Castelvecchi: Le Navi
Gesù Cristo e il Cristianesimo
Piero Martinetti
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 562
"Possiamo dirci ancora cristiani?" è il titolo proposto da Benedetto Croce per questo classico del pensiero filosofico, nel quale Piero Martinetti risale alle radici del messaggio di Gesù e s'interroga, prima ancora che sull'attualità del Cristianesimo, sul significato e sul valore della religione. La religione che "vive nelle anime, e non nel mondo", che può essere raggiunta compiutamente solo attraverso la ragione e che persiste nei cuori nonostante i dogmi che deprimono l'intelligenza e gli arbitri dell'istituzione ecclesiastica. Nonostante sia il risultato di un percorso di studio e ricerca interiore che abbraccia tutta la vita del filosofo, per comprendere appieno Gesù Cristo e il Cristianesimo è utile ricordare le condizioni in cui l'opera ha preso forma. Nel 1926 un provvedimento fascista interrompe il IV Congresso filosofico nazionale, presieduto da Martinetti e centrato su temi religiosi. L'anno successivo il suo corso di Cristologia all'Università di Milano viene portato faticosamente a termine tra disordini e intimidazioni. Il libro, che sarà pubblicato privatamente nel 1934 e subito messo all'indice dalla Chiesa e sotto sequestro dal regime, nasce da qui: dallo sviluppo di un ciclo di studi e dall'urgenza di reagire alla deriva, morale prima che politica, rappresentata dal fascismo.
Sette esperimenti per cambiare il mondo
Rupert Sheldrake
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 271
Il vostro cane capisce veramente quando state tornando a casa? In che modo i piccioni viaggiatori ritrovano la strada? Le costanti fondamentali dell'universo possono cambiare? L'aspettativa nei confronti di un esperimento scientifico può alterarne i risultati? Se gli Scettici (come in questo libro vengono definiti, con tanto di S maiuscola) si oppongono ad ogni tentativo di analisi della scienza che esca dai canoni prescritti, asserendo che non è possibile convalidare le ipotesi con gli esperimenti, Sheldrake ne propone ben sette, per altrettanti fenomeni. Con un linguaggio estremamente semplice, il biochimico e filosofo della scienza spiega, passo dopo passo, in che modo i sette esperimenti possano essere effettuati, forte della certezza che la ricerca scientifica non sia un campo d'azione riservato solo agli addetti ai lavori, bensì un'area aperta anche ai dilettanti. Ma in che modo sette semplici esperimenti alla portata di tutti possono cambiare il mondo?
D'Annunzio. Vita di un superuomo
Paola Sorge
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 143
Questa biografia di Paola Sorge è il racconto di una giornata trascorsa da d'Annunzio al Vittoriale, tra i fantasmi del presente e le malinconiche rievocazioni del passato. È il 19 febbraio 1938, dal mezzogiorno alla mezzanotte: una giornata emblematica, in cui la vita del più grande interprete del Decadentismo italiano è narrata attraverso i suoi stessi ricordi. Le prime fantasie dell'infanzia, gli esordi nel mondo dell'arte, gli amori. E la storia romantica con Olga Levi, ricostruita attraverso un carteggio inedito. Inaspettata evidenza assume il particolare rapporto del poeta con la musica, da lui "tradotta" in prosa e versi. Sullo sfondo è sempre presente la figura torbida, inquietante, di Benito Mussolini che lo ha emarginato dalla vita politica e rinchiuso in una prigione dorata. Le conversazioni, i pensieri e gli intendimenti del Vate, contenuti nel libro, sono presi da sue note edite e inedite, da lettere e documenti sconosciuti che rivelano aspetti diversi della sua personalità, come ad esempio l'ironia e un certo sarcasmo che d'Annunzio riservava al Duce e a se stesso, all'artista superuomo sul viale del tramonto.
