fbevnts Vendita online di DVD e libri di narrativa, tascabili, per ragazzi, professionali | Libreria Storielleria
Vai al contenuto della pagina

Arcana: Arcana musica

Fantarock. Stranezze spaziali e suoni da mondi fantastici

Fantarock. Stranezze spaziali e suoni da mondi fantastici

Mario Gazzola, Ernesto Assante

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2018

pagine: 464

"FantaRock" segue l'intero corso della musica rock, dagli anni Cinquanta a oggi, evidenziandone i punti di contatto con l'immaginario fantastico nella sua evoluzione dalla golden age degli Asimov e Bradbury, lungo la new wave dei Dick e Ballard, fino al cyberpunk e alle contaminazioni postmoderne più recenti, attraverso le canzoni ma anche i videoclip e le copertine di dischi con ispirazioni letterarie, cinematografiche e fumettistiche, i concept album e le opere rock (da diamond dogs di Bowie a i robot di Alan Parsons), le colonne sonore per i film del fantastico (dall'animato Heavy Metal al Flash Gordon dei Queen, al Metropolis di Moroder o al 1984 degli Eurythmics, fino ai più recenti Matrix e Strange Days), senza tralasciare i molti interessanti e ambiziosi progetti rimasti incompiuti. FantaRock si articola in capitoli cronologici supportati da una serie di appendici, “storie trasversali” che approfondiscono tematiche specifiche e cross-temporali: i suoni sperimentali nel cinema e nella narrativa di fantascienza; la carriera di David Bowie, fantamusicista e fantattore; l'influenza di William Burroughs sul rock e l'incompiuto film da Wild Boys coi Duran Duran; i musicisti che hanno recitato o addirittura diretto film del fantastico e scritto libri o fumetti (Mick Jagger, David Bowie, Sting, Roger Daltrey, Alice Cooper, Gene Simmons, Iggy Pop, Sun Ra, Wayne Coyne, Rob Zombie); il fertile rapporto fra rock, fumetti e copertine di dischi; l'impatto che la recente esplosione dei videogiochi e delle serie tv sta esercitando sull'immaginario del fantastico, diventando nuovo terreno d'interazione anche con quello della musica che anima gli uni e le altre come colonna sonora. Un saggio completo, con numerosi contributi di autori letterari, musicali e cinematografici.
26,50

Pink Floyd. Musica per immagini

Pink Floyd. Musica per immagini

Antonio Pedicini

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 192

È una proprietà specifica della musica dei Pink Floyd quella di evocare immagini interiori nella mente dell’ascoltatore. Secondo Roger Waters, è proprio questo il motivo profondo del loro successo: la creazione di immagini in grado a loro volta di generarne altre. Ma l’immagine suonata non può non avere un concreto supporto visivo, in primo luogo dal vivo: ed ecco allora gli spettacolari e mastodontici impianti scenografici utilizzati nei concerti più famosi dei Pink Floyd, il trionfo della spettacolarizzazione della musica rock per un gruppo per tanti versi lontano dall’incarnazione degli stereotipi del music business. Importante anche l’evoluzione delle copertine dei loro album, che a partire da atom heart mother si distaccano dal convenzionale prototipo degli inizi psichedelici, incentrato sulle fisionomie dei musicisti, per approdare, anche grazie all’apporto creativo di Storm Thorgerson, all’utilizzo sistematico di immagini emblematiche, volutamente surreali e di difficile decodificazione. Ma è nel rapporto con la settima arte, che attraversa tutta la parabola artistica della band, che l’interazione pinkfloydiana fra musica e immagine trova la sua massima espressione: dai primi esperimenti con Peter Whitehead nella Swinging London delle origini alla doppia collaborazione con Barbet Schroeder per More e La Vallée, dal rapporto con l’Antonioni di Zabriskie Point alla produzione del mitico Live at Pompeii, per culminare nell’epopea watersiana di The Wall (album, show e film, per la regia di Alan Parker): questo libro compie per la prima volta una lunga carrellata sull’universo immaginifico del gruppo, senza trascurare di indagare il tema anche nelle produzioni soliste di Waters e in quelle dei “nuovi Floyd” di Gilmour.
16,50

