Rubbettino: Iride
Millennials in svendita. 1985-2025. 40 anni a rincorrere sogni in un'epoca sbagliata
Vincenzo Ranieri
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 178
Vincenzo Ranieri racconta con ironia, lucidità e una buona dose di disincanto la parabola di una generazione cresciuta con il mito del successo e alle prese con un mondo in continua evoluzione, tra nuove sfide lavorative, aspettative in trasformazione e una società sempre più connessa e influenzata dal marketing dove anche le persone diventano parte di un racconto collettivo. Attraverso un viaggio di personaggi proiettati in epoche diverse, l’autore mescola riflessioni e aneddoti per dipingere il ritratto, colmo di contraddizioni, di chi è nato in un mondo pieno di promesse e si è scontrato con la realtà di una società in continuo mutamento. Con un tono che oscilla tra il sarcasmo e la malinconia, Millennials in svendita è una confessione generazionale che farà ridere, riflettere e, forse, un po’ incazzare. Un libro per chi si sente sempre nel posto giusto ma nell’epoca sbagliata. Prefazione di Domenico Romano.
Grazia Deledda. Il varco, i personaggi in fuga per il vasto mondo, il sogno e la commedia della vita
Rocco Mario Morano
Libro: Libro rilegato
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 522
Si deve prima di tutto chiarire che il lavoro di Rocco Mario Morano si sviluppa su due linee interpretative interdipendenti: un’esauriente analisi testuale e una ricerca interdisciplinare che porta a illuminanti risultati. Le sette opere narrative prescelte, che coprono un vasto arco temporale, dal 1903 al 1935, vengono adeguatamente analizzate per tematiche e personaggi; il discorso però non si limita a cogliere gli elementi intratestuali e intertestuali, il che avviene ed è pur sempre importante, ma arriva a proporre collegamenti con la narrativa e la cultura del tempo, italiana ed europea, allargandosi anche ai classici più antichi e al libro per eccellenza, cioè alla Bibbia. Nel susseguirsi delle pagine si compiono analisi innovative su temi e personaggi, si distinguono fonti dirette e indirette, ma soprattutto si pongono in dialogo le opere narrative con l’universo letterario e culturale, aprendo nuovi orizzonti interpretativi e conferendo a Grazia Deledda il ruolo preminente che si merita. Da questa apertura di prospettiva esegetica è derivata – a supporto e completamento del lavoro svolto che sottende, per ciascuna delle opere prese in esame, la conoscenza dell’intera produzione creativa della Deledda – la decisione di ricostruire in Appendice, nella Nota apposita dal titolo leopardiano, la biografia e la formazione culturale e artistica della scrittrice, provvedendo, all’occorrenza, a riportare brani particolarmente esplicativi tratti dall’ormai sempre più vasto e aggiornato suo epistolario nonché dai giudizi critici ritenuti esemplari o più significativi, formulati sulla sua produzione narrativa nel corso degli anni, a partire dagli esordi. Le medesime ragioni animano le modalità impiegate per la predisposizione e realizzazione di una vasta bibliografia, nella quale, senza avere alcuna pretesa di esaustività, ampio spazio è stato dato ai contributi critici apparsi in Italia e all’estero a partire dagli albori del Novecento fino ad oggi e comprensibilmente aumentati di numero in modo considerevole soprattutto dopo il conferimento alla Deledda del Premio Nobel. Prefazione di Francesco Spera.
Il fascino di Aretusa
Giuseppe Martoccia
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 174
Il brusco risveglio dell'architetto Lorenzo Pucci in una mattina delle tante mette in moto la trama di questo racconto. Una storia ambientata a Firenze e dintorni a fine anni Settanta. Un furto che genera conseguenze drammatiche. I protagonisti ben caratterizzati, molto diversi fra loro, che si incontrano, ma anche si scontrano. Personalità complesse che l'autore descrive delineandone il carattere. Un romanzo che scorre fluido fino alla fine mantenendo vivo l'interesse nel susseguirsi degli improvvisi accadimenti.
Mus
Barbara Sodi
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
Un inno alla vita, alla bellezza e alla libertà, un'avventura nel cui cuore spunta un fiore rosa: - «Ma se per cambiare le cose dovessimo declinare veramente l'impossibile?» - esclama uno dei personaggi. E come si declina l'impossibile, vi domanderete? Facendo già da subito tutto ciò che possiamo per risvegliare e raggiungere il rispetto e la compassione amorevole per la vita di ogni creatura. Occorre essere consapevoli ed eliminare la crudeltà e la stupidità della razza umana, perché siamo tutti parte della natura e interconnessi. Mai come adesso è urgente che ognuno condivida una visione culturale nuova per una evoluzione complessiva, ponendosi un quesito: per quale motivo essere crudeli, infliggere sofferenza, distruggere e così, in tal modo, autodistruggersi? Che questo sia il tempo delle ali.