Sylvia Plath
Linda Wagner-Martin
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 229
Linda Wagner-Martin è stata la prima studiosa a consultare i diari e la corrispondenza privata di Sylvia Plath, a sciogliere molti dei nodi di una vita breve e sofferta, proiettando una luce nuova sugli angoli più nascosti, sulle ombre più buie, sui momenti di vita che la grande poetessa americana teneva per sé, in "botti" di pudore, sofferenza e dolore. A cinquant'anni dal suicidio, avvenuto a febbraio 1963, Sylvia Plath è riconosciuta oggi come una delle poetesse più importanti del Novecento, la prima ad aver ricevuto il Premio Pulitzer dopo la morte. "La campana di vetro", suo unico romanzo, è diventato un classico della narrativa moderna. Si uccise a trent'anni infilando la testa nel forno a gas, dopo aver sigillato la porta della cucina per impedire che il monossido di carbonio arrivasse alla stanza dei figli. La sua fine tragica, secondo l'amico e critico Al Alvarez, fu "la risposta a un grido d'aiuto rimasto inascoltato". Malgrado il talento straripante, la Plath non riuscì mai a liberarsi da un'insicurezza che la accompagnava sin dall'infanzia e che fu alla base di continue crisi depressive. Questa biografia ricostruisce la sua storia, le origini, la famiglia, gli amori, gli episodi che hanno segnato la traiettoria umana della poetessa più tormentata d'America, la vita e l'arte di Sylvia Plath.
Scrivere il silenzio. Wittgenstein e il problema del linguaggio
Carlo Sini
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 102
Dice Wittgenstein che le proposizioni filosofiche sono illustrazioni; o anche immagini logiche degli stati di cose che incontriamo nel mondo. In altri termini: illustrazioni del mondo reale e possibile. Ma il problema è come possano esserlo. Che cosa accomuna una parola come bastimento, i suoni della voce, i tratti di penna della parola scritta, il disegno di un bastimento e l'immagine che si disegna nella nostra mente? Su questi enigmi si interroga il Tractatus logico-philosophicus, ripercorrendo il problema fondamentale della filosofia. Nei termini di Parmenide: come accade che essere e pensare siano il medesimo? Quale immagine contiene il logos, così da rendere efficaci le nostre parole e i nostri pensieri sulla realtà? Sull'enigma dell'immagine si interroga il testo, prendendo sul serio le metafore wittgensteiniane e proponendo un percorso di figure del mondo, che si presenta come un ideale abbecedario o testo elementare dei fondamenti primi della filosofia. Il lettore è così sollecitato a una personale lettura interpretativa e, per così dire, esecutiva delle componenti grafiche e iconiche delle tavole, atta a risvegliare in lui l'esercizio effettivo del pensare filosofico. Di ciò di cui non si può parlare, concluse Wittgenstein nel Tractatus, bisogna tacere. Il percorso logico-figurativo di questi fogli esibisce un ulteriore e forse più profondo senso di questo motto. Si potrebbe esprimerlo così: ciò che la parola, orlo del linguaggio, non può dire, lo si deve scrivere.
Lo sguardo dal di fuori seguito da «Il dialogo dello psiconauta»
Alberto Boatto
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 131
"Un'unità planetaria presuppone un punto di vista esterno, quale è dato dall'occhio meccanico sceso prima sulla Luna e poi distribuito in permanenza su numerosi satelliti artificiali. Anche l'arma nucleare appare teoricamente, come è poi di fatto, collocata al di fuori del "teatro di operazione", piazzata su qualche satellite minaccioso. Così, sotto la pressione di questo sguardo dal di fuori, ciò che ha smarrito la propria identità è il terrestre, si è dissociata la coscienza unitaria e salda della Terra". Con queste parole si apre il saggio di Alberto Boatto "Lo sguardo dal di fuori", opera di culto la cui ripubblicazione è stata a lungo invocata da critici e amanti dell'arte contemporanea. Un lavoro prezioso sotto molti punti di vista, ma soprattutto perché ha saputo capire e spiegare l'influenza che un cambiamento, o per meglio dire un'espansione della prospettiva, ha avuto anche sulla percezione dell'artista e, di conseguenza, sulle sue possibilità creative. Questa nuova angolazione, destinata del resto ad ampliarsi ulteriormente, è stata provocata dalla "coscientizzazione" umana del proprio posto nell'universo, dai nuovi traguardi del progresso e, più semplicemente, dell'aeronautica spaziale, perché "Una volta raggiunta la Luna, avremmo dovuto guardarci dal di fuori, sentirci liberi finalmente da quell'appiccicosa pelle egoistica da cui trasudiamo tutta la nostra ansia antropocentrica [...], vedere noi stessi in un'infinitesima piccolezza".
