Robin Edizioni: Biblioteca del vascello
La preda. Il ciclo dei Rougon-Macquart. Volume Vol. 2
Émile Zola
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 442
Nel secondo volume del ciclo dei Rougon-Macquart, La preda, umili e popolo sono tenuti alla larga, il Secondo Impero è l’alta borghesia, una classe emergente che fa di tutto per affondare sé stessa, trascinando con sé l’intera Parigi, l’intero Paese, nei tracolli finanziari, nella corruzione morale, nella follia e nella riduzione dell’uomo a roba, oggetto, preda. «Nella storia naturale e sociale di una famiglia sotto il Secondo Impero – scrive Zola nella breve premessa – La preda è il momento dell’oro e della carne. L’artista che è in me si rifiutava di adombrare quell’incessante splendore vitale che ha illuminato tutto il regno con una luce inquietante di natura perversa. Un punto della storia che ho intrapreso sarebbe rimasto ignorato. Ho voluto mostrare il prematuro esaurimento di una razza vissuta troppo in fretta e che ha portato all’uomo-femmina delle società decadute; la furiosa speculazione di un’epoca che s’incarnava in un temperamento senza scrupolo, incline all’avventura; il tracollo nervoso di una donna, in un ambiente di lusso e vergogna che ne esalta le brame primigenie. E con queste tre aberrazioni sociali, ho provato a scrivere un’opera d’arte e di scienza che fosse al contempo una delle pagine più originali dei nostri costumi.»
Le campane dell'Old Bailey
Dorothy Bowers
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 296
"Le campane dell’Old Bailey" contiene molti dei tropi del giallo classico: lettere anonime, morte, ricatti. C'è un caffè, c'è l’ambientazione perfetta dell'Età dell'Oro, che è un'impresa commerciale che combina un caffè, un negozio di cappelli e un salone di bellezza tutto in uno. Tante chiacchiere, tanti pettegolezzi sui vicini e sulle donne che entrano in questi luoghi. I capitoli sono scanditi dai versi di una filastrocca che è ricamata su un imparaticcio, un ricamo fatto da una principiante nel 1800, e il cui testo risale al XVIII secolo. Di questa filastrocca, molto popolare, esistono varie versioni e tutte hanno un significato inquietante, non a caso è citata diverse volte nel romanzo di George Orwell 1984. Il distico conclusivo, che nell’epilogo del romanzo della Bowers non è citato per intero, è: Here comes a candle to light you to bed, here comes a chopper to chop off your head – Ecco che arriva una candela per farti luce fino al letto, ecco che arriva il boia per mozzarti la testa.
Storie del West
Stephen Crane
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 214
In questi racconti del West troviamo esattamente il passaggio dal mito alla realtà che quel mondo americano si trovò ad affrontare nel momento in cui la Frontiera stava scomparendo per lasciare il posto alla civiltà borghese. Quest'ultima è ovunque portatrice di sicurezza e legalità nell'esatto momento in cui incenerisce qualsiasi anelito d'avventura. Dove si edifica un borgo, un villaggio, dove arrivano la ferrovia e le macchine, dove cominciano a infestare i commercianti e i banchieri, lì muore l'eroe, il cavaliere, la leggenda. Infatti in questi scritti sul West non incontriamo superuomini, dacché quel mondo di imprese cavalleresche è ormai relegato al passato. Non troviamo qui Ford, Leone, Peckinpah, e nemmeno Tarantino. Non ci sono i canti solenni di Wagner, ma piuttosto le vite piccole e misere di Verdi. I protagonisti di questi Western Writings sono adulti che tentano di continuare a tenere in vita quel periodo antico, ma sono ormai travolti dal progresso e dalla modernità, e se ci si volta a occidente, verso il West, appunto, adesso vi si vede solo il suo tramonto. Qui le pistole e i coltelli sono ancora portati alla cintola, pronti per essere estratti e puntati in faccia a un avversario. Ma le facce da duri nascondono la paura, le consumate espressioni da gamblers e wranglers di Frontiera sembrano ormai delle caricature
New England. Un'impressione autunnale
Henry James
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 246
Henry James (1843-1916), fratello minore del filosofo William James, è uno dei più grandi romanzieri e saggisti di lingua inglese. L’edizione di New York dei suoi romanzi e racconti, in 24 volumi, comprende capolavori come The Portrait of a Lady, The Aspern Papers, The Turn of the Screw, The Wings of the Dove, The Ambassadors, e The Golden Bowl. Stabilitosi in Europa, prima in Francia e poi definitivamente in Inghilterra nei primi anni '80, James ritornò negli Stati Uniti tra il 1904 e il 1905, soggiornandovi per dieci mesi. The American Scene, pubblicato nel 1907, dopo il ritorno in Inghilterra, raccoglie in una serie di saggi la sua personale visione delle profonde trasformazioni della società americana avvenute negli ultimi vent’anni. Il primo di questi saggi, "New England: An Autumn Impression", pubblicato a puntate dalla “North American Review” tra aprile e giugno del 1905, assume un’importanza del tutto particolare, poiché è l’unico ad essere scritto da James mentre era ancora negli Stati Uniti, durante il suo tour di conferenze su Honoré de Balzac.
