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Luni Editrice

Il papa

Joseph de Maistre

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 464

Pubblicato nel 1819, Il Papa rappresenta il culmine del pensiero politico e teologico di Joseph de Maistre. Quest’opera, redatta negli ultimi anni della sua vita, costituisce un’articolata apologia dell’istituzione papale, concepita come principio regolatore dell’ordine morale, giuridico e spirituale della società. Lungi dall’essere un semplice trattato apologetico, Il Papa è una costruzione sistematica che intreccia elementi di filosofia della storia, ecclesiologia e diritto naturale, all’interno di una visione organicista della società e della Provvidenza. De Maistre si confronta con le tensioni sorte all’indomani della Rivoluzione francese, offrendo una risposta reazionaria ma strutturata alle sfide della modernità. Nella sua visione teologica e politica, il Pontefice non è solo guida spirituale della Chiesa, ma punto di convergenza tra umano e divino, tra tempo ed eternità, principio sovranazionale di legittimità, garante dell’unità e della continuità della civiltà europea. Un “re sacro” che tiene insieme popoli e secoli, spegnendo conflitti attraverso la parola, più che con la spada. Testo fondamentale per comprendere la matrice cattolico-conservatrice del pensiero controrivoluzionario, Il Papa si impone come oggetto di studio imprescindibile per storici delle idee, filosofi politici e studiosi della teologia politica moderna. La presente edizione restituisce, con rigore filologico, la densità teorica e la coerenza speculativa di un’opera che si rivela una meditazione profonda sulla necessità di un principio superiore che dia senso e forma alla civiltà. Joseph de Maistre ci costringe a misurarci con una domanda ineludibile, che parla con voce ferma all’inquietudine del nostro tempo: può una società sopravvivere senza un centro trascendente?
27,00

Vita di George Sand

André Maurois

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 640

Vita di George Sand di André Maurois offre un ritratto vivido e sfaccettato di una delle figure più complesse del XIX secolo. Aurore Dupin, nota con lo pseudonimo di George Sand (Parigi 1804 – Nohant-Vic 1876), figura centrale nel panorama culturale europeo dell’Ottocento, non è solo una scrittrice, ma un’interprete radicale della modernità, capace di infrangere convenzioni letterarie, morali e politiche. Attraverso un costante dialogo con le fonti – lettere, diari, testimonianze coeve – Maurois evita ogni forma di idealizzazione restituendo una personalità complessa, segnata da tensioni tra aspirazioni universali e contingenze storiche: emerge il profilo di un’intellettuale che, pur operando entro le strutture della società borghese, seppe forzare i limiti imposti al discorso femminile e politico. Attraverso amori celebri, battaglie ideologiche, romanzi sperimentali, la produzione narrativa, l’impegno pubblico, le relazioni personali e l’autocostruzione identitaria della scrittrice, l’autore indaga l’identità di una donna che fu, insieme, simbolo romantico e antesignana del femminismo. La prosa limpida di Maurois rivela con grazia l’inesauribile contraddizione che abita George Sand: ribelle e materna, mistica e razionale, anarchica e nostalgica. Frutto di rigorosa ricerca storica e di profondo intuito psicologico, quest’opera non si limita a raccontare una vita straordinaria, ma invita a interrogarsi sul rapporto tra libertà individuale e struttura sociale, tra ispirazione artistica e impegno politico; una biografia che si legge come un romanzo d’idee, dove ogni dettaglio è un frammento di storia.
30,00

