Storia
Il New Deal di Roosevelt fra aspettative sociali, riforma economica e legalità. Un bilancio storiografico controverso
Domenico Crocco
Libro
editore: Jovene
anno edizione: 2025
pagine: 104
Le dittature serrano i cuori. L'omicidio di Giovanni Becciolini e la furia fascista della notte di San Bartolomeo. Ediz.con nuovi documenti
Stefano Bisi
Libro
editore: Betti Editrice
anno edizione: 2025
pagine: 114
Civiltà italica e della Magna Grecia
Salvatore Mongiardo, Giuseppe Nisticò
Libro
editore: Mediabooks
anno edizione: 2025
pagine: 112
Nel piatto del tempo. Un viaggio nella sicurezza alimentare attraverso i popoli e la storia, dal passato verso il futuro
Marco Bandera
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2025
Dalle ciotole dei sumeri alle razioni degli astronauti: Storia semplice del controllo del cibo, dal Medioevo ai protocolli HACCP e HARPC dell'era moderna. Marco Bandera, laureato in Scienze e Culture Enogastronomiche, da anni si occupa di consulenze nel campo HACCP e Sicurezza Alimentare. Con questo testo, l'autore ci accompagna in un viaggio per non addetti ai lavori alla scoperta delle pratiche e delle tecniche che sin dall'antichità ogni popolo ha posto in essere per garantire la salubrità di ciò che avrebbe ingerito per il proprio sostentamento: come dono degli Dei, un tempo, e come principio scientifico successivamente e fino ai nostri giorni. Questo non è né un testo scientifico né legale, quindi i decreti giuridici e le tecnologie alimentari sono solo accennati, proprio perché lo scopo di questo libro è di essere chiaro e comprensibile da chiunque, anche e soprattutto dai non addetti ai lavori. Un vero e proprio racconto che dimostra quanto sin dagli albori dell'umanità ciò che mangiamo è lo specchio della nostra salute, proprio come diceva il grande medico Ippocrate di Coo.
Dall'Italia al Sud America. L'idea di «fraternité» e il mutuo soccorso fra gli emigranti in Argentina e Brasile
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 408
Le società di mutuo soccorso nacquero in Italia nella seconda metà dell'Ottocento per rispondere alle necessità dei lavoratori che non erano in grado di fronteggiare gli eventi catastrofici. Il mutualismo si diffuse così in tutto il Paese con casse previdenziali, magazzini cooperativi, scuole e biblioteche. Forti di questa esperienza, gli emigranti italiani che raggiunsero in massa il continente americano, fondarono nei luoghi di arrivo società di mutuo soccorso sul modello di quelle della madrepatria. Al 31 dicembre 1896 esistevano nel mondo 1.159 società di mutuo soccorso fra italiani all'estero. Il maggior numero di soci si registrava in Sud America, in particolare in Argentina. Un fenomeno di vasta portata, su cui tuttavia la letteratura si è soffermata soltanto sporadicamente. Come si organizzarono gli emigranti italiani in Sud America? In quali modi si consociarono? Cosa è rimasto oggi di questo importante fenomeno aggregativo? Queste alcune domande cui il libro cerca di dare una risposta, a partire dalla storiografia esistente, ma provando a estendere le tematiche comparative e a fare il punto sull'heritage del mutuo soccorso.