Storie senza senso
Stephen Leacock
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 164
Le "Storie senza senso" (Nonsense Novels), pubblicate per la prima volta nel 1911, sono la parodia di ogni genere di romanzo, dal poliziesco alla storia di fantasmi, dal romanzo di formazione al romanzo d’avventure, dalla storia di mare al romanzo cavalleresco, dal romanzo di fantascienza a quello naturalista, dal romanzo rosa al romanzo russo. Con crudele e divertito compiacimento, Leacock affastella nelle poche pagine di ogni Novel un repertorio pressocché completo dei luoghi comuni più abusati dai narratori di genere, con effetti assolutamente ridicoli e irresistibilmente esilaranti.
I suoi romanzi
Boris Poplavskij
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 430
I due romanzi raccolti in questo volume possono essere considerati una specie di dittico, tenuto insieme dalla personalità del protagonista, Apollon Bezobrazov. “Rivoluzionario” nel linguaggio, Poplavskij lo è anche nella forma. In Apollon Bezobrazov l’azione si svolge al di fuori del tempo, sempre sospesa in una dimensione incerta, anzi il tempo romanzesco è praticamente immobile, non esiste, le albe e i tramonti segnano solo i passaggi di stati d’animo dei personaggi.
Novelle
Edmondo De Amicis
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 374
L’edizione Treves comprende sette novelle, una in più dell’edizione Le Monnier del 1872. La settima novella, completamente nuova, fu scritta da De Amicis dopo il viaggio in Olanda del 1874. Olandese è l’ambientazione, e olandese è Wilelm van Minden, il protagonista de La casa paterna. Il trentacinquenne Wilelm, che ha trascorso gli ultimi vent’anni lontano inseguendo sogni e aspirazioni che ora gli si rivelano in tutta la loro vanità, si reca in pellegrinaggio alla casa paterna. Lo stato d’animo di Wilelm è quello di De Amicis, in uno dei ricorrenti ‘scoraggiamenti’ confidati all’amico Salvatore Farina. Ma la visita alla dimora dell’infanzia, ancora popolata dai suoi benevoli fantasmi famigliari, suggerisce a Wilelm la possibilità di una nuova vita. Come Wilelm, anche De Amicis crede di aver trovato il sereno compimento del suo destino nel creare una nuova famiglia, e sposa, nel 1875, l’astigiana Teresa Boassi. L’unione sembra dapprima felice, gli darà due figli, Furio e Ugo, i bambini che ispireranno le pagine di Cuore, ma Teresa si rivelerà in seguito ben diversa dalla “buona Lijsse” del suo alter ego olandese. Seguiranno lunghi anni di aspri litigi, il suicidio del primogenito Furio su una panchina del parco del Valentino, la separazione coniugale, la morte solitaria dello scrittore all’albergo Regina di Bordighera, l’11 marzo 1908. Con un ricordo dell'autore tratto da «Care ombre» di Salvatore Farina e la «Breve storia delle Novelle di De Amicis».
Pfeifer und pocal e altri otto racconti fantastici
Salvatore Di Giacomo
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 428
In tutti i racconti qui presentati si narrano storie di eventi misteriosi, strani, soprannaturali nelle versioni originali ritenute fino ad oggi “introvabili”, come, ad esempio, la prima redazione di “La fine di Barth” (1893) che, in realtà, porta il titolo originario “Finis” e, dato molto significativo, la firma “il viandante”: è l’unico racconto che Di Giacomo sigla (per i motivi spiegati nella postfazione) con uno degli pseudonimi che usava nel suo lavoro di cronista. La profonda conoscenza dei più attuali sviluppi della narrativa ottocentesca italiana, europea ed extraeuropea, gli permette di elaborare soluzioni originali a tendenze e temi riconducibili alla crisi della ragione positivista, alla crisi dei valori morali ed etici nel quadro della formazione di una borghesia spregiudicata, alla perdita d’identità dell’individuo, all’angoscia prodotta nell’Uomo dai mutamenti socio/culturali di fine '800.
