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Libri di Francesco Brusco

La voce del padrone. Suoni e racconti dagli studi di registrazione

La voce del padrone. Suoni e racconti dagli studi di registrazione

Francesco Brusco

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2024

pagine: 208

L'epoca d'oro degli studi di registrazione italiani, dalla metà degli anni Sessanta all'avvento del digitale, rivive nelle testimonianze inedite di musicisti, produttori, tecnici del suono e assistenti, protagonisti di quell'avventura eppure rimasti a lungo dietro le quinte. Le loro memorie si intrecciano ripercorrendo la storia discografica italiana e l'evoluzione della produzione in studio, le cui conseguenze sono a un tempo artistiche, tecnologiche e sociali. Sull'asse tra Roma e Milano, dalla Tiburtina a via Quintiliano, tra basiliche e castelli, si ritrovano nomi e luoghi immortalati nella musica del loro tempo. Pur con volumi cangianti, la voce del padrone riecheggia da sempre nel discorso sulla creazione musicale: scopo di questo libro è seguirne le tracce con attenzione documentaristica e narrativa, tra suoni e racconti. L'opera si avvale della prefazione di Franco Fabbri e contiene interviste a Mauro Pagani, Alessandro Colombini, Vince Tempera, Alberto Radius, Ellade Bandini, Pino Presti, Massimo Spinosa, Luca Rossi, Silvano Chimenti, Mauro Paoluzzi, Paolo Donnarumma, Rosario Jermano, Aldo Banfi, Pietro Pellegrini, Simone Casetta.
22,00

Supplenti

Supplenti

Francesco Brusco, Martina Mengoni, Valentina Nappini

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2021

pagine: 240

Mi pongo un interrogativo kantiano: come è possibile Roma?” sembra abbia detto una volta Franco Fortini arrivando nel caos di Termini. La stessa battuta si potrebbe ripetere per la nostra scuola. Questo romanzo racconta l’anno scolastico di tre trentenni che passano per tutte le stazioni della fantozziana via crucis cui vengono sottoposti i “laureati in precariato”: convocazioni affollate dove il prossimo ti appare “sostanzialmente mostruoso”, contratti collettivi temibili “come la Sibilla” (cioè per ciò che non dicono), scrutinii più grotteschi di quelli usciti dalla fantasia di Mastronardi, Piani Educativi Individualizzati che hanno più livelli di lettura della Divina Commedia. Siamo in un liceo che ereditando lo spirito della morettiana Marilyn Monroe è intitolato a DiCaprio, ma nei cui corridoi rimangono ancora le insegne crepuscolari di mezzo secolo fa: fotocopiatrici che si avviano con un colpo di tacco alla Fonzie, armadietti pieni di garze scadute nei primi anni novanta, lampadine fulminate. Tra i reperti si contano anche gli ultimi insegnanti sadici vecchio stampo, come il fascista che vuol propinare ai ragazzi con problemi di apprendimento un progetto sui bersaglieri, e tipi intramontabili come l’Orlando Borioso, il professore che si finge un poeta bohémien “ad baccaglium ficae”. Gianna, Carla e Nicola oscillano tra il tentativo donchisciottesco di comunicare con gli alunni oltre le barriere di burocrazia e smartphone e la tentazione di imboscarsi mostrandosi occupatissimi, secondo l’esempio del collega che sfreccia di continuo per i corridoi con in mano “una piccola risma di fogli” su cui non c’è scritto niente. La sua descrizione ricorda quella dei “quartari” di Luciano Bianciardi, e forse non è un caso: l’ambientazione è toscana, e gli autori hanno un ottimo orecchio per i gerghi e i tic del lavoro culturale. Qui però la satira si scioglie in una comicità esuberante alla Tom Sharpe. Si può pensare che il suo oggetto sia stato irreversibilmente travolto dalla pandemia. Ma in realtà il dibattito pedagogico di quest’ultimo anno non ha fatto che estremizzare i caratteri metafisici del MIUR: dubitiamo che un romanzo sulla scuola italiana, soprattutto se parla così realisticamente di supplenti, possa diventare un romanzo storico.
16,00

