Musica
I muri del suono. Viaggio nei luoghi che hanno cambiato il rock
John N. Martin
Libro: Libro in brossura
editore: Tsunami Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 284
I Muri del suono è un viaggio storico ed emozionale nei luoghi in cui la musica rock è nata, è cresciuta e si è rivoluzionata (locali, studi di registrazione, teatri, arene...), e allo stesso tempo un omaggio a chi, con coraggio e passione, li ha trasformati in icone della modernità. Un giro del mondo che parte dal tempio massonico in cui fu registrata la prima hit di rock’n’roll e approda in quella tavola calda di Manhattan che, pur inconsapevolmente, contribuì alla nascita del formato Mp3 e inaugurò di fatto l’era digitale contemporanea. È un racconto che non vuole soltanto far rivivere al lettore i grandi mutamenti della musica, ma condurlo personalmente lungo la straordinaria evoluzione storica, artistica e sociale che è passata tra le mura dei luoghi che hanno accompagnato il rock per oltre mezzo secolo.
Strà Milano. Lo stradario cantato della città
Alessio Lega, Giangilberto Monti
Libro: Libro in brossura
editore: Altreconomia
anno edizione: 2024
pagine: 200
L'autobiografia definitiva di Milano, una mappa da ascoltare! Un'affascinante Milano cantata, dove musica e strade si intrecciano per raccontare l'anima della città. Questo stradario offre uno sguardo inedito sul capoluogo lombardo, guidando il lettore in un percorso che unisce melodie popolari e geografia urbana. Attraverso i quartieri, dalle vie eleganti del centro alle autentiche periferie, gli autori svelano una città inaspettata, dove ogni angolo custodisce una canzone e ogni canzone narra una storia. Un mosaico di suoni che cattura l'essenza più vera della metropoli, trasformando la topografia in una coinvolgente partitura urbana. Cinque passeggiate musicali e tredici luoghi e canti milanesi. Con un'appendice sulla nuova scena trap di Danilo Giovanni Guberti.
Tutti i colori di Zero
Raffaele Donnarumma
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2024
pagine: 208
Non fanno più paura i colori. Oggi tutto è permesso. Fantasie eccessive, poco comprensibili, spesso stonate. Sono colori confusi, raffazzonati, in continuo litigio fra loro. Finiscono per essere un’ostentazione impetuosa che si infrange nel nulla. I colori di Zero crearono forte scompiglio nella società degli anni Settanta. Non erano tollerati e l’ostracismo rappresentò l’arma più ovvia per difendere l’Italia musicale da questa improvvisa contaminazione. Erano colori testardi quelli di Zero. Riuscivano a farsi largo, spesso a gomitate, altre volte con delicatezza. Non si arrendevano mai, erano colori con una storia addosso e Zero li portava con naturale disinvoltura sulla propria pelle. Li respirava, li difendeva a spada tratta. Inizialmente tenui, pacati, successivamente più vividi, forti, meravigliosamente esagerati. E quando il successo divenne storia, lo precedeva addirittura. La parola Zero già evocava il verde bandiera oppure il rosa più delicato. In questo volume ci sono tutti i colori di Zero, ma proprio tutti, dai più timidi e imberbi a quelli più sfrontati. Raccontano una storia, narrano un percorso musicale, ma soprattutto un cammino umano, l’esigenza di esserci a tutti i costi secondo le proprie regole, con l’attenzione sempre viva verso aneliti sogni, il personale bisogno di affermazione. E sotto quel palco il popolo di Zero si è nutrito dei suoi colori e tutt’ora ne conserva le forme e i sapori, assimilati anni e anni fa, quando i colori facevano paura e quando il guerriero Zero trionfava nelle sue innumerevoli variopinte battaglie. Prefazione di Marco travaglio; foto di Arpad Kertesez.
