Rizzoli: Superbur classici

Le considerazioni del protagonista "J." (sotto il quale si cela lo stesso Jerome) alle prese con i figli e il loro mondo: amori, sposalizi possibili, preparativi e addirittura una figlia di nove anni, Veronica, aspirante scrittrice in erba.

L'opera in cui Baudelaire cercò di trasformare la prosa in poesia seguendo l'esempio di Aloysius Bertrand e del suo "Gaspard de la nuit". Un poema in prosa con due protagonisti: Baudelaire e la sua città, Parigi, con la sua folla, la sua solitudine, il suo fumo, il suo cielo, le prostitute, le osterie, i saltimbanchi, le vetrine, i poveri, gli ubriachi.

Un gruppo di grandi studiosi si è riunito attorno al misterioso signor Dragomiloff per un nobile scopo: eliminare, dietro pagamento e su richiesta degli interessati, individui indiscutibilmente dannosi alla società. Gli affari procedono a gonfie vele, finché un giorno lo stesso Dragomiloff è costretto ad autodenunciarsi ai propri collaboratori.

La storia dolce amara delle tre "ragazze di vita" ospiti, con apparente scandalo dei benpensanti, del bordello di Fécamp, diretto dalla severa Madame Tellier, che per un giorno interrompono la loro esistenza prezzolata e si recano in campagna, dove vive la nipote di Madame, per partecipare alla festa della sua prima comunione.

Nella piccola cittadina di Windsor si svolge la più bella farsa di ogni tempo. Il corpulento, millantatore, ubriacone, codardo, a suo modo generoso e indifeso Falstaff, si atteggia a seduttore, ma sarà beffato dall'arguzia e dalla perfidia femminile delle "comari" della cittadina.

"Se il Conrad s'inserisce nella tradizione dei libri d'avventure per gli aspetti più esterni e vistosi della sua arte, se ne distingue per il carattere slavo della sua tormentosa indagine interiore e per la tecnica del racconto, che procede per vie tortuose e indirette, cariche di immenso potere suggestivo." (Mario Praz)

Quando aveva trent'anni Emily Dickinson prese una decisione definitiva e irrevocabile: consapevolmente e volontariamente si rinchiuse nella propria stanza ritirandosi dalla vita. Da quel momento si aprì dentro di lei una porta ben più grande verso il mondo dei sentimenti e della vita interiore. Da questo particolarissimo punto di vista, contemplò con un'incredibile profondità e lucidità la natura, gli uomini, il dolore, l'attesa, la morte, descrivendoli nelle sue poesie con una sensibilità davvero senza pari.

"Dante ci si presenta subito come l'interprete di una società veramente cristiana, tutta tesa verso il conseguimento dei suoi fini: suprema bellezza poetica, santità, puro intelletto". (Giuseppe Ungaretti). "La Divina Commedia" viene proposta in questa edizione con l'introduzione di Bianca Garavelli e le note di Lodovico Magugliani.

"...per Dante, poesia, morale e scienza, sono aspetti, sensi distinti, ma d'un medesimo atto spirituale. Notatelo bene: ciò che fa di Dante il maggiore di quanti poeti ci saranno mai, è in questo sforzo d'unità nella sua costruzione. E l'unità deriva dall'assoluto, e in ogni opera grande sarà sempre così". (Giuseppe Ungaretti) "La Divina Commedia" viene proposta in questa edizione con l'introduzione di Bianca Garavelli e le note di Lodovico Magugliani.

Si raccolgono in questo volume tutti gli scritti di Leonardo che non hanno stretto riferimento alla ricerca scientifica o all'arte figurativa. Si tratta delle Favole, brevi testi nella tradizione degli apologhi morali; del Bestiario, prontuario sul significato favoloso degli animali; delle Profezie, sorta di indovinelli da recitarsi a corte; delle Lettere, e di una raccolta di Pensieri.

L'altra faccia della Roma imperiale: seccatori, osti imbroglioni, cameriere astute, viaggi disastrosi, streghe, schiavi astuti e lazzaroni. Un capolavoro insuperato della letteratura di tutti i tempi.