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Politica e governo

Closed arms. Non si accettano migranti

Closed arms. Non si accettano migranti

Rino Messina

Libro: Libro in brossura

editore: Istituto Poligrafico Europeo

anno edizione: 2025

pagine: 280

"Nell'agosto 2019 la nave Open Arms soccorse nel Mediterraneo centrale circa 150 migranti alla deriva. Per giorni rimase bloccata al largo di Lampedusa: autorizzata ad ancorare, ma non a entrare in porto né a sbarcare le persone salvate, costrette a bordo fino al 20 agosto, quando intervenne la procura di Agrigento. La medesima procura instaurò procedimento penale nei confronti del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ritenuto responsabile dell’indebito trattenimento dei migranti a bordo per non averne consentito lo sbarco. Rino Messina ricostruisce e commenta la vicenda e l’intero processo di primo grado sino all’impugnazione della sentenza di assoluzione."
17,00

Il federalista

Il federalista

Alexander Hamilton, John Jay, James Madison

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Società Aperta

anno edizione: 2025

pagine: 756

La democrazia americana nasce come esperimento istituzionale, politico e sociale. "Il federalista" è un resoconto dei conflitti, delle teorie, dei timori e delle passioni che hanno animato il dibattito pubblico attorno alla formazione della Repubblica. Hamilton, Jay e Madison si misurano con le nuove ragioni della democrazia liberale e della separazione delle istituzioni. Allo stesso tempo, si tratta di un’avventura intellettuale che si confronta con la dimensione del consenso: nella loro visione, le istituzioni devono consolidarsi attorno a un modello di governo “composito”, capace di coniugare le virtù dell’autogoverno locale con l’efficacia del potere esecutivo (fugando i timori di un ritorno a un tiranno sotto mentite spoglie); un modello che ha permesso agli Stati Uniti di proiettarsi nel mondo. Un testo di straordinaria e controversa attualità e rilevanza in questi anni di violenta polarizzazione politica, in cui si continua a combattere la battaglia cruciale attorno al significato della Costituzione americana. Prefazione di Gianfranco Pasquino.
38,00

La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina

La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina

Ilan Pappé

Libro: Libro in brossura

editore: Fazi

anno edizione: 2025

pagine: 288

«Stiamo assistendo all'inizio della fine dello Stato di Israele». Dopo il 7 Ottobre e il genocidio a Gaza, il progetto sionista in Palestina – il tentativo secolare dell'Occidente di imporre uno Stato ebraico in un paese arabo – è destinato a una «disintegrazione inevitabile». È la tesi del celebre storico israeliano Ilan Pappé che, dopo opere considerate pietre miliari nella storiografia del conflitto israelo-palestinese, in questo nuovo volume sposta lo sguardo sul futuro di Israele e della Palestina. Diviso in tre parti, nella prima – Il collasso – Pappé esamina il fallimento del cosiddetto “processo di pace” ed evidenzia le fratture profonde che minacciano la stabilità di Israele: l'ascesa del sionismo religioso, le crescenti divisioni all'interno della società israeliana, l'allontanamento dei giovani ebrei dal sionismo, il sostegno dell'opinione pubblica mondiale alla causa palestinese, la crisi economica e la messa in discussione dell'invincibilità militare di Tel Aviv. Nella seconda parte – La strada per il futuro – l'autore delinea sette mini-rivoluzioni cognitive e politiche necessarie per costruire un avvenire migliore per tutti gli abitanti della Palestina storica: da una nuova strategia per il movimento nazionale palestinese alla giustizia transitoria e riparativa sul modello sudafricano, dal diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi alla ridefinizione dell'identità collettiva ebraica. Nella terza parte – La Palestina del dopo-Israele, anno 2048 – Pappé offre una preziosa visione di speranza e riconciliazione. Immagina un domani in cui le mini-rivoluzioni hanno avuto successo e descrive come potrebbe essere la vita in uno Stato palestinese democratico e decolonizzato, con il ritorno dei rifugiati, la coesistenza di ebrei e palestinesi come cittadini con pari diritti e la guarigione delle ferite del passato. Summa dell'analisi storico-politica di Pappé, "La fine di Israele" è un contributo fondamentale per comprendere l'insostenibilità del progetto sionista e la via possibile per la pace in Palestina.
18,50