Metafisica quantistica. I nuovi misteri dello spazio e del tempo
Sven Ortoli, Jean-Pierre Pharabod
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 141
Nel 1984, Sven Ortoli e Jean-Pierre Pharabod pubblicavano "Il cantico dei quanti", salutato all'epoca come uno dei libri più fortunati sul difficile tema della meccanica quantistica. A un quarto di secolo di distanza, il paesaggio scientifico appare radicalmente cambiato: la manipolazione e l'osservazione dei singoli elementi quantistici (elettrone, fotone, ione, atomo o molecola) sono ormai operazioni facili e quasi banali. Idee improbabili sono oggi fatti concreti, così come è possibile fare esperimenti un tempo fuori dalla nostra portata. I risultati hanno confermato e amplificato gli aspetti più controversi della teoria dei quanti, aprendo la strada ad applicazioni tecnologiche rivoluzionarie come i computer quantistici. I due autori hanno il merito di spiegare concetti vasti e complessi in uno stile chiaro, rigoroso e divertente. Svelano un mondo, quello dei quanti, senza il quale non avremmo né Internet, né computer, né cellulari. E, infine, ne prospettano un altro al di fuori dello spazio-tempo, in cui i fotoni saranno probabilmente in grado di teletrasportarsi nel futuro. Un mondo di nuove frontiere teoriche e sperimentali che trascineranno il lettore in una fantastica, inesorabile realtà metafisica.
Etica e infinito. Dialoghi con Philippe Nemo
Emmanuel Lévinas, Philippe Nemo
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2012
pagine: 126
Per conoscere Emmanuel Lévinas e imparare ad amarlo, niente è più utile di queste interviste radiofoniche con Philippe Nemo, attraverso cui il pensiero di uno dei maggiori filosofi francesi dell'era contemporanea, uno dei pochi ad aver cercato la formulazione di una morale strutturata per il tempo presente, ci viene rivelato nella massima chiarezza. Lévinas, senza cedere al compromesso del mezzo radiofonico, si è impegnato qui a semplificare la forma espressiva dei suoi argomenti per raggiungere un pubblico più vasto che non quello della stretta cerchia di addetti ai lavori. Il corpo teorico di "Etica e Infinito" è in certo modo rivoluzionario, ci rivela un autore che, nonostante una reputazione di ermetico, è ansioso di farsi capire. I temi toccati da Lévinas sono i più disparati, la Bibbia, Heidegger, il compito della filosofia, i doveri dei filosofi. Le "digressioni controllate", le provocazioni, i paradossi che ci costringe a considerare rappresentano uno dei più stimolanti luoghi del pensiero che il Novecento abbia saputo produrre. Nelle ultime righe di questo testo il filosofo evoca "l'amore del prossimo". Esso equivale a una "vita veramente umana", che "non può rimanere soddisfatta nella sua uguaglianza all'essere, vita priva di inquietudine", senza che "si risvegli all'altro", senza "disubriacarsi", perché per l'umano "l'essere non è mai - contrariamente a quanto affermano tante tradizioni rassicuranti - la sua propria ragion d'essere".
Mussolini l'anticittadino. Città, società e fascismo
Michele Dau
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2012
pagine: 334
La rapida paralisi della crescita sociale e democratica delle città fu una delle azioni-chiave del fascismo per la cancellazione delle libertà civili e politiche e per radicare l'egemonia del regime. Il libro descrive i durissimi attacchi che Mussolini e i più autorevoli intellettuali fascisti intrapresero contro la città e i cittadini per esaltare invece l'uomo nuovo, rurale, riproduttore e soldato. Dai primi moti liberali e lungo sei decenni unitari, le città furono i luoghi della prima modernizzazione politica, economica e sociale, i luoghi della democrazia, meta delle masse che vi si trasferivano per godere i primi diritti di cittadinanza. Dal 1920 al 1944 tutte le città italiane - grandi, medie e piccole - e tutti i borghi furono invece occupati dai fascisti e dalla loro ossessiva propaganda. La città come insieme complessivo di destini individuali, di volontà di innovare ed elaborare pensieri era vista come un nemico da sconfiggere. Mussolini, socialista, inurbato a Milano da un piccolo villaggio appenninico, per paralizzare gli avversari sradicò ogni radice democratica delle città, alimentò un nuovo ceto medio urbano burocratico e servile per scalzare ogni dinamica produttiva. Attraverso un accurato lavoro di ricerca vengono analizzati gli atti di governo, il pensiero di Mussolini, le posizioni del dibattito culturale, l'inadeguatezza dei podestà nelle principali città italiane. La cultura fascista contro la polis è rimasta dentro la nostra cultura collettiva.
