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Filosofia

Paese che vai. I caratteri nazionali tra teoria e senso comune

Paese che vai. I caratteri nazionali tra teoria e senso comune

Emilio Mazza, Michela Nacci

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2022

pagine: 360

Quando affermiamo che i francesi sono effeminati e gli inglesi tenaci utilizziamo un attrezzo che fa parte della nostra cultura dal tempo di Ippocrate: l’idea di carattere nazionale. Bodin e Du Bos, Montesquieu e Hume, Herder e Madame de Staël, Michelet e Hegel, Tocqueville e Spencer, Weil e Bateson hanno contribuito a costruirlo. La teoria dei caratteri ci restituisce l’immagine che nel tempo i vari popoli hanno dato di se stessi e degli altri, le loro idee di contatto e scambio oppure quelle di chiusura entro le proprie frontiere e di difesa dalla minaccia esterna. E oggi? La scommessa è mostrare che una nazione può possedere un carattere e al contempo riuscire a mantenere apertura e libertà.
27,00
Il teatro di Oklahoma. Miti e illusioni della filosofia politica di oggi

Il teatro di Oklahoma. Miti e illusioni della filosofia politica di oggi

Sergio Benvenuto

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2021

pagine: 184

Nel finale del romanzo di Kafka “America” si immagina un mitico Teatro di Oklahoma che promette di assumere chiunque si presenti: Sergio Benvenuto lo interpreta come un’evocazione, in parte satirica, degli ideali politici universalisti del socialismo, e non solo. A partire da questa allegoria, prende avvio una critica serrata delle principali filosofie politiche di oggi: la sinistra marxista e socialdemocratica, il neoliberismo, i nazionalismi e sovranismi vari.
17,50
Tra noi. Saggi sul pensare all'altro

Tra noi. Saggi sul pensare all'altro

Emmanuel Lévinas

Libro: Copertina morbida

editore: Rusconi Libri

anno edizione: 2021

pagine: 272

Emmanuel Lévinas ritorna su ciò che costituisce il nucleo del suo pensiero: attraverso una serie di testi di rilievo che percorrono gli assi della sua riflessione, il filosofo definisce la natura della relazione etica che unisce ogni uomo al suo prossimo. Il lettore è invitato a un'immersione in profondità nella «relazione intersoggettiva». C'è però del mistero, dice Lévinas, in questo legame del «tra noi», ma ciò non significa che siamo presi in una realtà indecifrabile, né che il «tra-noi» sia uno spazio che resta per noi ostinatamente opaco. Nel corso delle pagine, il velo si alza. Il rapporto dell'uno all'altro si rivela nella trascendenza del per-l'altro e porta, così, a scoprire il «soggetto etico», dunque il «tra-noi».
14,90
La scoperta dello spirito. La cultura greca e le origini del pensiero europeo

La scoperta dello spirito. La cultura greca e le origini del pensiero europeo

Bruno Snell

Libro: Libro in brossura

editore: Luiss University Press

anno edizione: 2021

pagine: 448

“La scoperta dello spirito sono capitoli-saggio che vanno da Omero al periodo ellenistico e indagano come dalla naturalità indifferenziata della poesia epica si giunge attraverso la nascita della tragedia al problema di cos’è l’uomo, e come, dall’immagine-metafora, nasce il problema della scienza, e come la civiltà greca finisce con l’invenzione (Ellenisti, Virgilio) di un mondo arcadico, di arte pura: la letteratura. Indagine ricchissima di idee geniali, sorprendenti, di punti di vista illuminanti, su materia nota e vivace. Unico difetto: non è libro per il popolo. Io sono favorevole.” (Cesare Pavese, giudizio editoriale sul libro di Bruno Snell, 3 settembre 1947). “Il volume che avete tra le mani non è un libro nuovo, ma un nuovo libro. È un invito a leggere o rileggere il capolavoro di Bruno Snell in modo più consapevole, nella sua versione completa, esemplata su quella definitiva tedesca. Dopo aver profondamente fecondato la cultura europea del dopoguerra, La scoperta dello spirito si è progressivamente eclissata: del resto la sua visione ‘olistica’ – oggi del tutto inattuale – fu concepita nella ormai remota Germania degli anni Trenta e Quaranta. Come possiamo, allora, tornare a leggerla con profitto? Si tratterà, anzitutto, di collocarla alla giusta distanza culturale, avvalendosi di una messa a fuoco mobile, come se si inforcassero delle lenti bifocali. Sarà impossibile fare un’esperienza di lettura ‘vergine’ o solo retrospettiva, riportando indietro le lancette della storia come in un racconto filmico: dovremo cercare perciò di tenere presenti sul nostro schermo i diversi piani culturali, facendo attenzione a non farci risucchiare – attratti dalla prosa elegante e incantatoria di Snell – in quella ‘meravigliosa’ Grecia dove tutto avrebbe avuto inizio e sviluppo, secondo una linea idealizzante, con sintesi storica nella famosa Aufhebung hegeliana.” (Dalla prefazione di Roberto Andreotti)
35,00
Tempo sacro e tempo profano. Per una filosofia della storia in Mircea Eliade

