mesi) per un totale di circa 250 pagine, restituendo un viaggio a ritroso nella cultura alpina, prealpina e lacustre tra Otto e Novecento. Gli articoli affrontano temi di grande attualità e profondità: borghi e monumenti, chiese e santuari, ville e giardini, personaggi illustri, pittori e scrittori, ferrovie scomparse, le prime Pro Loco, la nascita dei club nautici e degli alberghi di charme, la Duchessa di Genova a Stresa, l’Isola dei Pescatori e le prime battaglie per la tutela del paesaggio.
Vita e paesaggio di Capo d'Orlando. Arte contemporanea in Sicilia dal 1955
Libro: Libro in brossura
editore: Metilene
anno edizione: 2025
pagine: 344
Dal 1955 al 2009 la “Mostra nazionale di pittura Vita e paesaggio di Capo d’Orlando” è un appuntamento fisso nel panorama dell’arte in Sicilia e in Italia. Promossa per celebrare l’incantevole paesaggio di una delle spiagge più straordinarie dell’isola, ha avuto trentasette edizioni durante le quali sono stati ospitati oltre 300 artisti tra i più rappresentativi delle espressioni che hanno attraversato la seconda metà del Novecento: dal realismo alla pop art, dalle ricerche concettuali e performative al ritorno alla pittura. Per numerose edizioni alla direzione artistica è stato Vittorio Fagone ma non è mancato il contributo, tra i molti, di Raffaele De Grada, Enrico Crispolti, Basilio Reale, Eva di Stefano e Luca Beatrice. Il libro - curato da Marco Bazzini - oltre a ricostruire la storia della rassegna e il ruolo da lei giocato in regione per la diffusione del contemporaneo, presenta anche la ricca collezione di opere raccolte, una collezione che oggi, in un intreccio tra memoria e visione, costituisce parte dell’identità di questa città che si affaccia sulle isole Eolie.
San Vito lo Capo dalla preistoria ai nostri giorni
Francesco Torre
Libro: Libro in brossura
editore: QUICK Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 224
San Vito Lo Capo è conosciuto come la “Perla bianca” della Sicilia per la meravigliosa spiaggia e per le sue casette “allattate” di bianco, che riprendono lo stile Mediterraneo ormai scomparso quasi ovunque nei nostri paesini di mare ed è inserito tra le località turistiche più importanti d’Europa. Tante manifestazioni culturali hanno permesso lo sviluppo turistico di questo paese: il Cous Cous Fest, il Festival degli aquiloni e ancora l’evento gastronomico culturale “Tempu ri capuna”. Il territorio e il suo hinterland hanno una grande importanza storica e archeologica: grotte preistoriche, incisioni e pitture rupestri, necropoli neolitiche, sono un input per lo sviluppo turistico e culturale. San Vito è uno dei territori siciliani con più torri di avvistamento. Edificate attorno al 1500 contro l’assalto, lungo le coste, dei corsari turchi e barbareschi. Il libro descrive anche la situazione economico-sociale e lo sviluppo turistico degli ultimi 50 anni. Grazie a tanti giovani che hanno salvaguardato i siti archeologici e ambientali, come la Riserva dello Zingaro, e si sono battuti affinché questo paese mantenesse la propria identità, oggi San Vito è rimasto un ecosistema sano.
L'antica comunità di Valchiusella e gli ex cantoni di Chiara, Cappia, Lasasso, Tissone, Delpizzen, Durando, Gaido e Perotto
Guglielmo Berattino
Libro
editore: Editrice Tipografia Baima-Ronchetti
anno edizione: 2025
pagine: 328
Guglielmo Berattino fin dall’adolescenza ha cercato di conoscere a fondo i fatti storici della Valchiusella, la terra delle sue origini famigliari, che ama profondamente e sulla quale ha pubblicato fondamentali studi. In questo secondo volume della “Collana ex Cantoni di Valchiusella”, dedicato sia a questa antica Comunità (assorbita nel secolo scorso dal Comune di Traversella) che ad otto dei suoi undici Cantoni, ha faticosamente recuperato, dalla memoria orale degli anziani e dalla consultazione dei pochi documenti rimasti negli archivi storici, le vicende umane delle generazioni che per secoli hanno vissuto in questi luoghi, tenacemente aggrappate ad un territorio aspro, montano e cementate, oltre che da ramificati legami famigliari, da un forte spirito comunitario, che meritano di essere conosciute.
