Libri di Alberto Boatto
Giorgio de Chirico. Il mistero laico
Jean Cocteau
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 128
«La più profonda concordanza tra Cocteau e de Chirico, che trova riscontro nell'arte del pittore come nei suoi stessi scritti teorici, consiste nel togliere il mistero e l'enigma dalla parte dell'oscurità e consegnarli alla chiarezza e alla precisione della forma. Ed è proprio al punto di convergenza fra l'enigma e la chiarezza, fra il mistero e l'esattezza, che si situa il significato di quel «mistero laico» che Cocteau lega strettamente alla pittura di de Chirico. Il "mistero laico" è il mistero che risplende solo nell'apparenza, alla superficie di un mondo inspiegabile e non motivato. Per catturare questo mistero la prima operazione da compiere è uno spostamento di prospettiva: cessare di collocarsi dal punto di vista estetico – è ancora l'errore degli impressionisti – per porsi dal punto di vista etico. "Uno dei meriti di de Chirico è di avere, in pieno periodo plastico, contato più sulla morale e meno sui problemi visivi, che mettono fatalmente capo al preziosismo". Possiamo ed è forse nostro dovere tradurre: porsi dal punto di vista etico significa per Cocteau cercare una corrispondenza fra la pittura e la verità dell'anima. Si tratta di ritrovare un'arte che, pur restando "laica" ed immanente, acceda al mistero del mondo e recuperi una corrispondenza con gli interrogativi dell'uomo.» (Alberto Boatto)
Giosetta Fioroni
Alberto Boatto, Annemarie Sauzeau Boetti, A. Carancini
Libro
editore: Essegi
anno edizione: 1990
pagine: 200
Filastrocca del gallo
Roberto Barni, Alberto Boatto
Libro
editore: Maschietto Editore
anno edizione: 1999
pagine: 48
Roberto Barni. Dove non mettere né mani né piedi. Catalogo della mostra (Siena)
Bruno Corà, Alberto Boatto, Giorgio Cortenova
Libro: Copertina rigida
editore: Gli Ori
anno edizione: 2001
pagine: 152
Di tutti i colori. Da Matisse a Boetti, le scelte cromatiche dell'arte moderna
Alberto Boatto
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 156
L'arte moderna ha utilizzato e assorbito l'intero assortimento dei colori messi in commercio dall'industria chimica, da quelli artificiali in tubetto ai coloranti industriali. Attraverso i colori si è misurata con gli oggetti, le materie e i materiali ordinari, tentando di darne una resa estetica. Negli anni centrali della seconda metà del Novecento sì è assistito a una significativa compresenza tra la nuova astrazione americana - e dunque la pittura pura in un'espressione assoluta - e l'arte povera italiana, ovvero la libera manipolazione dei materiali e degli elementi naturali. In entrambi i casi il risultato è stato quello di una vistosa inflazione coloristica, una vera 'pancromia' che riflette la chiassosità multicolore della metropoli, eletta a orizzonte di riferimento dall'arte odierna. Alberto Boatto rilegge le svolte e le rivoluzioni, il meglio dell'arte odierna in chiave coloristica e propone al lettore una serie di itinerari attraverso le opere dei più grandi artisti contemporanei.
Pop art
Alberto Boatto
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2015
pagine: 280
Sulla fine degli anni Cinquanta, i tubi di dentifricio di Oldenburg, i cartelloni pubblicitari di Rosenquist, i fumetti di Lichtenstein, le Coca-Cola di Warhol fanno irrompere sulla scena dell'arte figure e cose della vita quotidiana che raccontano in maniera completamente inedita la civiltà dei consumi. Come nessun altro artista del moderno, l'artista pop si lascia coinvolgere volutamente dall'universo metropolitano dominato dai prodotti fabbricati in serie e dai mezzi di comunicazione di massa. Alberto Boatto, uno tra i maggiori critici italiani, racconta la Pop Art attraverso gli incontri con i suoi più grandi esponenti e con le loro opere, negli anni in cui ancora conservavano la fragranza dell'eresia.
L'iconoclasta gentile
Robert Rauschenberg
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2015
pagine: 96
Nel 1965 Robert Rauschenberg, astro in piena ascesa del movimento artistico statunitense, concede un'intervista a Dorothy Seckler a New York. Artista di fama internazionale, che espone regolarmente negli USA e in Europa, Rauschenberg discute in tono informale di una quantità di temi cruciali: il rapporto con l'Espressionismo astratto e i suoi protagonisti (Pollock, Kline, de Kooning), l'ambiente d'avanguardia nella New York degli anni Cinquanta, la sua idea di processo creativo, le collaborazioni con altri geniali eccentrici come Tinguely, o le sperimentazioni con la compagnia di ballo di Merce Cunningham. Iconoclasta nell'inventiva tecnica come pure nell'esuberanza pittorica, Rauschenberg ha aperto strade inedite, poi percorse da molti artisti più giovani nel corso del Ventesimo secolo.