Poesie nel pallone
Roberto Fumagalli
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
pagine: 62
Una raccolta di poesie che ripercorre i più alti momenti del calcio italiano negli ultimi trent'anni, immortalando i protagonisti delle imprese più epiche dei nostri club e della nazionale fino alla recente vittoria degli Europei. Trofei e sconfitte si susseguono in un caleidoscopio di emozioni, giocatori e tifosi si fondono in un'unica sostanza, mentre nel cuore del lettore torna a battere il pallone... Prefazione di Mario Sconcerti.
Chiara Lubich in dialogo con il mondo. Prospettive interculturali, linguistiche e letterarie nei suoi scritti
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 304
Nel panorama editoriale attuale non è sempre facile trovare le edizioni integrali degli scritti degli autori e autrici che possiamo considerare maestri di spirito, come ad esempio le mistiche e i mistici, specie di quelli contemporanei. La collana delle Opere complete di Chiara Lubich offre in questo senso uno strumento prezioso e, proprio per offrire il risultato di studi condotti sui suoi testi, è stato organizzato il Convegno «Chiara Lubich in dialogo con il mondo. Un approccio linguistico, filologico e letterario ai suoi scritti». L'evento, promosso dal Centro Chiara Lubich e dal Gruppo di studio e di ricerca di Linguistica, Filologia e Letteratura della Scuola Abbà del Movimento dei Focolari, si è svolto a Trento dal 24 al 26 settembre 2020, nel contesto delle celebrazioni per il centenario della nascita di Chiara Lubich, con la partecipazione di relatrici e relatori provenienti da diverse parti del mondo. Il presente volume raccoglie le relazioni e le comunicazioni presentate al Convegno, suddivise in due parti che rispecchiano i principali filoni di ricerca messi in atto sui testi di Chiara. Nella prima parte si approfondisce la lettura, sotto il profilo linguistico e letterario, di quel corpus di testi da lei scritti negli anni 1949-1951, che riflettono una particolare esperienza dell'autrice: quella, per usare una sua metafora, del «viaggiare il Paradiso». In questi testi la parola si fa dono di una dimensione esperienziale profonda e inedita, assumendo non di rado i toni e lo stile del discorso poetico, attingendo ad un patrimonio di immagini e metafore che offrono anche spunti per raffronti intertestuali. La seconda parte è incentrata sul valore degli scritti di Lubich come «donna del dialogo», sensibile e attenta alla dimensione multiculturale dei suoi interlocutori sparsi per il mondo e capace di usare e offrire la parola come mezzo per edificare un percorso comune e mettere in contatto le diversità, non annullandole ma valorizzandole secondo i dettami dell'amore evangelico.
«Ci restano le citazioni». L'opera di Agostino Venanzio Reali
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 188
"Ci restano le citazioni", così si intitola una poesia della raccolta Congedo in cui, insieme a Quasimodo e a Dante, Agostino Venanzio Reali cita anche se stesso. Ci restano le citazioni, scrive, ma non perché egli viva il disagio dell'epigono, non perché già tutto sia stato detto. Il fatto è che la parola umana è sentita troppo povera se lontana dalla scintilla del divino. La natura così decisamente intertestuale dell'opera di Reali non ha nulla di accademico, se pure colta; serve invece al confronto nel momento in cui la citazione solleva le grandi domande che accomunano gli autori. I contributi raccolti nel volume indagano l'opera letteraria e artistica sotto punti di vista diversi e diversificati, con il concorso di studiosi e autori che - muovendo da orizzonti culturali, sensibilità, interessi in tanti casi e per tanti aspetti anche molto vicini, in alcuni altri sicuramente lontani - aprono ulteriori e interessanti prospettive ermeneutiche. Il che offre il vantaggio della ricchezza di una visione più ampia, dal punto di vista della ricerca letteraria, artistica, biblica e filosofico-teologica.
Soffio. Poesie
Laura Fabbri
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 60
"In quattro tazze di tempesta ho imparato l'assoluto delle emozioni priva di vocabolari. Lo scheletro è una locanda di cera che non biasima sillabe o apostrofi. Giacché la vastità argentea dell'alba non ancora distrutta, spalanca le porte allarga le piume disseta le ossa."
La ragazza col cane
Stefano De Luca
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 132
Anziché lasciarsi vivere e consumare la propria esistenza in una insulsa quotidianità, il protagonista di questo romanzo, corre sul bordo sdrucciolevole del burrone e prova a spiccare il volo verso la esaltante mongolfiera, forse immaginaria, della più assoluta libertà, allo smodato inseguimento di una fantasia che ignora gli ostacoli ed è alla perenne ricerca di un limite sempre più difficile da raggiungere. Ha la fortuna di incontrare, riconoscere e stabilire un dialogo intenso, anche a distanza, con una persona solida, fornita di uno straordinario intuito, che tende persino a soffocare e nascondere la sua non comune bellezza fisica, cancellando il sentimento della vanità, istintivo in ogni donna, ma che non riesce invece a celare la propria altrettanto grande bellezza interiore. Una sorta di inversione dei ruoli, tra un uomo sognatore nel continuo inseguimento di emozioni forti ed una donna che ha deciso di percorrere la propria vita come ancorata ad un binario rigido, frutto di una capacità non comune di coltivare, nel giardino segreto dell'anima, un immenso patrimonio di vissuto, idee, valori e principi.
