Libri di Emanuele Pagano
L'Italia e i suoi Stati nell'età moderna. Dalla pace di Lodi all'Unificazione (1454-1871)
Emanuele Pagano
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2023
pagine: 320
La storia dell'Italia nell'età moderna fu per molti aspetti luminosa, pionieristica, in anticipo rispetto ai modelli europei. Lo dimostra questa sintesi, puntuale e scientificamente aggiornata, divisa in quattro parti: la prima è focalizzata sui tratti identitari della civiltà italiana, caratterizzata dal policentrismo e forgiata da processi lunghissimi che trovarono un punto di equilibrio nella stabilizzazione degli Stati territoriali, nella definizione di canoni artistici e letterari, nello sviluppo delle città e della popolazione, nelle strutture e nelle dinamiche economiche. La seconda parte è dedicata agli Stati italiani fino al 1796: una lunga fase plurisecolare che vide repubbliche e principati connettersi e contrapporsi alla ricerca di un equilibrio multipolare e di un'organizzazione interna del potere. La terza parte si concentra sulla rivoluzione profonda innescata nella vita dei popoli italiani dall'epoca franco-napoleonica, che esercitò un'influenza duratura nelle idee e nei modelli istituzionali. Il volume si chiude sul tormentato processo di unificazione sabauda, in nome di un'idea di nazione che fu l'eredità essenziale della stagione storica risorgimentale.
Milano 1814. La fine di una capitale
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 276
Fatta eccezione per il breve intermezzo dei tredici mesi austro-russi, gli anni che vanno dal 1796 al 1814 furono gli unici, per l'età moderna e contemporanea, nei quali Milano fu capitale politica di un Regno fondato per la prima volta su basi nazionali. Si trattò di una stagione decisiva per la città, che in quegli anni divenne un punto di riferimento per l’intera penisola. Nel 1814 le vicende internazionali e un colpo di mano misero fine al suo ruolo di capitale politica, ma l’eredità napoleonica rimase vitale anche nell’età successiva, consentendo a Milano di rimanere un importante laboratorio di modernità istituzionale e culturale per il Paese. I saggi qui raccolti evidenziano numerosi aspetti inediti di un’epoca fondamentale per la storia di tutto il Risorgimento che, per molti versi, attende ancora un significativo bilancio storiografico.
Questa turba infame a comun danno unita. Delinquenti, marginali, magistrati nel mantovano asburgico (1750-1800)
Emanuele Pagano
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 224
Seconda metà del Settecento: nei domini della Casa d'Austria il governo mise in atto politiche penali ispirate a esigenze di più sistematico controllo delle popolazioni e finalizzate a prevenire, oltre che a reprimere, i comportamenti sociali devianti. Tale processo s'accompagnò all'abolizione della pena di morte e della tortura giudiziaria e alla nascita della prigione moderna, quando ergastolo e lavori forzati sostituirono la forca e la condanna a remare sulle galere. Di questa fase storica Mantova e il suo antico Ducato offrono un vasto campo di osservazione, grazie a copiose fonti processuali e statistiche, rimaste quasi intonse negli archivi, fino a oggi. Se ne è tratta una storia dei delitti e delle pene, dei giudici e degli inquisiti; una storia della società, sia pure sub specie criminali. Si confermano fenomeni già segnalati in altri contesti: aumentano gli indici di criminalità, la marea di vagabondi e piccoli malviventi, in una congiuntura difficile e in una provincia di frontiera senza grandi risorse. Al contempo vacillano inveterati stereotipi letterari e storiografici sulla giustizia d'Ancien Régime. Quella penale mantovana non fu affatto una giustizia lenta né integralmente iniqua (e non solo per i parametri dell'epoca). La dirigeva, pur con scarsi mezzi, una magistratura complessivamente esperta e scrupolosa. Persino gli sbirri - i malfamati esecutori di giustizia - non sempre appaiono meritevoli della loro cattiva reputazione.
Milano e territori contermini. L'ordinamento amministrativo 1750-1923
Elisabetta Colombo, Emanuele Pagano
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2016
pagine: 322
Dalla riforma teresiana delle comunità (1750) al progetto fascista della "grande Milano" (1923) i rapporti intercorsi fra la città murata, dapprima fiscalmente protetta, e i territori contermini, "vittime" predestinate della sua espansione, tuttavia capaci di opporre la resistenza di proprie identità e istituzioni, disegnano una storia amministrativa che, entro spazi determinati, è appunto storia di amministrazione, politiche finanziarie e interessi economico-sociali in conflitto. Nel lungo periodo finirà col prevalere l'azione accentratrice dello Stato (asburgico, napoleonico, di nuovo asburgico, italiano unitario), magari condotta sotto il segno dell'egualitarismo. Si tratterà sempre, però, di un'azione intermittente e contradditoria, che, da un lato, non riconoscerà e persino cancellerà le comunità via via assorbite e, dall'altro, non restituirà un territorio della "metropoli" razionalizzato nelle dimensioni e, anche nelle prestazioni dei servizi pubblici, articolato in funzione paritaria. Così, ad esempio, il Comune "anulare" dei Corpi Santi, che, istituito nel 1781, annesso alla capitale nel 1808, ripristinato nel 1816, infine viene incorporato nel 1873 senza lasciare traccia di sé.
