Castelvecchi: Le Navi
La città che viene
Marcel Hénaff
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 143
Le prime città sono comparse più di dieci millenni fa, nel solco della rivoluzione agricola. Perché le società umane hanno scelto questo modo d'abitare denso, tecnicamente complesso, gerarchizzato. che richiede una tale mole di lavoro? Marcel Hénaff risponde a questa domanda mostrando come tutte le città si formino combinando tre dimensioni tra loro legate: quella del monumento, della macchina e della rete. In breve: architettura, tecnica, comunicazione. Si è assistito a un divenire-città dell'umanità. Ma è ancora questa città a crescere nell'arcipelago planetario di artefatti urbani di oggi? Cosa resta della città come forma visibile dello spazio pubblico nell'epoca del mondo virtuale e delle reti multicentriche?
Le nuove povertà
Zygmunt Bauman
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 192
Una cosa è essere poveri in una società di produttori e in piena occupazione; ben altra cosa è essere poveri in una società consumistica, in cui i progetti di vita si costruiscono più sulla base delle scelte del consumatore che sul lavoro, sulle competenze professionali o sugli impieghi. Se un tempo la povertà era legata alla disoccupazione, oggi invece è legata anzitutto ai livelli di consumo. Ciò sortisce un significativo effetto nel modo in cui la povertà viene sperimentata e sulle prospettive per riscattarne la miseria. In questo libro Bauman traccia le linee del profondo cambiamento cui la storia contemporanea ha assistito e le sue conseguenze, cercando di far fronte alle nuove sfide sociali (welfare, occupazione, marginalità, ecc.) sulla base di un nuovo sguardo etico.
Verdi. L'uomo nelle sue lettere
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 423
Pubblicata inizialmente in tedesco nel 1926 e poi ampliata e riedita in inglese nel 1942, questa è stata la prima antologia delle lettere di Giuseppe Verdi destinata a un pubblico non italiano: un libro che ha dato un deciso impulso agli studi verdiani fuori dai confini nazionali, ma che per struttura e organicità ha rappresentato un modello importante anche in Italia. La selezione attinge al cospicuo patrimonio dei carteggi verdiani e copre l'intero arco della carriera del Maestro, dagli esordi fino agli ultimissimi giorni di vita, rievocando la parabola gloriosa di un artista immortale sullo sfondo di un'epoca di straordinario fermento. Scelte e ordinate in modo da restituire in un quadro coerente la personalità schiva quanto complessa di Verdi, le lettere rivelano il genio, gli affetti, l'impegno politico e sociale, le speranze e le delusioni di un carattere irrequieto. Il volume si apre con un saggio di Franz Werfel, già autore di Verdi. Il romanzo dell'opera, che nel suo stile inconfondibile fornisce al lettore le coordinate essenziali per addentrarsi nell'universo del compositore di Busseto senza smarrirsi nella sua vastità. "Verdi. L'uomo nelle sue lettere" offre un contributo indispensabile alla conoscenza della dimensione umana del Maestro; una raccolta ragionata di documenti preziosi, che non smette mai di intrattenere e appassionare.
Come gli hippie hanno salvato la fisica
David Kaiser
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 384
La teoria dei quanti rappresenta, ancora oggi, uno dei più eccitanti orizzonti della fisica. Eppure, in pochi conoscono il grande contributo che a questa disciplina hanno dato gli eccessi del movimento New Age degli anni Settanta. Molte delle idee che sono alla base della fisica dei quanti ebbero origine dalla frenetica controcultura di quegli anni, da un fecondo miscuglio di bong, "viaggi" con Lsd, misticismo orientale, teorie del complotto ed entusiastiche fedi nell'Età dell'Acquario, santoni piegatori di cucchiai e altri bizzarri personaggi. Del resto, gli stessi padri della scienza moderna, Einstein, Bohr, Heisenberg e Schrödinger, avevano intuito che l'unica possibilità per la fisica di progredire era quella delle vie traverse, in cui era necessario affrontare a testa bassa alcune grandi sfide filosofiche: il semplice utilizzo delle equazioni a fini di calcolo non sarebbe mai bastato. Ad applicare alla lettera questi suggerimenti furono i membri del Fundamental Fysiks Group, che rifiutando l'imperativo dominante nel mondo accademico «zitto e calcola» avviarono un processo di rinnovamento che rivoluzionò per sempre il futuro della fisica. David Kaiser, docente di fisica al Mit, svela i retroscena di quegli anni con ironia, ricostruendo rigorosamente le vicissitudini di un gruppo di sognatori che si sono ribellati alle convenzioni e hanno esplorato «il lato ignoto e selvaggio della scienza», gettando le basi di una nuova e «stupefacente» storia della fisica.