La studentessa e altri racconti

Osamu Dazai

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 144

La studentessa e altri racconti, pubblicato nel 1939, non è solo il ritratto luminoso e segreto di un’anima giovane che osserva e sfiora il mondo con parole lievi; è soprattutto il monologo interiore più intenso e limpido scritto da Dazai, un diario senza destinatario, un canto sommesso ma lucidissimo sull’attesa, sulla solitudine e su quella sottile malinconia che accompagna chi si affaccia alla vita adulta con occhi già troppo profondi. Dazai presenta il mondo intimo di una giovane liceale degli anni Trenta senza mai cadere nello stereotipo: un monologo che si sviluppa con sorprendente precisione psicologica e stilistica: con la grazia spietata che lo contraddistingue, l’autore offre una delle sue pagine più pure, testimonianza rara di uno scrittore profondamente empatico, che ha saputo fondere autobiografia, osservazione sociale e tensione poetica, creando una lettura essenziale per comprendere le radici della narrazione introspettiva giapponese del Novecento e in particolare della coscienza femminile nella società del Giappone prebellico. In La favola di Urashima, Dazai prende una leggenda millenaria e la trasforma in una meditazione struggente sulla fuga, l’illusione e il ritorno; Urashima è l’uomo che, per un attimo d’amore o di sogno, abbandona il mondo: il mare diventa specchio della memoria e l’oblio, un dono avvelenato. È una favola che parla di tutti noi, che abbiamo sperato di sfuggire al dolore. Nel racconto Applausi, l’autore ci accompagna dietro le quinte di un'esistenza fragile, dove il desiderio di essere amati si confonde con l’eco vuoto del palcoscenico: il protagonista cerca negli applausi un senso che la vita gli nega, ma i battiti delle mani, come il battito del cuore, non bastano a colmare il vuoto. È il racconto di chi, pur stanco del mondo, continua a recitare, sperando che qualcuno, alla fine, lo guardi davvero.
17,00

Raffaele Mattioli oltre la banca

Elena Grazioli

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 352

Che cosa aveva fatto di Raffaele Mattioli (Vasto 1895 - Roma 1973) la figura insostituibile che era? Perché se ne sente la mancanza, in banca e fuori dalla banca? Mattioli è stato definito il “banchiere umanista” per antonomasia, ma la sua personalità è troppo multiforme per lasciarsi racchiudere in una formula abusata come questa. «Per dirla con Charles Percy Snow (1959)», afferma Sandro Gerbi, «in lui le “due culture” – quella umanistico-letteraria e quella tecnico-scientifica – riescono a convivere in modo armonioso, sono un tutt’uno, e si traducono in una costante tensione intellettuale, in un’inusuale capacità di ascolto dell’altro, in una riaffermata attenzione verso l’interesse generale». Raffaele Mattioli oltre la banca propone un ritratto inedito, costruito attraverso un filo rosso che collega i tanti ricordi degli amici a lui più cari, dei suoi famigliari, delle persone che lo hanno incontrato lungo il proprio cammino, dei grandi letterati e personaggi di spicco di quel periodo dell’Italia dove spesso i sogni riuscivano a diventare realtà: Riccardo Bacchelli, Enrico Cuccia, Guido Carli, Mario Soldati, Giovanni Arpino, Sergio Solmi… Questo che ci rende Elena Grazioli è un ritratto meno “tecnico” e più umano di tanti altri, attento soprattutto a dare a questo personaggio lo spessore che lo ha caratterizzato, come attestano pressoché unanimemente tutti coloro che hanno avuto occasione di frequentarlo. Ma le immagini di Mattioli che si vogliono restituire sono anche quelle che, negli anni, sono arrivate al largo pubblico attraverso i giornali, in occasione e dopo la sua scomparsa. Un mosaico di voci e fotogrammi che restituisce, nella sua complessità, l’umanità profonda di «un uomo di lettere e di cifre», come lo ha definito Benedetto Croce.
26,00