Tempo sacro e tempo profano. Per una filosofia della storia in Mircea Eliade

Ivan George

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2021

pagine: 386

Il presente lavoro si propone come una “peregrinatio animae” sulle tracce ben camuffate di Eliade alla ricerca della sua “mathesis universalis” che lo avrebbe portato alla configurazione dell’“uomo nuovo” e alla totalizzazione del fenomeno culturale. La chiave segreta, ossia il paradigma sacrale, è l’unica in grado di spalancare la porta dell’uomo verso un tempo diverso, forte, essenziale. Pur delineandosi come una ricerca di sentore epistemologico ed ontologico, quella eladina abbraccia, a tutti gli effetti, un piano soteriologico-simbolico. Pertanto, il tempo derivante è, da una parte, quello sacro, kairologico, dall’altra, il tempo profano, cronologico che ingoia l’uomo con la stessa voracità con cui Cronos divora i propri figli. Attraverso questa “terza via”, racchiusa nella famosa “coincidentia oppositorum”, Eliade traccia con eleganza non i contorni di una rigorosa filosofia della storia, ma un’audace ermeneutica “storico-onto-teologica” impregnata da messaggi di estrema bellezza ed attualità.
30,00
Carino! Il potere inquietante delle cose adorabili

Carino! Il potere inquietante delle cose adorabili

Simon May

Libro: Libro in brossura

editore: Luiss University Press

anno edizione: 2021

pagine: 160

I gattini su Internet, i Pokémon con la loro buffa e improbabile aggressività, i meme su Kim Jong-un, la coppia glamour Ferragni-Fedez che mostra la sua vita da neogenitori: le nostre giornate sono piene di “cose carine”, all’apparenza innocenti nella loro effimera frivolezza. Ciò che è carino sembra avere la caratteristica di farci sentire protetti e al sicuro. Secondo il filosofo Simon May, tuttavia, le cose che troviamo adorabili nascondono anche un altro, inquietante potere. L’attrazione della modernità nei confronti dell’innocenza, la trasformazione del bambino in oggetto archetipico d’amore, l’interpretazione della vita moderna e più in generale dell’esistenza come fondamentalmente effimera, vana, innocente, senza scopi finali o prime cause, hanno il potere di distorcere e snaturare il tentativo di vedere nella vita un “ordinamento morale del mondo” o di giudicarla, tutto sommato, positiva o negativa. "Carino! Il potere inquietante delle cose adorabili" è una teoria filosofica del tempo presente e una storia culturale e letteraria della realtà che viviamo ogni giorno.
12,00
L'inquietudine del pensiero. L'ermeneutica della vita del giovane Heidegger (1919-1923)

L'inquietudine del pensiero. L'ermeneutica della vita del giovane Heidegger (1919-1923)

Sophie-Jan Arrien

Libro: Libro in brossura

editore: Rosenberg & Sellier

anno edizione: 2021

pagine: 352

Tra il 1919 e il 1923, Heidegger accarezza il progetto di fare "esplodere l'insieme del sistema tradizionale delle categorie". Vengono qui presi in esame i lavori di quel periodo, per mostrarne l'originalità e l'interesse filosofico. Il giovane filosofo sospetta che i tradizionali concetti filosofici mascherino il movimento della vita e soffochino l'inquietudine originaria del pensiero. Al contrario, egli ritiene che le domande fondamentali della filosofia debbanoessere interpretate a partire dalla concretezza della vita. È ciò che è stato chiamato retrospettivamente la sua "ermeneutica della fatticità". La "vita", e non ancora l'essere, diventa così il leitmotiv del pensiero del giovane Heidegger, proteso verso una sfera originaria, quella dell'esperienza fattizia, da cui il filosofare trae la propria provenienza, di cui deve rendere conto, e a cui, sempre, fa ritorno.
24,00
Gramsci tra Croce e Lenin

Gramsci tra Croce e Lenin

Angelo Rossi

Libro: Copertina morbida

editore: Guida

anno edizione: 2021

pagine: 182

Il 1917 intervenne con straordinaria potenza in una Europa macerata dalla guerra, ma realizzava una rivoluzione contro il "Capitale", contro e senza Marx. Eppure, si presentava come una rivoluzione proletaria e comunista, e dal suo interno si richiamava a Marx e perfino a Hegel, e alla grande dialettica, negli scritti di Lenin. Il fallimento della rivoluzione tedesca era la riprova che la rivoluzione in Occidente aveva bisogno di elaborare un altro pensiero, un'altra lettura della società e dello Stato, una diversa elaborazione di Marx e della sua filosofia della prassi, misurato con tutto il pensiero moderno. Prefazione di Biagio de Giovanni.
15,00
De Motu

