Economia
Mercato concorrenza regole. Volume Vol. 1-2
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 328
"Mercato concorrenza regole" indaga e discute contenuti, limiti ed efficacia delle varie forme di intervento pubblico sul mercato. Nell'ambito di una riflessione attenta ai metodi dell'analisi economica del diritto, attenzione particolare viene dedicata alla tutela della concorrenza e alla regolamentazione, temi alla base del dibattito sul ruolo dello Stato nell'economia. La rivista, che si propone di integrare la logica giuridica e quella economica, analizza la disciplina antimonopolistica e gli interventi regolatori, collocandosi all'incrocio tra riflessioni teoriche, ridefinizione degli assetti politico-istituzionali e azioni dei policy-makers. Essa affronta questi temi con rigore, senza per questo abbandonare un linguaggio accessibile, che consenta di diffondere ampiamente in Italia la cultura della concorrenza e dei mercati.
Sviluppo al capolinea. Le crisi che l'Italia deve risolvere per non precipitare
Pier Giorgio Ardeni
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2025
pagine: 254
Da più di tre decenni lo sviluppo italiano ha subito una battuta d’arresto e oggi il Paese appare fermo al capolinea. Grazie a un’imponente mole di dati ed esempi significativi, Pier Giorgio Ardeni traccia un quadro completo – e drammatico – dei grandi mali che rischiano di travolgerci: la crisi demografica, con l’invecchiamento della popolazione e la bassa natalità; la crisi del sistema produttivo e del lavoro, dovuta alla mancanza di investimenti pubblici e privati, all’impatto dell’automazione e soprattutto all’aumento della precarietà stabilito dalle nefaste riforme del lavoro; gli squilibri tra Nord e Sud, tra uomini e donne, tra giovani e adulti, dettati da politiche sociali irresponsabili; e infine gli effetti della crisi ecologica, con alluvioni, siccità e dissesto idrogeologico, che ci chiamano a superare un modello di sviluppo "produttivista" cresciuto sullo spreco di natura.
La questione salariale
Andrea Garnero, Roberto Mania
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2025
pagine: 128
Sono trent'anni che i redditi dei lavoratori italiani non crescono. Un'anomalia assoluta tra le economie avanzante con caratteri quasi strutturali e conseguenze negative sul piano economico e sociale. Una questione che riguarda il lavoro povero ma anche la fascia medio alta, quella su cui incombe il grosso del carico fiscale che sostiene il nostro welfare state. Perché è accaduto? E, soprattutto, come se ne esce? La questione salariale è una questione italiana. Questo libro ne esplora le cause profonde: dalla fine della scala mobile al blocco della produttività; dalle trasformazioni nel mercato del lavoro al ruolo dei contratti collettivi; dagli effetti della globalizzazione alla rivoluzione tecnologica. Non ci sono soluzioni magiche o scorciatoie semplici per aumentare i salari ma la stagnazione non può nemmeno essere una condanna. Si deve favorire la crescita dimensionale delle imprese, contrastare il lavoro irregolare, investire nelle competenze dei lavoratori (e dei manager!), ribilanciare il sistema fiscale, sostenere la contrattazione tra sindacati e imprenditori ma, là dove non funziona, non avere paura di sperimentare strumenti nuovi.
Primo rapporto sulla nuova economia in Italia. Giugno 2024
Leonardo Becchetti, Alessia Panella, Luca Raffaele, Lorenzo Semplici
Libro: Libro in brossura
editore: Universitalia
anno edizione: 2025
pagine: 180
Le confessioni di un monopolista
Frederick C. Howe
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2025
pagine: 194
Questa è la storia di qualcosa in cambio di niente, di far pagare gli altri. Questo far pagare gli altri spiega la brama di concessioni, di diritti minerari, di privilegi tariffari, di controllo ferroviario, di elusione fiscale. Tutte queste cose significano monopolio, e ogni monopolio poggia sull'ordinamento legislativo. Il desiderio di avere il monopolio in una forma o nell'altra, è causa di corruzione. Monopolio e corruzione sono causa ed effetto. Le leggi possono distribuire ingiustamente il valore del lavoro, possono creare privilegi, e spogliare il lavoro dei suoi prodotti o trasferire al monopolio i soldi del lavoro. Monopolio significa milioni per pochi, sottratti ai soldi di molti. Ma persino il sacrificio delle nostre istituzioni politiche, lo spostamento delle tasse sui molti indifesi o il controllo della nostra vita e dell'industria attraverso il privilegio, non misurano l'intero costo del monopolio. Queste non sono che le perdite apertamente manifeste. Il monopolio paralizza l'industria, il commercio, la vita stessa. Racchiude la terra e le risorse di una nazione, limita le opportunità di lavoro, erige barriere sulle risorse di tutti; non per usarle, ma per esigere un prezzo da coloro che lo fanno. Il monopolio nega all'uomo opportunità.