Sociologia dell'inavvertito
Wayne H. Brekhus
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 75
In modo più o meno consapevole, la riflessione sociologica si è prevalentemente orientata verso lo studio degli aspetti insoliti, notevoli e particolari della realtà sociale, privilegiando l'analisi dei fatti popolarmente percepiti come degni d'interesse e categorizzati come tali già a livello di senso comune. Così, la disciplina ha spesso finito per ratificare i meccanismi di salienza convenzionali, riaffermando gli schemi cognitivi e i modelli culturali più diffusi. Muovendo da simili constatazioni, Brekhus argomenta l'efficacia di una diversa prospettiva sociologica, che distingua con chiarezza l'importanza analitica di un fenomeno dal rilievo che può essergli generalmente accordato. Combinando teoria e metodologia sociologiche e rileggendo criticamente autori classici come Goffman e Garfinkel, Brekhus pone le basi per una vera e propria sociologia dell'inavvertito, di cui vengono delineati i fondamenti epistemologici e le strategie procedurali.
Risposte pratiche, risposte sante. Pasolini, il tempo e la politica
Luciano De Fiore
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 170
Attraverso le analisi più incisive di Pasolini, dedicate all'industrializzazione del desiderio, il libro mette a fuoco la sua posizione nei confronti della Sinistra e della Chiesa in relazione a un Potere che aveva tradito il progresso, a vantaggio di uno sviluppo che Pasolini detestava. Nel corso del tempo questa distinzione vide assottigliarsi le proprie ragioni e il volume accompagna tale crisi attraverso l'opera poetica e cinematografica di Pasolini fino all'atto pubblico di abiura degli ultimi anni. Le ragioni posavano su un'analisi culturale, antropologica e politica della società italiana, di cui dà conto la seconda parte del volume, dedicata al commento analitico di alcuni degli "Scritti corsari". Sullo sfondo, la questione filosofica del tempo: esiste solo un tempo vettoriale, unico, storico? Oppure la temporalità è più complessa, stratificata? Impegnarsi nella Storia ha quindi senso? Pasolini riteneva ancora che guadagnare una consapevolezza culturale e politica del nostro Paese fosse la sola via per far sventolare infine, malgrado tutto, le «belle bandiere» del cambiamento.
Gioco senza regole. Homo ludens: filosofia, letteratura e teologia
Francesca Brezzi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 140
Come il lancio dei dadi non ha mai una traiettoria definitiva così il gioco in filosofia manifesta una specifica precarietà, un rischio che non diventa mai necessità. Pensare il gioco diventa la consapevole assunzione di un trauma, di una rottura, di una inversione di tendenza, che contiene in sé pur sempre una grande fragilità. Se il gioco è «nemico dei filosofi», come affermava Umberto Eco, qui si affronta il tema trasversalmente – dalla filosofia all'arte, dalla teologia alla letteratura – in compagnia di quel grande giocatore-prestigiatore di concetti quale fu Borges, che costruì una sorta di contrappunto al gioco filosofico. Varie sono le poesie dello scrittore argentino su questo tema, che ci portano a tracciare la fisionomia dell'«homo ludens» e del «deus ludens».
Autobiografia di un'idea
Louis H. Sullivan
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 255
Autobiografia di un'idea non è soltanto il racconto della vita dell'architetto Louis H. Sullivan, ma la narrazione della nascita e dello sviluppo dell'ideale che ne ha influenzato l'intera opera e il pensiero teorico. Animato da una costante fede nella forza degli uomini di operare, pensare e soprattutto immaginare, supportato da un acuto spirito di osservazione capace di rivelare con chiarezza disarmante la realtà delle cose, spinto dall'intima necessità di guidare lo sviluppo della società moderna e della cultura americana, Sullivan ripercorre nell'autobiografia un'esistenza trascorsa a coltivare un'idea, essa stessa protagonista del racconto, che si nutre giorno dopo giorno dell'istinto del fanciullo delle prime pagine, e che plasma, lentamente ma inesorabilmente, la sua visione del mondo. La storia di quest'idea si concretizza nell'architettura, luogo dove convergono le forze creatrici della natura e degli uomini ed espressione dell'originaria vocazione alla forma di tutte le cose.