Guccini. Frammenti di un discorso musicale

Guccini. Frammenti di un discorso musicale

Francesco Brusco

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2020

pagine: 196

Le canzoni, afferma Guccini, “non sono né poesia né musica, sono canzoni, hanno cioè una loro specificità artistica e una loro precisa dignità”. Eppure, gran parte della letteratura relativa all’opera dei cantautori tende ancora a concentrarsi quasi esclusivamente sui testi. Se ciò è indicativo dell’altissima qualità letteraria della canzone d’autore italiana, è senz’altro riduttivo e anacronistico astrarre i versi dalla musica, componente imprescindibile di questa particolare forma espressiva. Partendo dalle parole che Francesco Guccini ci regala nell’intervista iniziale, questo volume intende quindi contribuire alla bibliografia a lui dedicata analizzando la sua poetica musicale, tracciandone origini, influenze, contesto, linguaggio. Un racconto in cui alla voce narrante del cantautore rispondono in coro quelle dei suoi musicisti, protagonisti di una pluridecennale esperienza artistica. Una storia di basiliche e mulini, luci rosse e suoni gialli, sale d’incisione, palchi, osterie di fuori porta. Un discorso musicale, da leggere ma soprattutto da ascoltare.
12,00

Faber nella bottega di De André. Musica, musicisti e produzione collettiva nell'opera del più grande cantautore italiano

Faber nella bottega di De André. Musica, musicisti e produzione collettiva nell'opera del più grande cantautore italiano

Francesco Brusco

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2019

pagine: 159

Cantautore per eccellenza, artigiano di suoni e parole. Fabrizio De André non è solo poeta e genio solitario nel senso "romantico" del termine, ma musicista moderno, maestro di una bottega in cui si avvicendano le più grandi firme della canzone italiana del Novecento. Un'arte nuova, che vive di nuovi strumenti e professioni. Partendo da uno sguardo a 360 gradi sul Faber musicista — chitarrista, cantante, compositore, performer — varchiamo la soglia della bottega di De André per riscoprirne collaboratori, musicisti, colleghi e discepoli; figure che in vario grado concorrono alla realizzazione della sua opera. Una bottega moderna, in cui si produce per nuovi committenti — l'industria discografica e dello spettacolo — e per un nuovo pubblico, il cui ruolo è sempre più importante. Una produzione collettiva, ma allo stesso tempo unitaria, per un nuovo concetto di authorship nella popular music. Fabrizio De André, attraverso la sua opera, il suo messaggio e la sua immagine, ci parla ancora; lo fa per sé, per i suoi collaboratori, per i suoi ascoltatori. Parla, in maniera autorevole, con più voci. Con una sola invece, canta, riunendo in maniera sublime tutti i frammenti di un discorso sempre vivo.
15,00

Revolution. Il '68 dei Beatles

Revolution. Il '68 dei Beatles

Francesco Brusco

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2018

pagine: 156

Smessi i panni della Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, scesi dal bus del Magical Mystery Tour, i Beatles abbandonano le visioni psichedeliche per rivolgersi alla trascendenza professata dal nuovo guru, il Maharishi Yogi. Dal suo ashram alle pendici dell’Himalaya, mentre altrove è già tumulto, essi imboccano la Long and Winding Road al termine della quale si scopriranno non più un’unica entità ma quattro individui, ognuno con lo sguardo rivolto a un diverso punto cardinale. Le gemme raccolte lungo questo cammino, stupende quanto diseguali, comporranno l’acclamato White Album, disco di assoluta sincerità sonora dopo l’estasi di Sgt. Pepper, a conclusione del loro tormentato 1968. Un anno di utopie, tensioni e rivoluzioni anche per la band di Liverpool. La creazione della Apple e il suo maldestro tentativo di “comunismo occidentale”; l’arrivo di Yoko Ono e l’approccio lennoniano all’arte concettuale; i primi progetti solisti; gli scandali e le crisi personali; le voci in rivolta di una gioventù che li ha eletti a portavoce assoluti e che adesso ne attende la presa di posizione. Tre brani di John Lennon, Revolution, Revolution 1 Revolution 9 (suo personale ritratto sonoro del Maggio francese), offrono altrettante voci – non prive di ripensamenti – alle sue certezze sul bisogno di cambiare il mondo e ai suoi dubbi sul come farlo. Ancor più numerose e vibranti le risposte dei movimenti, degli intellettuali e degli artisti impegnati di mezzo mondo, dalla New Left a Jean-Luc Godard. Proprio il punto di vista della ricezione, dei destinatari del messaggio lanciato dalla band, occupa un posto centrale in questo racconto: dal ’68 visto dai Beatles, ai Beatles visti dal ’68. Dodici mesi cruciali racchiusi in un doppio Lp, due 45 giri e un film, che parlano con ispirata maturità di un’irripetibile esperienza artistica e di costume che, prima di avviarsi all’epilogo, incide con rinnovato vigore sulla cultura e sulla società di quel Sessantotto e degli anni a venire. Con la prefazione di Donato Zoppo.
15,00