Hot stuff. Cattive abitudini e passioni proibite. L'erotismo nella musica pop

Hot stuff. Cattive abitudini e passioni proibite. L'erotismo nella musica pop

Laura Gramuglia

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 287

Laura Gramuglia torna a incantarci con una raccolta di storie vere scovate in settant'anni di musica. In "Hot Stuff", tratto dal programma Capital Hot di Radio Capital, l'autrice di "Rock in Love" e "Pop Style" ci rivela come il sesso sia uno degli elementi fondativi e imprescindibili di un linguaggio che è, per buona parte, anche fisico, corporeo, terribilmente carnale. Parafrasando la più empia delle trinità, il Sesso è la Droga del Rock'n'Roll. "Hot Stuff" si inoltra nei segreti anfratti di amori liberi, sacri e profani, di curve pericolose e scandali a corte, di fan voraci e artisti votati all'eccesso, di copertine sexy e giochi erotici azzardati, di videoclip ammiccanti e bollenti sextape, di orgasmi pubblici e baccanali domestici, di passioni ardenti e orge leggendarie. Magari non possiamo sapere con certezza come sono andate le cose, ma abbiamo centinaia di dischi che spesso descrivono i fatti meglio di qualunque testimonianza diretta. E se l'argomento vi sembra un po' frivolo, avete ragione. Ogni tanto, tra una canzone e l'altra, perché non approfittarne per farsi una bella risata?
17,50

1977. Gioia e rivoluzione

1977. Gioia e rivoluzione

Ernesto Assante

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 144

Un anno da ricordare. Per la musica, la creatività, la letteratura, il cinema, il teatro. E poi per i sogni, le passioni, i desideri. Per l’amicizia e l’amore. Per la voglia di cambiare il mondo, per la ricerca della felicità, per la bellezza e i colori di una intera generazione in movimento. Il 1977 è stato un anno chiave della nostra storia, lo è stato per la politica, la società, i rapporti sociali e personali, la cultura e la comunicazione; è stato l’anno in cui le radio libere erano “libere veramente”, come cantava Finardi, in cui i volantini e i Ta Tze Bao erano i social network più diffusi, in cui gli indiani metropolitani si facevano beffe della realtà portando la fantasia nelle stanze del potere, in cui tutto veniva messo in discussione e nessuno era lasciato indietro. Il 1977 viene ricordato troppo spesso per gli scontri, la violenza, le P38, i blindati delle forze dell’ordine nei centri cittadini. Ma una generazione intera ha vissuto quell’anno tra passioni e sentimenti leggendari, scrivendo una storia diversa, fatta di canzoni, libri, film, cortei, assemblee, fumetti, giornali, spettacoli, nei quali scorreva inarrestabile e meravigliosa la vita. Questo libro vuole ricordare e raccontare un anno bello e terribile, intenso e travolgente, nel quale una generazione intera, in maniera caotica, creativa, violenta, appassionata, era alla ricerca della gioia e della rivoluzione.
14,00

Estetica di Sgt. Pepper. Genesi, linguaggi e ricezione del capolavoro dei Beatles

Estetica di Sgt. Pepper. Genesi, linguaggi e ricezione del capolavoro dei Beatles

