Liberilibri
Senza futuro. Il malessere demografico che minaccia l'umanità
Paul Morland
Libro: Libro in brossura
editore: Liberilibri
anno edizione: 2025
pagine: 304
Una calamità demografica si sta verificando davanti ai nostri occhi. È strisciante e silenziosa, ma pervasiva. Le sue conseguenze rischiano di minare il benessere dell’intero pianeta. Come un morbo, scaturito nel “mondo sviluppato”, si diffonde ormai a livello globale: i bambini che nascono sono troppo pochi perché l’umanità possa continuare ad avvicendarsi. Il demografo anglosassone Paul Morland sostiene che le ricadute di questa congiuntura saranno devastanti. Mancanza di manodopera, crisi delle pensioni, aumento del debito pubblico, minore capacità di innovazione in ogni ambito della società: quello che sta accadendo minaccia di travolgerci tutti, e prima di quanto pensiamo. Nelle nazioni sviluppate potremmo forse temporaneamente arginare i suoi effetti peggiori con l’immigrazione, ma occorre tener conto delle problematiche implicazioni etiche di questa possibile soluzione. Se non cambiamo radicalmente il nostro atteggiamento nei confronti della genitorialità e non abbracciamo un nuovo e positivo spirito pro-natalità, sostiene Morland, andremo incontro a un disastro. Il libro traccia un quadro di questo possibile futuro, ne spiega le cause e suggerisce cosa si potrebbe fare per renderlo migliore.
Aretè. La decadenza e il coraggio
Francesco Borgonovo
Libro: Libro in brossura
editore: Liberilibri
anno edizione: 2025
pagine: 288
Negli ultimi anni, l’Occidente sembra aver intrapreso una strada autoritaria e repressiva rispetto alle libertà individuali. Tuttavia, il vero problema non è tanto la mancanza di libertà quanto l’assenza di coraggio, segno distintivo del nostro tempo. Se accettiamo la censura e le limitazioni, è perché ci manca la forza virile per affrontare le difficoltà. Le temiamo più di ogni altra cosa; preferiamo un mondo levigato, omogeneizzato, senza spigoli, alla complessità del reale. Non siamo più capaci di tollerare il negativo e le opinioni diverse: ognuno di noi è chiuso nella propria bolla rassicurante. Le vittime sono diventate i nuovi eroi e questa prospettiva, insieme all’assenza di un orizzonte più alto, ci ha privato della capacità di compiere atti di grande generosità e sacrificio. Gettando uno sguardo sulla contemporaneità attraverso le opere e il pensiero di grandi autori che hanno fatto del racconto della decadenza occidentale il proprio stile e la propria vita, Francesco Borgonovo ci guida alle radici del nostro tempo: un tramonto che, paradossalmente, sembra non arrivare mai. Ma c’è forse una via valorosa che ci può condurre oltre: la via dell’aretè, termine abissale che include le infinite forme del coraggio. Perché solo in questo modo vi è la possibilità di aprirsi a ciò che è Altro, a ciò che chiede salvezza.
Dizionario politicamente scorretto. Dalla cancel culture a Donald Trump
Filippo Facci
Libro: Libro in brossura
editore: Liberilibri
anno edizione: 2025
pagine: 240
La battaglia contro il conformismo è un compito infinito per chi si batte per la libertà di pensiero. E una tale libertà passa, inevitabilmente, per quella di poter parlare. Se certe cose non si possono dire è impossibile anche pensarle. Così la censura della parola diviene polizia del pensiero, ma chi controlla il pensiero controlla e modifica la realtà. In questo libro anomalo, costruito come un vero e proprio dizionario, Filippo Facci ci consegna un campionario di vocaboli ed espressioni che ci siamo abituati a utilizzare e che sono entrati nelle nostre teste attraverso la nostra bocca, quasi senza accorgercene. Tali parole, sottili e impalpabili come sono tutti i suoni, hanno dato un nuovo volto al nostro mondo. Ed è un volto tutt’altro che rassicurante. A questo nuovo linguaggio, Facci affianca i termini e i concetti che sono diventati indicibili, impronunciabili, che ci vergogniamo persino di pensare, pur essendo parte costitutiva della realtà che viviamo. Una realtà che spesso rifiutiamo nelle sue declinazioni oggettive e biologiche, e che cerchiamo di plasmare attraverso lo stravolgimento del linguaggio. Dal dizionario emerge un ritratto deformato, e proprio per questo fedelissimo, del nostro mondo ricostruito e disvelato attraverso quelle stesse parole che sono, da sempre, un’arma a doppio taglio: capace di generare libertà, così come di cancellarla. Ecco perché è indispensabile capire le parole, spesso interamente distorte, anche e soprattutto quando non ci piacciono.
