Sociologia e antropologia
Combattere la bella battaglia. Il sindacato come soggetto di trasformazione della società
Sandro Antoniazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Lavoro
anno edizione: 2025
pagine: 160
Questo libro non è uno scritto di storia, ma si sofferma su alcuni momenti del passato. Non si tratta di fare confronti impropri tra ieri e oggi, tra le grandi conquiste raggiunte e i problemi attuali. Le lotte del passato hanno qualcosa da insegnarci per quello che hanno realizzato, ma ancor più per le prospettive che hanno espresso e i grandi ideali che rappresentavano. C’è bisogno di un sindacato «soggetto politico», che non solo difenda i lavoratori, ma possa anche riequilibrare i rapporti sociali del Paese; da questo dipende la forza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Il libro indica, inoltre, possibili campi di azione per ridare forza al sindacato e metterlo in grado di affrontare i molti problemi nuovi del lavoro, sia nei settori innovativi sia negli ambiti di precariato. È necessario avere un programma strategico ambizioso e saper attirare adesioni e consenso dalla società civile. Non esiste più la classe operaia di un tempo; oggi, chi può unire i lavoratori per un progetto comune è solo il sindacato. Un sindacato forte e unitario non solo consente il miglioramento delle condizioni dei lavoratori, ma è il presupposto indispensabile di una società più giusta. Prefazione di Raffaele Morese.
Che cos'è la zooantropologia
Roberto Marchesini
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 144
La zooantropologia è la disciplina che si occupa del rapporto tra l'essere umano e le altre specie in tutte le sue espressioni. La storia dell'umanità è pervasa di prestiti animali in ogni ambito culturale, a partire dalle raffigurazioni paleolitiche fino agli odierni eroi dei fumetti. La nostra specie è affascinata dal mondo animale, così prodigo di modelli da ammirare e da imitare. Le ricerche psicologiche e antropologiche hanno accumulato numerosi riscontri che confermano una preferenza umana verso le zoomorfie. Le applicazioni di questa relazione in ambito pedagogico e negli interventi coterapeutici (pet therapy) ne dimostrano l'importanza e la necessità di affrontarla con competenze professionali. Il volume mostra come la zooantropologia possa fornire una cornice teorica esplicativa e una struttura metodologica per applicare le potenzialità di questa relazione.
Con-senso. Riflessioni di antropologia applicata sul diritto alla salute e il consenso informato
Stefania Spada
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2025
pagine: 235
Il consenso informato è davvero garanzia di un diritto alla salute soggettivo, libero e consapevole per tutte e tutti, senza discriminazioni? Cioè, il consenso informato, per come viene agìto nelle prassi, riesce a porsi quale garante di diritti? Il testo cercherà di rispondere a tali quesiti attraverso la restituzione di una ricerca antropologica svolta nel reparto di ginecologia ed ostetricia di un'azienda universitario-ospedaliera della regione Emilia-Romagna. Partendo da riflessioni filosofico giuridiche, l'autrice interroga la capacità dei diritti fondamentali, ed in particolare il diritto alla salute, di divenire sostanziali nel contesto contemporaneo interculturale. L'esigibilità nelle prassi quotidiane va infatti compresa considerando le diverse dimensioni di potere che caratterizzano le relazioni, in primis quella medico-paziente. Attraverso l'etnografia delle azioni sanitarie, le modalità in cui viene agito il consenso informato entrano in dialogo con la riflessione rispetto alle criticità ed alle disfunzioni proprie della logica aziendalistica strutturante l'incontro tra sapere biomedico e cittadini.