Francesco Brusco

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 287

Cosa resta di "Sgt. pepper's lonely hearts club band" a mezzo secolo dalla sua uscita? In che modo la Cloud Generation fruisce di questo capolavoro? Qual è il suo vero contenuto musicale? E ancora, è davvero l'apice della carriera dei Beatles e il disco più influente della storia? In occasione del suo cinquantesimo anniversario queste domande sono tornate alla ribalta, fra celebrazioni e riesami che spesso tuttavia cedono il passo al mito e alla nostalgia. Questo saggio nasce proprio per rispondere a tali quesiti attraverso un'approfondita analisi dell'album: i componenti elementari del linguaggio musicale (armonia, melodia, ritmo, ecc.) e quelli specifici della popular music (arrangiamento, registrazione, editing, produzione), le forme e gli stili, i testi. Il contributo dei singoli membri del gruppo e quello di George Martin; gli ingredienti realmente innovativi e quelli di continuità con il periodo precedente; il confronto con la musica del biennio 1966-'67; la Swinging London, l'LSD, l'India, e il loro vero impatto su sgt. pepper. Uno sguardo - e un ascolto - in profondità, al di là del mito, per comprendere e apprezzare l'essenza del più celebre disco di tutti i tempi, e capire quanto del suo messaggio arrivi ancora a noi: dal vinile a Spotify, dalla Summer of Love all'epoca dello streaming.
22,00

David Bowie. L'arte di scomparire. Indagine sugli ultimi dodici anni dell'Uomo delle stelle

David Bowie. L'arte di scomparire. Indagine sugli ultimi dodici anni dell'Uomo delle stelle

Francesco Donadio

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 287

Il 10 gennaio 2016 l'improvviso annuncio della morte di David Bowie ha lasciato sconcertati tutti i suoi fan, che fino a qualche ora prima avevano avuto modo di apprezzare il ritorno sulle scene di una star forse invecchiata ma comunque sempre al passo con i tempi, in grado di realizzare negli ultimi mesi di vita due opere che hanno lasciato il segno. La verità è che Bowie era scomparso dai radar già molto tempo prima. A partire dal 25 giugno 2004 - quando sul palco dell'Hurricane Festival a Scheefiel, in Germania, avvertì un lancinante dolore al petto che si rivelò essere un infarto in atto, trattato con un urgente intervento di angioplastica - e per undici anni e mezzo, Bowie aveva smesso di essere la rockstar presenzialista dei decenni precedenti, non rilasciando più interviste e assumendo un bassissimo profilo per uscire di casa solo raramente per eventi selezionati. Un po' come Greta Garbo, Scott Walker, J.D. Salinger o il nostro Lucio Battisti. Questa è la visione comune. Ma è andata veramente così? Cosa è realmente accaduto in questa dozzina di anni, tra complicazioni di salute, passeggiate in incognito per Manhattan e progetti avviati e poi cancellati? C'è ancora qualcosa che può - anzi che deve - essere raccontato? Questo libro si propone di far luce su quei mesi, tra il 2004 e il 2016, che l'Uomo delle Stelle ha voluto (o dovuto?) passare lontano dalla luce dei riflettori. Una ricostruzione per quanto possibile accurata, sulla base delle testimonianze dei suoi collaboratori e della cronologia dei suoi avvistamenti, dei dodici anni "misteriosi" di David Bowie. Gli anni senz'altro più tormentati e difficili della sua vita e della sua carriera, ma assai meno vuoti di quanto comunemente si pensi dal punto di vista artistico, sfociati negli splendidi ritorni di "The next day" e "Blckstar", oltre al musical "Lazarus".
19,50

Roberto Vecchioni. Un cantautore in cattedra

Roberto Vecchioni. Un cantautore in cattedra

Emiliano Longo

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 287

In questo saggio, il Vecchioni cantautore è per una volta messo in secondo piano, e il focus è centrato sul Vecchioni insegnante: attraverso i ricordi dello stesso artista, di ex studenti ed ex colleghi, viene ripercorso il mondo intellettuale del "prof", dagli esordi fino all'insegnamento universitario. È da una prima istanza di "fare sistema" del sapere acquisito che nasce il professore, che però convivrà sempre con l'artista e il suo "disordine creativo": è un connubio proficuo, di cui si alimenta l'insegnante, che non è mai normale, ma guarda il mondo da una prospettiva altra. Egli racconta sogni agli studenti, proponendo la bellezza del mondo attraverso uno spaziare trans-mediale tra cultura alta e pop, ben sapendo che cultura significa anche fumetto, cinema, televisione e canzone. Scopriamo così un modo di fare didattica in anticipo sui tempi e forse ancora oggi innovativo. Leggiamo inoltre degli scontri con i presidi, delle amicizie con i colleghi, delle maldicenze di alcuni e della stima di molti ragazzi, cui Vecchioni ha letteralmente cambiato la vita. Uno sguardo viene inoltre riservato alla storia della scuola e dei giovani italiani, all'inizio combattivi e idealisti, poi sempre più chiusi e distaccati. Anche Vecchioni intanto cambia: dall'adrenalina dei primi giorni alla stanchezza del prepensionamento, fino all'entusiasmo dell'ultima avventura universitaria.
19,50

