Composta dalle parole greche ek (fuori) e phrásis (maniera di esprimere), ekphrasis originariamente significava "raccontare pienamente", rivestendo finalità di abilità retorica per "un discorso vividamente descrittivo". In seguito, il termine ecfrasi è stato adottato per intendere la risposta letteraria a una rappresentazione visiva, e viceversa, comprendendo la concezione greca di energeia, cioè "vividezza pittorica". Oggigiorno, tuttavia, il concetto di ecfrasi come "descrizione poetica di un'opera d'arte pittorica o scultorea" sta ricevendo attenzione accademica anche in altre forme artistiche e di comunicazione, come cinematografia, fumetti, musica, fotografia e televisione. Nonostante alcuni studi degni di nota, poca attenzione critica è stata data in italianistica a discorsi ecfrastici socio-culturali in termini di incontri transmediali associati all'elegia latina, agli studi di genere, a sperimentazioni estetiche novecentesche, alla critica letteraria, alla narrativa italiana contemporanea, nonché a contesti postcoloniali e digitali. Questo volume ricopre tale pluralità di discorsi dall'Umanesimo a oggi.
Ekphrasis in Italian culture from 15th-century humanism to the digital age
in uscita
Titolo | Ekphrasis in Italian culture from 15th-century humanism to the digital age |
Curatore | Ambra Moroncini |
Argomento | Lingua Linguistica |
Collana | Quaderni della Rassegna, 257 |
Editore | Cesati |
Formato |
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Lingua | inglese |
Pagine | 198 |
Pubblicazione | 09/2025 |
ISBN | 9791254962916 |