Giovane Holden Edizioni: Versi di segale
Altre sponde
Adele Bevacqua Cambon
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 72
Le poesie di Adele Bevacqua Cambon nascono da un profondo bisogno interiore di esprimere e testimoniare in forma poetica il suo avvicinamento, scevro da pregiudizi e con anima aperta, a zingari e detenuti. Sia gli uni che gli altri ispirano diffidenza nelle persone le quali si approcciano loro solo se costrette e quasi mai con atteggiamento propositivo. La poetessa, invece, coniuga nel ritmo cadenzato dei versi, passione e dolore - sociale e umano e, con dignità, con rispetto, si fa portavoce della sofferenza di un popolo che non ha mai perso il sorriso e la speranza e di una parte della società troppo spesso abbandonata a se stessa. Le sue poesie non sono semplicemente liriche, quasi immediate, effusive e ritmiche manifestazioni dei suoi stati d'animo quanto piuttosto un caleidoscopico arcobaleno di sentimenti e immagini, di sogni e di pensieri che ha la giusta pretesa e la non tenue ambizione di lasciare un'impronta di sé. Esse, infatti, per un verso lasciano trasparire il profondo e ben assimilato bagaglio o sostrato culturale di cui la poetessa dispone e per altro verso evidenziano come la causa occasionale e il motivo ispiratore, che sono alla sorgente o alla radice dei suoi versi, vengono sempre mediati e arricchiti da sovrasensi che conferiscono loro non univoche ma variegate e inattese risonanze.
A piedi nudi
Alessia Bresciani
Libro: Copertina morbida
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 64
Alessia Bresciani debutta con una silloge semplice e pura dall'inusuale potenza; nelle sue liriche si avverte tutta la sincerità della giovinezza, il desiderio di affrontare la vita a piedi nudi, in misterico rispetto dell'alito fresco della terra ma pronta a riconoscerne le infiorescenze, in apparenza splendenti, delle asperità. Aleggia, lungo il percorso che la poetessa ci invita a compiere, un vento leggero di apparente discontinuità che si ricompone tuttavia in un melodico e accattivante complemento: la volontà di offrirsi al mondo, di farsi leggere dentro, di condividere la parte più profonda del sé. I suoi versi si fanno musica, libera da orpelli letterari e desueti, e spesso assurgono in forma di istantanee a testimonianza della complessa e caleidoscopica geografia fisica ed emozionale delle relazioni umane.
Versi diversi dal cuore alla mente
Salvatore Babuscia
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 72
"Salvatore Babuscia, che ha nel greco Stesicoro il proprio maestro e modello, è il cantore di una poesia corale. Raffinata eppure fruibile con estrema semplicità. Attento osservatore e fine conoscitore dell'animo umano, il Poeta affronta temi diversi e dipinge frammenti di vita quotidiana e vissuta con sofferta partecipazione. La poesia ha, per sua natura, la grazia di darsi a ognuno, senza veli, senza remore, senza nulla chiedere in cambio. Si dà per condurci nell'altrove della parola destinata a durare e del pensiero che rende chiari e colmi i giorni della vita. Così, nella silloge di Babuscia, nei suoi versi, ritroviamo il molto che ci portavamo dentro inespresso, la vicinanza di chi rivelandosi ci rivela a noi stessi. E daremo, grazie alle sue rime, voce a sentimenti che fremevano dietro mura di silenzio, traverseremo mondi che ci appartengono e che mai prima avevamo nemmeno intravisto. Una lirica semplice e pura, senza inutili complicazioni verbali o sfoggio di erudizione, per questo potente e capace di donare a ognuno di noi quella serena e ineffabile saggezza che ci portiamo dentro senza saperlo."
Coordinate
Giulia Colombo
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 80
"Giulia Colombo esordisce con una silloge pura e densa di atmosfera. È strutturata come una sorta di miniatura - circostanziata e soggettiva - di un sistema del mondo organizzato in tre parti corrispondenti alle relative sezioni in cui è suddivisa: la storia e la cultura in "Affari esteri", l'intimità in "Affari interni", le visioni e le sperimentazioni del pensiero in "Creature meravigliose". Un tentativo, quasi epifanico, di rispondere all'esigenza di mettere ordine nel vissuto. Infatti, come una mappa in formato tascabile, descrive il mondo come può vederlo una ragazza che vive in Italia nel secondo decennio del Duemila, raccontandolo attraverso i dettagli delle cose comuni o le visioni dai lunghi orizzonti. Il linguaggio della voce che riflette non è mai da solo a raccontare il pensiero, perché trascina con sé tutto il peso grezzo delle cose che nomina: per questo ogni parola, dai vocaboli letterari ai neologismi inglesi, ha diritto di cittadinanza nelle poesie. La volontà è quella di fare da guida, attraverso coordinate emozionali che per loro natura sono approssimative, a trovare il proprio posto nell'ordine delle cose e cominciare a vivere."