Rivoluzioni. L’insurrezione poetica e la rivolta politica. Controcultura (1955-1980)

Rivoluzioni. L’insurrezione poetica e la rivolta politica. Controcultura (1955-1980)

Federico Ballanti, Ernesto Assante

Libro

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 384

Cosa lega Marcuse e Jean-Paul Sartre, Che Guevara e Jim Morrison, Frantz Fanon e la Pantere Nere, gli hippie e Allen Ginsberg, Bob Dylan e i Pink Floyd? Quali sono le tradizioni e le innovazioni che costituiscono il pensiero contemporaneo, da dove arrivano le modalità di lettura e di comprensione del reale che sono proprie all’oggi? In breve, quali sono le radici del presente, da quale ideale discende l’attuale reale, chi ha posto le premesse del nostro mondo? E ancora, quali sono le correnti che hanno modificato la nostra percezione del reale e fin dove possiamo risalire? In questo studio si cerca di rimontare il corso del tempo, riannodare qualche legame, riconoscere le origini. Il libro ricostruisce, in una grande narrazione plurale, gli anni della controcultura e i suoi protagonisti che, tra la fine della seconda guerra mondiale e il 1980, tra teoria, arte e prassi, hanno scosso gli equilibri politici e culturali del pianeta e cambiato il mondo. Perché rivoluzioni al plurale? Perché si è trattato di un grande movimento generazionale, collettivo e mondiale. Questo gruppo, che potremmo paragonare alla folla di grandi personaggi radunati dai Beatles nel 1967 sulla foto di copertina di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, ha da tutti i punti di vista attivato quei processi di innovazione e cambiamento che definiamo, al plurale, “rivoluzioni”. Questi legami e le loro mille possibili relazioni sono la materia di cui è formato questo libro, che spazia tra poesia e musica, politica e riflessione sociale, storia e rivolta, usando alcuni nomi e scritti come aree di confronto, zone critiche, pensieri di riferimento. Per costruire un mosaico dei sogni ma anche delle speranze.
22,00

Scream and shout. La storia e la musica degli Arcade Fire

Scream and shout. La storia e la musica degli Arcade Fire

Fernando Rennis

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 240

Gli Arcade Fire sono uno dei pochi gruppi indie riuscito nell’intento di squarciare il velo del mainstream con una manciata di album osannati dalla critica e una potenza live che li ha caratterizzati sin dagli esordi. Se Funeral e Neon Bible hanno attirato l’attenzione della stampa e di personaggi del calibro di David Bowie, Lou Reed e David Byrne, The suburbs, grazie anche alla vittoria ai Grammy del 2011, ha segnato una vera e propria esplosione in termini di fama che non ha scalfito l’integrità artistica della band. Per questo collettivo di musicisti così eterogeneo e imprevedibile ogni nuovo album è una sfida a migliorarsi, un tentativo di fondere nuove sonorità alla propria cifra stilistica consolidatasi nel tempo eppure in costante aggiornamento. La storia, la musica e l’alchimia che lega i fratelli Win e Will Butler, Régine Chassagne, Richard Reed Parry, Tim Kingsbury e Jeremy Gara hanno contribuito a rendere questa scalata al successo un percorso lungo e intenso in cui l’ambizione e la determinazione hanno giocato un ruolo fondamentale. "Scream & shout" ripercorre la storia del gruppo di Montréal scandagliando gli aneddoti, le canzoni, i testi, le copertine e le influenze musicali che hanno determinato l’ascesa di quella che per il Telegraph è la "miglior band dal vivo del mondo" e tentando di consegnare un ritratto veritiero del collettivo in quello che, a oggi, è il libro più completo e aggiornato sugli Arcade Fire.
17,50

