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Vita e Pensiero: Università/Ricerche/Storia

Il mercante e la scienza. Sul rapporto tra sapere ed economia nel Medioevo

Il mercante e la scienza. Sul rapporto tra sapere ed economia nel Medioevo

Johannes Fried

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1995

pagine: 96

Per spiegare storicamente il successo del capitalismo occidentale sono state proposte le tesi più disparate. In questo suggestivo scritto viene avanzata l'ipotesi di un nesso costitutivo e del tutto particolare fra scienza e commercio, tra "arti" e "traffici". Tale nesso reciproco, ben documentabile a partire dal Medioevo centrale, è il motivo propulsore delle conquiste scientifiche e insieme dello sviluppo economico dell'Occidente. Il saggio di Fried mostra come i mercanti e gli uomini d'affari medioevali, utilizzando le più svariate nozioni scientifiche, abbiano impresso un impulso formidabile al progresso e alla circolazione delle conoscenze e contribuito a plasmare ambiti di sapere di primaria importanza. Infatti, maggiori conoscenze possono voler dire fortuna assicurata; essere consapevoli di quanto bisogna aspettarsi oltre i confini del già noto significa limitare il rischio e insieme accrescere le possibilità di guadagno. Così, diritto e aritmetica, teoria monetaria e politica, nautica e geografia, metallurgia e molti altri campi dello scibile vengono coltivati dai mercanti con interesse e sagacia. "Non è certo un caso che le prime università e le prime grandi fiere mercantili sorgano contemporaneamente. Come le università non sono né possono essere il dominio del puro spirito, protetto dalla campana di vetro della scienza assoluta, così le fiere mercantili non sono l'espressione di un'economia senza porte né finestre, estranea alla scienza, solo materiale".
8,50

Islam e cristianesimo. L'incontro tra due culture nell'Occidente medievale

Islam e cristianesimo. L'incontro tra due culture nell'Occidente medievale

Georges C. Anawati

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1995

pagine: 112

C'è stato un periodo della storia europea in cui il rapporto tra l'islam e la cristianità non si è configurato come l'opposizione di due nemici irriducibili. Infatti, dall'VIII al XIII secolo si realizzò un incontro che, insieme ad aspri conflitti politici e religiosi, diede origine ad ampi e variegati scambi culturali nelle scienze, nella filosofia, nell'arte e nella letteratura: basti pensare all'influsso islamico sulla Sicilia nell'alto Medioevo; a quella singolare sintesi di civiltà che per sette secoli caratterizzò la Spagna musulmana fino alla Reconquista spagnola; e, infine, alle radici arabe della poesia provenzale. Questa feconda stagione culturale viene rievocata da Anawati con la maestria di chi sa sedimentare in una sintesi chiara ed equilibrata le ricerche di tutta una vita dedicata al dialogo islamo-cristiano. E proprio in tale sintesi si può cogliere l'attuazione di un dialogo autentico tra religioni e culture diverse, quello cioè che non elude gli aspetti di insuperabile differenza, ma insieme rileva i tesori delle rispettive tradizioni. Lo studio della storia è prodigo di preziosi ammaestramenti quando lo si affronta con oggettività e senza pregiudizi, come in questo saggio che si ispira agli auspici del Concilio Vaticano II: "Se nel corso dei secoli non pochi dissensi e inimicizie sono sorti tra cristiani e musulmani, il Concilio esorta tutti a dimenticare il passato e ad esercitare la mutua comprensione".
10,85

Il sapere e le lettere in Bernardino Tomitano

Il sapere e le lettere in Bernardino Tomitano

Maria Teresa Girardi

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1994

pagine: 266

Configurati come resoconto delle conversazioni occorse nella casa di Sperone Speroni all'indomani della sua elezione a 'principe' dell'Accademia degli Infiammati, i "Ragionamenti della lingua toscana" (1545 e 1546), poi "Quattro libri della lingua toscana" (1570) di Bernardino Tomitano, una tra le figure eminenti nello Studio padovano di metà Cinquecento, costituiscono il tentativo di raccogliere le molteplici questioni relative alle arti del dire in una sintesi organica avente al centro il grande tema del rapporto tra sapienza ed eloquenza. Facendo propri gli insegnamenti dei classici e del Bembo, rimeditati alla luce delle avanguardie intellettuali padovane, il Tomitano li ordina in una summa che aspira a offrirsi come punto di riferimento teorico e normativo al letterato volgare moderno, documento vivo della complessità culturale del maturo Rinascimento veneto.
23,00

