Libri di Benjamin Lee Whorf
Linguaggio, pensiero e realtà
Benjamin Lee Whorf
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2018
pagine: XXI-272
Che il nostro pensiero venga influenzato dalla lingua che parliamo, ovvero che sia la grammatica a condizionare la nostra visione del mondo, è una delle grandi ipotesi della linguistica contemporanea. Benjamin Lee Whorf ne condivide la paternità con Edward Sapir, e ai loro nomi è legato il cosiddetto «relativismo linguistico», che trova importanti formulazioni nei saggi di Whorf qui raccolti. All'inizio questa prospettiva di ricerca si è attirata addirittura l'accusa di sovversione, perché osava postulare che alcuni popoli ritenuti «primitivi» avessero una struttura linguistica più ingegnosa di quelli evoluti, rovesciando un preconcetto diffuso. Ma non ha avuto vita facile neppure in seguito, quando si è imposta la tendenza a studiare gli universali del linguaggio, piuttosto che gli aspetti distintivi delle singole lingue. Ciononostante, con il determinismo lingua/cultura sostenuto da Whorf hanno dovuto continuare a confrontarsi fino a oggi tutte le teorie del funzionamento del linguaggio. E sono tuttora esemplari e ricche di implicazioni inesplorate le sue indagini sulle categorie grammaticali e sulla formazione delle parole.
Linguaggio e relatività
Edward Sapir, Benjamin Lee Whorf
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 143
La diversità delle lingue è soltanto una diversità di suoni oppure, più profondamente, una diversità di visioni del mondo? Qual è il ruolo che la lingua svolge nell’articolazione dell’esperienza dei parlanti, nella percezione e nell’ideazione, sino nelle relazioni sociali? Qual è – più in generale – il rapporto fra linguaggio, pensiero e realtà? A domande così determinanti rispondono le pagine di questo libro, un’antologia dei saggi più significativi del linguista e antropologo statunitense Edward Sapir e del suo allievo Benjamin Lee Whorf. A partire da questi scritti, alcuni dei quali per la prima volta pubblicati in italiano, prende corpo la celebre ipotesi della relatività linguistica: la struttura di una lingua influenza il modo in cui il parlante comprende la realtà, per cui al variare della lingua muta il modo di percepire e di concepire il mondo. Questa ipotesi così rivoluzionaria non ha mai smesso di animare il dibattito in ogni ambito delle scienze umane, dalla linguistica all’antropologia, dalla filosofia alla psicologia e alla sociologia, ispirando persino la letteratura e dischiudendo questioni di rilevanza etica e politica.