Estetica di Sgt. Pepper. Genesi, linguaggi e ricezione del capolavoro dei Beatles

Estetica di Sgt. Pepper. Genesi, linguaggi e ricezione del capolavoro dei Beatles

Francesco Brusco

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 287

Cosa resta di "Sgt. pepper's lonely hearts club band" a mezzo secolo dalla sua uscita? In che modo la Cloud Generation fruisce di questo capolavoro? Qual è il suo vero contenuto musicale? E ancora, è davvero l'apice della carriera dei Beatles e il disco più influente della storia? In occasione del suo cinquantesimo anniversario queste domande sono tornate alla ribalta, fra celebrazioni e riesami che spesso tuttavia cedono il passo al mito e alla nostalgia. Questo saggio nasce proprio per rispondere a tali quesiti attraverso un'approfondita analisi dell'album: i componenti elementari del linguaggio musicale (armonia, melodia, ritmo, ecc.) e quelli specifici della popular music (arrangiamento, registrazione, editing, produzione), le forme e gli stili, i testi. Il contributo dei singoli membri del gruppo e quello di George Martin; gli ingredienti realmente innovativi e quelli di continuità con il periodo precedente; il confronto con la musica del biennio 1966-'67; la Swinging London, l'LSD, l'India, e il loro vero impatto su sgt. pepper. Uno sguardo - e un ascolto - in profondità, al di là del mito, per comprendere e apprezzare l'essenza del più celebre disco di tutti i tempi, e capire quanto del suo messaggio arrivi ancora a noi: dal vinile a Spotify, dalla Summer of Love all'epoca dello streaming.
22,00

La voce del padrone. Suoni e racconti dagli studi di registrazione

La voce del padrone. Suoni e racconti dagli studi di registrazione

Francesco Brusco

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2022

pagine: 192

L'epoca d'oro degli studi di registrazione italiani, dalla metà degli anni Sessanta all'avvento del digitale, rivive nelle testimonianze inedite di musicisti, produttori, tecnici del suono e assistenti, protagonisti di quell'avventura eppure rimasti a lungo dietro le quinte. Le loro memorie si intrecciano ripercorrendo la storia discografica italiana e l'evoluzione della produzione in studio, le cui conseguenze sono a un tempo artistiche, tecnologiche e sociali. Sull'asse tra Roma e Milano, dalla Tiburtina a via Quintiliano, tra basiliche e castelli, si ritrovano nomi e luoghi immortalati nella musica del loro tempo. Pur con volumi cangianti, la voce del padrone riecheggia da sempre nel discorso sulla creazione musicale: scopo di questo libro è seguirne le tracce con attenzione documentaristica e narrativa, tra suoni e racconti. L'opera si avvale della prefazione di Franco Fabbri e contiene interviste a Mauro Pagani, Alessandro Colombini, Vince Tempera, Alberto Radius, Ellade Bandini, Pino Presti, Massimo Spinosa, Luca Rossi, Silvano Chimenti, Mauro Paoluzzi, Paolo Donnarumma, Rosario Jermano, Aldo Banfi, Pietro Pellegrini, Simone Casetta.
22,00

Più lontane stagioni

Più lontane stagioni

Francesco Brusco

Libro

editore: De Ferrari

anno edizione: 1995

pagine: 100

8,26

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