Suminagashi. L'arte dell’inchiostro fluttuante

Suminagashi. L'arte dell’inchiostro fluttuante

Luisa Canovi, Huhō Hayashi Tomiko

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 160

Il Suminagashi è l’arte giapponese degli inchiostri fluttuanti per dipingere sull’acqua, esiste e si pratica da più di mille anni, e questo è il primo libro che ne racconta la storia, le tecniche e attraverso le opere realizzate diventa una vera e propria “guida” alla pratica. I motivi di questo “silenzio letterario” risiedono nella riservatezza propria della cultura giapponese, dove l’apprendimento delle arti tradizionali avveniva direttamente con la trasmissione del sapere da maestro ad allievo, senza libri di testo; nell’antico Giappone, chi era maestro in un’arte, la insegnava con l’esempio, e chi doveva imparare la metteva in pratica ripetendo i gesti del maestro. Il Suminagashi non si è sottratto a questa “catena” e, sin dalle sue origini, è stato monopolio di un’unica famiglia di artigiani che lavorava alla corte imperiale: la tecnica degli inchiostri fluttuanti è stata tramandata di padre in figlio, riuscendo in questo modo a mantenere il segreto della lavorazione per ben 35 generazioni; solo nel secolo scorso il segreto è stato svelato, e pittori e calligrafi hanno iniziato a sperimentare l’uso dell’inchiostro sull’acqua. Luisa Canovi, maestra di questa antichissima arte, grazie all’esperienza di decenni di studio, di pratica artistica, di insegnamento, di sperimentazione, di applicazioni e a continui contatti diretti con i Maestri, con questo libro, il primo in Italia e uno dei pochi al mondo, ci introduce all’antichissima arte del Suminagashi, che viene raccontata con l’aggiunta di note culturali e artistiche sulle tradizioni giapponesi e riferimenti alle affinità artistiche, intellettuali e spirituali che il Suminagashi condivide con altre tecniche decorative, con le arti Zen e con le filosofie orientali. Ma soprattutto, ciò che rende questo un libro preziosissimo, è la descrizione meticolosa del procedimento degli inchiostri fluttuanti, spiegata in modo semplice e chiaro nei minimi dettagli, con l’ausilio di fotografie e disegni.
38,00

Epistola sull'intelletto

Epistola sull'intelletto

Al-Fârâbi

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 150

L’Epistola sull’intelletto, scritta nel cuore del X secolo, è una delle opere più influenti di Al-Fârâbi, filosofo, scienziato e teorico politico noto in Occidente, e che la tradizione islamica ha venerato come “il secondo maestro” dopo Aristotele. Che cos’è l’intelletto? Come si sviluppa? Qual è il suo ruolo nella conoscenza e nell’elevazione dell’essere umano? In queste pagine dense di intuizioni filosofiche e ancora oggi sorprendentemente attuali, Al-Fārābī affronta il tema cruciale della natura e del ruolo dell’intelletto umano come principio attivo e dinamico, capace di trasformare l’uomo da semplice ricettore passivo della realtà a protagonista del proprio perfezionamento spirituale. Attingendo al pensiero greco – soprattutto ad Aristotele e Plotino – ma reinterpretandolo alla luce della teologia e della cosmologia islamiche, Al-Fārābī distingue tra sei diversi gradi di intelletto: secondo la gente comune, secondo i teologi, e i seguenti tutti ispirati ai libri di Aristotele: l’intelletto secondo il «Libro sulla dimostrazione», secondo il «Libro sui costumi», secondo il «Libro sull’anima» e secondo il «Libro della Metafisica». Questa gerarchia intellettiva non è solo una classificazione astratta: rappresenta il percorso che ogni essere umano può compiere per elevarsi dalla conoscenza sensibile alla comprensione dei principi universali e, infine, al contatto con l’intelletto agente, diventa ponte tra l’uomo e il divino. L’Epistola assume così una valenza che va oltre la mera speculazione filosofica e raggiunge la portata di un trattato dottrinale, diventando una guida etica e spirituale: ogni lettore è chiamato a riconoscere nel pensiero il proprio strumento di liberazione e realizzazione. Opera centrale nel pensiero arabo-islamico e punto di incontro tra la filosofia greca e le speculazioni religiose dell’epoca, l’Epistola sull’intelletto ha influenzato profondamente sia il pensiero medievale latino sia la tradizione sapienziale orientale. Questa edizione, tradotta dall’originale arabo, corredata da un’ampia introduzione e da un apparato critico chiaro e rigoroso, ci restituisce un testo fondamentale per comprendere non solo la filosofia islamica classica ma anche il dialogo millenario tra ragione, fede e ricerca della verità.
19,00