Geografie dello sviluppo economico tra sistemi locali e reti internazionali
Andrea Billi
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2025
pagine: 140
I recenti cambiamenti degli equilibri geopolitici ed economici, causati dalle recenti guerre e dagli effetti dello shock della pandemia, hanno evidenziato l'esigenza di capire le ragioni di alcune scelte di localizzazione, la loro stabilità o fragilità, e soprattutto la loro resilienza. Questo volume intende approfondire alcune prospettive su come sta cambiando in diversi territori la distribuzione geografica delle imprese e dei connessi processi produttivi ed istituzionali, mettendo in risalto l'importanza dei fattori immateriali come la conoscenza e l'innovazione, la governance locale dei processi, le reti internazionali. I nuovi assetti mondiali rendono ancora più difficile capire cosa lega la dimensione locale con quella globale. Il tema delle Catene Globali del Valore dà una prospettiva, che non può essere esaustiva, ma aiutare a capire, dove e come le imprese italiane si stanno muovendo all'interno delle filiere. Verso questi temi c'è una grande attenzione perché, dopo un complesso processo di "globalizzazione", si ricomincia a parlare di dazi, di difesa delle filiere produttive nazionali, di produzioni strategiche.
Diario di un viaggio sull'orlo del declino? Il tortuoso sentiero dell'economia italiana
Giuseppe Sopranzetti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 424
Nonostante la ricchezza del patrimonio culturale, artistico e territoriale e la vivace imprenditorialità, l'Italia soffre di un problema economico strutturale: per esempio, nell'ultimo quarto di secolo è il Paese dell'Eurozona che ha registrato la minore crescita del prodotto per abitante. Le cause sono molte e varie: debito pubblico, divario nord-sud, eccesso di burocrazia, concorrenza, illegalità ecc. Tutti temi che l'autore di queste pagine ha affrontato nei molti anni trascorsi in Banca d'Italia e analizzato sotto diverse prospettive, anche territoriali, per giungere alla conclusione che il Paese deve ancora realizzare una vera unità culturale, sociale ed economica, per poter poi contribuire alla indispensabile unità d'intenti in ambito UE. Specifica attenzione è dedicata ai temi della bassa produttività, dell'elevato debito pubblico e del deficit di capitale sociale. In particolare, emerge la necessità di forti investimenti in «conoscenza» e di aggredire con convinzione e fermezza quell'immenso serbatoio di risorse rappresentato dai proventi dell'economia criminale e dall'evasione fiscale.
Applicazioni di macroeconomia
Mario Menegatti
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2025
pagine: 208
Il testo “Applicazioni di macroeconomia” nasce con un duplice obiettivo. La prima parte del volume vuole fornire un approfondimento sull’impiego della politica economica nel breve periodo, esaminando alcuni temi usualmente trascurati nei manuali di macroeconomia. Si presentano, a tale scopo, alcuni risultati dei più recenti modelli di analisi della politica economica, proponendone una rilettura organica affiancata da alcune applicazioni connesse all’esperienza storica corrente. La seconda parte del volume nasce, invece, con l’intento di rendere disponibile agli studenti un ampio set di esercizi numerici su diversi problemi derivati da alcuni classici modelli macroeconomici. Per ogni tipologia di problema viene proposto un esercizio di cui viene fornita la tecnica di risoluzione e altri esercizi con i relativi risultati numerici. Il testo può essere impiegato sia come strumento autonomo per la didattica che affiancato ad un manuale di macroeconomia, come lettura di approfondimento.