La trinità in Dante. Dalla «Vita Nuova» alla «Divina Commedia»
Andrea Francesco Calabrese, Vincenzo Crupi
Libro: Libro rilegato
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 140
Tutta l’opera di Dante è costellata dei segni della presenza trinitaria, centrale non solo nella cosmologia dantesca ma anche nella visione della natura, dell’uomo e dei ritmi della storia terrena. Questa presenza è talmente rilevante da influenzare la struttura stessa delle opere a partire dalla Vita nuova e fino al Paradiso. Una modalità trinitaria nel rapporto tra il mondo e Dio agisce a livello poeticoletterario e si manifesta, innanzitutto, nell’importanza che il numero, componente essenziale del simbolismo medievale, assume nelle opere di Dante. La nota insistenza dantesca, nell’ordinamento della Commedia, sul tre non è un fatto meramente numerologico, perché ha origini più profonde, collegandosi proprio alla teologia trinitaria medievale e risale già alla Vita Nuova, dove la sublimazione di Beatrice a «miracolo» ha la sua radice nella «mirabile Trinitade». Questa presenza del motivo trinitario è evidente, con modalità di volta in volta diverse, anche nelle altre opere di Dante, per cui, oltre che nella Vita Nuova, le tracce di una tematica trinitaria si rinvengono nel Convivio, nel De vulgari eloquentia, nel De Monarchia e ancora nelle Rime. Nella Divina Commedia il cammino di Dante attraverso i tre regni dell’aldilà troverà compimento proprio nella visione della Trinità alla fine del canto XXXIII del Paradiso. In questo itinerario la prima tappa è «imagine perversa» di Dio, perché l’Inferno dantesco è organizzato su una riconoscibile parodia trinitaria, mentre nel Purgatorio, dove le anime si purificano dall’amore che «corre al ben con ordine corrotto», le simbologie trinitarie sono espressione dell’uomo in cammino verso l’unità con Dio e anticipano quella che sarà l’atmosfera pienamente trinitaria del Paradiso.
Incanti e incidenti carducciani. Giri di lettura intorno a «Pianto antico»
Enrica Salvaneschi
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 360
Le fortune dell'opera di Giosuè Carducci entro la compagine critico-letteraria dell'Italia unita sono state piuttosto uniformi. Tuttavia, la sua figura di poeta rimane tuttora cristallizzata dall'etichetta di vate della cultura italica. Il saggio di Enrica Salvaneschi - almeno per la particella poetica costituita da Pianto antico, uno dei componimenti più emblematici e conosciuti tra quelli del Carducci - ovvia al problema rappresentato dai limiti critici riscontrati nelle interpretazioni delle origini e della vera natura dell'esperienza dell'Autore; pone il problema, più assoluto, del reale valore poetico del Carducci tenendo conto della grandezza di sentire ch'egli dimostra ma al contempo delle cadute cui è soggetto, spesso a causa della strumentalizzazione della sua opera che è stata fatta lui vivente e anche in seguito; è inoltre una finestra che si apre su una più ampia riflessione circa il senso della parola poetica e letteraria. Per indagare negli angoli più reconditi del testo di qualsiasi testo - è infatti necessario affiancare agli strumenti classici del critico specialista d'un solo settore mezzi nei quali questi è talvolta più manchevole. Ci riferiamo per esempio alla glottologia, alla semantica, alla storia della filosofia e delle idee, nonché alla conoscenza e all'interiorizzazione di più lingue e culture, a partire da quelle classiche. In tale prospettiva, il saggio presenta Pianto antico quale punto di partenza per una serie di riflessioni circa le fonti - o meglio le ispirazioni - che ne fanno il fulcro di molti fasci d'influenze, dall'indoeuropeità alla classicità, dal romanticismo alla più vasta cultura europea, nel contesto della Weltliteratur.
Lo sterno d'Italia
Giorgio Paglione
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 116
«Nessuno è più educato del grano che saluta tutti col vento d'estate». La poesia di Giorgio Paglione ci porta dentro il paesaggio dell'Alto Molise. Una poesia sensibile ai luoghi e come tale incoraggiante in un momento in cui il legame coi luoghi è molto allentato. Questo giovane poeta ci mostra in maniera limpidissima il suo affetto per lo sterno d'Italia carico di neve. Franco Arminio