Viaggi e visioni di re, sufi e profeti. Volume Vol. 1

Viaggi e visioni di re, sufi e profeti. Volume Vol. 1

Carlo Saccone

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 368

A lungo l'area delle lettere romanze e quella delle lettere arabo-persiane sono sembrate ai più estranee l'una all'altra, nonostante gli audaci, pionieristici studi di un Alois R. Nykl, di un Italo Pizzi, di un Miguel Asín Palacios. Oggi questo filone di ricerca sta ritornando in primo piano. Si scopre che temi quali il "viaggio visionario" o quello dell'“amore angelicato" affascinarono Dante quanto Ibn 'Arabi, Sanā’i o ‘Attār, Cino da Pistoia e Cavalcanti quanto Hāfez o molti altri “stilnovisti” persiani, arabi e turchi. "Viaggi e visioni di re, sufi, profeti. Storia tematica della letteratura persiana classica", volume primo, si propone di affrontare uno di questi grandi temi che attraversano la sensibilità poetica e religiosa dell'ecumene arabo-latina. Oggi appare sempre più evidente che l'anima arabo-islamica e l'anima latino-cristiana non formarono nel Medioevo due entità incomunicanti, ma attinsero in larga parte a fonti comuni (l'eredità biblica ed ellenistica, l'insegnamento di Avicenna e Averroè), a miti comuni (l'impero universale di Alessandro) e, soprattutto, sognarono a occhi aperti il medesimo viaggio al cielo leggendo nei piani della cripta cosmica la medesima arcana "Scala del Paradiso".
25,00

Vita di Dostoevskij narrata da sua figlia

Vita di Dostoevskij narrata da sua figlia

Ljubov'Fëdorovna Dostoevskaja

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 368

"Vita di Dostoevskij narrata da sua figlia" rappresenta un documento biografico e storico-letterario di eccezionale valore: lontana dalle analisi critiche e accademiche, Ljubov’ disegna un affresco familiare che restituisce il lato più umano del celebre scrittore. Pubblicata originariamente in francese, testimonia una volontà di rivolgersi a un pubblico internazionale e una tensione tra appartenenza russa e aspirazione europea, l'esigenza memorialistica e affettiva, ma anche la volontà di fissare in forma narrativa le esperienze familiari e l’eredità paterna. Questa Vita di Dostoevskij narrata da sua figlia è al tempo stesso biografia, confessione, atto d’amore e testimonianza storica; il volume mescola memoria familiare e introspezione, offrendo al lettore un ritratto profondo, intimo e spesso struggente di Dostoevskij: qui non è il gigante letterario, ma il padre fragile, a volte duro, sempre assorbito dal pensiero e dalla creazione. Ljubov’, mentre racconta la fatica della scrittura, i debiti, la malattia, l’amore per la famiglia, e quella fede che arde sotto la superficie delle sue opere, ci regala anche scene domestiche, dettagli affettuosi, il suono delle sue rare risate e fornisce informazioni di prima mano, spesso assenti nelle fonti ufficiali, rivelando lati inediti della personalità dostoevskiana: in pratica ci svela un Dostoevskij inedito. Ogni pagina è un frammento d’anima, che racconta silenzi, timidezze, sorrisi appena accennati. Ljubov’ non vuole spiegare, ma evocare. Questo libro commuove e informa, è una porta che si apre sull’universo dostoevskiano da dentro, con la luce soffusa di un affetto che non giudica ma contempla, è la luce tremolante che si accende quando l’amore cerca di trattenere ciò che fugge. Una lettura da ascoltare con il cuore.
25,00