Dal costituzionalismo alle costituzioni. Fonti
11,00

Rinnovamento religioso e impegno civile in Tommaso Gallarati Scotti

Rinnovamento religioso e impegno civile in Tommaso Gallarati Scotti

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1994

pagine: 396

Nel centenario della sua nascita il Centro intitolato a Tommaso Gallarati Scotti ha promosso un colloquio di studio che ha raccolto un cospicuo gruppo di amici e studiosi (Carlo Bo, Giovanni Spadolini, Ettore Passerin d'Entrèves, Piero Treves, Francesco Traniello, Pietro Scoppola, Francesco Mattesini, Giorgio Picasso, Luciano Pazzaglia, Franco Contorbia, Alfredo Canavero, Nicola Raponi, Pier Angelo Carozzi) i quali hanno ricordato la sua figura di credente, hanno illustrato la sua opera di letterato e testimoniato il suo impegno civile. Gli atti del colloquio compaiono ora, con l'aggiunta di alcuni saggi, per il richiamo ai valori civili e religiosi, alla tradizione culturale del Manzoni e del Rosmini, al modello di responsabilità e di impegno di cui Tommaso Gallarati Scotti ha dato testimonianza nella sua vita.
30,00

Il comune di Milano nell'età napoleonica (1800-1814)

Il comune di Milano nell'età napoleonica (1800-1814)

Emanuele Pagano

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1994

pagine: 328

L'età napoleonica fu decisiva per il destino storico di Milano, città divenuta capitale del vasto Stato fondato per la prima volta su basi nazionali con la Repubblica Cisalpina, ingrandito e consolidato sotto la Repubblica Italiana e il Regno d'Italia. Sulla scorta di una documentazione ampia e inedita, in questo volume si ricostruisce il processo storico che trasformò il Comune di Milano, dal sistema di potere municipale dei corpi e delle magistrature dell'epoca prerivoluzionaria agli organi e agli uffici del moderno ente locale. Il Comune viene collocato nel quadro della riforma napoleonica delle istituzioni statali e degli ordinamenti locali: se ne analizzano la composizione sociale degli organi - Amministrazione municipale, Consiglio comunale e Podestà - e il concreto funzionamento della macchina burocratica. Tra tiepida adesione e sottile resistenza al regime napoleonico, il notabilato posto alla guida dell'ente locale riesce a sviluppare un'azione amministrativa sulla società milanese avvalendosi di due strumenti principali: la leva fiscale e il bilancio di previsione. E proprio nella radicalità della riforma fiscale e finanziaria compiuta dal governo napoleonico si individua la maggiore novità anche per la vita degli enti locali: una brusca rottura con il tradizionale sistema di privilegio della "Città di Milano" sul territorio e l'affermazione dell'uguaglianza giuridica e fiscale dei comuni italici.
27,00

Istruzione professionale e società nella Lombardia austriaca

Istruzione professionale e società nella Lombardia austriaca

Mario Scazzoso

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1994

pagine: 126

L'intervento dello Stato sull'istruzione nella Lombardia austriaca del Settecento smaschera la realtà del pensiero illuminista in campo scientifico e pedagogico: la costruzione del nuovo Stato tra finzione e realtà, tra ricerca del progresso scientifico ed esigenze pratiche della Corte di Vienna, tra sentimenti egalitaristici ed interventi per l`emancipazione sociale come pretesto per perseguire il vero obiettivo dell'amministrazione pubblica: l'utilità del Principe.
11,00

Tradizione apostolica e coscienza cittadina a Milano nel Medioevo. La leggenda di san Barnaba

Tradizione apostolica e coscienza cittadina a Milano nel Medioevo. La leggenda di san Barnaba

