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Libri di Martina Mengoni

Il carteggio con Heinz Riedt

Il carteggio con Heinz Riedt

Primo Levi

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 472

Heinz Riedt era un tedesco molto diverso da quelli che Primo Levi conobbe ad Auschwitz: fu soldato nella Wehrmacht e poi partigiano nella Resistenza veneta; lavorò con Brecht e tradusse Goldoni, Calvino e Pinocchio; visse a Berlino Est e poi fuggì in Germania Ovest con la famiglia. E fu lui a tradurre in tedesco “Se questo è un uomo” e “Storie naturali”. Ai quesiti lessicali che Riedt gli pone, Levi risponde rievocando il gergo e le espressioni del Lager. La ricerca della parola più adatta costringe Levi a rituffarsi nella sua drammatica esperienza per riportarla nella lingua in cui l’ha vissuta: il tedesco. Ma le loro lettere non riguardano solo il lavoro tecnico della traduzione: a poco a poco diventano un dialogo fra amici che si scambiano opinioni sulla letteratura, sulla politica, sul mondo editoriale, e sulle rispettive vite. Questo con Heinz Riedt è il primo carteggio di Levi pubblicato in volume.
23,00

Storie naturali

Storie naturali

Primo Levi

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 304

Le “Storie naturali” escono nel 1966 con lo pseudonimo Damiano Malabaila. È la casa editrice a suggerire a Primo Levi una presa di distanza da questi racconti così lontani dai due libri pubblicati in precedenza: “Se questo è un uomo” e “La tregua”. Lungimirante, tuttavia, è Calvino nel dettare una fascetta che consiste di un’unica parola: «Fantascienza?» I curatori della nuova edizione collocano queste quindici invenzioni e premonizioni, questi punti di vista capovolti, questi divertenti giochi linguistici, in un ampio orizzonte storico, sociologico e letterario, senza trascurare gli spiragli da cui a sorpresa balena il Lager. E oggi che finalmente sappiamo distinguere il testimone dallo scrittore, “Storie naturali” si offre ai lettori come una possibile nuova scoperta di Levi e, nello stesso tempo, come un suo possibile libro totale.
13,00

Supplenti

Supplenti

Francesco Brusco, Martina Mengoni, Valentina Nappini

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2021

pagine: 240

Mi pongo un interrogativo kantiano: come è possibile Roma?” sembra abbia detto una volta Franco Fortini arrivando nel caos di Termini. La stessa battuta si potrebbe ripetere per la nostra scuola. Questo romanzo racconta l’anno scolastico di tre trentenni che passano per tutte le stazioni della fantozziana via crucis cui vengono sottoposti i “laureati in precariato”: convocazioni affollate dove il prossimo ti appare “sostanzialmente mostruoso”, contratti collettivi temibili “come la Sibilla” (cioè per ciò che non dicono), scrutinii più grotteschi di quelli usciti dalla fantasia di Mastronardi, Piani Educativi Individualizzati che hanno più livelli di lettura della Divina Commedia. Siamo in un liceo che ereditando lo spirito della morettiana Marilyn Monroe è intitolato a DiCaprio, ma nei cui corridoi rimangono ancora le insegne crepuscolari di mezzo secolo fa: fotocopiatrici che si avviano con un colpo di tacco alla Fonzie, armadietti pieni di garze scadute nei primi anni novanta, lampadine fulminate. Tra i reperti si contano anche gli ultimi insegnanti sadici vecchio stampo, come il fascista che vuol propinare ai ragazzi con problemi di apprendimento un progetto sui bersaglieri, e tipi intramontabili come l’Orlando Borioso, il professore che si finge un poeta bohémien “ad baccaglium ficae”. Gianna, Carla e Nicola oscillano tra il tentativo donchisciottesco di comunicare con gli alunni oltre le barriere di burocrazia e smartphone e la tentazione di imboscarsi mostrandosi occupatissimi, secondo l’esempio del collega che sfreccia di continuo per i corridoi con in mano “una piccola risma di fogli” su cui non c’è scritto niente. La sua descrizione ricorda quella dei “quartari” di Luciano Bianciardi, e forse non è un caso: l’ambientazione è toscana, e gli autori hanno un ottimo orecchio per i gerghi e i tic del lavoro culturale. Qui però la satira si scioglie in una comicità esuberante alla Tom Sharpe. Si può pensare che il suo oggetto sia stato irreversibilmente travolto dalla pandemia. Ma in realtà il dibattito pedagogico di quest’ultimo anno non ha fatto che estremizzare i caratteri metafisici del MIUR: dubitiamo che un romanzo sulla scuola italiana, soprattutto se parla così realisticamente di supplenti, possa diventare un romanzo storico.
16,00

