Aragno
La neve è calda
Luciano Nota
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
"Immaginifico come un dipinto d'avanguardia. Graffiante come un assolo hard rock. Commosso e commovente come una preghiera di fronte ad un'immensa distesa d'acqua d'inverno. Quando s'incontra un verso così potente ci si schianta contro la sorpresa, l'enormità del sentimento, la torsione di viscere della memoria." (Maria Grazia Trivigno)
Mani di prugna
Ilaria Maria d'Urbano
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
Un dialogo incessante tra vita morte e amore, in cui viene restituita la parola ai morti, ai dimenticati, e in cui chi resta interroga il mistero. Il distacco e il lutto assumono una nuova veste, in una dimensione di reciprocità.
Pinocchio (moviole) 1995-98
Mariano Bàino
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
«Difendiamo e sosteniamo il nostro essere-pinocchio»: con queste parole, all'alba del nostro secolo (o al tramonto del suo, piuttosto), salutava Francesco Leonetti l'apparire di Pinocchio (moviole). Se l'universalità d'un autore, a prescindere dalla sua opera, si misura dalla caduta in aggettivo della sua anagrafe (basti pensare a «kafkiano»), in quella formula la pinocchità assurgeva a categoria dello spirito, al di là non solo dell'opera ma persino del suo autore. E infatti nell'immaginario, dice Giancarlo Alfano, quello di Pinocchio è «modello» antropologico, prima che narrativo, «paradigmatico dal punto di vista della psicologia, esemplare». La formidabile fortuna della favola, sempre riscritta, si deve al principio-metamorfosi che le è intrinseco. Testualmente «uno e bino», Pinocchio è altresì nessuno e centomila: e allora il destino dell'essere-pinocchio, in potenza, quello di tutti noi «pinocchi e pinocchie» (istiga alla ribellione la sua immagine-movimento, a un irresistibile divenire-pinocchi). Con la sottigliezza virtuosa che gli è propria, Bàino sottopone questa dromomania a détours au ralenti, per scoprire che suo «tema profondo» non è che «la corsa verso la morte». Per sottrarsi a un «mondo» che «non cambia mai», e forse appunto «nasce morto», è all'autodistruzione che Pinocchio si scapicolla. Forse proprio per dribblare questo doppio legame Collodi ideò la sua postrema metamorfosi, per tanti lettori desultoria se non traumatica, in «ragazzino perbene». Ma il «neocollodico» del tempo di dopo si sottrae a quest'ambigua salvazione e, come l'altro suo avatar Robinson, «salta giù dal libro che affonda» per inoltrarsi in «un'estasi / più blu di ogni cosa al mondo», là dove «abolito» è «ogni dominio». Non è l'ultima ventura del burattino fattosi «pulcinella di mare», ma certo quella in cui vorremmo riconoscerci. Andrea Cortellessa
Stati di salute
Lidia Riviello
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
Lidia Riviello si fa carico del caos di frammenti che ruotano sulle teste (talora pensanti, talatra pesanti) di noi contemporanei e tenta non solo di trascriverlo, rendendolo poesia e non mero, vorticoso sovrapporsi di informazioni, ma di offrirci una bussola, un timone, una parola che sia linea guida e ci orienti nel turbine di avatar, vite inventate, vite che sono quello che vorremmo fossero le nostre vite. Vite esposte alla massima potenza d'inganno, dunque. E la traccia sublime del vero, che Riviello esplora da rabdomante, dove la forcella di legno, che vibra all'apparir del vero, è la parola. Parola aerea, eppure non immateriale. Dopo, infatti, nella seconda parte, si affonda nel vero più vero, quello del corpo esposto, della carne sofferta che portiamo. Siamo dentro una serie ospedaliera ipercontemporanea, dentro una disfunzione alimentare che, riportata alla brevità virtuale dei social, non racconta davvero più niente, nemmeno più la pulsazione cinematografica d'inizio millennio. Nessuna complessità, nessuna profondità, ma il nulla che ragiona sopra il nulla e racconta un'euforica ipocondria, l'inefficace esposizione di corpi, già espressi al mondo dal proprio dolore. Ed è questa l'analisi di un mondo che vorrebbe sfuggire all'analisi, che cerca di confonderci coi suoi impulsi frenetici. Ma Riviello si ferma, se lo assume, lo osserva, vi si oppone. E fa poesia del niente, e del suo astratto, pixellato male. Maria Grazia Calandrone