Italo Svevo mio marito

Italo Svevo mio marito

Livia Veneziani Svevo

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 176

Italo Svevo mio marito è un documento letterario e biografico di primaria importanza, una fonte quasi essenziale per comprendere la dimensione privata, intellettuale e relazionale di Italo Svevo. Attraverso un racconto lineare, sobrio e attento, l’autrice documenta le tappe principali della vita coniugale e letteraria dell’autore triestino, offrendo al lettore elementi inediti sul contesto familiare e sulla ricezione dell’opera sveviana, nonché uno sguardo unico e umano dell’uomo dietro l’autore. Il libro è molto più che un ricordo familiare, è un diario in filigrana di un’intera epoca, in cui il silenzio borghese si infrange sotto il peso della letteratura e della ricerca interiore; è un viaggio nella Trieste del primo Novecento, tra lettere, salotti, sogni letterari e amicizie immortali come quella con James Joyce e Valéry Larbaud, ci aiuta a comprendere lo sviluppo della coscienza sveviana, il suo rapporto con la critica, con l’Europa, con il proprio tempo, un tassello imprescindibile per la ricostruzione del clima intellettuale mitteleuropeo di inizio secolo. Livia osserva, comprende, accompagna. Il tono equilibrato e la profondità della riflessione autobiografica restituiscono uno sguardo interno alla genesi e alla ricezione dei testi sveviani. Non racconta Italo Svevo come mito, non indulge mai all’aneddoto facile, scrive con voce limpida e ci porta ai giorni condivisi con suo marito nel loro appartamento di Trieste, tra i rifiuti degli editori e la tenacia di uno scrittore che, per lunghi anni, visse nell’ombra e, così facendo, con un ritratto toccante e vero, ci presenta il grande scrittore come uomo, ironico, fragile, inquieto. Italo Svevo mio marito non è solo memoria privata, ma testimonianza culturale viva, un canto discreto che accarezza le ombre e restituisce, nella forma più pura, il senso del vivere accanto a un grande scrittore.
20,00

Il classico dei tre caratteri

Il classico dei tre caratteri

Yinglin Wang

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 208

Classico dei Tre Caratteri – che viene qui presentato in questa nuova traduzione dall’antico cinese a cura di Teresa Spada – rappresenta un unicum nell’ambito della letteratura cinese: dalla metà del XIII secolo fino agli anni Cinquanta del ’900, è stato usato come “la” guida per eccellenza per iniziare i bambini allo studio della lingua e ai fondamenti della cultura nazionale. L’autore è, con tutta probabilità, Wang Yinglin, letterato di epoca Song (dal 960 al 1279 d.C.), impegnato a lasciare in eredità ai suoi studenti un testo istruttivo ed educativo al tempo stesso. In queste 90 rime – costituite da versi di soli tra caratteri – si trova sia un concentrato dei valori confuciani, fondamento della cultura cinese, sia nozioni storiche sul susseguirsi delle dinastie e aneddoti esemplari di buon governo, oltre a numerosi esempi di eccellenti studenti che si sono distinti per le loro buone qualità e per la loro perseveranza nello studio. La tradizione orale di recitare e declamare ad alta voce Il Classico dei Tre Caratteri ne assicurò la straordinaria popolarità e la sopravvivenza attraverso i secoli interrotta soltanto durante gli anni della Rivoluzione Culturale (1966-1976 ca.), sulla scia dei movimenti per il rinnovamento della letteratura e dei moti rivoluzionari studenteschi; solo nel 1984 una commissione nazionale istituita con lo scopo di recuperare e ripubblicare i testi che sono parte del patrimonio culturale del Paese, ha restituito al Classico dei Tre Caratteri il suo antico valore. Leggere questa nuova traduzione permette di cogliere aspetti millenari della cultura cinese, apprezzando al meglio le tante sfaccettature di una società continuamente in bilico tra passato e futuro, tradizione e modernità, nazionalismo e globalizzazione.
22,00