Eccidio di un ministro delle finanze. Milano 1814
Antonino De Francesco
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 304
Milano, 20 aprile 1814: la notizia dell’abdicazione di Napoleone re d’Italia porta una folla inferocita a invadere il Palazzo del Senato per evitare che Eugenio di Beauharnais, figlio adottivo di Bonaparte, venga designato come sovrano. Gli insorti obbligano l’assemblea a sciogliersi e distruggono tutto quanto trovano. Poi raggiungono piazza San Fedele, a due passi dalla Scala, dov’è la casa dell’odiato ministro delle finanze Giuseppe Prina, che non riesce a fuggire e per tutto il giorno resta in balìa delle violenze senza che nessuno si opponga al linciaggio. Morirà a tarda serata e il cadavere mutilato verrà trascinato per le strade, tenuto per una corda, a dimostrazione del castigo che spetta a chi affama il popolo. La città sembra in preda al delirio. Solo l’indomani, quando la folla tenterà l’assalto al Palazzo Reale, il generale Pino si deciderà a sciogliere gli assembramenti. L’episodio apre una nuova stagione politica: viene istituita una Reggenza provvisoria, che tenta di assicurare l’indipendenza del Regno d’Italia facendo appello ai vincitori di Napoleone. È una scelta disastrosa, perché i reparti austriaci approfittano del vuoto di potere per raggiungere Milano: nel volgere di qualche settimana, tutta la Lombardia, che aveva sognato l’indipendenza, torna a essere un dominio degli Asburgo. Il libro ripercorre quelle vicende attraverso una lettura disincantata dei singoli momenti che vanno dalla drammatica ritirata di Russia di fine 1812 sino all’ingresso delle truppe austriache nella primavera del 1814. Al centro sono l’assalto al Palazzo del Senato e l’eccidio del Prina, ricostruiti su documenti inediti che offrono una lettura molto diversa della partecipazione popolare a quella tragedia. La sua fu una fine tanto terribile quanto dileggiata, sicché, come ebbe a scrivere un informatore degli austriaci, i suoi ultimi istanti di vita lo facevano somigliare a «un passero, tirato per una zampa e consegnato ai bambini».
L'imperialismo russo e il mito di Bisanzio. Arte, scienza e religione al servizio del potere (1801-2025)
Ivan Foletti
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2025
pagine: 120
Vladimir Putin usa il passato per giustificare le sue politiche imperialiste. Nella propaganda ufficiale, la Russia deve essere riportata alla sua antica gloria e al suo territorio “originale”. Ma è una strategia nuova? Questo libro mostra che si tratta in realtà di una soluzione tradizionale: negli ultimi due secoli le élites al potere in Russia hanno usato architettura e immagini del passato e hanno manipolato la ricerca per giustificare ripetutamente le proprie spinte imperialiste. Al centro di questo processo propagandistico c’era l’Impero bizantino, di cui la Russia rivendicava la successione e il territorio. Gli ideologi dell’imperialismo russo hanno ripetutamente trovato nell’Ortodossia un ponte tra il passato medievale e il presente. E paradossalmente, la stessa storia è servita a regimi molto diversi: gli ultimi Romanov, Stalin e ora Putin. La domanda cruciale è se questa storia, ripetutamente distorta dalla propaganda, corrisponda alla realtà. E soprattutto, cosa ci dice davvero della Russia stessa?
Frammenti insulari. Nuove prospettive storiografiche per le isole del Mediterraneo (secc. XV-XX)
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2025
pagine: 184
Il volume offre uno sguardo innovativo sulle isole del Mediterraneo tra il XV e il XX secolo, superando le tradizionali interpretazioni che le relegano a semplici periferie. I contributi affrontano temi chiave della storia insulare, dalle strategie di governo e sfruttamento delle risorse alle dinamiche di frontiera, dall’autonomia e sottomissione nell’arcipelago greco all’uso delle isole come luoghi di detenzione, con particolare riferimento all’ergastolo borbonico di Santo Stefano in Ventotene. La ricerca si estende alle reti alieutiche, alla mobilità marittima e al rapporto tra insularismo e ambientalismo nella Corsica del Novecento. L’intera opera è attraversata dalla tensione tra isolamento e interconnessione, controllo politico e iniziative locali, adattamento globale e specificità insulari. Grazie a fonti inedite e nuove metodologie, il volume rinnova il dibattito sulle isole mediterranee, restituendo loro un ruolo attivo nelle dinamiche storiche regionali e sovraregionali.