Non ti scordar di me. Storia e oblio del genocidio armeno
Vittorio Robiati Bendaud
Libro: Libro in brossura
editore: Liberilibri
anno edizione: 2025
pagine: 216
Forget-me-not in inglese, Nontiscordardime in italiano, è un imperativo e finanche una prece. Questo piccolo e delicato fiore perenne è stato scelto come emblema del centenario del Genocidio Armeno, il Metz Yeghérn, che è stato definito il peccato originale del Novecento. Da allora a oggi, la Repubblica di Turchia, erede diretta dell'Impero ottomano, non è stata sanzionata né punita, come invece accadde alla Germania alla fine della Prima guerra mondiale, né tantomeno obbligata a fare i conti con la propria tenebra genocidaria, come avvenne successivamente alla caduta del nazismo. Gli armeni, ancora oggi sotto l'attacco di Ankara e di Baku, sono vittime di pulizia etnica e di etnocidio nei territori dell'Artsakh (o Nagorno-Karabakh) nel silenzio quasi assoluto del mondo libero. Funzionale alle antiche e nuove politiche antiarmene è il negazionismo del Metz Yeghérn, un inquietante e mostruoso case study perdurante da oltre un secolo. Tale negazionismo, "di Stato" in Turchia e in Azerbaijan, grazie a politici, giornalisti e intellettuali compiacenti e a finanziamenti a dipartimenti accademici, trova insidiosa sponda anche in Occidente. Vittorio Robiati Bendaud non solo racconta e analizza la storia e le cause di questa colossale tragedia, ma ne mostra anche la bruciante attualità. In tal senso, quindi, il Genocidio Armeno è «tuttora in essere». Con saggio introduttivo di Paolo Mieli.
Non esistono pasti gratis
Milton Friedman
Libro: Libro in brossura
editore: Liberilibri
anno edizione: 2025
pagine: 168
In questa raccolta di saggi, preceduta dalla lunga intervista rilasciata a «Playboy» nel 1973, forse la più vivace e brillante introduzione al suo pensiero, Milton Friedman analizza in modo originale e spesso controintuitivo i temi più significativi del dibattito pubblico: le cause dell'inflazione, la struttura del welfare state, la violenza della pressione fiscale, la riforma del sistema scolastico, l'assurdità del sistema pensionistico. La sua prospettiva, radicalmente liberale, non sfocia però mai nell'utopismo. Il fascino delle riflessioni di Friedman deriva dal fatto che le sue proposte partono da una positiva mancanza di illusioni verso le persone, dalla convinzione che una società possa funzionare meglio valorizzando l'individuo nella sua interezza, mettendo quindi all'opera anche quelli che in apparenza sono i suoi aspetti negativi, senza cercare di dar vita a un qualche liberticida "uomo nuovo". «Quale società non si basa sull'avidità? Come dice un mio amico, l'unica cosa su cui si può assolutamente contare è che ogni altra persona metta i suoi interessi davanti ai tuoi. [...] Quindi il problema dell'organizzazione sociale è come creare un sistema che permetta all'avidità di fare il minor danno possibile. Mi sembra che la grande virtù del capitalismo sia proprio quella di essere un sistema di questo tipo [...] in cui il potere è ampiamente disperso e ognuno di noi ha il maggior numero possibile di alternative».
The big green lie. Scientists dismantle, with real data, the dogmas of climate alarmism
Nicola Porro
Libro: Libro in brossura
editore: Liberilibri
anno edizione: 2025
pagine: 240
Is Arctic ice shrinking? False. The number of deaths due to natural disasters is on the rise? False. Does the data indicate an increase in extreme events? False. Do forecasts herald some planetary catastrophe in the near future? False. Underlying these widespread misconceptions is an arbitrary and instrumental use of science by green propaganda, which points the finger at Western man and his development model, alleged culprits of climate change. Nicola Porro collects the research of some authoritative specialists (physicists, geologists, climatologists, meteorologists but also economists and engineers) showing that there is no unanimity among experts around climate change, especially on the role and influence of humans. As a leading communicator, the author points out that the issue has now passed into the hands of the media, making it impossible to combat, with scientific method, a narrative that has established itself on the one hand as a kind of ecological faith, and on the other hand as the major economic and political interest of our time: the green. This book was overdue because it finally gives voice to those scientists, and their studies, too often silenced in a public debate dominated by a single opinion that, instead of reasoning on the data, demands a total consensus that has more to do with religious dogma than with the reality of the facts.