Il macello moderno
Antonia Paolini
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
È una soggettività tutta scritta, dentro e fuori, nell'interno ed esterno della mente-corpo, quella di Antonella Antonia Paolini in questo libro d'esordio in poesia. Un io che scrive, a volte lirico a volte narrante, e a mano a mano sempre più narrante, che si presenta a sé, e a noi, come fatto di lettere-formiche - così nel Prologo che apre la raccolta - e prima ancora di sillabe, che invadono l'animale umano, bambino poi adulto, fino a che questa originale invasione violenta, questa metamorfosi che tanto somiglia a una morte diventa vera appartenenza, terra unica in cui riconoscersi, sola origine. Prima di tutto, per Paolini, c'è la letteratura, che viene espressa fuori di sé, disannerandosi come scrive l'autrice, liberandosi infine sulla pagina dell'ombroso veleno, anzi farmaco, che è l'inchiostro di una scrittura ancora intimamente pensata come fisica, o tipografica, proprio perché risale alla più segreta, e proibita, disposizione dell'infanzia. Ed è solo così, risalendo all'invasione prima della lingua nel corpo, che il corpo stesso riesce a sopportare le ulteriori, metalliche, aspre prove a cui la vita lo sottopone. Perché a essere condotto al Macello moderno è il soggetto stesso, che pure ne esce vivo, ma mutato. In tutto questo, percepiamo affinità possibili con un primo Valerio Magrelli passato per lucida disperazione, o con una Elisa Biagini virata verso il body horror: ci conteniamo, siamo contenuti, ma anche abitati-attraversati da fantasmi. Presenti e dichiarati invece nella filigrana di questo libro, amorosi guardiani della bambina che scrive da sempre ora adulta, alcuni alti nomi della nostra letteratura: Leopardi, di cui Paolini è affermata studiosa, Ariosto ma anche Balestrini. Laura Pugno
Vivian Grey
Benjamin Disraeli
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
Vivian Grey, un giovane dandy senza fortuna o antiche ascendenze, è animato dal desiderio di farsi strada nella politica e nell'alta società. Espulso dal college, dove ha dato corso ai primi esperimenti di leadership, convince il marchese di Carabas, un aristocratico mediocre e vanesio, ad organizzare un partito che lo sostenga nella corsa al premierato. L'inesperienza del marchese e il tradimento di una donna porteranno al fallimento del progetto. Esule dall'Inghilterra, Vivian Grey prosegue le sue avventure in Germania, dove si impegna in intricati giochi politici e tesse alleanze tra granduchi e principi mediatizzati.
La vita e l'opera scientifica di Francesco Ruffini
Gioele Solari
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
"Era nato nel Canavese, a Lessolo, il 10 aprile 1863 da famiglia oriunda da Andrate e discesa a Borgofranco d'Ivrea". Esordisce così La vita e l'opera scientifica di Francesco Ruffini, il profilo che Gioele Solari compose nell'estate del 1934 per la Rivista internazionale del diritto. Il collega nell'Università torinese, docente di Diritto ecclesiastico, fra i professori che non giurarono fedeltà al fascismo, era da poco scomparso, in marzo. Liberale, senatore del Regno, ministro dell'Istruzione pubblica nel governo Boselli (1916-1917). Tra le sue opere: Diritti di libertà (Gobetti editore), La libertà religiosa (un'edizione sarà curata da Jemolo, l'allievo prediletto), Studi sul giansenismo, La vita religiosa di Alessandro Manzoni, La giovinezza di Cavour. "Storico fu e volle essere il Ruffini - ricordava Gioele Solari - e dello storico ebbe in alto grado la passione, l'insoddisfazione, la pazienza della ricerca, l'ossessione del nuovo, lo scrupolo dell'oggettività, il disinteresse eroico".