Cose che fanno miracoli. Il potere degli oggetti nell'immaginario benedettino della prima età moderna
Luca Ceriotti
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: 214
Costretti dalla loro stessa immagine pubblica a una postura di asciutta razionalità, ma spinti da un intimo bisogno di condividere le consolazioni della fede con la platea comune dei credenti, per tutto il corso dell’età moderna i monaci benedettini cassinesi si mostrarono profondamente fiduciosi non solo nella possibilità dei miracoli, ma anche nella capacità, posseduta da speciali oggetti, di favorirne il verificarsi. Ma quanto era radicata la credenza che taluni oggetti giocassero un ruolo primario nel provocare eventi prodigiosi? La presente ricerca prende in considerazione questo peculiare aspetto dell’esperienza religiosa maturata nella più grande formazione monastica dell’età moderna, la Congregazione benedettina cassinese: tale convinzione costituisce il piano più elementare di un sentimento della fede che, spesso, si interseca con le sopravvivenze del magico e della superstizione, facendo intuire in che misura, ancora tra Cinque e Seicento, un pur rinnovato atteggiamento religioso seguitasse a convivere con una dimensione arcaica dell’approccio al soprannaturale. Sotto questa luce, il vissuto dei monaci diviene dunque terreno fertile per cogliere il significato del “miracolo” nella sensibilità di antico regime, qui delineata attraverso un fascio di episodi tratti da una pubblicistica di cui i cassinesi furono di volta in volta fruitori, artefici oppure committenti.
Armanda Guiducci. Segreti e trasparenze politiche dei corpi narrati
Giulia Caruso, Stefania Mazzone, Laura Savelli, Viviana Vacca
Libro: Libro in brossura
editore: Algra
anno edizione: 2025
pagine: 140
Saggista, scrittrice, antropologa, critica letteraria, storica e poetessa, Armanda Guiducci ha tessuto un percorso teorico-politico poliedrico. Oltre gli steccati disciplinari tipicamente maschili, le sue scritture si muovono in una feconda contaminazione di generi attraversando un arco temporale che va dalle rivendicazioni femministe degli anni Settanta fino alle esplorazioni deterritorializzate del genere che hanno contraddistinto le soglie del nuovo millennio. Ridare voce alle donne, ridotte al silenzio dai processi di formazione della società moderna basata sulle tecnologie e sul lavoro industriale, escluse nelle e dalle città, diventa il paradigma di una condizione esistenziale collettiva. Le autrici esplorano le trame del pensiero di Guiducci per ribadire l’attualità e l’originalità della decostruzione degli stereotipi che nel tempo si sono cristallizzati intorno alla definizione del femminile e che sono stati interiorizzati. Narrare i meccanismi visibili e invisibili del potere patriarcale è, infatti, l’arma più radicale per un’interrogazione intorno all’identità femminile e per la costruzione di soggettività finalmente consapevoli e nuove.
Operaicidio. Perché e per chi il lavoro uccide. Le storie, le responsabilità, le riforme
Bruno C. Giordano, Marco Patucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Marlin (Cava de' Tirreni)
anno edizione: 2025
pagine: 192
"Operaicidio": un neologismo, oggi inesistente, per definire la strage infinita del lavoro che uccide. Attraverso una sorta di "semantizzazione", i vari capitoli dell'opera sono impostati come voci di un dizionario enciclopedico che spiega il significato sociale, economico, umano (privato e pubblico), le cause, i costi, le soluzioni possibili e le responsabilità (anche politiche) di una guerra civile che nessuno sa o vuole vincere. In Italia la media è di tre morti di lavoro al giorno, e di un infortunio al minuto, senza contare i casi nascosti del lavoro nero. L’opera contrasta e supera un racconto meramente numerico e cronachistico, a favore di una visione allargata che contempla anche proposte concrete di intervento e riforma. Guardando inoltre al versante oscuro degli infortuni che quasi mai vengono denunciati; alle morti da amianto; alla responsabilità dell’informazione per il linguaggio usato nella cronaca; ai silenzi di Stato del sistema radiotelevisivo pubblico; ai fatti dolosi in un lavoro tanto irregolare da diventare criminogeno; allo sfruttamento del caporalato; alla perdita di memoria, agli orfani e ai coniugi dimenticati; alla evidente inconcludenza di percorsi giudiziari che si prolungano troppo e si spengono quasi sempre in assoluzioni o prescrizioni. Una tragedia spesso definita erroneamente come fatalità o fenomeno, mentre è assenza di coscienza e di senso di colpa. Parallelo al cuore analitico e polemico del libro, un secondo piano narrativo che lo accompagna e, in un certo senso, lo incarna: la Spoon River delle vite invisibili dei morti di lavoro. Passioni, affetti, emozioni di chi è caduto nella trincea di questa "guerra minore". Introduzione di Luciano Canfora.