Donne tra due mondi. Storie sul confine goriziano
Marilisa Bombi
Libro: Libro in brossura
editore: Mgs Press
anno edizione: 2025
pagine: 160
Questo libro raccoglie diciotto ritratti di donne che hanno vissuto a Gorizia e dintorni, sul margine mutevole del confine. Sono figure che la grande storia ha relegato al silenzio, ma che hanno inciso con la loro presenza concreta: partigiane senza bandiera, esuli giuliano-dalmate, contadine, insegnanti, levatrici, migranti, bibliotecarie. La prospettiva si ispira a quella che Antonio Gramsci definiva le classi subalterne: gruppi sociali privi di voce autonoma, spesso frammentati e schiacciati dall'egemonia culturale delle élite. Dare loro parola significa restituire dignità e complessità a una città di confine come Gorizia, che nel Novecento ha conosciuto divisioni, deportazioni, esodi, ma anche convivenze possibili. Ogni racconto è accompagnato da un approfondimento storico che colloca le vicende personali dentro il contesto più ampio: trattati internazionali, trasformazioni sociali, fratture identitarie. In questo modo la memoria individuale si intreccia con la storia collettiva, componendo una contro-narrazione capace di illuminare ciò che la storiografia ufficiale ha oscurato. Un libro che restituisce voce alle donne invisibili, mostrando come la storia non sia fatta solo di trattati e guerre, ma anche di gesti quotidiani e resistenze silenziose.
Mulini storici del Piemonte
Emanuela Genre, Marianna Sasanelli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Capricorno
anno edizione: 2025
pagine: 144
Lo sviluppo dell'arte della molitura è stato uno dei momenti più significativi per lo sviluppo della civiltà occidentale. La creazione di un mulino ha sempre portato con sé interessi di carattere sociale, economico, politico e tecnologico, e ancora oggi il mulino, ad acqua o a vento, costituisce un'invenzione tecnologica di fondamentale importanza, che nel tempo si è evoluta per essere impiegata nei contesti più vari: dalla macinazione alla lavorazione dei minerali, dalle segherie ai frantoi. Ripercorrere la storia dei mulini piemontesi vuol dire riscoprire storie e tradizioni che, ai più, sono parse finora di secondaria importanza, ma che in realtà sono state parti fondamentali di un processo storico più ampio e della costituzione dell'identità del nostro territorio. Una guida diversa, una chiave di lettura originale per andare alla scoperta della storia e delle tradizioni del territorio piemontese, dalla prima cintura torinese al Canavese, dal Cuneese all'Ossola, dal Pinerolese al Vercellese, dalla Valsesia alla valle di Susa, dalla val Sangone al Novarese alla collina chierese. Per ogni mulino sono proposti approfondimenti tematici e un ampio apparato iconografi co realizzato ad hoc. Un testo per scoprire storie, unicità e tradizioni del Piemonte attraverso testimoni unici: i mulini.