La rivoluzione meridionale

La rivoluzione meridionale

Guido Dorso

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2025

pagine: 448

“No, il Mezzogiorno non ha bisogno di carità, ma di giustizia; non chiede aiuto, ma libertà.” L’Unità d’Italia, si sa, fu il risultato di una pluralità di forze e tensioni mai realmente armonizzate fra loro, che l’impresa garibaldina da un lato e le manovre di Cavour e Giolitti dall’altro riuscirono a far convergere per il tempo necessario a realizzare lo scopo. Il Paese che ne risultava era un mosaico di tradizioni, culture e, soprattutto, realtà socioeconomiche molto diverse fra loro, portatrici fin dall’inizio di squilibri che con il tempo, lungi dal sanarsi, sono andati cronicizzandosi e aggravandosi. L’asimmetrica distribuzione delle risorse tra Nord e Sud all’indomani della “conquista regia”; il vecchio ordinamento del Mezzogiorno rimasto troppo a lungo intatto; il trasformismo forzato da Mussolini: tutto ciò, scrive Guido Dorso nel 1925, non ha fatto altro che esacerbare la tendenza della borghesia meridionale all’assenteismo politico e alla corruzione. E, in mancanza di un Meridione consapevole, parlare di Italia diventa impossibile. È per questo che, in pagine lucidissime, Dorso prospetta i contorni di una rivoluzione sociale volta a responsabilizzare il Sud Italia e invertire la marcia di una nazione che, nella sua incapacità di raggiungere le periferie, portava già in grembo i semi della crisi di oggi. Messo all’indice dalla propaganda fascista, a cento anni di distanza questo libro continua a descrivere una situazione tristemente reale. E il suo invito a sprigionare il potenziale inespresso del Meridione rimane più che mai valido e urgente. Con un testo di Nicola Lagioia, con scritti di Luigi Fiorentino, Amedeo Lepore e Guido Melis.
16,00

Io sono colpevole. Gaza: il silenzio ci rende complici

Io sono colpevole. Gaza: il silenzio ci rende complici

Vauro Senesi

Libro: Libro in brossura

editore: Compagnia Editoriale Aliberti

anno edizione: 2025

pagine: 192

Un libro per capire il genocidio dei palestinesi. «A oltre settecento giorni dall’inizio dell’assalto genocida che Israele ha lanciato contro Gaza nell’autunno del 2023, dopo quel giorno devastante che fu il 7 ottobre per Israele, per chi lo ama e pure chi lo critica, leggere le prime impressioni macchianti la coscienza come “sangue che gronda”, leggere di quando i morti erano “poche” migliaia, o anche i bambini uccisi erano “solo” diecimila, fa quasi venire nostalgia del tempo che fu. La distanza tra i primi mesi dell’assalto distruttivo di Gaza e oggi è la misura dell’indifferenza di troppi al dolore altrui, della nostra consolidata predisposizione al tollerare il male quando non ci tocca, della nostra miseria umana che alla fine ci schiaccia con questa sentenza: non abbiamo imparato niente o quasi dell’orrore che fu». (dalla Prefazione di Francesca Albanese). «Io sono colpevole è un atto necessario. Il titolo stesso è una denuncia che Vauro pronuncia contro sé stesso per non avere fatto e non avere saputo fare abbastanza perché il genocidio fosse impedito. Questa autodenuncia, scaturita da una profonda consapevolezza, ci interroga, ci chiama a chiederci: “Noi cosa abbiamo fatto? E cosa non abbiamo fatto?” Personalmente faccio eco a Vauro: “Anche io sono colpevole!”». (dalla Postfazione di Moni Ovadia)
17,90