Buio artificiale
Alice Agostinelli
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 56
"Una poesia avvolgente e intensa, dove il puro sentire si tramuta in esigenza di scrivere e le parole sono solo uno strumento al servizio del tumulto emozionale che si agita dentro, che sgocciola e prorompe. Protagoniste indiscusse sono le emozioni, suscitate dalla pluralità di sentimenti che permea ogni tipo di rapporto: amore, amicizia, affetti familiari e avventuroso aprirsi al mondo. Legami tanto forti quanto complessi e stratificati: è qui che si rivela, epifanica, la forza della poesia che si fa, per la Poetessa, rifugio sicuro per poter fingere, almeno qualche istante, di essersi salvata. Un caleidoscopio di introspezioni e riflessioni, ferite e cicatrici che sono state amiche fedeli negli anni. In una società ottusa che li nutre tutti, il dolore, la sofferenza, si trasformano in inchiostro che la carta assorbe e intrappola. I versi di Alice Agostinelli sfogano per ogni notte insonne, per ogni giorno sprecato, per ogni pezzo di cuore devitalizzato alla radice, per ogni goccia caduta sull'asfalto tutta la sua rabbia e la sua frustrazione. E si fanno specchio su questo mondo così avido da costringerla a nascondere i pezzi della sua anima tra le pagine di un libro."
Conchiglie nella rete. Sogni imbrigliati in viaggi di pensiero
Clara Morelli
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 96
Il rosso e l'infinito
Nunzio Granato
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 56
L'amore ha rappresentato uno dei temi fondamentali della poesia di tutti i tempi. Nunzio Granato si muove, con originalità, sulle orme degli stilnovisti e celebra la pienezza d'Amore, in tutte le sue forme. Attraverso le emozioni, nonostante le mille difficoltà della vita, traccia un percorso che lo porta a esplorare la propria natura di essere umano, finito per definizione, che aspira all'Infinito a cui si giunge anche abbandonandosi, con animo puro, alla passione. E la soluzione alla sofferenza pare risiedere nel donarsi totalmente, nell'incontro con l'altro e nel reciproco svelarsi. Il poeta utilizza la scrittura poetica come una sorta di autoterapia: la parola penetra consapevolmente nei meandri dell'esistenza rompendo e confondendo i confini tra istinto e ragione fino alla rivelazione della misterica potenza della bellezza che racchiude in sé il senso di ogni cosa. Una poesia, come sempre lo è la vera poesia, semplice. Si apprezza la godibile freschezza linguistica e il lirismo delle immagini che innalzano un inno alla vita universale e potente.
Correzioni di rotta
Paola Armati
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 72
Capita talvolta di sedimentare, istante per istante, pensieri ed emozioni contrastanti di cui non riusciamo a liberarci sì che torna a serpeggiare sottotraccia un diffuso senso di inadeguatezza, una penosa incapacità di essere felici. L'inquietudine, allora, si fa largo negli strati inferiori della pelle. Le identità profonde, istintive e indistinte, contraddittorie, contrastanti che vivono in ognuno di noi reclamano spazio, riconoscimento. E si cerca un viso nel buio, si subisce uno sguardo che non vede, si parla a una bocca che non parla. In balia dell'incertezza del domani, impazienti di mordere la vita, guardinghi raccogliamo effimeri sogni a piene mani. Ma non si può combattere l'assenza, la perdita, il timore della solitudine: epifanie di un momento irripetibile. La poetessa attinge allora dal suo spirito inquieto e, in bilico tra speranza e smarrimento, costruisce un percorso consapevole alla ricerca della giusta correzione di rotta per ritrovarsi. ... Il trucco è/ cercarsi dentro/ un angolo di luce/ e accucciarsi lì/ ad aspettare.
Homo depressus
Claudio Alciator
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 56
La depressione è un disturbo diffuso. Sembra, infatti, che ne soffra circa il quindici percento della popolazione. Generalmente chi soffre di depressione mostra una marcata tristezza ricorrente e non riesce a provare alcun piacere, si sente inadatto, fuori posto: vivere diventa un vero e proprio dolore. La depressione è una sofferenza intima e profonda che lentamente spegne e disarma chi non la comprende. Claudio Alciator lo sa bene perché la sta affrontando da due decenni, confidando nella scrittura come arma e terapia per combattere il senso estremo dell'abbandono di se stessi che aliena dal mondo. La poesia si è rivelata, infatti, un utile strumento terapeutico fin dalla metà del 1800 con la nascita della Poetry Therapy (poesia come terapia), quando, nell'ospedale psichiatrico di Pennsylvania, si iniziò a fare un uso intenzionale della produzione e lettura di poesie e scrittura creativa (Writing Therapy) per consentire ai malati di mettere in scena il proprio vissuto attraverso l'identificazione nel materiale narrativo. La parola poetica appartiene a una lingua che non è comunemente parlata, ma che sa rivendicare il proprio diritto alla vita. Come il sogno, anche la poesia è la terra dell'artista, il ponte tra conscio e inconscio dove la sovranità della parola detiene la supremazia per ricomporre i pezzi che compongono il Sé e restituire una pacificazione emozionale nei momenti critici della vita.
