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Letteratura teatrale

Gore

Gore

Javier Daulte

Libro: Libro in brossura

editore: Nowhere Books

anno edizione: 2025

"Gore" è un’opera teatrale dirompente e surreale, che gioca con il linguaggio per smascherare le contraddizioni della comunicazione e delle relazioni umane. In un universo grottesco e imprevedibile, i personaggi si muovono tra tensioni e incomprensioni, dando vita a dialoghi frammentati e situazioni paradossali in cui ogni scambio diventa una rivelazione delle loro insicurezze più profonde. Daulte intreccia umorismo e crudeltà con una teatralità irriverente, capace di spiazzare e affascinare, esplorando i limiti della comprensione, mostrando quanto sia sottile l’equilibrio tra ciò che si dice, ciò che si sente e ciò che resta inespresso. Un’esperienza teatrale unica, che sfida le convenzioni e coinvolge il pubblico in un gioco audace e spiazzante.
13,00

The tragedy of Romeo and Julet
9,99

Madri

Madri

Diego Pleuteri

Libro: Libro in brossura

editore: SuiGeneris

anno edizione: 2025

pagine: 160

"Madri" è un’indagine sull’intimo, sul pudore, sull’identità, sull’ingarbugliarsi ossessivo del pensiero. In una situazione di stasi una madre e un figlio non trovano qualcosa, la conclusione di una frase che hanno dimenticato. Varie risposte e strade vengono eluse in questo testo. Finché nel finale resta una sola strada possibile.
15,00

Trilogia triestina: Svevo, Joyce, Saba

Trilogia triestina: Svevo, Joyce, Saba

Mauro Covacich

Libro: Libro in brossura

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2025

pagine: 112

Per la prima volta in volume, tre monologhi scritti, vissuti e interpretati da Mauro Covacich in un viaggio letterario tra Trieste e gli scrittori che l’hanno resa immortale. Le manie, l’umanità, gli autentici colpi di genio di tre giganti della letteratura del Novecento: Italo Svevo, che impara l’italiano sui libri di scuola; James Joyce, che durante i lunghi anni trascorsi a Trieste parla e canta nel dialetto locale; Umberto Saba, che dedica i suoi versi più belli a una città che gli sarà sempre stretta. Tre atti a formare la biografia di una città, un viaggio che attraversa tre stagioni letterarie affini ma allo stesso tempo distanti e diverse, tutte con al centro il capoluogo giuliano.
14,00

Chiamami amore. I più bei dialoghi tra innamorati

Chiamami amore. I più bei dialoghi tra innamorati

William Shakespeare

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2025

pagine: 112

L'amore adolescente di Romeo e Giulietta, la passione matura e fatale di Antonio e Cleopatra, la gelosia che acceca Otello e arma la sua mano contro Desdemona: non c'è autore che più del grande drammaturgo inglese abbia esplorato le tante sfaccettature dell'amore, consegnando alla storia della letteratura celebri coppie di amanti che incarnano altrettanti volti del più antico e universale dei sentimenti. Innocente o frutto di inganno, casto o lussurioso, ricambiato o conflittuale, l'amore in Shakespeare è una forza a cui è impossibile resistere: è una passione che travolge e sconvolge, un incendio che divampa e distrugge, una potenza che può cambiare il destino degli individui, redimerli o dannarli per sempre. Profondo indagatore dei sentimenti, nella tragedie come nelle commedie Shakespeare ci regala indimenticabili scene d'amore che dopo quattro secoli continuano a emozionarci.
5,90

In love

In love

William Shakespeare

Libro: Libro in brossura

editore: Giunti Editore

anno edizione: 2025

pagine: 176

In questa selezione delle opere di William Shakespeare l'amore è, di volta in volta, trionfante, felice, tragico, inaspettato, a prima vista, ingenuo, appassionato. Dalle commedie alle tragedie, dalle opere più famose alle meno note, ne scopriamo tutto il potere in storie indimenticabili come Molto rumore per nulla, Romeo e Giulietta, La dodicesima notte, Troilo e Cressida, Sogno di una notte di mezza estate, La tempesta, e molte altre.
6,50

