Saggistica
Virtù. Le belle parole
Libro
editore: Studium
anno edizione: 2022
pagine: 208
Il progetto «Le belle parole» nasce dal desiderio di contrastare l'uso sempre più diffuso di parole ostili e violente nella comunicazione orale e scritta, nella privata e nella pubblica, nella reale e nella virtuale. Le parole violente offendono, dividono, feriscono, le parole belle al contrario uniscono, commuovono, scaldano il cuore. Ogni volume riunisce scritti di autori diversi ed è dedicato a una sola parola. Dopo Luce, che ha dato inizio al progetto, la parola scelta è Virtù, quella disposizione a fare del bene e agire con giustizia e verità che lascia sempre una scia luminosa e rende più accogliente e umano il mondo.
Filosofi in libertà
Umberto Eco
Libro: Libro rilegato
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2022
pagine: 224
“Filosofi in libertà” è il clamoroso esordio (1958) di Umberto Eco nel campo, da lui stesso definito, della saggistica leggera. Un piccolo Bignami, si potrebbe dire, della storia della filosofia in forma di filastrocca, un genere assai familiare fin dall’infanzia di Eco, assiduo lettore del “Corriere dei Piccoli”. Ai testi si accompagnano talvolta delle argute, sapide vignette dell’autore, in armonia con il costume satirico espresso da testate come “Candido” e “Il Travaso”. Pubblicato in tiratura numerata di 500 copie, esce firmato con lo pseudonimo joyciano Dedalus, anche per il rischio di compromettere la carriera accademica del giovane Eco. Questa nuova edizione è integrata dalla sezione “Scrittori in libertà”, dedicata a Proust, Joyce e Thomas Mann, tra i prediletti dell’autore.
L'altra metà di Dio
Ginevra Bompiani
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 288
Questo libro nasce dall'ansia. Seguendo tre figure, tre ombre del contemporaneo, Ginevra Bompiani ferma il tempo della nostra storia per tornare indietro e avventurarsi nel nostro immaginario e, soprattutto, nelle sue ferite. "La prima è la distruzione. Nel momento in cui la terra sembra occupata a distruggere e distruggersi per mano dei suoi abitanti, mi è sembrato urgente cercare di capire dove è nata questa corsa suicida. La seconda è la punizione. La nostra storia nasce da una punizione. Da dove ci viene questo bisogno di punire ed essere puniti? La punizione ha sostituito il destino, vediamo perfino la malattia e la morte come punizioni ineluttabili. La terza è la mistificazione. Mentre il mondo sembra aver definitivamente confuso la verità con la menzogna, e aver smarrito entrambe le nozioni per perdersi in una grande nuvola di significati e insignificanze, mi sono chiesta: qual è la grande mistificazione così necessaria da fare della storia, del mondo e dell'immaginario il suo nascondiglio?" Percorrere questi sentieri scoscesi nel passato, inseguire le sorgenti delle grandi narrazioni che hanno formato la civiltà occidentale, significa avventurarsi in un viaggio che scivola nel silenzio. È il silenzio della preistoria: un mondo lunare nel quale Bompiani ci guida, aprendo i nostri occhi a una nuova conoscenza del femminile. Un femminile che non abbiamo mai visto, l'altra metà di dio. "È la possibilità che sia esistito un mondo in cui i valori maschili non sopraffacevano quelli femminili, e a lungo andare non si trovassero a 'combattere e uccidersi a vicenda', come succede alla fine dell'età dell'argento raccontata da Esiodo; e come succede a noi."
La casa della pace
Rabindranath Tagore
Libro
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2021
pagine: 216
Tagore ogni mattina, durante le riunioni di meditazione, di fronte agli allievi e ai professori della sua scuola in Bengala, Shantiniketan - la casa della pace - lasciava sorgere dalla sua ispirazione parole che potessero guidare la giornata. Queste parole, espresse in una lingua unica, una sorta di prosa ritmica di straordinaria purezza, raccolgono in modo diretto e spontaneo l'essenza della sua esperienza spirituale e umana trasformandole un messaggio di istantanea, perenne attualità. Ora come allora è possibile aprire a caso queste pagine per essere trasportati nell'alba di una di quelle giornate e al tempo stesso essere ricondotti intimamente alla propria quotidianità nel riflesso di quello sguardo. Come ha ricordato l'economista Amartya Sen, che fu educato a Shantiniketan, quelle discussioni spaziavano dalla letteratura indiana tradizionale al pensiero occidentale, alle culture cinese e giapponese, all'insegna della massima apertura in cui, come ha detto un altro grande allievo di Tagore, il regista cinematografico Satyajit Ray, Oriente e Occidente si fondevano in una nuova sintesi. Prefazione di Fabrizio Petri.