Buio americano. Gli Stati Uniti e il mondo nell'era Trump

Buio americano. Gli Stati Uniti e il mondo nell'era Trump

Mario Del Pero

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2025

pagine: 180

Arrivato alla Casa Bianca Trump non ha offerto alcun messaggio inclusivo; ha soffiato sul fuoco di divisioni politiche, sociali e razziali; ha adottato un linguaggio brutale e neoimperiale; e ha promosso un disegno che scuote l'ordine costituzionale e l'equilibrio tra i poteri. È espressione della polarizzazione degli Stati Uniti o stiamo assistendo a un assalto ai fondamenti della democrazia americana? Donald Trump è presidente degli Stati Uniti, e il mondo si trova a fare i conti di nuovo con la sua ascesa, questa volta meno avventata della prima, più dura e determinata. Il suo arrivo al potere non è solo il risultato di un'elezione, ma di una crisi identitaria che nessuno ha davvero affrontato e che è ora visibile in ogni sua azione, e l'ultimo atto di un processo iniziato da tempo di drastica ridefinizione dell'interesse nazionale americano. Mario Del Pero, uno dei più autorevoli americanisti del nostro tempo, analizza quello che succede oltreoceano. Ogni fase di questa amministrazione chiama in causa la storia: identità, polarizzazione, sistema politico disfunzionale, crisi economica, disuguaglianze e fratture razziali. In questo contesto, Trump non è solo un prodotto della politica statunitense, ma l'acceleratore di un declino che l'America sembra non voler riconoscere.
16,00

La diplomazia della rissa. Parole alla deriva: cronaca di un mondo che non sa più parlarsi

Antonio Picasso, Stefano Polli, Renato Vichi

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2025

pagine: 176

Il mondo sta cambiando velocemente sotto i nostri occhi: stanno mutando gli equilibri geopolitici e le vecchie alleanze si stanno sgretolando. E sta cambiando il linguaggio che viene usato dai politici e dai diplomatici: tutto è semplificato e imbarbarito, spesso attraverso un uso smodato e sbagliato dei social network. Il cambiamento dell'uso delle parole è il sintomo di una malattia, di un mondo che precipita attraverso guerre e crisi. La comunità internazionale è ad un bivio. Da una parte si deve affrontare la nascita di nuovo disordine mondiale, dall'altra, la revanche improvvisa di appetiti dominatori: finti alibi e rimostranze storiche controverse per reclamare antichi possedimenti o presunte appartenenze. Serve una nuova diplomazia della parola. Perché oggi le parole sono diventate mezzi di offesa, di terrore o strumenti di minaccia. Finché il mondo non tornerà a parlarsi davvero la cronaca non potrà che essere questa: una lunga, lenta, silenziosa disintegrazione del dialogo prima del conflitto aperto. Presentazione di Giampiero Massolo.
22,00

