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Linguistica

Sciascia e la lingua dell'impegno. Analisi dei racconti inchiesta degli anni Settanta

Sciascia e la lingua dell'impegno. Analisi dei racconti inchiesta degli anni Settanta

Angelo Campanella

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 233

Il volume offre un’analisi stilistica e linguistica dei racconti inchiesta di Sciascia pubblicati nel corso degli anni Settanta: Atti relativi alla morte di Raymond Roussel (1971), La scomparsa di Majorana (1975), I pugnalatori (1976), L’affaire Moro (1978), Dalle parti degli infedeli (1979). L’intreccio tra elementi archivistici, prosa argomentativa e sequenze narrative – esaminato con un close reading sistematico – fa emergere uno Sciascia acuto lettore (e impostore, quando sembra imbrogliare le carte), filologo, linguista, e persino “numerologo”. La capacità di armonizzare tutte queste istanze e tipologie testuali in una prosa riconoscibile dà luogo alla lingua dell’impegno, uno strumento capace di universalizzare il particulare della cronaca attraverso lo sguardo assoluto e talvolta anche metafisico della letteratura. Questo primo lavoro organico pone le basi per un progetto di analisi comparata tra i vari generi letterari frequentati da Sciascia nell’arco di oltre un trentennio di produzione letteraria, saggistica e giornalistica.
26,00

La riflessività nelle lingue anatoliche

La riflessività nelle lingue anatoliche

Marco Ammazzini

Libro: Libro in brossura

editore: Firenze University Press

anno edizione: 2025

pagine: 318

Il presente lavoro è volto a un’analisi della categoria della riflessività nelle lingue anatoliche, prendendo come punto di partenza la Reflexivpartikel ittita =z(a) e analizzandone gli usi riscontrabili nel periodo più antico. Lo studio è incentrato inoltre sulle altre lingue anatoliche che presentano «pronomi riflessivi clitici» (luvio, palaico, licio e lidio), di cui sono parimenti esaminati gli usi, toccando ulteriori temi rilevanti, come il possibile utilizzo di un riflessivo a testa nominale in luvico e le tracce dei clitici riflessivi nelle desinenze verbali del medio. Infine, viene tracciato il quadro ricostruibile per la proto-lingua, accogliendo l’ipotesi per cui i riflessivi traggano origine dal sistema pronominale e spiegandone i vari stadi dell’evoluzione formale e funzionale.
20,90

Linguistic agency. Un'introduzione

Yvonne Huetter-Almerigi

Libro: Libro in brossura

editore: Biblioteca Clueb

anno edizione: 2025

pagine: 208

Golfo del Messico o "Golfo d’America"? Le donne trans sono "donne"? Perché per Trump è così importante esercitare egemonia sull’uso delle parole? Il libro contribuisce a definire meglio il fenomeno per cui, attraverso l’uso della lingua, possiamo calibrare le interazioni tra di noi e con il mondo, presentando una vasta gamma di voci che hanno riflettuto sul fenomeno e assegnando un nome alla capacità e lo spazio di manovra offertoci dal linguaggio. La proposta è di chiamarlo 'linguistic agency'. Il libro ha un duplice scopo: didattico – proporre un’introduzione al tema della 'linguistic agency' – e scientifico – attraverso tale introduzione, fornirne una definizione. Il libro si rivolge a studentesse e studenti, e in generale studiose e studios* che, senza necessariamente avere una conoscenza approfondita delle materie discusse, si interessano al problema di che cosa ci fa fare questa nostra peculiare capacità linguistica, che si accompagna a un determinato potere: il potere linguistico di azione. Di altissima rilevanza per il nostro presente, il tema è affrontato attraverso esempi chiari e concisi provenienti dall’antropologia sociale, dalla filosofia e dalla letteratura.
22,00

Vocabolario di studi di genere

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 282

Realizzato da esperti ed esperte provenienti da diversi ambiti disciplinari – dalla sociologia alla filosofia, dalla linguistica al diritto – il Vocabolario si pone come uno strumento pratico-operativo per l’università e le professioni, promuovendo una società più equa e rispettosa. Il Vocabolario di studi di genere rappresenta un’opera interdisciplinare e multidisciplinare volta a esplorare il linguaggio come veicolo di potere e trasformazione sociale. Il volume non si limita a fornire definizioni, ma invita a un’analisi critica del linguaggio, rivelandone bias, stratificazioni storiche e potenzialità trasformative. Infatti, attraverso una pluralità di approcci il vocabolario offre un quadro della complessità terminologica, analizzando l’evoluzione e l’uso attuale dei termini e delle espressioni. La sua struttura riflette la necessità di un repertorio terminologico rigoroso ma accessibile, destinato sia a professionisti del settore accademico e socio-culturale che a un pubblico più ampio interessato alla dimensione di genere. Il progetto si inserisce in un contesto sociale in cui le parole sono spesso oggetto di dibattito, segnando confini ideologici e politici. Non a caso, i termini relativi alle identità di genere, agli orientamenti sessuali e ai ruoli sociali non risultano mai neutri, ma trasportano un portato che influenza la percezione collettiva e il dibattito pubblico. Il Vocabolario di studi di genere, pertanto, si propone come punto di partenza per un dialogo democratico sul linguaggio, favorendo un approccio partecipativo e interdisciplinare che superi le barriere linguistiche e culturali. L’auspicio è che questa raccolta di voci non sia solo un’opera di consultazione, ma costituisca un riferimento per coloro che desiderino comprendere e analizzare la dimensione di genere, contribuendo al progresso culturale e sociale
25,00

