Letteratura teatrale
L'importanza di chiamarsi Ernesto
Oscar Wilde
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2024
"L'importanza di chiamarsi Ernesto" è la farsa demenziale di Oscar Wilde che racconta di identità sbagliate, fidanzamenti segreti e intrecci amorosi. Rappresentata per la prima volta a Londra nel 1895, introduce i personaggi che da allora sono diventati molto noti agli studenti: John Worthing, Algernon Moncrieff, Lady Bracknell, Cecily Cardew e altri.
Il importe d'être constant
Oscar Wilde
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2024
La importancia de llamarse Ernesto
Oscar Wilde
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2024
A importancia de ser Prudente
Oscar Wilde
Libro: Libro in brossura
editore: StreetLib
anno edizione: 2024
Teatro. Volume Vol. 8
Franco Scaldati
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 608
Dell’ampio corpus di opere teatrali scritte da Franco Scaldati in più di quarant’anni di attività, soltanto tredici sono state pubblicate. Il suo teatro ha avuto in Italia una ridotta circolazione sia in forma di testo letterario che di spettacolo. A distanza di dieci anni dalla scomparsa, vede la luce un progetto editoriale di tutta la sua produzione per il teatro, articolato in otto volumi ordinati cronologicamente. Ogni testo è presentato nell’originale disposizione del dattiloscritto con la traduzione a fronte e integrato con schede introduttive. Ciascun volume include inoltre saggi di contestualizzazione storico-critica relativi alla drammaturgia di Franco Scaldati e dei ritratti dello scrittore. Completano l’edizione un’accurata nota biografica, una ragionata nota alle traduzioni e alle edizioni dei testi. Franco Scaldati (1943-2013) è stato un drammaturgo, poeta, attore e regista siciliano, autore di una vasta produzione di opere teatrali scritte principalmente in palermitano, per buona parte inedite. Si deve a Franco Quadri la pubblicazione per Ubulibri di una prima raccolta di testi, Il teatro del sarto (1990). Il suo è stato un percorso in solitudine con una predilezione per la dimensione del laboratorio. Negli anni novanta, con l’Associazione Laboratorio Femmine dell’Ombra, ha svolto un lavoro teatrale nel quartiere popolare di Palermo dell’Albergheria con gli abitanti del luogo. Nel 2002 nasce la Compagnia Franco Scaldati con un’attività di produzione e promozione delle opere del drammaturgo. Nel biennio 2005-2006 Scaldati è direttore artistico del festival Orestiadi di Gibellina. All’attività teatrale ha affiancato il lavoro cinematografico con registi quali i fratelli Taviani, Pasquale Scimeca, Ciprì e Maresco. Durante la sua carriera, ha ricevuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti, tra cui due premi speciali Ubu.
Teatro nello spazio degli scontri 1964-1971. Volume Vol. 1
Giuliano Scabia
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 904
Giuliano Scabia è stato uno dei drammaturghi più originali del dopoguerra. Ha percorso varie forme di scrittura per il teatro, organizzando le sue opere (1964-2020) nel Ciclo del Teatro Vagante, che comprende centodue titoli ed è costituito da testi compiuti di drammaturgia, schemi vuoti e racconti-diari di come tali canovacci sono stati riempiti con azioni teatrali, radiodrammi e racconti per la radio, operine dialogate di auguri rappresentate in situazioni segrete o in occasioni speciali. L’opera si sviluppa in sei volumi, offrendo uno spaccato delle trasformazioni del teatro e della società italiana dagli anni sessanta ai nostri giorni. I testi, pubblicati secondo l’ordine assegnato dall’autore, eminentemente cronologico, con le loro differenze formali e di destinazione, mettono in risalto la ricchezza dell’attività creativa di Scabia per il teatro e la sua capacità di innovarne le forme, attivando momenti di forte relazione sociale e umana. Giuliano Scabia (1935-2021), dopo aver collaborato con Luigi Nono, dal 1965 ha esplorato il teatro, inizialmente con testi che mettevano in questione i modi di vivere e le ideologie dell’Italia del post boom economico e delle contestazioni (tra gli altri Zip e Scontri generali). Ha portato il teatro fuori dai luoghi deputati, attuando una rivoluzione delle scene con azioni che coinvolgevano bambini, pazienti psichiatrici, studenti, abitanti di periferie urbane e di zone di campagna e montagna, sempre guidato dal motto di Gombrowicz: «Colui con cui canti modifica il tuo canto». Con lui sono nate figure mitiche come il drago d’Abruzzo, sonda delle immaginazioni di ragazzi, Marco Cavallo, grande pupazzo realizzato nell’Ospedale psichiatrico di Trieste diretto da Franco Basaglia, simbolo della liberazione da una psichiatria oppressiva, e il Gorilla Quadrumàno, emblema di una ricerca delle radici profonde nell’ambiente e dentro sé stessi. È stato attore di strada, cantore di versi, romanziere, portando le sue storie in boschi, monti, città.