Variazioni Rumkowski: Primo Levi e la zona grigia

Variazioni Rumkowski: Primo Levi e la zona grigia

Martina Mengoni

Libro: Copertina morbida

editore: Zamorani

anno edizione: 2018

pagine: 64

Martina Mengoni dedica questo studio al tema della "zona grigia" che Primo Levi sviluppò partendo da un racconto, uscito nel 1977 sul giornale «La Stampa», che descrive la figura di Chaim Rumkowski, autocrate del ghetto di Lódz sotto l'occupazione nazista. Nella ricostruzione di Levi la parabola di questo ambiguo e paradossale «re dei Giudei» (è il titolo del racconto) divenne l'emblema stesso della «zona grigia»: del territorio, paradossale e ambiguo a sua volta, che separa le vittime dai loro aguzzini alla cui scoperta ed esplorazione lo scrittore dedicò il capitolo più importante del suo ultimo libro, "I sommersi e i salvati". Mettendosi a sua volta sulle piste di Rumkowski e della zona grigia, Martina Mengoni ha dato forma a un saggio critico che si impone all'attenzione per la mole sorprendente delle scoperte fattuali, per la finissima quanto rigorosa interpretazione dei testi e dei contesti, infine per la sua scrittura asciutta, chiara e veloce.
10,00

Primo Levi e i tedeschi-Primo Levi and the germans

Primo Levi e i tedeschi-Primo Levi and the germans

Martina Mengoni

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2017

pagine: 219

In "Se questo è un uomo", Primo Levi si descrive al cospetto del tedesco per antonomasia, che compendia tutti i tedeschi: il dottor Pannwitz, che «siede formidabilmente» dietro la sua «complicata scrivania». Sta per cominciare l'esame di chimica che gli può valere la sopravvivenza, e Levi dà voce al giudizio, sommario e inevitabile, su tutto un popolo: «Quello che tutti noi dei tedeschi pensavamo e dicevamo si percepì in quel momento in modo immediato. [...] "Gli occhi azzurri e i capelli biondi sono intrinsecamente malvagi. Nessuna comunicazione possibile"». Oggi sappiamo che, più tardi e altrove, lontano da Auschwitz, la comunicazione poté riprendere, e riservò sorprese. Per fortuna di Primo Levi - e dei suoi lettori - la storia con «i tedeschi» non si bloccò ai due lati di quella «complicata scrivania».
20,00

Storie naturali

Storie naturali

Primo Levi

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 296

Le "Storie naturali" di Primo Levi uscirono nel 1966 con lo pseudonimo di Damiano Malabaila. Fu la casa editrice a suggerire all'autore una qualche presa di distanza da questi racconti fantascientifici apparentemente così lontani dai due libri di Levi pubblicati in precedenza: "Se questo è un uomo" e "La tregua". Oggi che finalmente sappiamo distinguere il testimone dallo scrittore, i racconti delle "Storie naturali", come già quelli del "Sistema periodico", sono destinati a crescere nella considerazione dei critici e dei lettori. È un libro di invenzioni geniali, di incredibili premonizioni, di punti di vista capovolti, di giochi linguistici molto divertenti. Però, a leggerli così come li leggono i curatori di questa edizione, si potranno trovare momenti inquietanti nei quali gli incubi del Lager tornano in forme nuove. Un grande libro del Novecento per celebrare al meglio i cento titoli della collana «Letture Einaudi».
20,00

«I sommersi e i salvati» di Primo Levi. Storia di un libro (Francoforte 1959-Torino 1986)

«I sommersi e i salvati» di Primo Levi. Storia di un libro (Francoforte 1959-Torino 1986)

Martina Mengoni

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 317

"I sommersi e i salvati" è l'ultimo libro scritto e pubblicato da Primo Levi. Percepito a lungo dalla critica come un libro-testamento, ha avuto in realtà una lunga genesi, che attraversa quasi tre decenni della vita dello scrittore. È dal 1959, quando riceve la notizia che "Se questo è un uomo" sarà tradotto in Germania, che Levi inizia a interrogarsi nuovamente sulla sua esperienza ad Auschwitz: dialogando innanzitutto con il suo traduttore, poi entrando in corrispondenza con i suoi lettori tedeschi e infine, a partire dagli anni Settanta, attraverso un confronto vivace con gli studenti.
23,00

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