Busa del Bastimento. Un ramo di fiume nel Delta del Po. Storia di un toponimo
Luciano Chiereghin
Libro
editore: Fancy grafica
anno edizione: 2025
pagine: 66
Diari di Napoli, il manoscritto di Zazzera e gli omissis inediti svelati. II parte 1617. Volume Vol. 4
Francesco Zazzera, Micco Spadaro
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2025
pagine: 134
La cavalleria del principe di Avellino libera Vercelli e Milano ma la bolla del papa a Borgia favorisce usurai, puttane, meretrici e dame in bianco e vesti d'argento: le banche private vengono date in affitto a terzi, l'Ave Grazia Plena è dei Tocco, mentre il collegio dei medici dà lezioni sugli uomini illustri. Tutto il 1617, come abbiamo visto anche nella prima parte, gira intorno a due eventi principali. Uno è la sfida all'armata di Venezia, in un certo senso vinta dai Napoletani e festeggiata con il Carnevale dei grandi, la festa ricreta dal Viceré affinché nobili e popolo scendessero a Piazza Mercato tutti mascherati, quasi a suggellare la sconfitta veneta, che è la vera perdita del dominio sul Mare Adriatico. L'altro evento, che compare in questa seconda parte, va a chiudere il ciclo di un altro scontro, che quello con i Francesi e, in particolare con i Savoia, a cui i Napoletani furono chiamati per dare man forte al Toledo governatore spagnolo di Milano. Agosto si apre con una passeggiata in carrozza a Posillipo. Il Viceré era turbato da una lettera, fatta leggere a tutta la città, con cui gli ambasciatori imperiali offrivano a Venezia la restituzione del bottino napoletano, mentre 2.000 soldati spagnoli sbarcavano a Napoli. L'ira divina non mancò di prendersela calando sulla città tempesta, tuoni e fulmini che colpirono la cupola del tesoro, quella dell'Arcidiocesi appena ristrutturata, facendo saltare dalle mura solo la croce. Brutte notizie giungevano da Vercelli per la morte di quindici ufficiali, fra cui Pimentel, Leyva e Mormile, Titta Griffo; salvo Giovanni Bravo. Il Viceré aumentò feste e commedie, intensificandosi la tresca con Rosinella, e le due nipoti di Cicinella Carafa, però senza far mollare le incursioni dei Napoletani nel Golfo di Venezia, sbarcati a frotte a Trieste, all'incontro con quattro barche armate di Albanesi, ma senza lasciarsi sfuggire il carico d'olio delle due navi verso Ancona, sotto lo sguardo attonito dei veneti, fermi a Capodistria. Intanto a Napoli i cavalieri si prendevano a coltellate, lasciando D'Afflitto, morto a terra, e Reviglioni, additati come spie dei Savoia e artefici del colpo alla banca di Amalfi, e accusati di aver avvelenato gli acquedotti napoletani. In molti partono per Firenze, dove è richiesta cavalleria e fanteria dentro e fuori Napoli. Uno schiavo di Giovanni Simone Polverino accoltella due o tre e anche uno sbirro e il panettiere, finché, preso, è impiccato. Pietro Caravita diventa Consigliere comunale e fa vendere la Banca dei Longo, dopo la morte del titolare mastrodatti, fratello di Carlo e del giudice Aniello, padre del Marchesino fattosi nobile fra i Longhi di Cosenza. Festa delle amazzoni a Palazzo: dodici Dame in bianco con le trenette d'oro e manto d'argento; ballano col gancio la Marchesa della Valle e la contessina Riccarda Fabri. Le migliori vittorie riportate in Lombardia, cioè legate alla liberazione di Vercelli dai Savoia, per riconsegnarla a Milano, e da altre fortunose battaglie fra Pavia e Mantova, che ebbero sicuramente non un solo vincitore, ma di certo un comandante di gran valore, quale il generale della cavalleria Camillo Caracciolo, Principe di Avellino. Il 1617, quindi, passerà agli onori delle cronache non solo per la fine della guerra fra Milano e i Savoia, ma anche per la morte di questo nobile cavaliere, subito dopo la liberazione di Vercelli.
Il clan Sinclair. L'antica e nobile famiglia scozzese fondatrice della Cappella di Rosslyn
Douglas Swannie
Libro: Libro rilegato
editore: Tipheret
anno edizione: 2025
pagine: 200
Il libro approfondisce la storia di uno dei più antichi e nobili clan scozzesi: il Sinclair. Un clan delle Highlands scozzesi che ha dominato per secoli le contee di Caithness, delle Isole Orkney e del Lothian. Le sue origini risalgono alla famiglia normanna Saint Clair (in seguito Sinclair). Si ritiene che sia giunta in Inghilterra dalla Normandia durante la conquista dell'Inghilterra da parte di Guglielmo il Conquistatore e, in seguito, risalì l'isola fino in Scozia, dove (nel 1180) Sir William Saint Clair, quarto lord di Roslin, ottenne la Baronia dal Re di Scozia. La famiglia, successivamente, conseguì i titoli di Conti di Orkney e Conti di Caithness. I Sinclair sostennero la Corona scozzese durante la Guerra d'Indipendenza scozzese-norvegese e durante le Guerre d'Indipendenza scozzese contro l'Inghilterra. Nell'immaginario popolare, il Clan è legato a due episodi: il presunto viaggio di Henry Sinclair nelle Americhe e la costruzione dell'enigmatica Cappella Rosslyn, al centro del bestseller Il Codice Da Vinci di Dan Brown.