Vita e Pensiero: Università/Ricerche/Storia
La guardia di Napoleone re d'Italia
Emanuele Pigni
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2001
pagine: 324
Nel 1801 veniva costituita a Milano la Guardia provvisoria del governo cisalpino, corpo militare d'élite che fu trasformato nel 1803 nella Guardia del presidente della Repubblica italiana (Bonaparte); da questo corpo nacque, per ulteriore trasformazione, nel 1805, la Guardia di Napoleone I re d'Italia. Questi si aspettava così tanto dalla sua Guardia italiana che, pochi giorni prima di firmare il decreto sull'organizzazione della stessa, scrisse: "Organizzata questa guardia, si avrebbe così organizzato la nazione". La Guardia reale, costituita da corpi militarmente scelti (Guardia di linea) e da corpi socialmente scelti di nuova concezione, che Napoleone volle sperimentare nel suo esercito italiano prima di istituirne di analoghi nel suo esercito francese (la Guardia d'onore e il reggimento Veliti reali), si dimostrò degna del suo fondatore. Essa partecipò da protagonista a tutte le guerre combattute dal Regno italico come alleato dell'Impero francese, meritando che Napoleone le tributasse altissimi elogi nei bollettini delle armate e le concedesse numerose decorazioni italiane e francesi, equiparandola alla Guardia imperiale francese. Diversamente dalla sua omologa francese, la Guardia reale ha però risentito, sul piano storiografico, della soluzione di continuità tra il Regno italico di Napoleone (cessato nel 1814) e lo Stato italiano nato nel 1861, e della continuità storica che questo Stato stabilì invece con le istituzioni politiche e militari del Regno di Sardegna ante 1861.
L'opposizione nel mondo antico
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2000
pagine: 320
Il volume affronta le varie tipologie dell'opposizione nell'antichità: da quella tra gruppi politici contrapposti nell'impero romano, con il coinvolgimento di formazioni militari, tra aspiranti alla successione; da quella degli intellettuali al potere a quella di ceti subalterni o di popoli sottomessi ai loro dominatori.
Temi e questioni di storia economica e sociale in età moderna e contemporanea. Studi in onore di Sergio Zaninelli
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1999
pagine: 742
In occasione del settantesimo compleanno di Sergio Zaninelli sono stati raccolti in questo volume ventitré saggi riguardanti la storia economica e sociale lombarda e italiana tra '600 e '900. Essi sono stati predisposti da un gruppo di studiosi che operano nell'Università Cattolica del Sacro Cuore o in altri atenei e collaborano all'attività dell'Istituto di Storia economica e sociale o dell'Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia. I saggi trattano in prevalenza temi che sono attinenti ai campi di ricerca in cui Sergio Zaninelli si è cimentato nel corso della sua lunga attività di studio, quali le riforme settecentesche, l'equilibrio agricolo-commerciale e la sua evoluzione verso l'industrializzazione, l'azione sociale dei cattolici.
Studi di storia dell'arte in onore di Maria Luisa Gatti Perer
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1999
pagine: 766
La ricorrenza del settantesimo compleanno di Maria Luisa Gatti Perer ha condotto alla realizzazione di questo volume in suo onore: una raccolta miscellanea di studi attraverso i quali la Storia dell'arte è illustrata nei suoi molteplici aspetti e nelle sue connessioni interdisciplinari.
L'esenzione oltre il catasto. Beni ecclesiastici e politica fiscale dello Stato di Milano nell'età delle riforme
Mario Taccolini
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1999
pagine: 286
L'esame di Mario Taccolini parte dalla spinta che l'azione di Carlo VI conferì all'opera del censimento, esamina copiosi materiali sulla consistenza, sui caratteri, sulla distribuzione della proprietà fondiaria e giunge così ad una riconsiderazione globale del problema, cogliendo nelle diverse sfumature gli equilibri diplomatici tra Stato, Santa Sede e oligarchie locali entro ciascun momento storico e politico nel corso del Settecento. Ciò permette di valutare gli inevitabili riflessi sulle scelte di governo, con l'obiettivo primario di far emergere, accanto a quella politica, la fondamentale dimensione economica di tali decisioni. L'indagine è caratterizzata dal frequente confronto con rappresentazioni quantitative e fonti documentarie. Si ricostruiscono le varie fasi del riordino del sistema tributario nello Stato di Milano, durante le quali la questione delle esenzioni è stata analizzata, discussa e infine risolta. Viene compiutamente descritta la progressiva limitazione delle immunità fiscali per i beni ecclesiastici, perseguita dall'Austria in Lombardia nel corso del XVIII secolo, ritrovandone il movente nel prevalere di criteri di equità nella distribuzione del carico tributario e nell'incalzante accrescimento delle esigenze finanziarie dello Stato moderno, e giungendo così a conclusioni rilevanti in merito agli intrecci tra politica e finanza dal punto di vista dei protagonisti della vicenda: Milano, Vienna e la Santa Sede.
Responsabilità, perdono e vendetta nel mondo antico
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1998
pagine: 304
I concetti di perdono e di vendetta presuppongono sempre, nel mondo greco e romano, il riconoscimento di una responsabilità e implicano l'accettazione o il rifiuto di condizioni e di criteri: il perdono esige, come per il Mida ovidiano, che il colpevole confessi la sua colpa nei riguardi della divinità, o, come nel caso della deditio in fidem romana, che ammetta la sua responsabilità davanti al vincitore: l'ammissione della colpa e l'accettazione della pena sono condizione fondamentale anche nella Chiesa per il perdono ai lapsi e solo il fraintendimento caricaturale delle pratiche cristiane, collegate col battesimo e con la confessione, induce i polemisti pagani ad attribuire al Cristianesimo una mollezza che incoraggia ogni delitto e sregolatezza. Nella esperienza romana dello stoicismo, il perdono è consigliato al singolo, consapevole della debolezza propria e altrui, ma è ritenuto pericoloso per lo stato che deve esercitare, con moderazione, ma anche con fermezza, la giustizia. Esso è escluso, in ogni caso, nei delitti più gravi, come avviene nella stessa amnistia ateniese del 403 a.C. e nelle 'amnistie' pasquali degli imperatori cristiani. La vendetta, d'altra parte, è giustificata solo come punizione di una colpa, come risposta a un'aggressione o come repressione di una ribellione.