L'Italia e i suoi Stati nell'età moderna. Profilo di storia (secoli XVI-XIX)
Emanuele Pagano
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2014
pagine: 416
Gli Stati preunitari nell'età moderna, ovvero l'Italia "prima dell'Italia" nell'analisi di vari aspetti tra cui: identità culturale, le dinamiche politiche, istituzionali e amministrative, i mutamenti graduali e i cambiamenti improvvisi, il convulso processo di unificazione nazionale. Una sintesi puntuale e scientificamente aggiornata, rivolta soprattutto agli studenti e ai giovani che vogliono conoscere la storia del proprio Paese.
Maestri e professori. Profili della professione docente tra Antico regime e Restaurazione
Emanuele Pagano, Giovanni Vigo
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2013
pagine: 196
Il volume offre un contributo sulla genesi delle moderne figure del maestro elementare e del professore di liceo. Tra il tardo Settecento e il primo Ottocento - epoca caratterizzata da grandiosi mutamenti negli assetti istituzionali, nella vita civile e culturale, nella società complessivamente intesa - avviene un'attrazione nell'orbita statale dell'istruzione pubblica. Ciò comporta una formalizzazione giuridica del ruolo docente e innesca un processo di professionalizzazione e di laicizzazione dell'antico mestiere magistrale e professorale, sino a farne delle nuove (o rinnovate) professioni. Di queste entrambi gli autori hanno condotto un'accurata disamina storico-giuridica e socio-culturale, basata su un'ampia documentazione in larga parte inedita, corredandola con esaurienti quadri statistici. Maestri e professori nel cuore dell'Ottocento acquisiscono una specifica identità sociale e professionale che li distingue dai loro predecessori vicini e remoti.
Pro e contro la Repubblica. Cittadini schedati dal governo cisalpino in un'inchiesta politica del 1798
Emanuele Pagano
Libro
editore: Unicopli
anno edizione: 2007
pagine: 216
Primavera dell'anno 1798. Il governo della Repubblica Cisalpina, in una situazione di grande precarietà, promuove un'inchiesta sistematica sugli orientamenti politici dei cittadini. Quasi tremilacinquecento persone del territorio lombardo vengono catalogate, secondo le proprie presunte opinioni, in elenchi di "patrioti" o di "nemici della pubblica causa", corredati da notizie anagrafiche e socioeconomiche. Tale schedatura è espressione di un nuovo modo di concepire e di fare la politica e, al contempo, del crescente potere che gli apparati pubblici esercitano sulla vita dei singoli amministrati.
Enti locali e Stato in Italia sotto Napoleone. Repubblica e Regno d'italia (1802-1814)
Emanuele Pagano
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2007
pagine: 325
Sotto Napoleone anche in Italia si realizzò una radicale trasformazione della sfera pubblica, la cui portata è ancora in parte da calibrare. Il napoleonico Regno d'Italia offre il vasto terreno di indagine cui il volume è dedicato. Sulla base di poderosi sondaggi archivistici, oltre che di una letteratura scientifica aggiornata, vi si ripercorrono significativi profili di storia delle istituzioni - statali e locali - considerate nel loro concreto funzionamento. Le complesse dinamiche fiscali e finanziarie sono pure oggetto di un'originale ricerca, specialmente nella loro dimensione municipale e nella percezione dei contribuenti.
La scuola nelle Marche in età napoleonica
Emanuele Pagano
Libro
editore: Quattroventi
anno edizione: 2001
pagine: 224
Alle origini della Lombardia contemporanea. Il governo delle province lombarde durante l'occupazione austro-russa (1799-1880)
Emanuele Pagano
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1998
pagine: 176
Con questa ricerca l'autore, sulla scorta di una documentazione d'archivio ampia quanto pressoché inedita, intende fornire una conoscenza più precisa dell'oscuro e controverso periodo dei "tredici mesi", dall'aprile del 1799 al maggio del 1800, in un momento di eccezionale importanza nella storia d'Europa. La dimensione geografica considerata comprende il territorio dell'odierna regione Lombardia.
Il comune di Milano nell'età napoleonica (1800-1814)
Emanuele Pagano
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1994
pagine: 328
L'età napoleonica fu decisiva per il destino storico di Milano, città divenuta capitale del vasto Stato fondato per la prima volta su basi nazionali con la Repubblica Cisalpina, ingrandito e consolidato sotto la Repubblica Italiana e il Regno d'Italia. Sulla scorta di una documentazione ampia e inedita, in questo volume si ricostruisce il processo storico che trasformò il Comune di Milano, dal sistema di potere municipale dei corpi e delle magistrature dell'epoca prerivoluzionaria agli organi e agli uffici del moderno ente locale. Il Comune viene collocato nel quadro della riforma napoleonica delle istituzioni statali e degli ordinamenti locali: se ne analizzano la composizione sociale degli organi - Amministrazione municipale, Consiglio comunale e Podestà - e il concreto funzionamento della macchina burocratica. Tra tiepida adesione e sottile resistenza al regime napoleonico, il notabilato posto alla guida dell'ente locale riesce a sviluppare un'azione amministrativa sulla società milanese avvalendosi di due strumenti principali: la leva fiscale e il bilancio di previsione. E proprio nella radicalità della riforma fiscale e finanziaria compiuta dal governo napoleonico si individua la maggiore novità anche per la vita degli enti locali: una brusca rottura con il tradizionale sistema di privilegio della "Città di Milano" sul territorio e l'affermazione dell'uguaglianza giuridica e fiscale dei comuni italici.