La prova del labirinto. Intervista con Claude-Henri Rocquet
Mircea Eliade
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 200
Da giovane yogi dell’Himalaya alla notorietà di storico delle religioni, qual è il senso del cammino? Dai colloqui di Claude-Henri Rocquet con il celebre storico delle religioni sorge un mondo affascinante: l’infanzia in Romania e l’India, Tagore e Brancusi; la Parigi del 1945, Bachelard e Jung; Chicago e i giovani hippies, Allan Watts e Carlos Castaneda; l’amicizia con Cioran e Ionesco. Colpiscono, in questo libro senza tempo, la modernità e l’attualità di Eliade. La sua attenzione per l’immaginario conduce non al deserto della meccanica strutturale, ma alla presenza di quello «che vi è più di reale». «Lo spirito di demistificazione deve a sua volta essere demistificato», dice l’autore. “La prova del labirinto” offre a chi già conosce Eliade, come a chi lo avvicina per la prima volta, uno sguardo d’insieme sulla sua opera. Completano il volume una estesa biografia e bibliografia e un testo di Eliade su Brancusi .
Cura e manutenzione della donna
Jerome K. Jerome
Libro: Copertina rigida
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2021
pagine: 80
Dai "Pensieri oziosi di una persona oziosa" ma soprattutto dai "Second Thoughts of an Idle Fellow" - i ripensamenti di un tipo ozioso - secondo volume mai tradotto in Italia, una selezione dei testi di Jerome dedicati alle donne e all'amore. Un serie di scritti che riflettono sul mondo femminile e sulla figura della donna, a cavallo tra XIX e XX secolo. Quello dei Pensieri è un Jerome insolito, meno cinico e più appassionato, un autore che merita di essere riscoperto nelle sue numerose sfaccettature. Usciti in origine su un periodico e poi riuniti in due volumi di grande successo, molti dei testi qui raccolti non sono mai stati tradotti in precedenza.
Come raccontare una storia e l'arte di mentire
Mark Twain
Libro: Copertina rigida
editore: Mattioli 1885
anno edizione: 2021
pagine: 84
Un vero e proprio manuale per aspiranti umoristi, accompagnato da fulminanti aneddoti e riflessioni semiserie, per imparare tutto sul mestiere di raccontar storie, integrato da una dissertazione di Mark Twain sulla "migliore e più fidata amica dell'uomo", ovvero la menzogna. Cinque scritti pungenti in cui Mark Twain, con il suo impareggiabile umorismo, riflette sul mestiere di raccontare storie, cerca di proteggere i cittadini comuni dagli attacchi dei controllori ferroviari e difende la virtù di una donna morta. A seguire, l'autore disserta sulla menzogna e s'improvvisa critico letterario in un impertinente saggio sui crimini contro la narrativa ("114 sui 115 possibili") commessi dal collega Fenimore Cooper. Se è vero che "l'arte di raccontare una storia umoristica è nata in America e lì trova ancora oggi terreno fertile", allora chi, meglio di Mark Twain, può svelarne i segreti?
Addio a Roma
Sandra Petrignani
Libro: Copertina morbida
editore: BEAT
anno edizione: 2021
pagine: 348
Dalla ritrosia di Burri alle nevrosi di Carlo Emilio Gadda, dai sadici scherzi di Goffredo Parise alle furibonde liti, in strada, di Elsa Morante e Alberto Moravia; dalla turbinosa collaborazione tra Federico Fellini e Ettore Flaiano alle lotte per imporre l'arte astratta di Palma Bucarelli: la città della Dolce Vita incontra la sua leggenda in un racconto fastoso e pervaso di ironia. A condurre per mano il lettore, fra via Veneto e piazza del Popolo, da una galleria d'arte a un set cinematografico a una libreria, è una ragazza trasteverina che si chiama Ninetta e che traghetterà il suo desiderio di diventare scrittrice da quell'epoca di grandi alla «nuova preistoria» contemporanea. Tra fatti della vita e clamorose dispute letterarie e artistiche, nascita e morte di vivaci testate giornalistiche, l'irripetibile stagione che vide i protagonisti della scena culturale romana al centro di un interesse mondiale - dalla povertà estrema dei primi anni Cinquanta, al furore della Neoavanguardia, ai ribaltamenti del Sessantotto fino alla decadenza dei primi Settanta - rivive in un colorato affresco per celebrare un recente eppure lontanissimo passato. Sandra Petrignani ci restituisce un pezzo della storia di Roma, raccontando la storia degli artisti che, a partire dal 1952, la resero un palcoscenico internazionale.