Perché dobbiamo lavorare di più e risparmiare di più. Il valore economico dell’etica del lavoro
James M. Buchanan
Libro: Libro rilegato
editore: Liberilibri
anno edizione: 2025
pagine: 140
In questa raccolta di saggi, il grande economista James M. Buchanan spiega con penna analitica, ma anche ironica e divulgativa, la centralità dell'etica del lavoro in una società che voglia diventare più ricca. Per farlo parte da un'esperienza personale: appassionato di football americano, Buchanan si è posto il problema di come potesse passare un intero fine settimana a guardare le partite senza sentirsi in colpa. La soluzione si è rivelata semplice: procuratosi un piccolo martello, ha iniziato a sgusciare delle noci da conservare, attività utile che ha placato il senso di colpa per il lungo tempo trascorso davanti alla tv. Buchanan decide così di studiare il fenomeno per stabilire se coloro che fanno parte di un'economia siano più ricchi quando condividono un impegno etico a lavorare sodo, e a risparmiare di più, di quando non lo fanno. Il titolo del saggio suggerisce che la sua risposta è affermativa. La scelta del singolo di lavorare e risparmiare di più giova effettivamente anche al contesto sociale, e un lungo processo di evoluzione culturale sembra averci inculcato una norma etica che in effetti ci avvantaggia, o che almeno dovrebbe, qualora fosse rispettata da tutti.
Libertà o potere. Ascesa e declino delle costituzioni
Eugenio Capozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Liberilibri
anno edizione: 2025
pagine: 122
Nell'Occidente contemporaneo la costituzione viene considerata spesso, superficialmente, come una sorta di "supermarket" dei diritti, come il "manifesto" ideologico di una ipotetica società perfetta, o come un generico rimando retorico, regolarmente contraddetto dalla compressione delle libertà in nome di qualsiasi vera o presunta emergenza. Contro questi travisamenti è necessario riportare alla luce le radici del costituzionalismo come tradizione culturale, politica, giuridica in cui si è sedimentata l'idea della priorità del diritto sul potere, e dei limiti invalicabili che la dignità umana gli pone. Una tradizione originata nella cultura greca, romana ed ebraica, sintetizzata dall'umanesimo cristiano, concretizzata innanzitutto nel pluralismo istituzionale dell'Europa medievale. Lo Stato moderno, con le ideologie in esso sorte, ha rappresentato per la limitazione del potere una minaccia mortale, faticosamente contenuta dall'universalismo dei diritti naturali e dalla persistenza di pratiche comunitarie di autogoverno.
Il manifesto capitalista. Come il libero mercato salverà il mondo
Johan Norberg
Libro: Libro in brossura
editore: Liberilibri
anno edizione: 2024
pagine: 348
I massimi antagonisti del sistema capitalistico, Marx ed Engels, all'inizio del loro manifesto comunista riconobbero che quel sistema aveva creato maggiore prosperità e innovazione tecnologica di tutte le generazioni precedenti messe insieme. Nonostante ciò, se ne auguravano e ne prevedevano la distruzione. In questo nuovo, e ben diverso, manifesto Johan Norberg evidenzia come, quasi duecento anni dopo l'opera dei due filosofi tedeschi, non ci sia un solo dato che smentisca le seguenti affermazioni: il capitalismo ha tolto miliardi di persone dalla fame e dalla povertà, ha allungato l'aspettativa di vita, ha migliorato le condizioni materiali d'esistenza di chiunque. L'opinione dominante sul capitalismo globale, condivisa anche da ampi settori dell'establishment politico ed economico, non nega che esso abbia generato grande ricchezza, ma sostiene che l'abbia concentrata nelle mani di un troppo ristretto gruppo di persone. Il capitalismo viene accusato di alimentare la disuguaglianza, le rivolte populiste, il cambiamento climatico. È vero l'esatto contrario! Norberg lo dimostra in maniera inequivocabile. Di questo libro Elon Musk ha scritto: «Un'eccellente spiegazione del perché il capitalismo non solo funziona ma è anche moralmente giusto».
