Libri di Emmanuel Lévinas
Difficile libertà
Emmanuel Lévinas
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 396
I saggi che compongono questo libro, selezionati dallo stesso autore, si insinuano nel cuore di quell'insistita domanda sulla propria origine e sul senso di un possibile dialogo con il mondo che le principali confessioni dell'Occidente continuano – talvolta drammaticamente – a modulare. Composti a partire dagli anni '50 fino all'inizio degli anni '70, si accordano con sorprendente precisione all'insieme di movimenti, rivoluzioni, promesse di cambiamento e delusioni che hanno attraversato il ventennio europeo uscito dalla guerra. Lévinas prende parte al dibattito con l'autorevolezza della plurimillenaria tradizione di cui è stato uno dei più felici e discreti interpreti: i maestri della tradizione talmudica insieme ad alcune grandi voci della contemporaneità filosofica come quella di Rosenzweig vengono interrogati su questioni di rovente attualità – l'uscita da Auschwitz e il dialogo interreligioso con il cristianesimo e l'islam; il rapporto con il comunismo e la conquista della luna; la polemica con gli autori cristiani e il futuro del giudaismo –, senza censure e senza illusioni sulla complessità che le sostiene e che reclama analisi altrettanto complesse.
Etica e infinito. Dialoghi con Philippe Nemo
Emmanuel Lévinas, Philippe Nemo
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 128
Per conoscere Emmanuel Lévinas e imparare ad amarlo, niente è più utile di queste interviste radiofoniche con Philippe Nemo, attraverso cui il pensiero di uno dei maggiori filosofi francesi dell'era contemporanea, uno dei pochi ad aver cercato la formulazione di una morale strutturata per il tempo presente, ci viene rivelato nella massima chiarezza. Lévinas, senza cedere al compromesso del mezzo radiofonico, si è impegnato qui a semplificare la forma espressiva dei suoi argomenti per raggiungere un pubblico più vasto che non quello della stretta cerchia di addetti ai lavori. Il corpo teorico di «Etica e infinito» è in certo modo rivoluzionario, ci rivela un autore che, nonostante una reputazione di ermetico, è ansioso di farsi capire. I temi toccati da Lévinas sono i più disparati: la Bibbia, Heidegger, il compito della filosofia, i doveri dei filosofi. Le «digressioni controllate», le provocazioni, i paradossi che ci costringe a considerare rappresentano uno dei più stimolanti luoghi del pensiero che il Novecento abbia saputo produrre.
Fuori dal soggetto. Buber, de Waelhens, Jankélévitch, Leiris, Marcel, Merleau-Ponty, Rosenzweig, Wahl
Emmanuel Lévinas
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2018
pagine: XVIII-183
I saggi raccolti in questo volume sono dedicati a insigni rappresentanti della cultura filosofica, teologica e letteraria del Novecento, da Buber a de Waelhens, da Jankélevitch a Leiris, da Marcel a Merleau-Ponty, da Rosenzweig a Wahl. Quasi tutti scritti nel corso degli anni Ottanta, i contributi costituiscono una tappa di grande rilievo nel contesto del lungo itinerario di ricerca di Emmanuel Lévinas e consegnano una panoramica vivida degli sviluppi e degli interessi più recenti e più maturi del pensiero del filosofo francese. Come spiega nell’introduzione Francesco Paolo Ciglia: «è come se egli regolasse i conti pubblicamente con le sue fonti di ispirazione o con gli interlocutori privilegiati del suo messaggio filosofico, mettendo in chiaro la sua prossimità o la sua distanza da ognuno di essi».
Trascendenza e intellegibilità
Emmanuel Lévinas
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2018
pagine: 120
In questo breve ma denso scritto, nato occasionalmente come conferenza, si ritrovano le principali tematiche del pensiero di Emmanuel Lévinas come la centralità che egli accorda al “volto dell’altro” e all’etica. In rilievo anche i temi centrali della sua ricerca: il confronto tra “sapienza ebraica” e “saggezza greca”, il significato dell’elezione e l’importanza del dialogo interconfessionale tra ebraismo e cristianesimo. Fino a una visione della trascendenza come accessibile a tutti, ovvero non in forma di sapere intellettualistico, ma come traccia in grado di regolare concretamente le relazioni umane.