Donna Summer. La voix arc-en-ciel. De reine du disco à icône de la pop
Andrea Angeli Bufalini, Giovanni Savastano
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2024
pagine: 272
Quando dieci anni fa giunse inaspettatamente la notizia della prematura scomparsa di Donna Summer a soli 63 anni, di colpo i dancefloor di tutto il pianeta interruppero i suoni elettrizzanti e le luci stroboscopische. La disco music aveva perso la sua regina. Voce potente e poliedrica come poche nel panorama musicale, nell’arco di quasi 4 decenni la superstar afroamericana originaria di Boston vende più di centocinquanta milioni di dischi, vince 5 Grammy, un Oscar e ottiene una valanga di premi e dischi d’oro e di platino in ogni parte del globo. Sovrana del dancefloor, ma anche iconica diva della musica pop, la Summer incarna l’intramontabile colonna sonora degli anni ’70 con una pletora di mega-hits da lei stessa scritti insieme al duo di produttori e musicisti Giorgio Moroder e Pete Bellotte: dalla sensuale Love To Love You Baby alla futuristica I Feel Love passando per gli evergreen Last Dance, Hot Stuff e Bad Girls, tra gli altri. Ma c’è di più. Le radici artistiche della cantante risalgono all’epoca hippie tra rock psichedelico e musical teatrali in quel di Monaco di Baviera dove, alla fine degli anni ’60, Donna inizia la sua ascesa verso il successo che la porterà a collaborare nel tempo con nomi come Barbra Streisand, Quincy Jones, Bruce Springsteen e David Foster. Incontrastata regina della disco music, genere poliritmico e rivoluzionario da lei stessa ancor più nobilitato, Donna Summer, trascendendo etichette e stilemi musicali, diventa una caposcuola per le generazioni di artisti che si succedono dagli anni ’80 fino ai giorni nostri. Non una mera biografia, il volume, impreziosito da interviste esclusive degli autori alla cantante e ad altri personaggi a lei vicini, offre uno spaccato inedito del percorso esistenziale e artistico di questa grande star oltre a delineare il contesto storico e sociale in cui questa magica avventura si è sviluppata. Prefazione di Pete Bellotte.
La vita e la morte nella musica di Debussy
Vladimir Jankélévitch
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 114
Nel profondo dell’arte di Claude Debussy si annida un’antinomia: l’attrazione simbolista verso un declino negli abissi dell’inesistenza svapora in nostalgia di luce, di spazio e lontananza. Simultaneamente oscillante tra le nuance impressionistiche e un’esattezza puntinistica del dettaglio, fra la tragica frammentazione degli istanti sonori e una continuità di fondo della durata, tra il movimento e una generale assenza di sviluppo e successione, l’animo di Debussy è segnato dalla contraddizione come la natura del Reale: psyché non è che un modo della physis, l’uomo si fonde estaticamente nell’inumano, il tempo vissuto tradisce un tempo ontologico. Il ritorno alle cose stesse, all’immediata flagranza dell’immanenza rende l’universo debussiano un mondo del mistero quotidiano e dell’istante folgorante, un mondo di barlumi fugaci e di apparizioni evanescenti illuminate e spente, lampeggianti nella notte.
Giacomo Puccini. Tra fin de siècle e modernità
Michele Girardi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 784
Questo libro è il coronamento di oltre quarant’anni di ricerca sulla musica e la figura di Giacomo Puccini. Michele Girardi ci accompagna in un lungo viaggio attraverso l’opera e la vita di uno dei più grandi compositori di teatro di sempre, illuminando tutti gli aspetti di una personalità complessa con un obiettivo dichiarato: comprendere quell’equilibrio davvero unico per cui un perdurante successo popolare è potuto nascere da un’arte raffinatissima. La narrazione della carriera musicale di Puccini si muove lungo il racconto della sua vita: dalla discendenza da una dinastia di musicisti alle prime composizioni dell’adolescenza e all’approdo al Conservatorio di Milano; dalle frequentazioni scapigliate all’infatuazione wagneriana; dalla rivelazione di Manon Lescaut, con il consolidarsi del fortunato legame con Casa Ricordi, fino al successo planetario di Tosca e alla grandiosa e incompiuta Turandot. Con rigore e trasporto, anno dopo anno, Girardi s’inoltra nelle partiture, nei manoscritti, nei carteggi del compositore per sviscerare ogni aspetto della sua arte, e insieme comprendere al meglio la vicenda di un personaggio «intenso, commovente, comunicativo ma pure colto, curioso, sofisticato e intellettualmente dotatissimo». Giacomo Puccini si offre così a una doppia lettura: l’appassionato potrà riconoscere i luoghi dell’opera che ama, mentre lo studioso e il musicista avranno a disposizione dettagli che permetteranno di compiere un’esplorazione in profondità. Michele Girardi ci restituisce fedelmente l’immagine di un musicista e drammaturgo che ha saputo traghettare il teatro d’opera italiano nella modernità, e lo colloca là dove deve stare, «primus inter pares (insieme a Janáček, Ravel, Strauss, e Berg), fra i moderni che popolano il teatro musicale europeo fin de siècle». Prefazione di Guido Paduano.