L'emigrante. Tipi moderni

L'emigrante. Tipi moderni

Ljubov'Fëdorovna Dostoevskaja

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 224

"L’emigrante. Tipi moderni" è un’opera singolare, sospesa tra memoria e letteratura, una riflessione profonda e attuale sulla condizione dell’emigrante, sul senso di appartenenza e sul disorientamento che si prova a vivere tra culture diverse. Figlia del celebre scrittore russo Fëdor, Ljubov' Fëdorovna si trova a vivere la vita lontana dalla Russia, cammina in paesi non “suoi” come una pellegrina laica nel Novecento che cambia volto e, mentre narra se stessa, ci consegna il ritratto smarrito di un’epoca, una meditazione sul destino e sulla decadenza dell’Europa, sullo sradicamento come condizione esistenziale. Osserva i “tempi moderni” con sguardo ferito ma lucido: qui l’esilio si fa stile, l’erranza diventa pensiero, quasi un destino, l’identità come ricerca continua, la difficoltà di appartenere a un tempo o a un luogo. Con una scrittura elegante e profonda, l’autrice descrive città, volti, sensazioni: Firenze, Parigi, Berlino diventano simboli di uno smarrimento interiore. Ma c’è anche un forte elemento critico: guarda ai “tempi moderni” con distacco, talvolta con disillusione e, interrogandosi sul senso dell’evoluzione storica, si confronta con i cambiamenti del tempo moderno – l’industrializzazione, l’emancipazione femminile, la secolarizzazione – mantenendo uno sguardo critico, talvolta conservatore, ma sempre acuto. L’emigrante è il canto sommesso di una figlia perduta tra lingue straniere e cieli che non sono più i suoi: Ljubov’ Dostoevskaja, orfana di una patria e di un nome che pesa come un’eredità troppo vasta, scrive questo libro come chi cerca se stesso nel silenzio del mondo. Ogni pagina è un gesto d’ascolto: della memoria, del dolore, della solitudine; è un’opera unica, attuale, scritta con eleganza e profondità, la cui versione inedita in italiano, tradotta dal russo e curata da Marina Mascher, riprende le sfumature, la freschezza e il ritmo stesso della lingua russa donandoci un libro che è letteratura dell’anima.
22,00

La via dello zen

La via dello zen

Eugen Herrigel

Libro: Libro in brossura

editore: Luni Editrice

anno edizione: 2025

pagine: 112

Eugen Herrigel è stato uno dei primi intellettuali europei che cercarono di comprendere il buddhismo Zen, avendo il privilegio di studiarlo in Giappone sul finire degli anni Venti del Novecento. Grazie alla sua formazione di filosofo e studioso del misticismo medievale, cerca di comprendere lo Zen dall’interno, adottando la sua prospettiva e mettendolo a confronto con la filosofia e la mistica europea. Aiuta in questo modo a capire qual è il percorso che conduce a esperienze che, in definitiva, non si possono descrivere con i criteri della logica sulla quale si fonda il nostro modo di interpretare il mondo. Herrigel ci offre una testimonianza rara e preziosa, non uno studio sullo Zen, ma un’immersione nel suo cuore più autentico: descrive gli elementi fondamentali come il satori, i koan, la meditazione, la pittura e, più in generale, i metodi per praticarlo, non da osservatore esterno ma da praticante immerso nella disciplina. Fornendo una chiave per “entrare” in contatto con il profondo spirito che anima lo Zen, crea un ponte fra due tradizioni filosofiche e religiose tra loro estremamente diverse, lasciando a ognuna le sue prerogative, permettendoci di apprezzare fino in fondo la ricchezza che entrambe portano in sé. La Via dello Zen è un cammino silenzioso, tracciato dall’autore, filosofo straniero in una terra di silenzi, rituali e maestri invisibili; Herrigel impara che non si tratta di “cercare”, ma di essere presenti, vuoti, aperti. Lo Zen non ha né teorie né dogmi, è Mushotoku, “senza desiderio di profitto, senza scopo, senza spirito di guadagno”: fare qualcosa perché è giusto farla, non per ciò che se ne può ottenere. È una forma di gratuità radicale, un atto puro, privo di attaccamento al risultato. La Via dello Zen è una specie di viaggio interiore, un incontro tra Oriente e Occidente, tra filosofia e pratica, tra parola e silenzio.
17,00

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