Vita e Pensiero: Università/Ricerche/Storia
Come i cinesi divennero gialli. Alle origini delle teorie razziali
Walter Demel
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: 124
Il saggio di Demel determina e mette a fuoco questo passaggio storicamente importante per la coscienza europea attraverso la ricognizione di una vicenda esemplare: come i cinesi divennero 'gialli'. Dagli inizi del Cinquecento alla fine del Settecento viaggiatori e missionari recatisi in Estremo Oriente relazionano sull'aspetto fisico dei cinesi affermando che essi sono di aspetto e di carnagione molto simili agli europei. Se in Occidente i pregiudizi nei confronti di popoli diversi sono di antica data, le prime formulazioni di vere e proprie teorie della razza risalgono solo alla seconda metà del secolo XVII. Demel ripercorre sinteticamente le posizioni di autori quali Bernier, Buffon, Kant e Linneo, variamente impegnati nello sforzo di creare ciascuno una propria teoria della razza imperniata fra l'altro sul riconoscimento del differente colore della pelle: nella ricostruzione di Demel risulta interessante e significativo il contributo dato dall'Illuminismo al consolidamento del pregiudizio razziale. Dalla convinzione che i cinesi non possano essere del tutto bianchi si passa, durante il secolo XIX, ad attribuire loro il colore giallo. Ma perché il giallo? In quanto intermedio fra il bianco e il marrone, il giallo esprime l'immagine ambivalente della civiltà cinese: per quanto apparisse arretrata nei confronti della coeva civiltà europea, ben difficilmente si poteva negare la sua superiorità rispetto al livello culturale di altri popoli...
Amintore Fanfani. Formazione culturale, identità e responsabilità politica
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2014
pagine: 432
La collocazione di Fanfani nella storia d'Italia è certamente determinata dalla sua azione politica. D'altro canto non può essere negato che, nel momento dell'impegno per la ricostruzione materiale, sociale e civile dell'Italia, Fanfani era animato e sostenuto da un bagaglio di valori, di idee e di programmi che erano stati acquisiti "alla scuola di padre Gemelli". Da qui l'importanza dei saggi contenuti in questo volume che consentono di conoscere, in modo più approfondito, gli studi di Fanfani nell'Università Cattolica e la genesi dei due grandi lavori del 1932 e del 1934. Attento a ricostruire le origini del capitalismo e a esaminare le sue fasi di sviluppo, lo statista toscano non mancò di prestare attenzione alle forme alternative di trasformazione del sistema economico, capaci di andare oltre il modello proprio del liberalismo classico. Da qui il suo interesse per il "neoistituzionalismo americano", il suo contributo alla definizione di un "corporativismo cattolico" ben distinto dal corporativismo fascista, l'attenta lettura delle opere di Maritain e di Mounier. Emerge dai diversi saggi una nuova biografia scientifico-politica di Amintore Fanfani, che ha una sola ambizione, quella di avere aperto nuove linee di indagine, capaci di contribuire a una migliore conoscenza della storia d'Italia tra gli anni Trenta e Sessanta del XX secolo.
Legati e delegati papali. Profili, ambiti d'azione e tipologie di intervento nei secoli XII-XIII
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2011
pagine: 408
I saggi raccolti in questo volume sono il frutto di un workshop internazionale organizzato nel quadro del progetto PRIN 2007: "Gerusalemme, Oriente latino e Levante: aspetti e problemi dei rapporti tra Italia e il 'continente-Mediterraneo'" (coordinatore nazionale, Franco Cardini). Grazie al contributo offerto non solo dai membri dell'unità di ricerca attiva presso l'Università Cattolica, ma anche da alcuni studiosi di altre università europee (Svizzera, Francia, Germania, Regno Unito) è qui offerta una messa a punto dell'attività dei rappresentanti del papa in sede locale: i legati e i delegati. La ricostruzione delle loro carriere e dei loro interventi consente di gettare nuova luce anche sulla vita politica e religiosa dei secoli centrali del medioevo. Sulla base di ampia documentazione - molta inedita e qui pubblicata per la prima volta - emergono così risultati originali circa i compiti della rappresentanza papale e i suoi limiti. Scritto con la collaborazione di Renato Mambretti e Pietro Silanos.