A suon di pinte. Teoria e pratica dell'abbinamento birra/rock

A suon di pinte. Teoria e pratica dell'abbinamento birra/rock

Luca Modica

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2015

pagine: 144

14,00

E Street Shuffle. I giorni di gloria di Bruce Springsteen & the E Street Band

E Street Shuffle. I giorni di gloria di Bruce Springsteen & the E Street Band

Clinton Heylin

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2013

pagine: 430

Il posto che Bruce Springsteen occupa nel pantheon del rock è frutto principalmente dei dischi e degli infuocati concerti fatti con la E Street Band negli anni Settanta e Ottanta. Incentrato su nuove interviste a compagni e colleghi di Springsteen, questa illuminante biografia di Clinton Heylin cattura il Boss nella fase classica della sua carriera, offrendo un vivace ritratto della sua ascesa da provinciale di Asbury Park a megastar internazionale. Heylin traccia con cura i progressi di Springsteen come songwriter e come performer, pedinando le prime svolte che condussero l'artista al fatale incontro con il mitico dirigente della Columbia John Hammond. Disseppellendo vario materiale d'archivio, registrazioni, bootleg, appunti della Sony, ci svela l'evoluzione del processo creativo di Springsteen, facendo luce sul ruolo del pianista/arrangiatore David Sancious e su quello di Little Stevie Van Zandt. Il ritratto di Bruce che emerge da queste pagine mostra un uomo determinato a rendere viva la sua visione d'autore, restando fedele alla sua musa anche a costo di frustrare la band e la casa discografica gettando via interi album di grandi canzoni. La narrazione ricca di sfumature di Heylin rivela il contrasto tra gli esaltanti concerti grazie ai quali la band è diventata leggendaria e i dischi di studio dalla cui difficile gestazione si evince l'ossessivo perfezionismo del loro creatore.
25,00

Van der Graaf Generator. La biografia italiana

Van der Graaf Generator. La biografia italiana

Paolo Carnelli

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2013

pagine: 239

L'8 febbraio del 1972, i Van der Graaf Generator sbarcavano in Italia iniziando la loro prima tournée nel nostro paese con un doppio concerto al Teatro Massimo di Milano. Nonostante la band avesse alle spalle già quattro album e una lunga serie di concerti in Inghilterra, Olanda, Svizzera e Germania (compreso il celebre Six Bob Tour insieme a Genesis e Lindisfarne) il loro seguito in Europa era decisamente modesto. La sorpresa fu grande quando, già all'arrivo all'aeroporto, il gruppo fu accolto da decine di fan inneggianti alla loro musica, che accompagnarono i musicisti lungo il percorso verso il teatro, dove la polizia faticava a tenere a bada la folla che spingeva per entrare. Il rapporto tra i Van der Graaf Generator, gruppo di punta del movimento rock progressivo inglese, e il nostro paese è sempre stato speciale, anche se movimentato e non privo di imprevisti: dalle tortuose tournée del 1972 (ben tre in pochi mesi per un totale di 43 date, compreso il leggendario Festival Pop di Villa Pamphilii a Roma), ai trionfali concerti del 1975 culminati con il furto di tutta la strumentazione subito nella Capitale, fino alla inaspettata reunion del 2005. In mezzo, le collaborazioni e i concerti del leader del gruppo, Peter Hammill, e dei suoi compagni, con artisti italiani come Le Orme, Alan Sorrenti, PFM. "Van der Graaf Generator. La biografia italiana" racconta per la prima volta in Italia quarant'anni di storia del Generatore...
19,50

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.