Le qualità sociologiche dello spazio pubblico
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini Scientifica
anno edizione: 2025
pagine: 192
Questo volume presenta un’idea di qualità dello spazio pubblico multidimensionale in cui si intrecciano elementi sociali, politici, estetici e affettivi. Privilegiando le pratiche, le relazioni e la pluralità delle esperienze, i saggi raccolti offrono un’idea sociologica di qualità dello spazio pubblico legata alla capacità di generare relazioni significative tra le persone e lo spazio. Si tratta di una qualità che si manifesta innanzitutto nella possibilità offerta dallo spazio di favorire l’incontro, la partecipazione e l’aggregazione, creando opportunità per la socialità e l’auto-organizzazione. Inoltre, si esprime nella pratica collettiva del prendersi cura, nella responsabilità che richiede un impegno condiviso e orientato al dialogo tra diverse visioni, logiche e sensibilità. Nello sfidare un certo pensiero sociologico che ancora considera lo spazio come un contenitore, un vuoto riempito dal sociale, il volume sollecita una riflessione critica sulle fondamenta epistemologiche del sapere stesso aprendo nuove possibilità interpretative e trasformative per le dinamiche socio-spaziali.
Mille modi per uccidere
Anthony Nicker
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2025
pagine: 232
La morte, e quale sia il modo più "fortunato" di andarsene, la malattia che possa far soffrire meno, la maniera più indolore per abbandonare la vita, è una questione che solleva parecchi interrogativi. Questo libro, al contrario, si chiede quale siano i modi peggiori per morire. A ogni nuovo modo per uccidere l'umanità non ha mai abbandonato i vecchi sistemi, aggiungendo e affiancando ogni volta tipologie fantasiose e disumane. Ciò che il saggio approfondisce è la verità dietro i modi per uccidere più mitizzati e conosciuti. Dagli annegamenti alla sedia elettrica, da spade, pugnali e coltelli alle pistole, dai roghi ai bulldozer, l'autore valuta quanto il metodo di uccisione sia pratico e cosa può provare sia chi uccide e sia chi viene ucciso. Nel corso dei secoli si è arrivati a poter morire sui mezzi di trasporto ma anche per il mutato equilibrio biologico del pianeta, l'umanità non ha mai abbandonato il delitto privato o politico, né in tutti i Paesi è stata abolita la pena di morte. Ancora oggi, sono migliaia i modi per dare la morte, da vicino e da lontano, a mani nude oppure premendo un bottone a migliaia di chilometri di distanza. Trovare un modo per uccidere sembra terribilmente facile e proprio per questo dovrebbe diventare estremamente difficile: l'uomo non avrebbe compito migliore.