Democrazia: il dio che ha fallito
Hans-Hermann Hoppe
Libro: Libro in brossura
editore: Liberilibri
anno edizione: 2024
pagine: 488
Nel corso della storia politica ci si è spesso posti una domanda: qual è il sistema di governo migliore? Ma prima ancora bisognerebbe chiedersi: è giusto essere governati? E se così fosse, a quale prezzo? La democrazia, scrive Hoppe, è diventata un dio sul cui laico altare possono essere sacrificate tutte le libertà. La gabbia mentale e sociale prodotta dall'ideologia democratica non lascia spazio a visioni alternative. La tutela dei diritti e delle libertà individuali non fa parte del patrimonio democratico, ma risale alla tradizione politica medievale del rapporto contrattuale tra governanti e governati. L'idea delle carte dei diritti e delle costituzioni, intese come sistemi di limitazione dei poteri del monarca, proviene quindi da un altro retaggio. Attraverso una puntuale rassegna di deficienze, assurdità ed errori delle politiche socialdemocratiche, l'autore demolisce la fede del pensiero liberale classico nella possibilità di un governo limitato, e disegna una convergenza fra conservatorismo e libertarismo come naturali alleati per un obiettivo comune: la frantumazione degli Stati nazionali. Traguardo che potrà raggiungersi con un processo di secessioni a catena verso una moltitudine di regioni e città-Stato disseminate nel continente europeo e americano.
Il viaggio della libertà. Un giro del mondo alle origini della povertà e della ricchezza
Rainer Zitelmann
Libro: Libro in brossura
editore: Liberilibri
anno edizione: 2024
pagine: 444
Asunción, Bogotá, Buenos Aires, Bucarest, Hanoi, Kathmandu, Montevideo, Memphis, New York, Santiago del Cile, Seoul, Tbilisi, Tirana, Ulaanbaatar, Zurigo: sono solo alcune delle tappe del viaggio della libertà di Rainer Zitelmann. L'autore ha visitato trenta Paesi e quattro continenti in due anni, percorrendo 260.000 chilometri, per testare qual è, in essi, il livello di libertà individuale, politica e d'impresa. Zitelmann presenta un'entusiasmante miscela di impressioni di viaggio personali, ricerche storiche, risultati di indagini internazionali e centinaia di conversazioni con economisti, imprenditori, giornalisti, politici e gente comune dei Paesi attraversati: questo libro permette al lettore di conoscerli in modo più approfondito di quanto possa fare una visita turistica. Ma, soprattutto, è un'appassionante analisi storica ed economica di questi Paesi, della loro situazione attuale e di cosa stanno facendo per migliorare le condizioni di vita dei propri cittadini.
A scuola di declino. La mentalità anticapitalista nei manuali scolastici
Andrea Atzeni, Luigi Marco Bassani, Carlo Lottieri
Libro: Libro in brossura
editore: Liberilibri
anno edizione: 2024
pagine: 160
Nelle scuole si insegna la storia dei principali avvenimenti politici ed economici da una prospettiva interpretativa che può essere definita latamente marxista, terzomondista e radicalmente ecologista. A dispetto dei disastri prodotti dai regimi che si sono ispirati a tali principi, i giovani che si formano utilizzando i libri di testo in lingua italiana crescono in questo milieu culturale. Gli autori della presente ricerca si sono avventurati nell'approfondita analisi dei più diffusi manuali sui quali i nostri studenti vengono istruiti, soffermandosi su alcune specifiche tappe storiche e su alcune questioni chiave. Il quadro che emerge è sconcertante: la mentalità contraria alle più elementari libertà economiche viene inoculata nei giovani senza alcuno spirito critico. In maniera quanto mai dogmatica, la scuola si nutre di testi che esaltano le burocrazie pubbliche e demonizzano tutto ciò che è privato. E la diffusione di una tale mentalità avversa al mercato, insieme alla generale scarsa conoscenza dell'inglese e dell'informatica, rappresenta il più potente fattore di arretratezza del nostro Paese. Questo libro è dunque un tentativo di aprire un vasto dibattito, non più rimandabile, sul sottosviluppo scolastico: una situazione che rischia di trascinarci definitivamente in un Terzo mondo indifferenziato e senza possibilità di scelta.