Libri di Alfredo Lucioni
Le fonti duecentesche per la storia del territorio della provincia di Varese. Documenti degli archivi minori
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2021
pagine: 500
Una ricognizione in archivi familiari, in archivi di enti comunali ed ecclesiastici, oltre che in fondi minori di archivi pubblici, ha rivelato una insospettata ricchezza di documenti del Duecento riconducibili al territorio oggi compreso entro i confini della provincia di Varese, a grandi linee sovrapponibile al medievale comitato del Seprio. Nel volume sono raccolte oltre duecento di queste carte notarili, alcune delle quali conservate in depositi archivistici di non agevole accesso. La maggior parte degli atti reperiti sono inediti e perciò vengono pubblicati integralmente; altri, già editi, sono soltanto regestati. Nella sezione iniziale del libro alcuni saggi presentano ricerche imperniate su tale patrimonio documentario, raccontando indagini su uomini, società e istituzioni del XIII secolo nell’area del Seprio.
Anselmo IV da Bovisio arcivescovo di Milano (1097-1101). Episcopato e società urbana sul finire dell'XI secolo
Alfredo Lucioni
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: 260
Nello scorcio del secolo XI si attenuò la intensa conflittualità che per alcuni decenni aveva sconvolto Milano. La progressiva scomparsa dalla scena della pataria creò le premesse per l'emergere nel ceto dirigente cittadino, nell'ultimo quarto del secolo, di posizioni favorevoli all'avvio di contatti con il papato riformatore, fino a giungere alla riammissione della Chiesa ambrosiana nella comunione con Roma al tempo di papa Urbano II. Attraverso l'analisi di fonti di varia natura, questo libro ricostruisce il clima nel quale era immersa la società milanese in quel periodo, illustra le tensioni che accompagnarono la comparsa di nuove forze in campo politico ed ecclesiale, riconosce le prime tracce dell'attività dell'organismo comunale in formazione.Tutte le novità maturate in quegli anni si ritrovano operanti durante l'episcopato di Anselmo IV da Bovisio (1097-1101), che la storiografia ha finora descritto come debole figura imposta da Roma. L'arcivescovo si rivela invece uomo energico e abile nell'intessere un dialogo con le varie componenti della città, così da riuscire a riconquistare - forse per l'ultima volta - quel ruolo di vertice nel governo della società urbana milanese già ricoperto da molti suoi predecessori.