De Motu

George Berkeley

Libro: Copertina morbida

editore: Book Time

anno edizione: 2021

pagine: 80

"De Motu"; sive, de motus principio & natura, et de causa communicationis motuum, o semplicemente "De Motu", è un saggio scritto da George Berkeley e pubblicato come volantino a Londra nel 1721. Fu poi presentato senza successo per un premio che era stato offerto dalla Royal Academy of Sciences di Parigi. Considerato il precursore di Mach ed Einstein, Berkeley si occupa del principio del movimento, della sua natura e della causa della comunicazione dei moti. Tuttavia, come ben riassunto nella sua celebre formula Esse est percipi, sostiene che la fisica non può fornire spiegazioni causali. Tali cause sono incorporee, divine, e spetta alla "filosofia prima", o metafisica, occuparsene. Per questo i fisici devono evitare di usare termini astratti che non fanno altro che oscurare la chiarezza dell'esperienza empirica e nulla ci possono dire al di là della percezione.
12,00
Logiche del desiderio in Dante

Logiche del desiderio in Dante

Remo Bodei

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2021

pagine: 48

D«Amor, ch’a nullo amato amar perdona». È da questi versi, tra i più celebri dell’Inferno dantesco, che il grande filosofo delle passioni Remo Bodei sviluppa la sua riflessione sull’amore e il desiderio: cominciare con la Commedia per arrivare a parlare della crisi dell’amore nella nostra epoca. L’amore, in Dante, è come un fuoco che tende verso l’altro, elevando lo spirito verso la sua origine; la cupiditas invece non dilata l’animo, è desiderio di possesso «mal riposto» che può portare a esiti tragici, come dimostrato dalla morte dei due amanti Paolo e Francesca - e dall’inquietante cronaca quotidiana. Ma l’amor non è mai cancellato: «muove ed è mosso, è inquietudine che non trova su questa terra un oggetto adeguato alla propria dismisura e che perciò ricomincia a cercarlo sempre di nuovo, perché oscuramente lo ha già conosciuto».
8,00
Lo yoga non duale del Kashmir

Lo yoga non duale del Kashmir

Jean Bouchart D'Orval

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni Mediterranee

anno edizione: 2021

pagine: 288

Sempre più persone iniziano a interessarsi allo shivaismo tantrico del Kashmir, ma si lasciano scoraggiare dalle sole pubblicazioni erudite attualmente disponibili. D'Orval propone di associare quest'affascinante corrente dell'induismo al presente più intimo della nostra vita offrendoci un saggio illuminante, alla portata di tutti, che spiega quali sono le tematiche dello shivaismo non duale del Kashmir, l'approccio delle sue varie correnti e ci dona la traduzione e il commento dei fondamentali poemi Mahârtha Mañjarî, "Il bouquet di fiori nel senso più profondo" e Vijñâna Bhairava, "Il discernimento della suprema Realtà".
29,00
Leggere i sofisti. Le diverse anime di una rivoluzione filosofica

Leggere i sofisti. Le diverse anime di una rivoluzione filosofica

Francesca Eustacchi

Libro: Libro rilegato

editore: Scholé

anno edizione: 2021

pagine: 480

Un profilo della sofistica che, malgrado le numerose differenze che l’analisi mette in luce, può essere, per ragioni di comodo, diviso in tre filoni principali: alcuni grandi sofisti, veri innovatori, come Protagora, Gorgia e Prodico, che prendono atto della crisi del pensiero filosofico determinata dall’impostazione eleatica, cui essi si contrappongono consapevolmente; seguono quei pensatori opportunamente classificati con la formula “sofistica diffusa”, che, da una parte, rielaborano il contributo dei primi sofisti, con pochi elementi di novità ma con grande successo (Ippia, Antifonte), dall’altra, svolgono il pensiero sofistico in senso relativistico e immoralistico (Crizia); dopo questi si analizzano i sofisti dei testi platonici, giustamente separati in quanto portano i segni dell’operazione teoretico-culturale attuata dal grande filosofo ateniese. Per completezza, si svolge infine una quarta analisi, una riflessione su due testi anonimi collegati al contesto sofistico: i Dissoi logoi e l’opera dell’Anonimo di Giamblico. L’ampio studio di Francesca Eustacchi è certamente meritorio, anche perché questa studiosa non muove nella sua indagine dal dibattito critico, come fanno oggi troppi ricercatori, ma dai testi (frammenti e testimonianze). Maurizio Migliori
33,00

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