It's complicated. La vita sociale degli adolescenti sul web
Danah Boyd
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 336
Che succede quando gli adolescenti comunicano mediante i social network come Facebook, WhatsApp e Instagram? Come gestiscono la propria identità, come difendono la propria privacy, che cosa mettono in gioco dei propri sentimenti? Queste sono solo alcune delle domande che Danah Boyd affronta nel suo libro dedicato a quella second life che rappresenta ormai la forma di vita più importante per la maggioranza degli adolescenti. L'autrice sfata i falsi miti legati alla diffusione di internet, dal presunto aumento del cosiddetto "cyberbullismo" agli esagerati pericoli sulla spersonalizzazione dei giovani, fino alla stessa definizione di "nativi digitali", troppo semplicistica rispetto alla complessità del fenomeno. "It's complicated", frutto di dieci anni di ricerca sul campo, di interviste e di incontri con centinaia di adolescenti, è una lettura fondamentale per chiunque sia interessato a comprendere l'impatto sociale e culturale delle nuove tecnologie di comunicazione sulle generazioni future.
Linguaggio e relatività
Edward Sapir, Benjamin Lee Whorf
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 143
La diversità delle lingue è soltanto una diversità di suoni oppure, più profondamente, una diversità di visioni del mondo? Qual è il ruolo che la lingua svolge nell’articolazione dell’esperienza dei parlanti, nella percezione e nell’ideazione, sino nelle relazioni sociali? Qual è – più in generale – il rapporto fra linguaggio, pensiero e realtà? A domande così determinanti rispondono le pagine di questo libro, un’antologia dei saggi più significativi del linguista e antropologo statunitense Edward Sapir e del suo allievo Benjamin Lee Whorf. A partire da questi scritti, alcuni dei quali per la prima volta pubblicati in italiano, prende corpo la celebre ipotesi della relatività linguistica: la struttura di una lingua influenza il modo in cui il parlante comprende la realtà, per cui al variare della lingua muta il modo di percepire e di concepire il mondo. Questa ipotesi così rivoluzionaria non ha mai smesso di animare il dibattito in ogni ambito delle scienze umane, dalla linguistica all’antropologia, dalla filosofia alla psicologia e alla sociologia, ispirando persino la letteratura e dischiudendo questioni di rilevanza etica e politica.
Nazione e compassione. Esiste un nazionalismo buono? Dialogo sul nazionalismo indipendentista fra una teologa catalana e un filosofo politico spagnolo
Teresa Forcades, Demetrio Velasco
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 57
È possibile contrapporre un nazionalismo buono, aperto e solidale, a un nazionalismo cattivo, xenofobo e sciovinista? Nazionalismo e violenza, indipendentismo e chiusura, sono veramente concetti inseparabili? In un confronto gravido di tensioni con il filosofo spagnolo Demetrio Velasco, Teresa Forcades esprime le ragioni del proprio nazionalismo indipendentista e, incalzata dalle obiezioni critiche del suo interlocutore, cerca di affermare la sostenibilità di un concetto di nazione che non sia escludente o separatore, che non distingua le persone in base alla razza, al colore della pelle, al sangue o al codice genetico. In un procedere argomentativo a tratti paradossale, la discussione offre un’intensa riflessione su temi quanto mai attuali: la rivendicazione di indipendenza della Catalogna, il diritto dei popoli ad autodeterminarsi, l’Europa e l’unità nella differenza, il sentimento di appartenenza, l’identità di un Paese, il territorio e i confini, la solidarietà fra i popoli e la loro diversità.
Nella bufera del Novecento. Antonio Gramsci e Piero Sraffa tra lotta politica e teoria critica
Giancarlo De Vivo
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 191
Antonio Gramsci e Piero Sraffa sono tra i grandi intellettuali del Novecento europeo. La figura e le idee dell'uno, capo del Partito Comunista, sono state una stella polare per generazioni di teorici e militanti politici. Economista originalissimo e di raffinata cultura, l'altro fu parte di una rete intellettuale che includeva pensatori come Keynes e Wittgenstein. Per vent'anni i due furono legati da una grande amicizia. Cosa li univa? Quali ideali e quali circostanze permisero l'incontro di due uomini così diversi, il figlio di una poverissima famiglia sarda e quello di uno dei principali giuristi italiani del tempo, rettore della Bocconi? Cosa continuò a legarli mentre l'uno era chiuso nel carcere fascista e l'altro era a Cambridge? Questo libro indaga sull'origine della loro amicizia, dal senso di riforma morale che emanava da un liceo e dall'università torinese, e dal sommovimento delle classi subalterne all'inizio del Novecento, arrivando poi all'opposizione al fascismo e alle vicende della prigionia di Gramsci e ai suoi dissensi col partito. Esso si attiene il più strettamente possibile all'evidenza documentale che è invece stata del tutto o quasi ignorata da molti di quelli che si sono occupati di questi problemi.