Morire sul Grappa. Storie da un massacro, 20-29 settembre 1944
Sonia Residori
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2025
pagine: 240
Dopo l’Armistizio, sul massiccio del Grappa la Resistenza fu organizzata da un nucleo di antifascisti, ma soprattutto dai militari che avevano deciso di non aderire alla Repubblica sociale, ai quali si unirono successivamente i renitenti alla leva, i prigionieri angloamericani fuggiti dai campi di concentramento italiani e un folto gruppo di carabinieri. Nel settembre del ’44, i nazifascisti diedero l’assalto alle formazioni partigiane e per alcuni giorni misero a ferro e fuoco il territorio, bruciando tutto ciò che incontravano. I partigiani resistettero quasi due giorni, finché il comando diede il «Si salvi chi può», da molti ritenuto tardivo. Questo episodio della Resistenza assunse un carattere ancora più doloroso perché, durante i rastrellamenti, i nazisti – con la collaborazione attiva dei fascisti – promisero salvezza a chi si fosse consegnato: molti giovani furono convinti dai familiari a presentarsi spontaneamente ai comandi tedeschi, dove trovarono la morte. L’eccidio del Grappa resta una ferita profonda nella memoria collettiva, per l’assenza di giustizia nei confronti delle vittime e per una controversa presunta responsabilità dei comandi partigiani e della missione inglese nelle tragiche conseguenze che devastarono tante vite umane. Il libro di Sonia Residori fa luce su questa vicenda, dimostrando che la decisione della resistenza militare, contraria a ogni regola della guerriglia, fu dovuta alla falsa notizia – propagata ad arte dai servizi segreti alleati – di un imminente sbarco angloamericano nell’Adriatico, in vista di un’offensiva contro la Linea gotica. Tratti in inganno da queste informazioni del tutto infondate, i partigiani molto probabilmente si sentirono moralmente spinti a resistere, perché pensavano di avere un compito da svolgere, di essere parte di un progetto militare più grande e risolutivo per le sorti della guerra e del loro paese.
Venezia e le epidemie
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 216
Nella storia della sanità e delle emergenze epidemiche l’esperienza della Serenissima rimane estremamente significativa e paradigmatica. Venezia fu all’avanguardia nella gestione della crisi, come si è visto durante le pestilenze del 1576-1577 e del 1630-1631, e fu efficace sia nell’attuare strategie di profilassi sia nel realizzare una vera e propria politica di difesa sanitaria, soprattutto nell’ambito dei domini marittimi che confinavano con l’impero ottomano – la cosiddetta Turchia in Europa –, un’area dove la peste era quasi endemica e spaventava quanto una guerra. Il volume affronta il tema di Venezia e delle epidemie considerando la collocazione della Serenissima tra l’Europa e il Mediterraneo, ai confini delle aree infettive, evidenziando gli eventi e le politiche sanitarie attuate tra il XIV e il XVIII secolo, così come l’elaborazione della crisi epidemica attraverso le espressioni di fede, di arte, di letteratura.
Il califfato di Baghdad. La civiltà Abbasside
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 272
Con il passaggio dalla dinastia degli omàyyadi, che avevano conquistato tutto il Mediterraneo dalla Spagna alla Siria, compreso il Medio Oriente, a quella degli abbasidi, il centro di interesse torna a concentrarsi nella Mesopotamia e in particolare a Baghdad, mentre il resto dell’immenso impero cade sotto dinastie locali. Ma è tutt’altro che un segnale di decadenza, perché quanto avviene a Baghdad e nelle regioni limitrofe tra VIII e il X secolo è, sul piano culturale, giuridico, scientifico, letterario e artistico, uno dei vertici della civiltà araba e medievale in genere. Sotto gli arabi vengono infatti promosse tutte le arti e le scienze, l’architettura raggiunge livelli ineguagliati e così la miniatura. Ma quel che conta di più è l’ampliamento dell’orizzonte culturale: a Baghdad accorrono e svolgono funzioni importanti studiosi, scienziati e artisti di varie culture e religioni. È la declinazione pluralista e universalista dello stesso Islam.
Serbia medievale
Sima Cirkovic
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 272
I mille anni del processo di cristianizzazione serba sono un capitolo significativo nella storia dell'evangelizzazione degli slavi. In particolar modo il Medioevo, che ha rappresentato il momento in cui l'identità serba ha sviluppato i suoi fondamenti politici, sociali, filosofici e artistici. Fondamenti che non hanno perso forza anche dopo la conquista ottomana della fine del XIV secolo, ma che, anzi, hanno nutrito nei secoli la coscienza collettiva del popolo serbo e la lotta per una cultura indipendente. Attraverso una documentata e completa indagine, Sima Cirkovic traccia le linee guida peculiari della storia di questi secoli, mostrandoci come i grandi monasteri, i dipinti, i gioielli e le miniature di questo periodo siano strettamente connessi agli approdi della letteratura e delle arti minori, esempi tra i più vivi e tangibili, ancora oggi, dell'impronta di societas cristiana lasciata dal popolo serbo sull'Europa, dall'Adriatico fino agli Urali. Un viaggio tra storia e arte che vengono dalla grande eredità di Bisanzio.