Paolo Tomea

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1993

pagine: 702

Sorta dalle esigue fondamenta di una breve notizia tramandata da alcuni cataloghi greci dei discepoli di Cristo, la leggenda che attribuiva alla Chiesa di Milano un'origine apostolica a opera di san Barnaba svolse nel medioevo un rilevante ruolo politico nelle vicende della sede lombarda, divenendo presupposto teorico della sua eccellenza e della sua preminenza sulle rivali Aquileia e Ravenna, presidio delle sue prerogative metropolitiche e, in qualche periodo, vera arma polemica nei confronti di Roma. In questo volume, in cui si condensano anni di ricerche, l'autore costruisce per la prima volta, muovendo su una base documentaria sfaccettata e in larga parte inedita, la storia di questa tradizione nell'arco completo della sua parabola, analizzandone la nascita, le metamorfosi, le diverse implicazioni, la fortuna e tracciando un ampio quadro del grande dibattito storiografico che, dalla fine del Seicento, si accenderà su di essa.
52,16

San Bernardo e l'Italia. Atti del Convegno di studi (Milano, 24-26 maggio 1990)

San Bernardo e l'Italia. Atti del Convegno di studi (Milano, 24-26 maggio 1990)

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1992

pagine: 402

Nel vastissimo tema costituito dalla eccezionale personalità di Bernardo e dalla sua opera molteplice, il Convegno milanese del 1990 ha scelto quale angolo di osservazione l'ambito italiano: sono stati dunque considerati le ripetute missioni italiane del santo, il suo interesse per problemi ecclesiali e politici della penisola, e in primo luogo il suo pensiero sulla Chiesa locale. Hanno preso inoltre rilievo le forze politiche ed ecclesiastiche dell'Italia di allora, la temperie religiosa del momento, l'opera di riforma animata dall'abate, e infine gli ambiti culturale, artistico ed economico in cui l'opera di Bernardo viene a collocarsi.
31,00

Ecclesia in hoc mundo posita. Studi di storia e di storiografia medioevale raccolti in occasione del 70º genetliaco dell'autore

Ecclesia in hoc mundo posita. Studi di storia e di storiografia medioevale raccolti in occasione del 70º genetliaco dell'autore

Pietro Zerbi

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1992

pagine: LII-740

I rapporti tra la Chiesa "in hoc mundo posita" (Cassiodoro, Exp. in Ps. 28,1) e la società nelle varie epoche che scandiscono i lunghi periodi del fluire della storia, sono tra i problemi più avvincenti che lo storico possa affrontare nella sua indagine, specialmente se affidata a metodo rigorosamente scientifico. I saggi raccolti in questa miscellanea sono dedicati al confronto tra la Chiesa e le istituzioni politiche al vertice della 'Respublica Christiana', nonché ai massimi esponenti della cultura della piena età medioevale, attratti dall'ideale della vita evangelica. La sezione finale del volume contiene i profili di alcune eminenti figure della medievistica contemporanea, maestri ed amici dell'Autore.
55,00

Problemi di storia medioevale

Problemi di storia medioevale

Annamaria Ambrosioni, Pietro Zerbi

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1989

pagine: 248

L'uomo di cultura interroga oggi la storia soprattutto sul modo di vivere dei singoli e dei gruppi sociali, sui loro ideali, i loro problemi, le istituzioni cui hanno dato vita, collegando quella pluralità di aspetti ai fatti necessari per definire con esattezza i singoli momenti. Il volume si propone di tracciare una linea di Medioevo che abbia unità e coerenza, individuando, a questo scopo, alcuni dei temi che hanno assunto maggior rilievo nella storiografia degli ultimi decenni, e indicando gli strumenti necessari per approfondirli; non intende dunque esaminare tutti gli avvenimenti e gli aspetti di quel periodo, vuole soltanto suscitare interesse per l'età da cui trae origine l'Europa moderna.
16,00

La fuga del papa

Antonio Montefusco, Michele Lodone

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2025

pagine: 240

Un volume che analizza il "Vade mecum in tribulatione" di Giovanni Di Rupescissa, uno dei testi profetici più diffusi del Medioevo uscente, ricostruendo l'origine e la diffusione di un estratto del testo nell'Italia del Quattrocento, letto in aree diverse ma significative: l'Abruzzo di Giovanni Da Capestrano, uno dei leader dell'osservanza francescana; Firenze al tempo del Concilio (1439) e di Eugenio IV; Venezia e il suo mito di potenza portatrice di pace; l'area torinese e subalpina, una frontiera attraversata da inquietudini politiche e religiose. L'estratto, diffuso in latino e in volgare, si incentra sulla fuga del papa e della sua corte a Roma, e sull'arrivo di una figura messianica che avrebbe riportato la giustizia nel mondo.
28,00

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