Abitare la montagna. Storie per un'antropologia dell'abitare
Marco Nifantani
Libro: Libro in brossura
editore: Tararà
anno edizione: 2025
pagine: 141
Una casa, lontana o vicina, nel passato e nel futuro, c’è sempre. Per ognuno. Luogo della narrazione, della tessitura dell’esistenza individuale nella sua interazione con lo spazio-tempo della comunità, dell’ambiente, della storia. Luogo da cui si poteva fondare il mondo, secondo Mircea Eliade, “nel cuore del reale”. Oggi che le abitazioni hanno smesso di essere opera delle mani di chi ci vive per passare in quelle di tecnici sconosciuti a chi le abiterà, anche costruirsi il proprio spazio da soli diventa una virtù. Virtù di quell’uomo-artigiano di cui l’architettura contadina, di pianura e di montagna, rimane una testimonianza luminosa e una traccia da seguire. Questo libro raccoglie chiacchierate fatte con persone incontrate, alcuni amici o amici di amici, anche stranieri, che hanno fatto la scelta di andare a vivere, cercare casa, in luoghi non convenzionali del nostro territorio: oltre la città, risalendo le valli, verso Cicogna o Intragna o verso la valle nascosta di Piaggia, o dalla valle Cannobina sono scese quando l’età non ha più permesso di starci in autonomia, o come vedette dal rifugio del Piancavallone osservano le luci della civiltà, braci accese nelle notti, o sui sentieri guidano altri perché il rito continui ad essere officiato.
Gli indo-europei. Le origini della lunga memoria dei nostri popoli
Henri Levavasseur
Libro: Libro in brossura
editore: Passaggio al Bosco
anno edizione: 2025
pagine: 104
Dalle ondate di insediamento indoeuropeo, fino alla fine del XX secolo, la composizione etnica e l’identità linguistica dei popoli europei non sono mai cambiate. Sebbene i loro costumi e le loro istituzioni si siano evoluti nel tempo, conferendo loro un carattere distintivo, i principali raggruppamenti etno-culturali dell’Europa antica e moderna sono emersi da questo crogiolo comune. Per quanto importanti siano stati questi cambiamenti, il contributo indoeuropeo ha comunque lasciato un’impronta profonda nella cultura del nostro continente: anche grazie a questo contributo – vergato dall’Institut Iliade – è ora possibile tracciarne l’evoluzione. In questo libro, infatti, Henri Levavasseur riunisce dati di linguistica, storia antica, archeologia, antropologia fisica e genetica per esplorare le fonti perenni della nostra Civiltà. In un’epoca in cui l’identità viene sistematicamente vilipesa e cancellata, la consapevolezza della nostra eredità indoeuropea è fondamentale per ancorare i diversi popoli europei ad una “lunga memoria” comune.
Nonni, nipoti e genitori nel XXI secolo. Relazioni da reinventare
Libro: Libro rilegato
editore: Erickson
anno edizione: 2025
pagine: 318
RiconNEETtersi. Riallacciare le fila della propria vita per costruire un futuro possibile
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 160
Nell'attuale società, complessa e frammentata, i giovani si trovano stretti tra senso di incertezza per la percezione di maggiore libertà di scelta rispetto al passato e possibile reversibilità delle scelte, attuando così comportamenti esplorativi, con legami poco impegnativi e appartenenze a comunità virtuali dall'identità spesso fittizia o non ben definita. In tale contesto è necessario offrire interventi capaci di rispondere, in modo efficace ed efficiente, alle esigenze di quanti non riescono a stare al passo con le attuali dinamiche sociali, in particolare i giovani che hanno perso la speranza nel futuro. Il libro si divide in due parti, nella prima, teorica, si presenta lo scenario socioculturale attuale, la condizione dei giovani che non studiano e non lavorano (i NEET) e le loro difficoltà anche a livello psicologico. Nella seconda si presenta il risultato della ricerca azione rivolta ai giovani NEET, con una particolare attenzione alle persone che devono affiancarli. Si analizza il percorso intrapreso, com'è nata l'idea del Flank motivator, l'adulto-testimone, il perché della scelta di questo termine e il suo duplice significato, quali molteplici caratteristiche deve possedere e in quali contesti deve agire. L'esperienza del Flank con i giovani NEET del progetto ha dato valore alla dimensione del gruppo come luogo sicuro dove rafforzare le proprie competenze e da dove partire per rientrare nella vita come protagonisti del proprio futuro. Il Flank motivator come attivatore di speranza per poterla immaginare e sperare in una società che la sta minando. Presentazione di Francesca Silvia Rota.