Lui. Ediz. italiana e persiana
Ashkan Khatibi
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2024
pagine: 144
Una cella. Un personaggio. Inquisitori che si susseguono per portare avanti un interrogatorio. Vogliono una confessione. Con le buone o, soprattutto, con le cattive. Blandiscono e minacciano: chi hanno davanti? Un attivista per i diritti umani, un’adolescente, un giovane sportivo, un bambino, un’attrice, uno studente, un rapper, un poeta e regista cinematografico, rappresentanti di una comunità, di un popolo che protesta contro un regime che li opprime da anni. Che cos’hanno in comune? Che sono tutti morti. Che le loro voci sono state soffocate e messe a tacere, i corpi fatti sparire. Ma non le loro parole. Le loro invocazioni. Il loro desiderio di giustizia, di riscatto, di un’esistenza normale. Di arte, di cultura. Di musica, di poesia, di romanzi, di cinema e teatro. Lui. Un personaggio per migliaia di volti, per migliaia di vite schiacciate ma non dimenticate. Mai dimenticate. Perché la potenza delle parole trae forza dal loro dolore, dalle urla, dall’umiliazione e dalle torture sofferte, innalzandosi in un unico profondo grido di libertà. Il volume contiene la versione in lingua persiana del testo.
Tredici monologhi di teatro storico, classico antico e moderno
Giovanni Sergio
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2024
pagine: 106
Tredici monologhi rappresentati sulle scene dall'autore di questo libro (come testimoniato da alcune foto prese durante gli spettacoli), e qui raccolti, quale antologia del teatro antico e moderno. Le prime due tragedie sono tratte dal mondo greco antico ("Edipo re" di Sofocle e "Sette contro Tebe" di Eschilo), e sono seguite dalla commedia liberamente adattata di "Le rane" di Aristofane. Seguono tre drammi accomunati dal tema dell'amore impossibile con finale tragico ("Medea" di Euripide, "Aida" di Giuseppe Verdi su un soggetto originale dell'archeologo francese Auguste Mariette, e "Madama Butterfly" di Giacomo Puccini). Poi altri tre drammi, di cui due sono opere di William Shakespeare ("La tempesta" e "Amleto") e l'altro è l'"Enrico IV" di Luigi Pirandello. Infine, la vita di quattro "grandi" personaggi storici raccontata da loro stessi: in ordine cronologico, il faraone "eretico" Akhenaton (XIV sec. a. C.), l'eremita Pietro da Morrone eletto papa col nome di Celestino V alla fine del XIII secolo, il grande re inca Pachacútec, il "trasformatore" (XIV-XV secolo), il monaco domenicano rosacrociano Giordano Bruno (XVI secolo).
Al Capolinea. Due pièce in parte buffe e in parte no
Francesca Suale
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Botteghe Invisibili
anno edizione: 2024
pagine: 96
Al Capolinea e Il teatro è morto. Due pièce, due testi complementari come due fotografie inserite in una stessa cornice, una realtà con i suoi stravolgimenti apparenti, dove il pensiero diventa atto rivoluzionario, unico possibile, e, benché si riveli “sospeso” a un capolinea o a un teatro chiuso, rappresenta la sola possibilità di ripartire.«Te lo ripeto. Erodere, erodere. Erodere certezze per trovare uno spiraglio, insinuare dubbi, porre interrogativi, accendere luci, smembrare le apparenze in tante parti, tali da poter essere osservate da ogni lato. Prima che il grande teatro con la sua menzogna ci prenda infine tutti e ci riduca in polvere».
Cinque atti unici
Ermanno Bencivenga
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2024
Che cos'è la religione per un uomo senza dio? Un repertorio di esperienze e dilemmi sul quale i credenti non possono avanzare priorità o prerogative ma ogni umano ha il diritto di riflettere e interrogarsi; un patrimonio comune che ci appartiene indipendentemente dalla nostra decisione di piegarci deferenti a una realtà soprannaturale. Ecco allora, in questi testi teatrali, Bencivenga esporre una meditazione sulla vita e sulla morte ispirata da Lazzaro; un dibattito fra il metodo dell'accoglienza e quello dell'esclusione e del sangue, inteso sia come legame familiare sia come sacrificio imposto a una vittima; una rivendicazione della gratuita, autentica generosità del ricco epulone; una condanna dell'usura e di chi le offre ambigua clemenza; una sfida logica che un diavolo astuto lancia a un creatore onnipotente. Come nelle sue tragedie, l'autore sceglie qui la forma del dramma, invece che del saggio o dialogo filosofico, per rappresentare a tutto tondo una vita umana che è non solo ragionamento ma anche emozione. E non prova neppure a esprimersi in un linguaggio di corriva quotidianità; il suo eloquio segue i modelli delle opere classiche - forse stranianti per alcuni ma tanto giustamente inattuali ed eterni quanto i suoi temi.
Francisca Chiquinha Gonzaga. Ediz. italiana e portoghese
Tatiana Ribeiro
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 178
Pièce teatrale bilingue, in italiano e in portoghese, che racconta la vita di una delle più importanti musiciste brasiliane, Francisca Gonzaga, soprannominata in modo affettivo Chiquinha Gonzaga. Personaggio all’avanguardia per il suo tempo, attiva politicamente, ha visto nascere, insieme ai suoi compagni musicisti, il genuino genere musicale brasiliano che più tardi sarebbe conosciuto come choro e che affonda le sue radici in ritmi come la polka e il lundu. A partire da un’appassionata ricerca, il testo presenta al lettore fatti storici di una Rio de Janeiro dell’Ottocento, che ha ricevuto la Corte portoghese di D. João VI, che “sfuggiva” alle forze napoleoniche trasferendosi da Lisbona alla nuova sede della Monarchia portoghese nei tropici. Una Rio che subisce l’influenza delle culture europea e africana, che lasceranno il segno nella musica brasiliana. Nel passaggio tra Colonia, Impero e Repubblica la vita della città si intreccia con la movimentata vita politica e affettiva di Chiquinha Gonzaga, una vera icona della libertà in Brasile.