L'arte dell'ascolto: musica al lavoro. 120 interviste a grandi personaggi con playlist di 34 ore su Spotify
Filippo Poletti
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini Next
anno edizione: 2024
pagine: 384
120 colloqui in 384 pagine con grandi personaggi. Intervista dopo intervista, si è immersi nell’ascolto tout court, ossia quell’arte necessaria alla corretta dialettica in ambito privato e sociale, essenziale per il buon funzionamento democratico, in azienda, in famiglia, in amore, in amicizia, in politica, in comunicazione, ma sempre più dimenticata dalla società contemporanea e oggi riportata alla ribalta grazie alle testimonianze raccolte da Filippo Poletti, giornalista e trend setter del mondo del lavoro. Protagoniste – ordinate in sette macrocategorie di “arti e mestieri”, “diritto ed economia”, “scienze”, “scrittura”, “società”, “spettacolo” e “sport” – sono personalità provenienti da ogni ambito professionale come, per esempio, Al Bano, Francesco Alberoni, Piero Angela, Piero Antinori, Giorgio Armani, Enzo Biagi, Norberto Bobbio, Walter Bonatti, Mike Bongiorno, Renato Dulbecco, Dario Fo, Vittorio Gregotti, Umberto Guidoni, Margherita Hack, Enzo Jannacci, Krizia, Rita Levi-Montalcini, Alda Merini, Franco Modigliani, Indro Montanelli, Piergiorgio Odifreddi, Ottavia Piccolo, Nicola Piovani, Carlo Rambaldi, Gianfranco Ravasi, Antonio Ricci, i fratelli Taviani, Antonio Tabucchi, Beatrice Venezi, Carlo Verdone, Luigi Veronelli, Umberto Veronesi, Bruno Vespa, Paolo Villaggio, Stefano Zecchi e Antonino Zichichi. Ad accompagnare la lettura è la playlist L’arte dell’ascolto: musica al lavoro, pubblicata su Spotify: 34 ore di ascolto dei brani citati nelle 120 interviste, dalla tragedia greca di Euripide a Monteverdi, Bach, Mozart, Beethoven, Rossini, Chopin, Verdi, Puccini, Rota, Pink Floyd, Vasco, Capossela o Swift. Scopo del volume è quello di far innamorare alla musica, stimolando ciascuno a diventare ascoltatore attivo e seguace del music-life balance, ossia del bilanciamento tra musica e vita, capace di farci stare bene con noi stessi e con il resto del mondo.
Condotti da fragili desideri. Parole e liturgie dei CCCP-Fedeli alla linea
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2024
Il riavvicinamento di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni ha riportato sotto i riflettori un teatro grezzo, primitivo, per certi versi barbarico, legato alle avanguardie storiche del Novecento; un impasto di urgenza e poesia con nessuna prudenza tecnica. Un vero e proprio fenomeno culturale. Questo sono stati, e continuano ad essere, i CCCP-Fedeli alla Linea. Prima la mostra Felicitàzioni! CCCP-Fedeli alla Linea 1984-2024 a Reggio Emilia e la ripubblicazione dei dischi storici; poi i concerti al Teatro Valli di Reggio, le tre esibizioni all’Astra Kulturhaus di Berlino e il tour estivo del 2024 In fedeltà la linea c’è, con i biglietti andati esauriti in poche ore e più generazioni che mancano a memoria il loro repertorio musicale. In questo libro Michele Rossi, biografo di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni – fondatori del gruppo e pietre miliari della musica italiana – seleziona diciannove canzoni dal repertorio dei CCCP, come a comporre un concerto ideale, su cui concentra un’analisi personale, storica e letteraria, riuscendo a restituire la complessa stratificazione culturale che questi testi esprimono. Dal racconto letterario al canzoniere commentato, fino al saggio divulgativo e al mémoir: Condotti da fragili desideri si propone di avvicinare i lettori al corpus poetico dei CCCP, ma anche ai tanti testi letterari citati a corredo delle canzoni.
Elvis on stage. Dal comeback special del '68 all'ultimo concerto del '77
Francesco Bertelli
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2024
pagine: 496
“Elvis on stage” è un viaggio nella musica di Elvis Presley a partire dal suo grande ritorno sulle scene nel 1968. È qui che l’artista che più di ogni altro nella seconda metà degli anni Cinquanta aveva rivoluzionato il mondo della musica e della società con il rock’n’roll, decise di rimettersi in gioco stravolgendo ogni aspettativa che lo certificava come un artista “finito”. Il Re era tornato e non si sarebbe più fermato: una costante evoluzione artistica, sia in sala di incisione sia live sul palco, il ritorno sulle scene di Las Vegas nel 1969, la continua sperimentazione musicale e stilistica che negli anni Settanta non solo lo porteranno ancora ai vertici delle classifiche, ma andranno a mutare e strutturare i suoi spettacoli dal vivo. La consacrazione nel 1972, con le favolose jumpsuit entrate nell’immaginario collettivo, e poi l’apoteosi dell’Aloha from Hawaii del 1973. Tra alti e bassi, il viaggio continua con la costante ricerca di qualcosa di nuovo, come le mitiche sessioni alla Stax di fine 1973 e il 1974 (un anno quasi interamente passato in tour) dell’incontro con i Led Zeppelin nel backstage e uno show fondamentale nel mese di agosto che cambierà tutto, nel bene e nel male, fino agli ultimi anni e agli ultimi mesi del Re, ancora e sempre in cerca di stimoli.