Non esistono pasti gratis
Milton Friedman
Libro: Libro in brossura
editore: Liberilibri
anno edizione: 2025
pagine: 168
In questa raccolta di saggi, preceduta dalla lunga intervista rilasciata a «Playboy» nel 1973, forse la più vivace e brillante introduzione al suo pensiero, Milton Friedman analizza in modo originale e spesso controintuitivo i temi più significativi del dibattito pubblico: le cause dell'inflazione, la struttura del welfare state, la violenza della pressione fiscale, la riforma del sistema scolastico, l'assurdità del sistema pensionistico. La sua prospettiva, radicalmente liberale, non sfocia però mai nell'utopismo. Il fascino delle riflessioni di Friedman deriva dal fatto che le sue proposte partono da una positiva mancanza di illusioni verso le persone, dalla convinzione che una società possa funzionare meglio valorizzando l'individuo nella sua interezza, mettendo quindi all'opera anche quelli che in apparenza sono i suoi aspetti negativi, senza cercare di dar vita a un qualche liberticida "uomo nuovo". «Quale società non si basa sull'avidità? Come dice un mio amico, l'unica cosa su cui si può assolutamente contare è che ogni altra persona metta i suoi interessi davanti ai tuoi. [...] Quindi il problema dell'organizzazione sociale è come creare un sistema che permetta all'avidità di fare il minor danno possibile. Mi sembra che la grande virtù del capitalismo sia proprio quella di essere un sistema di questo tipo [...] in cui il potere è ampiamente disperso e ognuno di noi ha il maggior numero possibile di alternative».
Chess moves in the energy market. West German strategical use of energy trade with the east during the Cold War
Anna Maria Scognamiglio
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis International
anno edizione: 2025
pagine: 158
Finanza e investimenti a Napoli nel Settecento. Il ruolo dei banchi pubblici al tempo di Carlo di Borbone
Vittoria Ferrandino
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 128
Controllati dal governo e sostenuti dal popolo, i banchi pubblici napoletani, progenitori del Banco di Napoli, si svilupparono in un ambiente in evoluzione. In Carlo di Borbone, giunto a Napoli nel 1734, si vedeva l'iniziatore di un'età di riforme. Con lui si rafforzava il senso dello Stato contrapposto alla nobiltà ed al clero e si concretizzava il desiderio di un Regno indipendente. Intorno al 1740, con la ripresa del ciclo economico, seguita alla depressione dei decenni precedenti, la città di Napoli fece registrare un notevole sviluppo demografico. Mentre nelle province del Regno, il popolo, in maggioranza composto da agricoltori e pastori, viveva in condizioni quanto mai precarie, la miseria nella capitale si sopportava più facilmente grazie ai privilegi concessi alla città. Sorti per iniziativa di opere pie, i banchi pubblici napoletani si svilupparono grazie alla diffusione della fede di credito, un titolo di credito rilasciato a fronte dei depositi effettuati dalla clientela. Scopo di questo saggio è illustrare gli aspetti salienti della finanza a Napoli nel Settecento, come il vantaggio derivante dall'aumento dei depositi bancari e quindi dei fondi da investire, nonché il funzionamento delle scritture contabili e la finalità della redazione del bilancio di chiusura di queste particolari istituzioni creditizie. Non va dimenticato, infatti, che i banchi pubblici napoletani non intendevano perseguire uno scopo lucrativo, ma il loro obiettivo principale era quello di soccorrere le persone bisognose. Almeno questo era l'obiettivo iniziale, anche se poi cominciarono ad investire i capitali a loro disposizione, il che diede la possibilità di una prospera vita a ben sette banchi in una sola città, realizzando un «sistema» bancario efficiente e ben coordinato.
Spiriti animali. Come la psicologia umana guida l'economia
George A. Akerlof, Robert J. Shiller
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 324
L'emotività, i dilemmi etici, la corruzione, il diffondersi di narrazioni che si propagano come epidemie: non sono soltanto fattori psico-sociali, ma anche poderose leve economiche. Già all'indomani del crollo del 1929, John Maynard Keynes metteva in guardia contro la teoria classica secondo cui solo la perfetta razionalità guida il comportamento economico: al contrario, diceva, anche la natura umana, sotto forma di tendenze psicologiche, influenza le nostre azioni. Sono gli "spiriti animali", e da essi bisogna ripartire per comprendere la crisi economica che ha segnato i primi decenni del XXI secolo. In queste pagine Akerlof e Shiller sintetizzano il lavoro di anni in un'analisi limpida e autorevole che ha cambiato il modo di pensare alle recessioni, alla disoccupazione, alla povertà e ai mutui; spiegano perché l'ignoranza del vero funzionamento dell'economia abbia condotto al crollo dei mercati del credito con la conseguente minaccia di un collasso economico globale; ma soprattutto ricordano come le forze potenti dell'emotività umana siano una efficace risorsa economica che i governi non devono temere né bandire, ma utilizzare. Perché se gli spiriti animali hanno fatto precipitare il mondo nella crisi, lo possono anche risollevare.