Il «Rex Sacrorum» a Roma e nell'Italia antica
Edoardo Bianchi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: X-255
Il volume è dedicato al rex sacrorum, una figura sacerdotale che, nonostante la sua attestazione letteraria ed epigrafica a Roma e in altre città dell'Italia antica, non è stata finora oggetto di una trattazione sistematica da parte degli storici moderni. La maggior parte dell'analisi verte sul più documentato rex sacrorum di Roma: del sacerdozio si ricostruisce innanzitutto l'origine, avvenuta nel momento del passaggio dall'ordinamento monarchico a quello repubblicano; quindi se ne ripercorre l'evoluzione durante i secoli della repubblica, specialmente nei rapporti con il pontefice massimo, e dell'impero, fino alla sua cancellazione in età cristiana; infine, si offre un quadro complessivo di tutte le cerimonie festive a cui il rex sacrorum partecipava, da solo o insieme al collegio dei pontefici. Altra sezione è invece riservata allo studio delle epigrafi che attestano reges sacrorum nelle città italiche, dalla latina Boville all'etrusca Fiesole, senza peraltro trascurare la figura del rex Nemorensis, qui riletta in chiave politico-istituzionale: il risultato è un'indagine che, superando la tradizionale prospettiva romanocentrica, ricostruisce la varietà di sviluppi a cui andò incontro la regalità antica in area tirrenico-laziale.
Anselmo IV da Bovisio arcivescovo di Milano (1097-1101). Episcopato e società urbana sul finire dell'XI secolo
Alfredo Lucioni
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: 260
Nello scorcio del secolo XI si attenuò la intensa conflittualità che per alcuni decenni aveva sconvolto Milano. La progressiva scomparsa dalla scena della pataria creò le premesse per l'emergere nel ceto dirigente cittadino, nell'ultimo quarto del secolo, di posizioni favorevoli all'avvio di contatti con il papato riformatore, fino a giungere alla riammissione della Chiesa ambrosiana nella comunione con Roma al tempo di papa Urbano II. Attraverso l'analisi di fonti di varia natura, questo libro ricostruisce il clima nel quale era immersa la società milanese in quel periodo, illustra le tensioni che accompagnarono la comparsa di nuove forze in campo politico ed ecclesiale, riconosce le prime tracce dell'attività dell'organismo comunale in formazione.Tutte le novità maturate in quegli anni si ritrovano operanti durante l'episcopato di Anselmo IV da Bovisio (1097-1101), che la storiografia ha finora descritto come debole figura imposta da Roma. L'arcivescovo si rivela invece uomo energico e abile nell'intessere un dialogo con le varie componenti della città, così da riuscire a riconquistare - forse per l'ultima volta - quel ruolo di vertice nel governo della società urbana milanese già ricoperto da molti suoi predecessori.
Un po' di bene. L'istituto delle Suore Sacramentine di Bergamo dalle origini al secondo dopoguerra (1882-1950)
Giovanni Gregorini
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: XVIII-410
Il volume ripercorre la storia dell'Istituto delle Suore Sacramentine di Bergamo, fondato da madre Geltrude Comensoli, dalle sue origini -individuate a partire dal 1882 - fino al secondo dopoguerra. Tale evoluzione storica viene qui indagata in una prospettiva prevalentemente economica, sociale, finanziaria e organizzativa, secondo il profilo metodologico di ricerca applicato da alcuni anni dal gruppo di ricercatori coordinato da Mario Taccolini, presso il Dipartimento di Scienze storiche e filologiche dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. In particolare il primo capitolo del libro analizza l'evoluzione carismatica della presenza della congregazione religiosa bergamasca in Italia e nella sua prima apertura missionaria mondiale. Nella seconda parte dello studio si affronta la delicata e nodale questione della gestione patrimoniale dei beni di volta in volta acquisiti dall'istituto. Nella terza viene approfondito l'aspetto legato all'andamento cronologico e qualitativo della demografia riferibile alla congregazione, tema strettamente correlato a quello della valorizzazione delle risorse umane convenute nella famiglia religiosa nel corso del tempo. Nell'ultimo capitolo, per molti versi il più innovativo, vengono enucleate le dinamiche reddituali e di funzionamento economico dell'istituto, potendo attingere le informazioni fondamentali da una lunga serie storica di dati di bilancio.