Il lessico politico di Guseppe Saragat

Veronica Bagaglini

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 239

Che cosa rimane del marxismo nel linguaggio politico di Giuseppe Saragat? La domanda ha guidato il lavoro che si presenta in questa monografia. Figura centrale del socialismo italiano, Saragat è stato spesso criticato dagli esponenti della sinistra per essersi progressivamente allontanato dal marxismo. L’indagine si propone di verificare se tale distacco emerga anche nell’uso del lessico ideologico-politico della sua produzione, scritta e orale – dagli articoli ai discorsi parlamentari, fino ai comunicati e ai messaggi in qualità di Presidente della Repubblica – lungo l’arco della sua carriera politica, dal 1922 al 1971. Il volume è articolato in due parti: la prima è dedicata all’analisi delle parole-chiave del suo discorso politico saragattiano; la seconda presenta un glossario che, attraverso le esemplificazioni, prova a ricostruire lo sviluppo del lessico ideologico-politico usato da Saragat nel tempo, sulla base del corpus considerato.
25,00

Ekphrasis in Italian culture from 15th-century humanism to the digital age

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 198

Composta dalle parole greche ek (fuori) e phrásis (maniera di esprimere), ekphrasis originariamente significava "raccontare pienamente", rivestendo finalità di abilità retorica per "un discorso vividamente descrittivo". In seguito, il termine ecfrasi è stato adottato per intendere la risposta letteraria a una rappresentazione visiva, e viceversa, comprendendo la concezione greca di energeia, cioè "vividezza pittorica". Oggigiorno, tuttavia, il concetto di ecfrasi come "descrizione poetica di un'opera d'arte pittorica o scultorea" sta ricevendo attenzione accademica anche in altre forme artistiche e di comunicazione, come cinematografia, fumetti, musica, fotografia e televisione. Nonostante alcuni studi degni di nota, poca attenzione critica è stata data in italianistica a discorsi ecfrastici socio-culturali in termini di incontri transmediali associati all'elegia latina, agli studi di genere, a sperimentazioni estetiche novecentesche, alla critica letteraria, alla narrativa italiana contemporanea, nonché a contesti postcoloniali e digitali. Questo volume ricopre tale pluralità di discorsi dall'Umanesimo a oggi.
26,00

In fieri. Ricerche di linguistica italiana. Volume Vol. 5

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 281

In questo volume, quinto della serie dell’Associazione degli storici della lingua italiana (ASLI) riservata ai giovani studiosi, danno conto delle proprie ricerche trentadue dottorandi di ricerca di diverse università italiane; in molti casi, si tratta del loro esordio scientifico. Ampio è il raggio dei temi trattati e assai vari i tagli d’indagine praticati. I contributi di argomento letterario vanno – per indicare due estremi cronologici – dagli idiotismi e fiorentinismi nella Commedia dantesca alle soluzioni mistilingui nella narrativa di Michele Mari. Fra i testi di carattere pratico, sono indagate ad esempio le scritture femminili tre-quattrocentesche, le lettere di missionari gesuiti e quelle di semicolti emigrati in Argentina, le serie televisive per adolescenti. Spesso gli interventi presentano schede desunte da lavori lessicografici più estesi: dai fitonimi in napoletano alle voci della cultura materiale salentina; dal lessico della gastronomia a quello della psicoanalisi.
30,00

Lessico. Classi di parole, strutture, combinazioni

Elisabetta Jezek

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2025

pagine: 224

Questo manuale fornisce gli strumenti essenziali per affrontare lo studio del lessico di una lingua, illustrandone l'organizzazione e il funzionamento. I principali temi trattati sono: la classificazione delle parole, i tipi di parole esistenti, i principi che regolano la combinazione delle parole, il carattere dinamico del significato lessicale, la costruzione del significato delle frasi, i modi in cui i concetti sono associati alle parole, le interazioni tra il significato delle parole e il loro comportamento sintattico.
22,00