Pulp fiction in the naked city. Dialogo immaginario tra John Zorn e Quentin Tarantino
Niccolò Pala
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2024
pagine: 232
Un sassofono e una cinepresa; una nota e un primo piano; uno spartito e una sceneggiatura. Cosa avranno mai in comune John Zorn e Quentin Tarantino, due maestri nei rispettivi campi, un musicista/compositore a trecentosessanta gradi e un regista leggendario? Molto più di quanto si possa pensare: le latenti ma vigorose affinità che intercorrono tra questi due geni contemporanei possono essere estrapolate, portate alla luce grazie a un’approfondita analisi delle loro opere cardine, Pulp Fiction e naked city. L’indagine del libro parte rintracciando gli aspetti comuni di Tarantino e Zorn nelle loro personalità, nel modo di creare, nelle ispirazioni, nel rapportarsi l’uno con il medium espressivo dell’altro; si passa poi ad analizzare alcuni degli aspetti salienti che caratterizzano il film e il disco in questione, come l’uso di una struttura temporale e ritmica alquanto anomala, la convivenza di molteplici e diversissimi generi cinematografici e musicali, la tendenza alla citazione, la palese ammirazione per Jean-Luc Godard. La ricerca prosegue con uno sguardo approfondito al tema della città, esaminando l’utilizzo della tecnica del collage, riflettendo sull’umorismo e sui modi in cui esso si palesa nel corso del film e dell’album. Il fine ultimo di questo sfaccettato viaggio attraverso i caleidoscopici mondi dei due autori è sottolineare l’enorme influenza di Pulp Fiction e naked city sulla maniera odierna di fare cinema e musica ma, soprattutto, evidenziare come Zorn e Tarantino abbiano anticipato e predetto il modo in cui queste forme d’arte vengono fruite al giorno d’oggi, dimostrandosi artisti visionari capaci di guardare ben oltre i loro tempi.
A Parigi con Serge Gainsbourg. Sulle strade della rivoluzione con Jane Birkin
Flavia Capitani
Libro: Libro in brossura
editore: Perrone
anno edizione: 2024
Provocatore, innovatore, rivoluzionario nella musica e nel costume, un uomo pieno di contraddizioni. Serge Gainsbourg nasce da genitori ebrei russi fuggiti alla rivoluzione bolscevica, cresce nella Parigi povera e insalubre di Pigalle. Studia pittura all’Accademia di Montmartre ma da un giorno all’altro distrugge tutti i suoi quadri per darsi a quella che lui considera un’arte minore, la musica. Negli anni ’50 si esibisce al piano nei cabaret intellettuali della Rive Gauche. Negli anni ’60 trasforma in chiave francese l’ondata rock anglosassone e con J’ai t’aime… Moi non plus dà vita insieme a Jane a una rivoluzione culturale.
Debussy il mago. Musica e mistero tra simbolo e imago
Alessandro Nardin
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2024
pagine: 306
Il libro porta a compimento gli studi iniziati con "Debussy l'esoterista", spostando l'indagine su un piano più "operativo", termine chiave che si colloca a cavallo delle assonanze terminologiche: ago-mago-imago. Il punto d'approdo è infatti l'immaginazione, la facoltà sulla quale Debussy ha costruito la propria poetica. Come il simbolismo, però, anche l'immaginazione non è una pratica meramente artistico-espressiva, ma un elemento costitutivo dell'agire magico. Rimettendo ordine nelle fonti, che dimostrano come il compositore non fosse per nulla estraneo al coevo movimento di rinascita dell'alta magia, ma soprattutto indagando in profondità il suo pensiero critico, il saggio proverà a dimostrare come tutti i principali elementi costitutivi della poetica debussyana affondino le loro radici in una dimensione esoterica, e offrano agli ascoltatori, allora come oggi, un prezioso supporto al cammino di ricerca, interiore e superiore, di chi intenda percorrere incessantemente la Via Iniziatica.