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Letteratura: storia e critica

68,00

Huxley, ce méconnu. Ediz. francese e inglese

Libro

editore: C&P Adver Effigi

anno edizione: 2025

pagine: 224

16,00

Scritti su Pavese

Italo Calvino

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2025

pagine: 252

I primi tempi a Torino, dove Italo Calvino giunge nel 1945, sono tutti nel segno di Cesare Pavese. Allo scrittore già affermato si devono l'esordio narrativo del giovane ligure e la collaborazione col «Politecnico», e soprattutto l'ingresso in Einaudi, l'apprendistato del mestiere di editore come impegno per cambiare il mondo, l'acquisizione di un'idea della scrittura come atto morale, della letteratura come una autoformazione necessaria. Per cinque anni la loro consuetudine è quotidiana: bruscamente interrotta dalla tragica e inattesa morte di Pavese nell'agosto del 1950, si trasforma in un'assenza presente a Calvino per sempre, attraverso il mutare delle esigenze espressive e degli interessi. Testimonianza di questo mai esaurito dialogo intellettuale è un indice di quindici "scritti su Pavese" composti tra il 1946 e il 1972 ritrovato tra le carte di Calvino: un progetto editoriale mai realizzato che qui viene fedelmente riprodotto. Lo completa una scelta di altri brani - schede editoriali, lettere, pezzi autobiografici - che danno voce a Calvino allievo, collaboratore, editore e interprete di Pavese, erede di una «poetica del fare, anzi: del farsi» appresa nell'officina culturale di Einaudi. Ne esce un volume ricchissimo di spunti che da un lato rappresenta uno strumento importante per conoscere e comprendere l'opera di Pavese, «il più antico dei nostri contemporanei», dall'altro offre una vera e propria "autobiografia implicita" dell'intellettuale Calvino.
14,50

Non è colpa dello specchio se le facce sono storte. Diario di un filorusso

Paolo Nori

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2025

pagine: 180

Nel marzo del 2022, pochi giorni dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte delle forze armate russe, Paolo Nori si vide cancellare alcune lezioni su Dostoevskij che doveva tenere in un'università milanese. Scoppiò un caso di rilevanza internazionale e Nori si trovò al centro di una notorietà improvvisa, mentre si moltiplicavano gli inviti per tenere conferenze. Dalla Russia si fece avanti un regista che voleva girare un documentario su di lui. Nel declinare l'offerta, Nori gli scriveva: «Questa mia vicenda ridicola conferma una cosa che voi russi sapete benissimo. Che la letteratura, quand'è potente, come nel caso di Dostoevskij, è più forte di qualsiasi censura e di qualsiasi dittatura». L'invasione russa è poi diventata una guerra che si trascina da anni e nel frattempo Nori ha pubblicato altri libri, non solo in Italia, ma anche in Russia, dove alcuni suoi titoli sono stati per la prima volta tradotti ma anche censurati. La legge, infatti, impedisce che si pubblichino libri in cui la guerra in Ucraina non è denominata "operazione speciale" e di conseguenza l'editore russo ha dovuto operare alcuni tagli ai testi originali per poterli pubblicare. Col risultato, forse non disprezzabile, che Nori è ora uno scrittore censurato sia in Italia che in Russia. In questo nuovo libro, il reo confesso filorusso Paolo Nori riflette sulle ragioni di un istinto che non è solo dei governi autoritari o delle cieche burocrazie: quello di abbandonarsi a semplificazioni che mettono sullo stesso piano politica e letteratura, guerra e poesia; quello di sentirsi dalla parte della ragione fino ad avere il diritto di zittire e cancellare le opinioni diverse; quello di ignorare pervicacemente che, come scrisse Gogol', «non è colpa dello specchio se le facce sono storte». Ed è proprio lo specchio della letteratura che Nori, attraverso le storie dei suo amati autori russi, ma anche attraverso la sua scrittura unica e inconfondibile, mette di fronte ai suoi lettori: perché ciascuno eserciti la propria capacità di ragionare (ed emozionarsi) senza farsi imprigionare dalle gabbie mentali che confondono le persone con i loro governi, i libri scritti in una lingua con i proclami e gli ordini guerreschi pronunciati nella stessa lingua, la difesa della libertà con la censura.
19,00