Il Vangelo ebraico. Le vere origini del cristianesimo
Daniel Boyarin
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2012
pagine: 186
Nel luglio del 2008 il "New York Times" pubblicava in prima pagina la notizia del ritrovamento di un'antica tavola ebraica, risalente a prima della nascita di Cristo, che riportava una profezia: l'annuncio di un Messia che sarebbe risorto tre giorni dopo la morte. È solo uno dei tasselli con cui Daniel Boyarin, fra i più importanti talmudisti viventi, ci spiega perché la storia del Nazareno non rappresenta, come da secoli si ritiene, un momento di rottura con il senso religioso ebraico. L'idea di un'incolmabile scissione teologica tra cristiani ed ebrei, diffusa tanto da una parte quanto dall'altra, dimentica una natura comune profondamente e radicalmente unitaria. Gesù era un ebreo osservante, un ebreo che mangiava kosher. Si era presentato nel modo in cui molti ebrei si aspettavano che facesse il Messia: un essere divino incarnato in un corpo umano. All'epoca dei fatti, del resto, la questione non era "Giungerà il Messia?", ma solo "Questo falegname di Nazareth è Colui che aspettavamo?". Alcuni credettero di sì, altri di no, e oggi noi chiamiamo il primo gruppo cristiani e il secondo ebrei, anche se, in principio, le cose non stavano così. Operando una sorprendente rilettura del Nuovo Testamento e avvalendosi delle più recenti scoperte e delle Antiche Scritture, Il Vangelo ebraico risale alle origini di una divisione millenaria che oggi, secondo Boyarin, dobbiamo avere il coraggio di capire e superare, andando oltre le convenzionali semplificazioni della Storia.
Monte Athos. Un pellegrinaggio nel cuore spirituale del cristianesimo ortodosso
Boris Zaitsev
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2012
pagine: 123
Il territorio verdeggiante e a tratti roccioso della penisola athonita rappresenta il caso unico al mondo di una Repubblica monastica ancora nel pieno delle sue forze dopo oltre un millennio di storia. La data di fondazione comunemente accettata dagli studiosi è quella del 963, anno in cui il monaco Atanasio diede vita al monastero della Grande Lavra. La storia religiosa di questo lembo di terra della Calcidica era però già iniziata molto tempo prima, sin dall'epoca tardo-antica, quando numerosi e oscuri eremiti vi trovarono rifugio. Oggi il Monte Athos, con i suoi venti monasteri, rappresenta il cuore spirituale del cristianesimo ortodosso. In questo luogo di silenzio e di preghiera si è conservata inalterata l'antica tradizione mistica ereditata dagli anacoreti del deserto egiziano. Questo libro narra il pellegrinaggio del grande scrittore russo nei vari monasteri, un racconto che traccia non solo un quadro storico e agiografico di questa terra, ma che riesce a proiettarci nel battito emozionale e spirituale di uno dei luoghi più cari al cristianesimo.
Controdemocrazia. La politica nell'era della sfiducia
Pierre Rosanvallon
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2012
pagine: 279
L'erosione della fiducia dei cittadini nei confronti degli amministratori e delle istituzioni democratiche è il grande problema politico del nostro tempo. Se l'ideale della democrazia è ormai pressoché dominante nel mondo, i sistemi politici che vi fanno riferimento vivono però una diffusa disaffezione e malcontento da parte delle popolazioni. Il progetto democratico, "grossolanamente degenerato, sottilmente ridimensionato o meccanicamente ostacolato", continua a rimanere incompiuto nonostante i proclami contrari. Ma come interpretare questi indizi di crisi, di malessere o di stallo? Ai lamenti sugli effetti dell'individualismo montante, del ripiegamento nella sfera privata, del declino della volontà politica, con l'ascesa di classi dirigenti sempre più distaccate dal popolo, lo storico Pierre Rosanvallon contrappone una concezione e una funzione positiva della sfiducia: la controdemocrazia, una modalità di partecipazione che non è il contrario ma piuttosto il completamento della democrazia, attraverso la quale la società civile sorveglia e stimola le istituzioni. Una democrazia della sfiducia organizzata che si confronta con quella della legittimità elettorale. La controdemocrazia diventa parte integrante delle istituzioni e, attraverso una continua sorveglianza e correzione, ne prolunga ed estende l'efficacia.