Opere sociali e responsabilità d'impresa. Casi e temi nel Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2009
pagine: 320
I dislivelli di potere nelle imprese moderne sono stati sovente filtrati da azioni di responsabilità sociale classificate dagli storici sotto l'etichetta schematica del paternalismo. Lo studio di alcuni casi esemplari, ben identificabili nel Novecento italiano, evidenzia che le molteplici manifestazioni delle opere sociali d'impresa (o di welfare aziendale) hanno talvolta indotto alcuni piani di rispetto reciproco tra datori di lavoro e lavoratori dipendenti. In questa materia molto densa di situazioni e di comportamenti differenziati, accanto alle forme più retrive del dominio padronale e del duro aziendalismo, sono identificabili esempi di benevolenza imprenditoriale umanamente ispirata e occasioni per ampliare i margini di autonomia economica e sociale dei lavoratori e per consolidare il ruolo delle relazioni contrattuali. La comparazione con altri ambienti evidenzia le sofferte specificità dell'esperienza italiana. Ma nonostante i vincoli materiali e comportamentali, nel nostro secondo dopoguerra una serie composita di iniziative responsabili ha contribuito a realizzare ambiti di tutela della persona destinati ad arricchire l'incerto sistema di welfare state nostrano.
Religiosi, religioni, economia e società nell'Italia contemporanea
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2008
pagine: 254
Il volume raccoglie gli Atti del colloquio di studio nazionale svoltosi a Brescia il 6 ottobre 2006. La prima parte della pubblicazione approfondisce, in una cornice storica generale, il rapporto tra le nuove congregazioni religiose e la società italiana nel XIX e nel XX secolo. La seconda parte è dedicata ad alcuni casi di studio riferiti alle fonti, agli strumenti e ai più recenti profili di indagine attinenti ad alcune congregazioni esistenti sul territorio nazionale, ponendo una singolare attenzione alle dinamiche di sviluppo patrimoniale, finanziario e reddituale, come pure di funzionamento organizzativo interno e di gestione delle risorse da investire nelle diverse comunità in cui le congregazioni religiose sono inserite.
Diodoro siculo. Introduzione generale. Biblioteca storica. Commento storico
Dino Ambaglio, Franca Landucci Gattinoni, Luigi Bravi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2008
pagine: 150
Questo volume costituisce l'introduzione generale ai singoli contributi prodotti nell'ambito del progetto di ricerca "Commento storico alla Biblioteca di Diodoro", ideato da gruppi di ricerca attivi nel campo della storia antica appartenenti alle Università di Bologna, di Milano (Università Cattolica del Sacro Cuore), di Pavia e di Firenze e cofinanziato dal MIUR. Il progetto prevede di completare il commento complessivo della Biblioteca, compresi i libri frammentari, nel corso di alcuni anni.Benché lo storico-epitomatore siciliano abbia raccolto nella critica moderna il peggio, dal sarcasmo all'insulto, che si possa dire di uno storico e benché sia certo che egli non ha fatto molto per evitarlo, i suoi libri meritano ancora largamente di essere letti e studiati: ciò vale per i periodi storici per i quali Diodoro è di fatto la nostra unica fonte, ma anche per quelli meglio conosciuti, a proposito dei quali ci ha conservato preziose informazioni sia integrative sia alternative. L'appoggio di un commento che finora - con qualche eccezione notevole - è mancato costituisce uno strumento imprescindibile.