Profilo storico della letteratura italiana. Volume Vol. 1

Angelo Porcaro

Libro

editore: Youcanprint

anno edizione: 2025

pagine: 354

Leggere il "Profilo storico della Letteratura italiana" di Angelo Porcaro significa immergersi in un viaggio intellettuale che non si limita a ripercorrere le tappe canoniche della nostra tradizione letteraria, ma le rilegge con uno sguardo nuovo, critico, versatile. Significa affrontare le epoche, gli autori, i movimenti culturali non come semplici tasselli di un mosaico immobile, ma come elementi di un flusso inarrestabile che si rinnova, si evolve, si trasforma. Significa, soprattutto, entrare in contatto con la profonda originalità di un autore che non si accontenta di spiegare, ma interroga; che non si limita a descrivere, ma interpreta; che non si ferma alla superficie della parola, ma ne scava il senso più profondo.
17,00

H. P. Lovecraft. Poeta dell'abisso

Gianfranco De Turris, Sebastiano Fusco

Libro: Libro in brossura

editore: Bietti

anno edizione: 2025

pagine: 314

Uscito alla fine degli anni Settanta, questo volume è stato il primo a documentare organicamente nel nostro Paese la vita e l'opera, le vette e gli abissi di un animo tormentato come pochi altri, le cui mostruose creature di carta hanno influenzato scrittori del calibro di Stephen King e Michel Houellebecq. Ricercato dai collezionisti come uno dei libri più rari dedicati a Lovecraft, viene riproposto ora in una nuova versione, comprendente quattro capitoli inediti, tagliati per ragioni di spazio nella prima edizione, e altri saggi dedicati al Gentiluomo di Providence firmati dagli autori, tra le massime autorità negli studi lovecraftiani.
24,00

I poeti di Giolitti

Giancarlo Perna

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 160

Nella prima decade del secolo scorso, l’Italia sotto la guida di Giolitti aveva lavorato sodo e si era arricchita. La modernità eccitante delle città, prevalendo sui costumi immutati delle campagne, aveva attratto gli sguardi dei poeti. Divennero oggetto di poesia – ma vale anche per le arti figurative – i fumaioli delle fabbriche, le insegne dei negozi, i treni in corsa, gli spettacoli di strada con i mangiafuoco e i saltimbanchi. Fecero capolino anche le ombre degli emarginati che le metropoli espongono come in vetrina. Grulli, pinzochere e cocotte danzavano nei versi come un tempo i Fauni e le Oreadi. La confusione della folla urbana e il degrado delle periferie attiravano artisti e poeti al pari dell’incanto della pace campestre o un riflesso del tramonto sull’onda del mare di una volta. La rivoluzione principale della poesia nuova è il ripudio del bello poetico. La rima, che era il marchio del settore, scomparve. Presero congedo anche metrica, ritmo del verso, forma della composizione. Tutto si confondeva e accavallava. La sensazione del lettore era di oscillare tra uno scritto in prosa e una filastrocca della nonna. Questa babele fu detta “verso libero”. In questa rinnovata poesia, negli anni ’80 dell’Ottocento, nacquero ben diciotto uomini che diventeranno poeti e fioriranno negli anni di Giovanni Giolitti. Un rigoglio senza precedenti anche per i picchi di fama raggiunti da diversi fra loro. Ricordiamo Umberto Saba e Guido Gozzano, Corrado Govoni, Clemente Rebora, Aldo Palazzeschi, Enrico Cavacchioli, Marino Moretti, Dino Campana, Sergio Corazzini, Vincenzo Cardarelli, Camillo Sbarbaro, Giuseppe Ungaretti, Luciano Folgore… Molti di questi, come altri citati, brucerà in un pugno di decenni gli incanti della sua giovane vita; altri percorreranno quasi tutto il Novecento. Di questi poeti la superba penna di Giancarlo Perna ci parla, quasi “vagolando” senza meta, per dare l’idea del clima e del tempo, del loro credo, del loro vivere – a volte il tempo di un mattino – della loro poesia, schiudendo l’uscio per sbirciare in casa loro e fare conoscenza dei protagonisti in carne e ossa.
20,00

Minas Tirith. Rivista della Società Tolkieniana Italiana. Volume Vol. 28

Libro: Libro in brossura

editore: L'Arco e la Corte (Bari)