Il secolo fragile. Caos e potere nel mondo in crisi permanente

Robert D. Kaplan

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2025

pagine: 208

«Stiamo vivendo l’equivalente di una seconda Repubblica di Weimar.» Convinto che solo attraverso un’analogia con il passato si possa comprendere la crisi del presente, Robert Kaplan si avventura in una spiazzante quanto illuminante analisi tra storia e geopolitica. Rileggendo la breve parentesi di governo che avrebbe portato all’ascesa Hitler, mette in luce differenze e similitudini con il nostro mondo caotico e globalizzato, sempre più a portata di mano ma allo stesso tempo complesso e difficile da gestire, dove ogni nuovo conflitto, come in Ucraina e a Gaza, innesca un micidiale effetto domino nel resto del pianeta. Questa costante instabilità non sarà più mitigata dall’azione delle grandi potenze, il cui declino Kaplan descrive alla luce della dissoluzione degli imperi e della fine dell’ordine emerso dopo la Seconda guerra mondiale. Mettendo insieme le lezioni apprese sul campo come osservatore e corrispondente dall’estero e le fulminanti intuizioni filosofiche e letterarie ispirate da Christopher Isherwood, Aleksandr Solženicyn, T.S. Eliot, Oswald Spengler e Elias Canetti, traccia connessioni tra eventi storici e fenomeni sociali, spaziando dalla Rivoluzione russa del 1917 a quella islamica in Iran, dall’Africa occidentale dilaniata dagli scontri negli anni novanta alle megalopoli cinesi, dalla Guerra fredda al possesso delle armi nucleari rivendicato oggi da dittatori e autocrati. Questa nuova Weimar globale è destinata al tragico epilogo di quella storica? Kaplan invita a esercitare un prudente pessimismo per non cadere preda di false speranze: «il segreto è fare un uso costruttivo delle nostre paure, in modo da essere cauti nei confronti del futuro senza doversi arrendere al destino».
19,00

La nuova era dell'impero. Come razzismo e colonialismo governano ancora il mondo

Kehinde Andrews

Libro: Libro in brossura

editore: Fandango Libri

anno edizione: 2025

pagine: 408

Kehinde Andrews smaschera il mito della società “post-razziale”: l’imperialismo non è finito, ma vive oggi nel capitalismo globale guidato dall’Occidente. Un’analisi radicale che mostra come la vera libertà non passi da riforme, ma da una rivoluzione capace di ribaltare il sistema.
22,00

Un nuovo inizio

Gabriele Sannino

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Il Punto d'Incontro

anno edizione: 2025

pagine: 224

In "Un nuovo inizio", Gabriele Sannino affronta la domanda che molti si pongono: siamo davvero all'apocalisse o stiamo solo iniziando un mondo nuovo? Con un'indagine approfondita, l'autore esplora la caduta inevitabile dell'élite globale, che per secoli ha manipolato l'umanità, e il risveglio delle coscienze che sta segnando l'inizio di una rinascita. Sannino svela i meccanismi del potere, le illusioni create per mantenere il controllo e ci invita a riconoscere che il vero potere è sempre stato dentro di noi. Questo non è un collasso, ma un'opportunità di trasformazione e di costruzione di una nuova realtà, libera dalle menzogne del passato.
13,90

L'occupazione. Dall'editto bulgaro a Renzi, da Draghi fino a TeleMeloni. Ecco chi e come ha ucciso il servizio pubblico

Roberto Bertoni, Vincenzo Vita

Libro: Libro in brossura

editore: PaperFIRST

anno edizione: 2025

pagine: 272

Se Dante intraprendesse oggi il suo viaggio ultraterreno è possibile che sceglierebbe come set della sua Commedia Viale Mazzini. Salvo rendersi conto, strada facendo, che i gironi immaginati non bastano, almeno per l'Inferno. Servirebbe, infatti, un soppalco per ospitare tutti i responsabili del disastro nel quale siamo sprofondati. In questo Acheronte mediatico, infatti, si incontrano tutti i principali responsabili del declino del Paese, di cui la Rai ha sempre anticipato le tendenze e lasciato immaginare gli sviluppi. Dall'editto bulgaro a TeleMeloni il passo è breve. Senza dimenticare vicende solo apparentemente secondarie ma, in realtà, importantissime, come ad esempio i referendum del '95 relativi al trasferimento di Retequattro sul satellite e alla riduzione dell'affollamento pubblicitario durante la messa in onda dei film, fino alla mancata, o comunque inadeguata, opposizione della sinistra su temi cruciali come il conflitto d'interessi e la progressiva scomparsa di volti, idee e linguaggi da una Rai sempre più simile a Mediaset e sempre meno servizio pubblico. Un libro che non fa sconti, che mette a nudo gli scandali e gli sperperi di oltre un ventennio di televisione “deviata” e che vede in questo ultimo governo il suo punto più basso.
18,00

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