Hommage à Giuseppe Bezza

Libro: Libro in brossura

editore: Éditions Mimésis

anno edizione: 2025

pagine: 164

15,00

Pronomi

Enrico Testa

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 384

«Rivendico il diritto all’arte del saccheggio, alla non-oggettività, alla contraddizione, al procedere non scientifico, al libero prelievo di testi altrui e al loro casuale sovrapporsi e pure al loro confliggere». Con grande sincerità e senza alcun timore di essere “politically incorrect”, un linguista si scompone nelle sue manie e passioni, idiosincrasie e valori. La poesia e il jazz, l’irritazione per i luoghi comuni ricorrenti e il pensiero unico, le parole e il destino delle lingue, i vivi e i morti, le differenze e le analogie, l’intelligenza artificiale e quella artificiosa, la filosofia grammaticale e l’ironica saggezza dell’interpunzione... tutto questo e molto altro ancora creano un indimenticabile «me stesso», castello di carte e di carta nell’infinito gioco del mondo. Mettiamo che un linguista, che è anche un poeta, decida di descrivere senza remore ciò che vede e pensa del mondo, osservandolo dalla sua finestra affacciata su un tramonto occidentale. E, per farlo, cominci con l’aprirla... Se perciò vi attendete che questo libro sia un monologo, o un soliloquio, abbandonate da subito l’ipotesi: l’“io” narrante non sarà mai solo. Perché i linguisti parlano, certo, ma soprattutto ascoltano. Se poi sono anche poeti sentono perfino i rumori bianchi, le pause, gli a capo. E da quella finestra d’Occidente entra davvero di tutto. E irrompe con una folla di voci. E interrompe “io”. Di continuo. Ma forse è per l’appunto nell’essere interrotti che si diventa davvero sé stessi: nella propria libera e liberatoria reazione a ciò che, da fuori (ma anche da dentro), ci avvolge costantemente di parole. Quella reazione che è un discrimine e un vaglio, un generatore di categorie, di dilezioni, di appartenenza, di rifiuto. E quindi di pronomi. Il fastidio tremendo di fronte alle vocette che blaterano parole alquanto cretine ma di moda; l’idiosincrasia per le astrusità pompose e spesso vuote di senso pronunciate in tono impostato (di solito un po’ nasale); o, al contrario, l’incanto per frasi perfette di cui condividiamo i contenuti; la familiarità con le voci dei defunti che ci risuonano ancora nella mente; la consonanza con certi versi indimenticabili di poesie e canzoni... ecco, tutto questo finisce per creare il sospensivo “loro” di cui spesso poco ci fidiamo, l’ecumenico “noi” (ma non sempre è vero), il losco “voi”, l’intimo tu (con cui però ci apostrofa anche l’interlocutore che abbiamo dentro la testa, di solito contraddicendoci). La sintassi dell’“io” è l’esito di continue scelte grammaticali, meditate o divaganti, ci dice il linguista. E il poeta sorridendo aggiunge: fai attenzione alle autobiografie involontarie, perché potrebbero essere la tua.
20,00

La metafora viva. Dalla retorica alla poetica: per un linguaggio di rivelazione

Paul Ricoeur

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2025

pagine: 456

Esistono, accanto ai linguaggi che constatano, descrivono, ordinano dei fatti, altri linguaggi − come quelli poetici, simbolici, religiosi − che ricorrono soprattutto alla metafora e sono linguaggi di ridescrizione e di metamorfosi della realtà. Una tradizione consolidata, quella retorica, considera tali linguaggi come esclusivamente rivolti alla persuasione, privi di valore informativo, di referenza alla realtà. È possibile superare questa lettura retorica della metafora e giungere a una lettura poetica, cioè considerare la metafora come strategia linguistica capace di dare conto della creazione di un nuovo significato, come linguaggio di rivelazione? Questo volume mostra che i linguaggi metaforici non sono carenti di un vero rapporto con la realtà, anzi sono portatori di una sovrabbondanza di senso. Tentare di mostrarne la legittimità vuol dire aprire al linguaggio umano, e all’uomo, altre vie che non sono quelle della dominazione: dominazione delle cose, dei segni ridotti alla loro funzione strumentale. L’esperienza metaforica rovescia il mio rapporto abituale con il linguaggio e con la realtà: non sono più io a dominare l’universo dei segni, è la parola che mi reclama e mi interpella.
32,00

Il giro del mondo in 80 lingue. Un viaggio tra le meraviglie, i misteri, le curiosità dell'espressione umana

Veronica Repetti

Libro: Libro in brossura

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2025

pagine: 240

Leggendo questo libro, viaggerete alla scoperta delle tantissime, sorprendenti, a volte bizzarre caratteristiche delle lingue di tutto il mondo: dalle vocali lunghe della giungla amazzonica ai clic delle tribù africane al «non-passato» del giapponese fino agli accenti dei dialetti o, meglio, delle lingue italiane. Tra studi scientifici, storie quotidiane e curiosità, lo sguardo di Veronica Repetti si mantiene rigoroso ma si apre a un'ironia leggera, mostrando che le lingue non sono soltanto il più potente strumento di condivisione di informazioni e stati d'animo, ma anche una mappa di come pensiamo, viviamo, ci capiamo (o non ci capiamo). "Il giro del mondo in 80 lingue" (ma nel libro se ne trattano oltre cento) è un invito a guardare e ascoltare da vicino la più grande magia di cui tutti siamo protagonisti: la comunicazione umana. Perché il linguaggio non ha confini netti: anche quando proviamo a fissarle in rigide regole linguistiche, le parole evolvono in continuazione, scavalcano frontiere, si perdono, si ritrovano, si inventano ogni volta daccapo.
16,90

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