Circonvoluzioni
Giulia Maria Ciampolini
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 112
Giulia Maria Ciampolini ha sperimentato in prima persona tutti i sentimenti che scrive: l'amore, in tutte le sue forme e sfaccettature, è predominante, è acerbo, immaturo, irruento, testardo, è vissuto come tragedia ed è totalizzante; ha vissuto la rabbia, le delusioni, la paura non tanto degli altri quanto di se stessa e di tutte le parti più o meno importanti di noi stessi che non riusciamo a capire, ad ammettere, ad accettare. Ad amare. Con una punta di catastrofismo parla dell'ansia, dell'angoscia, dell'amarezza per una vita che, paradossalmente, a volte non sembra nemmeno degna di essere definita tale, affronta a testa alta la frustrazione che si perde dietro agli stessi errori, commessi fino allo sfinimento. È la storia di un'adolescente che ha combattuto. Un'adolescente che ha combattuto contro di sé, prima di imparare a combattere per sé. Questo libro è un campo di battaglia e la poetessa è al centro. Le poesie le si avvolgono attorno, anche quando sembrano parlare di altro, anche quando sembrano rivolgersi al mondo fuori da lei. Pur tuttavia, al centro c'è sempre lei, l'adolescente in dialogo con se stessa. Un dialogo che è un fiume di parole e non sempre è amichevole, spesso è lotta, è sangue, è litigio e incomprensione, ma che ha portato alla definizione e al delineamento, alla sua trasformazione.
Opera al nero
Silvia Chiarante
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 88
Opera al Nero è una silloge di poesie gotiche che indagano, celebrano e si inchinano alla condanna della non corrispondenza tra lo sguardo, l'anima e il fato. Sono la veglia eterna di un amore senza speranza e la biografia di una lontananza, da esso e dalla propria vita, preda di una sensibilità inquieta ed esasperata. L'assenza, la morte e il dolore da esse causato sono il filo conduttore della raccolta: la solitudine percepita nel sentire che la persona amata, il tempo e l'esistenza non corrispondono, la difficoltà a vivere l'istante con il peso del distacco e dello smarrimento addosso. Il titolo denuncia l'idea di una prima, fondamentale e forse perenne, fase di trasformazione: la dissoluzione del punto di vista impressa nella vena decadente dei versi, la tendenza a indugiare sulla caducità e sui richiami simbolici. Un verso indiretto nella composizione ma, forte del suo simbolismo, più diretto al sentire; liriche che nella loro oscurità criptano messaggi permeati di richiami metaforici, malattia, pathos e anagrammi che danno origine a inevitabili gorghi di ossessione. Per chi percepisce in maniera più sofferta il contatto con la realtà e con l'Altrove, deve poter esistere un modo diverso di vivere le parole e la poesia deve rivendicare questa esigenza, richiamare immagini e musicalità che marchino coscienza e orecchio con suadente brutalità, portando in superficie alterità celate all'immediatezza dei sensi.
Solitudini e altre assenze
Pierluigi Gronchi
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 80
Una silloge di esordio dalle atmosfere pure e intense. Echeggia in sottofondo lo spleen di baudelairiana memoria, inquietudine e disorientamento esistenziale si avvertono nella consapevolezza di quanto vano sia il tentativo di superare la solitudine, di ricercare una vita autentica che si riveli nella sua delicata e primitiva essenza. È una possibilità irrealizzata ciò che rimane dopo esserci guardati dentro, aver carezzato ombre e affetti perduti, stretto al petto la nostra natura mortale. Per quanto possa, tuttavia, rivelarsi effimera la ricerca di un possibile significato dell'esistenza umana assume valore in quanto tale. Mai arrendersi all'ineluttabile, sempre cercare e interrogarsi. La solitudine di cui parla il poeta è una sorta, dunque, di desolazione di fondo, una dolorosa presa di coscienza che la provvisorietà del nostro vivere ci renderà perennemente irrequieti e che le consolazioni materiali possono attenuare il disagio ma non cancellarlo. Il mal di vivere è parte di noi. Sì come l'assenza di coloro che abbiamo amato è in noi, avviluppata al nostro cuore. Una poesia, quella di Pierluigi Gronchi, che si compenetra in due dimensioni sovrapposte di stati d'animo e si riverbera di melanconia, rimembranza, intimo conforto.