Dall'esistenza all'esistente
Emmanuel Lévinas
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2019
pagine: XV-112
Pubblicato nel 1974, in pieno clima esistenzialistico, questo testo di Lévinas era stato elaborato ancor prima della guerra e scritto quasi interamente durante la prigionia in un campo di concentramento. È un controcanto a "Essere e tempo" di Heidegger, ma soprattutto la prima opera in cui Lévinas disegna i contorni di un suo pensiero autonomo e articolato, dopo i saggi su Husserl e su Heidegger degli anni Trenta, il breve scritto sull'«evasione» del 1935 e le prime riflessioni sull'ebraismo. Lévinas ha in seguito elaborato un pensiero dell'etica centrato sul rapporto con l'altro: pensiero della positiva erosione o corrosione dell'identità di fronte allo scandalo dell'altro che sopravviene, dell'infinito che intacca la totalità dell'essere.
Il messianismo
Emmanuel Lévinas
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 160
I testi qui raccolti propongono alcune riflessioni su un tema di grande interesse religioso, culturale e storico: il messianismo. Essi, partendo da una appassionante esegesi del trattato b.Sanhedrin del Talmud, tentano una delimitazione concettuale (o filosofica) di questo fenomeno ed individuano nell'etica le condizioni preliminari dell'esperienza salvifica per l'uomo contemporaneo. L'idea messianica viene così ripensata al di là della classica contrapposizione tra visioni utopistiche metastoriche e realizzazioni intrastoriche. Levinas concepisce il messianismo - tratto "particolare" del popolo ebraico e della sua storia - come una struttura universale della "soggettività" e dell'umano in generale, che consiste nell'assunzione di responsabilità nei confronti del prossimo. Ogni uomo deve essere Messia se vuole essere pienamente uomo. E può esserlo ogni volta che ascolta la voce del comandamento etico e religioso che lo destina a servire l'altro uomo: che lo «destina a servire l'universo» e ad instaurare la giustizia.
Nuove letture talmudiche
Emmanuel Lévinas
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2021
pagine: 97
«Secondo la sapienza dei rabbini, nulla è più autorevole dell’insegnare in presenza dei propri maestri. L’eccellenza del maestro e l’elevazione dell’allievo – e i suoi doveri – hanno inizio laddove un elemento sia pur isolato del sapere si sia trasmesso da spirito a spirito. Considerate dunque i miei scrupoli! Se ho accettato di fare questa lettura talmudica senza l’erudizione tradizionale, senza l’acutezza di spirito che essa presuppone o anche contribuisce ad affinare, è unicamente per testimoniare che un “dilettante”, purché attento alle idee, può trarre anche da un superficiale approccio a questi ardui testi – senza i quali non vi sarebbe giudaismo, ma la cui lingua e i cui interessi appaiono al principio così singolari che noi, ebrei d’oggi, abbiamo qualche difficoltà a rivendicarli – suggerimenti essenziali per la sua vita intellettuale intorno a questioni che agitano l’uomo di tutte le epoche, ovvero l’uomo moderno».
Tra noi. Saggi sul pensare all'altro
Emmanuel Lévinas
Libro: Copertina morbida
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2021
pagine: 272
Emmanuel Lévinas ritorna su ciò che costituisce il nucleo del suo pensiero: attraverso una serie di testi di rilievo che percorrono gli assi della sua riflessione, il filosofo definisce la natura della relazione etica che unisce ogni uomo al suo prossimo. Il lettore è invitato a un'immersione in profondità nella «relazione intersoggettiva». C'è però del mistero, dice Lévinas, in questo legame del «tra noi», ma ciò non significa che siamo presi in una realtà indecifrabile, né che il «tra-noi» sia uno spazio che resta per noi ostinatamente opaco. Nel corso delle pagine, il velo si alza. Il rapporto dell'uno all'altro si rivela nella trascendenza del per-l'altro e porta, così, a scoprire il «soggetto etico», dunque il «tra-noi».