anno edizione: 2025

pagine: 94

Minas Tirith n. 27 – Marzo 2025 La prima rivista italiana di respiro accademico su J.R.R. Tolkien e il fantastico in generale, ospita i più recenti saggi e studi storico-letterari su tematiche tolkieniane, abbracciando anche altre discipline come le arti visive, la filologia e l'antropologia del folklore. Curata da Alessandro Stanchi. Illustrazione in copertina di Marina Sussa Periodico semestrale della Società Tolkieniana Italiana Editoriale di Alessandro Stanchi I concetti di fantasma e fantasia in Platone, Aristotele e Tommaso d'Aquino e la teoria tolkieniana della Fantasia come Subcreazione di Giovanni Costabile Tolkien Reading Day 2025, Compagnia e Comunità: Le comunità linguistiche in Arda di Simone Lapan, Giorgio Todesco e Gianluca Comastri Riscoprire le proprie radici storiche: Tolkien legge l'«Inghilterra Anglosassone» di Frank Stenton di Marco Leonardi Elfi e Fate di Chiara Nejrotti Sull'origine del nome Hobbit di Caterina Ciuferri Tolkien e il suo "vizio" ormai non più segreto: breve recensione di A secret vice di Gianluca Comastri Racconti di fate, leggende e fiabe della tradizione irlandese. L'opera di Crofton Croker di Manlio Triggiani Nine. Due mele, un gesto, una promessa di Ninni Dimichino.
17,00

Intorno a Boccaccio/Boccaccio e dintorni 2024

Libro: Libro in brossura

editore: Pacini Editore

anno edizione: 2025

pagine: 192

Intorno a Boccaccio / Boccaccio e dintorni 2024 raccoglie gli Atti dell’XI edizione del Seminario internazionale che si è svolto a Certaldo Alta il 18-19 ottobre 2024 presso la casa di Giovanni Boccaccio. Al Seminario, promosso dall’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio in collaborazione con l’ABA (American Boccaccio Association), hanno partecipato giovani studiosi provenienti da Università italiane e straniere. Le relazioni del Seminario del 2024 possono essere raggruppate attorno a quattro nuclei tematici: la lingua del Decameron; le fonti medievali e romanze del Filocolo e dell’Amorosa visione; il Boccaccio e il greco e in greco; la varia fortuna delle novelle del Decameron. In alcuni casi gli autori si sono serviti di strumenti interpretativi inusuali in ambito letterario, per esempio le recenti teorie di analisi geografica e l’intelligenza artificiale.
20,00

Contrasto amoroso di Muzio Manfredi

Libro: Libro in brossura

editore: I Libri di Emil

anno edizione: 2025

pagine: 160

Nel Contrasto amoroso, «ove, come nel Gîta Govinda indiano di Giaiadeva, ogni gopî o pastorella vuole avere per suo sposo il Dio Krishna, pastore che sceglie poi la ninfa Radhâ», Muzio Manfredi «pose in scena un solo pastorello in contrasto con dodici ninfe, delle quali quattro contrastano amorosamente ciascuna per averlo a marito, e il pastorello è vinto alfine da una ninfa chiamata opportunamente Nicea». «Schede Umanistiche» è una rivista internazionale e pubblica articoli in italiano, inglese, francese e spagnolo. Ogni testo inviato alla Redazione è reso anonimo e sottoposto al processo di peer-review, che consiste nell’esame di almeno due valutatori anonimi (uno interno, uno esterno alla rivista), il cui parere motivato scritto verrà comunicato dal direttore all’autore, insieme al giudizio finale favorevole o sfavorevole alla pubblicazione. I documenti della valutazione sono archiviati presso la Redazione.
25,00

Pasolini e il «Corriere della Sera» 1960-1975

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Corriere della Sera

anno edizione: 2025

pagine: 480

Questo libro offre, per la prima volta, l’intero corpus degli articoli e dei contributi che Pasolini scrisse per il «Corriere della Sera». Li si è raccolti per onorare la straordinaria novità di questa stagione del giornalismo pasoliniano; ma anche per tre ragioni specifiche. La prima nasce dalla convinzione che l’intendimento del lavoro di Pasolini sul «Corriere» cambia parecchio se si leggono gli articoli nella loro asciuttezza, e nella semplice successione cronologica, piuttosto che nella forma e nell’ordine che molti di loro assumono in Scritti corsari e Lettere luterane (mescolati a materiali di provenienza e natura diversa e collocati in un’architettura letteraria specifica). In questa edizione abbiamo dato la precedenza all’avventura giornalistica propriamente detta, per rendere al meglio l’impatto che questi pezzi, l’uno dopo l’altro, hanno avuto e continuano ad avere. La seconda ragione risiede nella possibilità di cogliere in questa veste il senso intero dell’esperienza di Pasolini a via Solferino, non solo nella sua specificità, ma nella sua completezza, che passa anche attraverso interventi più frammentari e minori. Infine, sono pubblicati materiali pasoliniani conservati nell’Archivio Storico del «Corriere». Si tratta di una sezione più esigua, ma di grande interesse grazie soprattutto alla presenza di un importante articolo inedito, di cui non si conosceva l’esistenza prima d’ora.
19,00

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