Narciso infranto. L'autoritratto moderno da Goya a Warhol
Alberto Boatto
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2015
pagine: 225
Da Van Gogh a Picasso, da David a Boccioni, da De Pisis a Clemente: Alberto Boatto ripercorre la storia dell'autoritratto dall'inizio del moderno fino al suo tramonto. Il volume, qui proposto in una nuova edizione arricchita di nuovi profili e nuove immagini, è suddiviso in due parti: nella prima l'autore risponde alla domanda "che cos'è un autoritratto?"; nella seconda presenta circa novanta autoritratti, commentandoli e interpretandoli.
Ghenos Eros Thanatos e altri scritti sull'arte (1968-1985)
Alberto Boatto
Libro: Libro in brossura
editore: L'orma
anno edizione: 2016
pagine: 212
Il 15 novembre 1974, alla bolognese Galleria de' Foscherari, s'inaugura la mostra "Ghenos Eros Thanatos". Il curatore, Alberto Boatto, è uno dei più originali critici d'arte italiani. Tredici artisti (da Alighiero Boetti a Gino De Dominicis, da Giosetta Fioroni a Jannis Kounellis) sono raccolti, fra la nascita e la morte, dalla "forza che tenta di far legamento fra i due estremi": l'erotismo. Psicoanalisi, antropologia, cultura del "negativo" sono gli strumenti di questo "richiamo al represso, a quanto è vietato perché non allineato col presente e ne rappresenta il male". In occasione della mostra esce un libro che è, e non è, il suo catalogo: un "libro-mappa", "un periplo attorno alle situazioni limite della vita", "culmini cavi" della nostra esistenza. È il libro nero dell'arte italiana: messale sulfureo dei suoi riti più segreti e perturbanti. Come scrive Stefano Chiodi, "né saggio critico, né scritto teorico, né testo letterario, o meglio tutte queste cose assieme", Ghenos Eros Thanatos nega e insieme porta all'estremo, forse, la vicarietà e insieme il vampirismo dello scrivere sull'arte (nonché della critica in generale).
New York 1964 New York
Alberto Boatto
Libro: Libro in brossura
editore: Italo Svevo
anno edizione: 2019
pagine: 135
"New York 1964 New York" è il racconto di un viaggio seminale; è soprattutto il diario di un'esperienza estetica e umana all'indomani della quale Boatto preciserà le sue intuizioni comprendendo il realismo da grande narrazione epica dell'arte americana, grazie agli incontri fatti, alle opere viste negli studi e, più di tutto, alla vita della città.
Lo sguardo dal di fuori seguito da «Il dialogo dello psiconauta»
Alberto Boatto
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 131
"Un'unità planetaria presuppone un punto di vista esterno, quale è dato dall'occhio meccanico sceso prima sulla Luna e poi distribuito in permanenza su numerosi satelliti artificiali. Anche l'arma nucleare appare teoricamente, come è poi di fatto, collocata al di fuori del "teatro di operazione", piazzata su qualche satellite minaccioso. Così, sotto la pressione di questo sguardo dal di fuori, ciò che ha smarrito la propria identità è il terrestre, si è dissociata la coscienza unitaria e salda della Terra". Con queste parole si apre il saggio di Alberto Boatto "Lo sguardo dal di fuori", opera di culto la cui ripubblicazione è stata a lungo invocata da critici e amanti dell'arte contemporanea. Un lavoro prezioso sotto molti punti di vista, ma soprattutto perché ha saputo capire e spiegare l'influenza che un cambiamento, o per meglio dire un'espansione della prospettiva, ha avuto anche sulla percezione dell'artista e, di conseguenza, sulle sue possibilità creative. Questa nuova angolazione, destinata del resto ad ampliarsi ulteriormente, è stata provocata dalla "coscientizzazione" umana del proprio posto nell'universo, dai nuovi traguardi del progresso e, più semplicemente, dell'aeronautica spaziale, perché "Una volta raggiunta la Luna, avremmo dovuto guardarci dal di fuori, sentirci liberi finalmente da quell'appiccicosa pelle egoistica da cui trasudiamo tutta la nostra ansia antropocentrica [...], vedere noi stessi in un'infinitesima piccolezza".