A Villa Adriana con Marguerite Yourcenar nel centenario della sua prima visita. Guida letteraria e storica
Raffaele Mambella
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 516
Villa Adriana, la grandiosa e raffinata residenza di Adriano (117-138), occupa uno spazio centrale nell’opera di Marguerite Yourcenar (Marguerite Cleenewerck de Crayencour, 1903-1987), autrice del più celebre romanzo-biografia su questo imperatore. Visitato dalla scrittrice innumerevoli volte, dalla giovinezza all’età avanzata e sempre rivisto con incantato stupore è il luogo reale e simbolico, in cui memorie personali, reminiscenze erudite e creatività poetica si rincorrono. Un luogo dove si aggirano i fantasmi di Marguerite, di Adriano, di Antinoo riuniti, grazie alla forza della scrittura. Marguerite visitò la Villa Adriana nel giorno del suo ventunesimo compleanno l’8 giugno del 1924 e subito rappresentò per la scrittrice il luogo d’elezione in cui il simbolico ed il reale si sono uniti, dando vita alle Memorie di Adriano. In questa guida, attraverso citazioni antiche e letterarie, prendono vita la concezione del viaggio, del tempo, della memoria, intesa come compresenza di spiriti nella ritrovata contemporaneità della creazione artistica.
Isaac Laquedem
Alexandre Dumas
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 524
È dal suo volontario esilio di Bruxelles, il 5 dicembre 1852, che Alexandre Dumas invia al “Constitutionnel” il prologo del suo nuovo grande romanzo: «Miei cari, vi invio il prologo d’Isaac Laquedem. Che ne farete di questa nuova opera? Non lo so; ‒ ma lasciate che vi dica ciò che vorrei ne faceste. ‒ Isaac Laquedem è l’opera della mia vita, e voi ne giudicherete: sono ventidue anni che, credendo di essere vicino a completare questo libro formidabile, lo vendetti a Charpentier. Doveva farne allora otto volumi. Due anni dopo, glielo ricomprai, non trovando abbastanza forza per lottare contro un simile soggetto. Da quel tempo, nel mezzo di tutto ciò che ho fatto, in fondo a tutto ciò che ho fatto, e ho fatto settecento volumi e cinquanta drammi, questa idea ostinata ha vissuto ‒ e da otto volumi si è ampliata fino a diciotto. Sempre impotente a completarla come doveva essere completata, da almeno vent’anni ho studiato molto e appreso molto; tutto ciò che ho studiato e appreso d’arte, di scienza, di uomini e di cose, lo metterò in Isaac Laquedem; è, ve lo ripeto, l’opera della mia vita.»
Ricordi personali: A personal record (1919)-The romance of travel (1924)
Joseph Conrad
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 264
Joseph Conrad, pseudonimo di Józef Teodor Konrad Korzeniowski (1857-1924), sebbene polacco di nascita, è considerato uno dei maggiori scrittori moderni in lingua inglese. Tra i suoi capolavori: Cuore di tenebra, Lord Jim, Nostromo, Tifone e La linea d’ombra. Le avventure di terra e di mare rievocate in "A Personal Record" si intrecciano con garbate e ironiche riflessioni sull’arte e sulla vita, in uno stile digressivo implacabile e affascinante, che l’amico scrittore Hugh Walpole aveva paragonato a quello del Tristram Shandy di Laurence Sterne. Il saggio "The Romance of Travel", pubblicato da Conrad pochi mesi prima della morte, attraverso un divagante e personale excursus sulla letteratura odeporica, offre al lettore anche un nuovo avventuroso aneddoto sulla sua vita di mare: il passaggio dello stretto di Torres al comando dell’Otago. Con il saggio introduttivo "L'autobiografo riluttante" di Marco Catucci.
Le tre miss King
Ada Cambridge
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 420
Figlie di una coppia di coloni inglesi dal passato misterioso, e cresciute in solitudine nel bush australiano, Elizabeth, Patty ed Eleanor King sono tre giovani sorelle da poco rimaste orfane e desiderose di mettere a frutto la propria indipendenza per vedere il mondo. Ma se l’Europa è decisamente troppo lontana per tre ragazze sole e inesperte, Melbourne, fiorente capitale dello Stato del Victoria, sembra la meta perfetta per cominciare la loro nuova vita di aspiranti ladies. Sebbene poco avvezze agli usi e costumi cittadini, le King sono dotate di un bagaglio culturale pari a quello delle loro coetanee di buona famiglia, e durante un evento di gala finiscono, loro malgrado, per attirare l’attenzione e il favore di un’altolocata matrona senza figli e futura filantropa. Mrs Duff-Scott, coadiuvata dal galante consorte, non ci metterà molto a prendere sotto la propria ala queste tre campagnole istruite e a trasformarle in eleganti damigelle da maritare quanto prima e secondo i propri gusti. Riusciranno le tre miss King a far coincidere le loro aspirazioni di indipendenza con i piani matrimoniali della loro ‘Fata Madrina’? Ma, soprattutto: chi sono, veramente, le tre miss King? Sospeso a metà tra l’incanto della fiaba di Cenerentola e le atmosfere argute dei romanzi di Jane Austen, ambientato tra la ruvida campagna australiana e la Melbourne della Grande Esposizione Universale del 1880-81, Le tre miss King (1891) è una storia dalla trama godibile e dallo stile raffinato, in cui la grande tradizione del romanzo inglese dell’Ottocento si ammanta dei toni epici della letteratura coloniale coeva.