Bimbetti. Il penultimo delirio di Ivan Karamazov

Bimbetti. Il penultimo delirio di Ivan Karamazov

Riccardo Puccini

Libro: Libro in brossura

editore: Marchetti Editore

anno edizione: 2025

pagine: 56

In questo testo, nato per la messa in scena ma godibilissimo indipendentemente da essa, incontriamo Ivan, il più discusso dei quattro fratelli Karamazov, dopo la morte. L’autore lo colloca in un Purgatorio in cui egli attende, irrisolto come le sue domande, finché non gli viene data l’opportunità di compiere un viaggio sulla Terra, per parlare con un prete e porgli alcune delle questioni che lo hanno dilaniato in vita e continuano a tormentarlo dopo la morte. Nei famosissimi deliri di Ivan Karamazov, la questione dei “bimbetti” è centrale. Uno dei suoi interrogativi principali, in definitiva, è: se Dio esiste, come può permettere la sofferenza dei bambini? L’autore “presenta” a Ivan Karamazov tre storie di bambini, diversissime tra loro ma ugualmente tragiche, che contribuiscono a creare nuove domande e nuove riflessioni.
11,00

Biancavilla in palcoscenico. Commedie dialettali siciliane

Biancavilla in palcoscenico. Commedie dialettali siciliane

Giuseppe Tomasello

Libro: Libro in brossura

editore: Nero su Bianco Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 448

Il mondo contadino e la coralità popolare, il classismo sociale e il desiderio di riscatto. È una Sicilia che non c’è più, ma che risiede nell’identità e nella memoria del suo popolo, quella affrescata in queste commedie teatrali. Già apprezzato come poeta dialettale, Giuseppe Tomasello dimostra straordinarie capacità narrative nel tratteggiare personaggi e situazioni, alternando vivace comicità e riflessione sociale. Biancavilla è al centro dei racconti: tradizioni, consuetudini, usi, costumi e un dialetto ormai scomparsi. Uno spaccato etno-antropologico di grande valore storico e dal quale emergono temi universali come l’amore, la famiglia, la fede cristiana, la lotta di classe, il progresso. “Nobili e riccu”, “A fuitina”, “U patri all’antica”, “U merru chiacchiaruni”, “U cuttigghiu”, “U villicu”, “Cornelio scanzacorna”, “U zziu d’America”, “Turi Pidda” e “La nascita di Gesù”: testi teatrali che proiettano Tomasello tra le voci più autentiche ed appassionate della cultura siciliana.
15,00

Il cerchio perfetto di Einstein. Esercizio teatrale

Il cerchio perfetto di Einstein. Esercizio teatrale

Libro: Libro in brossura

editore: Fondazione Leonardo Sinisgalli

anno edizione: 2025

pagine: 92

“Il cerchio perfetto di Einstein” è il copione teatrale dello spettacolo sorto dall'incontro creativo tra studenti e docenti dell'Università degli Studi della Basilicata con il sostegno della Fondazione Leonardo Sinisgalli, per esplorare i temi della libertà e della responsabilità morale degli uomini di scienza. Trae ispirazione da un’opera di Dürrenmatt, mettendo in scena figure illustri come Marie Curie, Einstein e Newton, insieme a personaggi come Laura Capon, moglie di Enrico Fermi, e Giorgia de Cousandier, compagna di Leonardo Sinisgalli per ricordare i celebri “ragazzi di via Panisperna”. Al centro della scena domina la figura del poeta ingegnere Leonardo Sinisgalli, che incarna un Neo-Umanesimo dove Poesia e Scienza si intrecciano per promuovere il progresso civile. Sono presenti i contributi critici di Nicola Cavallo e Maria Teresa Imbriani, la premessa di Mimmo Sammartino e Luigi Beneduci, due articoli, introdotti da Sara Petta, di Leonardo Sinisgalli e Giorgia De Cousandier su Enrico Fermi.
12,00

Elis Frobom (dal racconto «Le miniere di Falun» di E.T.A. Hoffmann)

Elis Frobom (dal racconto «Le miniere di Falun» di E.T.A. Hoffmann)