Essere ebreo
Emmanuel Lévinas
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2017
pagine: 88
La questione circa l’«Essere» è al cuore della riflessione filosofica di Emmanuel Levinas. Essa costituisce da un lato una critica radicale dell’ontologia fondamentale e dall’altro essa sposta l’esperienza della soggettività del soggetto verso la questione dell’identità ebraica, irriducibile, secondo Levinas a ciò che egli stesso chiama «Essere ebreo». La discussione sull’Essere ebreo è condotta con gli accenti tragici del dopo guerra, nella misura in cui Levinas non separa mai l’esistenza ebraica dalla sua precarietà e dalla coscienza di una identità segnata per sempre dalla Shoah. La riflessione di Levinas in questo testo del 1947 trova un prolungamento in una lettera inedita rivolta a Maurice Blanchot, del maggio 1948, scritta al momento della creazione dello Stato di Israele.
Il tempo e l'altro
Emmanuel Lévinas
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 164
"Il tempo e l’altro" ospita quattro conferenze tenute da Emmanuel Levinas nel 1946-1947, durante il primo anno della sua attività al Collège philosophique fondato da Jean Wahl. Queste pagine, anche alla luce della pubblicazione delle opere inedite di Levinas, in particolare i Carnets de captivité, appaiono come un luogo di “gestazione” dei temi centrali della maturità teoretica dell’Autore. Di più, ne costituiscono una prima sintesi. Un’opera fondamentale per cogliere la cellula germinale del pensiero di Levinas e riscoprirne la grandiosa originalità. Postfazione Francesca Nodari.
Su Maurice Blanchot. Mondo e spazio letterario
Emmanuel Lévinas
Libro: Libro in brossura
editore: Pensa Multimedia
anno edizione: 2023
pagine: 140
"Il rischio che attende il poeta e, dietro di lui, ogni uomo che scrive nella dipendenza di un'opera essenziale, è l'errore. Errore significa il fatto di errare, di non poter stare, perché, dove si è, mancano le condizioni di un qui decisivo [...]. Nel poema, non è solo un individuo come tale che si arrischia, o una certa ragione che si espone all'attacco e alla bruciatura delle tenebre. Il rischio è più essenziale; è il pericolo dei pericoli, essendo ogni volta rimessa in causa l'essenza del linguaggio" (Maurice Blanchot, Lo spazio letterario. Su Blanchot raccoglie quattro scritti di Levinas - originariamente pubblicati fra gli anni Cinquanta e la metà degli anni Settanta - dedicati alla lettura dell'opera di Maurice Blanchot (1907-2003, scrittore, critico letterario e filosofo francese) e alla questione dello spazio dell'esperienza letteraria...
Alcune riflessioni sulla filosofia dell'hitlerismo
Emmanuel Lévinas
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 112
In questo saggio, uscito nel 1934 sulla rivista «Esprit», uno dei grandi pensatori ebrei di questo secolo si misura con il fenomeno nazista «pressappoco all’indomani dell’arrivo di Hitler al potere». Prescindendo audacemente dagli ovvi cerimoniali di condanna nei confronti di un regime che già si palesava in tutta la sua ferocia e dal facile scherno per la rozzezza degli «hitleriani», Levinas si sofferma, con una lucidità forse ancor oggi impareggiata, sul «risveglio di sentimenti elementari» che caratterizza l’hitlerismo, e che ne fa un oggetto privilegiato dell’indagine filosofica. «Perché i sentimenti elementari – scrive in apertura – racchiudono una filosofia; esprimono la prima attitudine di un animo di fronte all’insieme del reale e al suo destino. Predeterminano o prefigurano il senso della sua avventura nel mondo». Levinas insiste sulla contiguità di tale filosofia con le postazioni più avanzate del pensiero contemporaneo, da cui proprio in quegli anni – in virtù di una visione radicalmente nuova della natura umana – giungeva uno scacco irrevocabile all’universalismo cristiano e al liberalismo idealista, cioè alle due strategie elaborate dall’uomo europeo per sentirsi libero rispetto alla sua contingenza storica e corporea. È possibile che le acquisizioni filosofiche dell’epoca, per un verso così feconde da alimentare il cammino del pensiero fino a oggi, covino in seno costitutivamente il seme di fenomeni così aberranti e catastrofici? E in che senso oggi dovremmo sentircene ormai al riparo?