Giallo azzurro bianco
Valéry Larbaud
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
Il Giallo, l'Azzurro e il Bianco che danno il titolo a quest'opera non sono soltanto i colori del nastrino che legava i manoscritti di articoli usciti in differenti riviste e in tempi differenti, ma anche quelli della bandiera personale dell'autore, che ha voluto così imprimere il suo marchio di fabbrica al volume. Perciò stesso questi diciotto testi vanno considerati come capitoli di un unico testo. Si tratta in fondo di una «scrittura di sé» attraverso il movimento nello spazio e nel tempo. Un andirivieni da un luogo a un altro, da un tempo a un altro, secondo le coordinate di un cosmopolitismo basato sul plurilinguismo e sullo spostamento.
Eleonora de Fonseca Pimentel
Benedetto Croce
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
La biografia di Eleonora de Fonseca Pimental, una delle «martiri» della rivoluzione napoletana del 1799, è una delle prime opere di Benedetto Croce, che la scrisse appena ventenne e appartiene al periodo dei suoi studi eruditi e archivistici. Ancora oggi, questo saggio approfondito e di eccezionale eleganza stilistica, viene considerato il migliore studio biografico su una figura, poco conosciuta se non per il suo arresto e per la sua condanna a morte, che ebbe grande importanza non solo all'interno del movimento giacobino e patriottico - grazie al giornale da lei fondato, diretto e scritto, il Monitore Napoletano - ma anche nel mondo letterario del tempo. La de Fonseca Pimentel fu, infatti, anche una garbata e gradevole poetessa in rapporti amichevoli ed epistolari con Pietro Metastasio. Il saggio di Croce - che non è affatto, come si potrebbe pensare, uno dei suoi testi minori - ne racconta con prosa suggestiva e finezza interpretativa la vita in quattro capitoli (La letterata, La giacobina, La giornalista, La martire), ne scandaglia le idee, ne traccia un ritratto complessivo improntato a una non troppo celata simpatia. Sullo sfondo c'è l'idea che rivoluzione partenopea del 1799, indipendentemente dal suo tragico esito, sia stato un momento importante per la preparazione del Risorgimento.
Il vino puro della saggezza
Samuel Johnson
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
Non è facile definire in termini astratti il pensiero morale di Samuel Johnson. Johnson fu per Jeremy Bentham «un pomposo predicatore di malinconiche verità morali» e per James Boswell «uno straordinario maestro di saggezza morale e religiosa»: giudizi e valutazioni possono contraddirsi, ma i saggi che compongono questa raccolta offrono la più sincera testimonianza della profondità raggiunta dalle riflessioni etiche, morali e antropologiche del loro autore, fautore di una saggezza concreta, nemica sia delle sottili ipocrisie dei moralisti di professione sia delle volgari satire dei loro aguzzini letterari.
Venire a capo di sé
Fabio Merlini
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
Dove sta scritto che non accadrà un giorno di guardare alla libertà nello stesso modo disincantato, quando non cinico, con cui ci riferiamo oggi a valori quale l'onore, la fedeltà, la memoria, la gloria imperitura, la vita morale, la solidarietà? Oppure, ipotesi ancor più drammatica, che non succederà un giorno di dovervi rinunciare per rispondere più efficacemente a situazioni di emergenza estrema, causate dal nostro stesso processo di civilizzazione e dalle sue forme di razionalità disfunzionale? Il presente saggio fa propri questi dubbi. Chiedendosi però al contempo e sottotraccia se, in quel conflitto di forze (e di alleanze) che è la Storia, cioè in quell'incrocio di vicende contradditorie, di tempi sovrapposti e desincronizzati mediante cui si disegna la realtà plurale cui apparteniamo, esistano dei punti di non ritorno innegoziabili, non foss'altro per il rispetto dovuto alla sofferenza di chi nel passato e nel presente ne ha fatto e continua a farne una ragione di vita, anche a costo di enormi sofferenze, o della vita stessa. Ma anche qui: "innegoziabili" dove, a quali condizioni, e da parte di chi?
Virginia Woolf, la stella del modernismo. Lezione Sapegno 2022
Nadia Fusini
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2025
Virgo, Vergine, Virginia, scivolando su questi nomi, incontravo la stella di Virginia Woolf nel firmamento letterario del Novecento, dove da anni ormai risplende nitida nel chiarore di una luce meridiana, che manifesta in maniera evidentissima, irrefutabile la realtà della sua grandezza....