Antonio Querenghi (1546-1633). Un letterato padovano nella Roma del tardo Rinascimento
Uberto Motta
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1997
pagine: 368
Antonio Querenghi fu figura di spicco sulla scena culturale e letteraria italiana tra la fine del Cinquecento e il principio del secolo successivo; colto e stimato diplomatico, egli visse tra la natale Padova e Roma, con brevi soggiorni presso la corte Farnesiana di Parma e il Castello Estense di Modena. Scrittore bilingue (in volgare e in latino), proprietario di una biblioteca privata fra le più ricche d'Europa, il Querenghi strinse rapporti con i filosofi e con i poeti, prestando ad essi il proprio aiuto e i propri consigli: da Francesco Patrizi a Torquato Tasso, da Galileo Galilei a Battista Guarini. Questo volume attende a ricostruire sia la lunga vicenda biografica dell'umanista patavino, sia l'ampio catalogo delle sue opere, muovendo dalle pagine che al Querenghi dedicarono gli eruditi del Sei e del Settecento. La ricerca fissa con esattezza i tempi e i luoghi della vita querenghiana, ne definisce le amicizie e le frequentazioni, a partire dalla stagione universitaria padovana; porta quindi alla luce un percorso letterario e culturale con alcuni momenti di rilievo: dalle relazioni epistolari con Federico Borromeo alle scritture nei dintorni della scienza galileiana, dalle poesie latine scambiate col Tasso fino alle consulenze filologiche offerte dal Querenghi a difesa dei classici e dei moderni.
Sulle tracce degli Umiliati
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1997
pagine: 652
Attestato nelle fonti a partire dagli anni settanta del XII secolo, quello degli Umiliati fu un originale movimento religioso: sorto nell'Italia settentrionale, agli inizi composto prevalentemente da laici, uomini e donne anche sposati -, nel 1201 venne trasformato da Innocenzo III in un singolare Ordine tripartito, i cui membri erano tenuti a vivere del proprio lavoro: i primi due ordini erano costituiti da comunità di tipo regolare, e il Terzo ordine era formato da laici che, pur continuando a vivere in famiglia, seguivano un particolare Propositum. L'Ordine, che si diffuse ampiamente soprattutto al nord della penisola, esercitò per un certo periodo un notevole influsso sulla società contemporanea.
Longobardia e longobardi nell'Italia meridionale. Le istituzioni ecclesiastiche. Atti del 1º Convegno (Auditorium del Museo del Sannio, 13-15 dicembre 1985)
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1997
pagine: 408
Cesare Cesariano e il classicismo di primo Cinquecento. Atti del Seminario di studi (Varenna, 7-9 ottobre 1994)
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: 608
La personalità di Cesare Cesariano (Milano, 1475-1543) è tra le più significative del Rinascimento artistico e architettonico padano. Cresciuto all'ombra di Bramante e Leonardo, Cesariano svolse la sua prima attività di pittore tra Ferrara, Reggio e Parma. Rientrato a Milano attorno al 1513, lavorò per il Duomo e per il Castello di Porta Giovia. Ma il suo principale impegno fu il volgarizzamento del De Architectura di Vitruvio accompagnato da un fitto commento testuale e iconografico. L'edizione uscì nel 1521 dalla tipografia comasca di Gottardo da Ponte. L'opera risulta essere il primo volgarizzamento a stampa del trattato augusteo, per di più accompagnato da un apparato che ne accentuava gli intenti di attualizzazione nell'ambito del rinascimento non solo lombardo, come attesta la fortuna su scala europea delle sue illustrazioni.
Processi e politica nel mondo antico
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: 262
Dal processo ateniese per lo scandalo delle Erme a quello Arpalico, dalle accuse di peculato montate da Catone contro un concorrente alla censura alla "pulizia" giudiziaria voluta da Pompeo e sboccata nella guerra civile, l'analisi storica permette di cogliere, attraverso una tipologia varia e complessa, in quale misura la politica tenti di condizionare, nel mondo greco e romano, la giustizia, trasformando i procedimenti giudiziari in strumenti per la conquista e l'abbattimento del potere. Essa rivela anche come una giustizia iniqua provochi la rottura della pace sociale e contribuisca a creare crisi irreversibili.
Uno storico umanista alla corte sforzesca. Biografia di Bernardino Corio
Stefano Meschini
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1995
pagine: 344
In questo volume è ricostruita la biografia dello storiografo sforzesco Bernardino Corio (1459-1505). Sullo sfondo degli eventi politico-militari dell'Italia della seconda metà del Quattrocento e dei primi anni del Cinquecento, culminati nella tragica perdita dell'indipendenza del ducato di Milano di fronte allo straniero, le vicende dello scrittore sono qui ripercorse grazie all'ausilio soprattutto di documenti notarili rimasti sinora inesplorati. Ne emerge, con dovizia di particolari ma in una organica visione d'insieme, la figura, restata sinora in ombra, del Corio uomo di corte, ufficiale ducale, storico, amministratore, non troppo fortunato, degli affari e dei beni di famiglia.