L'acquario di quello che manca
Enrico Ghezzi
Libro: Copertina rigida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2021
pagine: 752
Un'opera necessaria per comprendere e conoscere una delle menti più geniali della nostra epoca. Curato da Aura Ghezzi e Alberto Pezzotta, con un testo di Elisabetta Sgarbi, questo libro raccoglie scritti di enrico ghezzi, molti dei quali inediti, che raccontano la sua visione del mondo e dell'arte. "L'acquario di quello che manca" assomiglia profondamente al suo autore, ne è lo specchio. A partire dai primi articoli scritti alla fine degli anni settanta fino ai lavori più recenti, il volume presenta interviste, rubriche giornalistiche, idee per spot pubblicitari, scritti d'occasione oltre a documenti ritrovati, insospettabili, forse: poesie, riflessioni, ricordi personali, episodi familiari, lettere private ad amici e compagni, curiosi aneddoti e retroscena sulle scelte che hanno accompagnato e caratterizzato la nascita e l'evoluzione di programmi cult come "Blob" e "fuori orario", come anche il racconto di mille altre invenzioni, idee e proposte, talvolta realizzate altre solo immaginate. In questo tesoro di materiali non c'è, tuttavia, nulla di casuale. "L'acquario di quello che manca" è un labirinto in cui è bello perdersi e trovarsi. Un ritratto di più di cinquanta anni di cultura, televisione e cinema, un viaggio in compagnia di enrico ghezzi nel suo mondo e nella nostra realtà.
Storie del mare
Diego Gabutti
Libro: Copertina morbida
editore: GOG
anno edizione: 2021
pagine: 233
E se tutta la storia del mondo non fosse altro che la storia del mare? Diego Gabutti si è lasciato trascinare dalle maree della letteratura per uscirne con una storia del mare che mette insieme i viaggi di Gulliver con Braccio di ferro, Robinson Crusoe con Dante, Paul Morand e Joseph Conrad.
Le vite di Alessandro e Cesare. Testo greco a fronte
Plutarco
Libro: Copertina morbida
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2021
pagine: 704
Il fascino di Plutarco sta nel far convivere unicità e doppio: da un lato ogni biografia è un testo completo e avvincente, che ci fa conoscere pregi e difetti di un eroe dell'antichità, dall'altro la Grecia e Roma sono messe a confronto e risulta difficile capire se le due Vite siano autonome o piuttosto due specchi da ammirare insieme. Alessandro III di Macedonia: un giovane inesperto che conquista l'impero Persiano, ma anche un semidio, dalle doti inarrivabili, in primis ambizione e autocontrollo. Gaio Giulio Cesare: un dandy della politica romana ma anche un formidabile condottiero che, a 56 anni, ha in mente di trasformare la Repubblica in "monarchia". Entrambi muoiono improvvisamente, l'uno per motivi naturali (ma è davvero così?), l'altro ad opera di faccendieri più o meno oscuri. Questi sono i racconti di Plutarco, in uno stile moderno e tutt'altro che paludato, che sa essere piacevole e vibrante, proprio come i due Eroi.
La scoperta del futuro
Herbert George Wells
Libro: Copertina morbida
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2021
pagine: 80
"La scoperta del futuro" è un manifesto di futurologia, una spinta giovane, moderna e tecnologica, figlia della scienza del suo tempo, verso una definizione metodica e analitica di un campo di studi tanto incerto quanto affascinante: il futuro. È manifesto anche del lato scientifico di Wells, o meglio della sua volontà di emanciparsi dalla semplice definizione di scrittore di fantascienza per accedere alla fama di scienziato, ambitissima da gran parte degli scrittori della sua epoca, da Jules Verne a Emilio Salgari, da Edgar Allan Poe a Thomas H. Huxley e Arthur Conan Doyle. Per Wells non si tratta di riabilitare la figura degli indovini, tutt'altro, ma di impiantare un campo di analisi ben definito che ha tanto più senso nel suo presente proprio perché accelerato, "cinetico", fatto di scoperte scientifiche e di artefatti tecnologici che stanno inducendo al secolo della rivoluzione industriale un'accelerazione sociale ed economica senza precedenti. Siamo di fronte a un testo che fonde scienza e tecnologia, industria e metropoli, utopia e futuro, che apre le porte a una consapevolezza poetica matura per Wells: quella di trovarsi scrittore in un'epoca così nuova e così diversa.