Diodoro Siculo. Biblioteca storica. Libro XVIII. Commento storico
Franca Landucci Gattinoni
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2008
Benché lo storico-epitomatore siciliano abbia raccolto nella critica moderna il peggio, dal sarcasmo all'insulto, che si possa dire di uno storico e benché sia certo che egli non ha fatto molto per evitarlo, i suoi libri meritano ancora largamente di essere letti e studiati: ciò vale per i periodi storici per i quali Diodoro è di fatto la nostra unica fonte, ma anche per quelli meglio conosciuti, a proposito dei quali ci ha conservato preziose informazioni sia integrative sia alternative. L'appoggio di un commento che finora - con qualche eccezione notevole - è mancato costituisce uno strumento imprescindibile. Il libro XVIII, che copre i 6 anni compresi tra il 323 e il 318 a.C., è interamente dedicato ai primi tentativi di sistemazione dell'impero di Alessandro Magno, dopo la subitanea scomparsa del giovane sovrano macedone, nel giugno del 323, con la totale esclusione delle contemporanee vicende del Mediterraneo occidentale. Il libro XVIII è, dunque, il primo libro 'ellenistico' della Biblioteca e, insieme ai libri XIX e XX, rappresenta oggi il continuum storico più antico e più ampio sugli anni compresi tra il 323 e il 302, vista la perdita di tutta la precedente storiografia ellenistica, della quale sopravvivono pochi e sparsi frammenti.
Diodoro Siculo. Biblioteca storica. Libro XIII. Commento storico
Dino Ambaglio
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2008
pagine: 242
Questo volume è uno dei risultati, tra i primi a comparire, del progetto di ricerca "Commento storico alla Biblioteca di Diodoro", ideato da gruppi di ricerca attivi nel campo della storia antica appartenenti alle Università di Bologna, di Milano (Università Cattolica del Sacro Cuore), di Pavia e di Firenze e cofinanziato dal MIUR. Il progetto prevede di completare il commento complessivo della Biblioteca, compresi i libri frammentari, nel corso di alcuni anni. Benché lo storico-epitomatore siciliano abbia raccolto nella critica moderna il peggio, dal sarcasmo all'insulto, che si possa dire di uno storico e benché sia certo che egli non ha fatto molto per evitarlo, i suoi libri meritano ancora largamente di essere letti e studiati: ciò vale per i periodi storici per i quali Diodoro è di fatto la nostra unica fonte, ma anche per quelli meglio conosciuti, a proposito dei quali ci ha conservato preziose informazioni sia integrative sia alternative. L'appoggio di un commento che finora - con qualche eccezione notevole - è mancato costituisce uno strumento imprescindibile. Il libro XIII della Biblioteca di Diodoro Siculo comprende undici anni di avvenimenti dal 415 al 405 a.C. Il periodo dice per sé l'importanza delle vicende narrate: il racconto si apre con i preparativi ateniesi per la grande spedizione in Sicilia e termina con la fine della guerra del Peloponneso e con il trattato che interrompe il primo conflitto tra i Cartaginesi e Dionisio I.
Per i bisogni dei «non raggiunti». L'Istituto Suore delle Poverelle tra Lombardia orientale e Veneto (1869-1908)
Giovanni Gregorini
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2007
pagine: 130
Il volume rende conto di una ricerca dedicata alla storia dell'Istituto Suore delle Poverelle di Bergamo, fondato nel 1869 dal sacerdote bergamasco Luigi Maria Palazzolo (1827-1886) e dalla prima madre generale Maria Teresa Gabrieli (1837-1908). Ed è prorio il ruolo di quest'ultima a emergere, per quanto concerne sia le scelte di coerente conferma ed evoluzione del carisma originario della congregazione, sia la corrispondente strategia di diffusione dell'Istituto sul territorio della Lombardia orientale e del Veneto, in fase di rapida industrializzazione tra la fine Ottocento e i primi anni del Novecento. Mediante un'analisi attenta degli aspetti economici e finanziari delle attività della congregazione religiosa, si dimostra come il conseguimento delle finalità assistenziali obbligasse, tra l'altro, a una apertura relazionale, ovvero a intessere rapporti con singoli e con istituzioni, delineando una sorta di "imprenditorialità sociale" (e religiosa, nelle motivazioni) che sola poteva reggere in un contesto di indifferenza generale, di ostilità burocratica, e di non celati paternalismi.