Alessio Grispini

Libro: Libro in brossura

editore: Il Convivio

anno edizione: 2025

pagine: 88

L'opera di Alessio Grispini intende essere una prosecuzione fittizia del celebre racconto di Hoffmann "Le miniere di Falun", presente nella raccolta di testi narrativi "Die Serapions Brüder". Il dramma è ambientato nei pressi del noto complesso minerario della cittadina svedese. Diversamente dal testo originale, in cui il protagonista della storia è condannato a una tragica fine, l'autore intende approfondire e sviluppare quella crisi esistenziale, la scelta fra una solitaria vocazione e l'idillio familiare, che era emersa già nelle ultime pagine del racconto di Hoffmann. Intrappolato fra due tendenze antagoniste, fra l'aspirazione a eguagliare, da un lato, nelle profondità della miniera, la perfezione incarnata da Torbern, minatore eccelso, e appartenere, dall'altro, alla prospettiva di una vita semplice e felice che Ulla gli promette in superficie, Elis si consumerà in un conflitto interiore che coinvolgerà inevitabilmente gli attori emozionali del dramma, moltiplicandone le voci e culminando nella follia della giovane sposa. Il tema della vocazione, in contrasto all'idillio d'amore, sarà qui portato alle estreme conseguenze e rappresenta, senza dubbio, un insistente nodo di riflessione dell'intera opera. Se in Hoffmann il finale si può considerare consolatorio o romantico, pur nella considerazione della morte come esito estremo, nel nostro caso abbiamo una maggiore coscienza delle inclinazioni dei singoli attori emozionali, la loro fusione è 'relativa' e rimane nell'alveo dell'onirismo, della sfera fantastica, della magia. Un finale che possiamo definire 'aperto' e che in questa sua peculiarità riflette il senso della possibilità e della ricerca continua cui l'uomo è destinato.
13,00

Teatro. Una lettera perduta. Una notte burrascosa. Come a Carnevale

Teatro. Una lettera perduta. Una notte burrascosa. Come a Carnevale

Luca Caragiale Ion

Libro: Libro in brossura

editore: Cue Press

anno edizione: 2025

pagine: 160

Il volume raccoglie alcune tra le più importanti opere teatrali di Ion Luca Caragiale. Il filo rosso che accomuna i tre testi teatrali è l’umorismo, elemento che deriva non solo dal contrasto tra l’essenza e l’apparenza dei personaggi, ma anche dal linguaggio che essi utilizzano: pur essendo espressione di una realtà specifica del diciannovesimo secolo, grazie allʼabilità letteraria di Caragiale, i protagonisti delle sue drammaturgie diventano figure universali, capaci di incarnare vizi e debolezze umane che possono essere riconosciute in qualsiasi epoca e contesto sociale.
29,99

Sono morto ma non lo sapevo. Liberamente ispirato a «Io, se fossi Dio» di Giorgio Gaber

Sono morto ma non lo sapevo. Liberamente ispirato a «Io, se fossi Dio» di Giorgio Gaber

Vincenzo Furfaro

Libro: Libro in brossura

editore: Città del Sole Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 64

Ho conosciuto Vincenzo Furfaro nel 2022 per un'intervista al debutto a Cittanova del monologo teatrale "Sono Morto Ma Non Lo Sapevo". Confesso che a colpirmi, più che il candore con cui tramite Messenger mi aveva invitato ad accorgermi di lui, fu la parola chiave che buttò nella conversazione: Gaber. Tra tutti gli argomenti con cui un giovane scrittore sconosciuto e di provincia è concesso che si cimenti, pensai, mai e poi mai può esserci la biografia - ancora oggi controversa - di un grande italiano. E fu con questo mix fra pregiudizio e curiosità che seguii quella prima, fino agli applausi finali che certamente omaggiavano lui ma, io penso, anche l'ardore - pure questo controcorrente - del suo coraggio. Lo stesso che oggi viene premiato dalla scelta di Città del Sole edizioni di offrire quel testo al grande pubblico, come perimetro dalla lettura piacevole in cui far agitare alcune cose significative che possono incuriosire il lettore. In primis l'espediente inventato da Furfaro, non originale nella forma ma diverso nell'approdo culturale, ovvero la finzione di un Gaber che torna vivo - o meglio fantasma narrante sulla scena - per leggere il mondo che è venuto dopo la sua scomparsa. E se "con i se e con i ma" non si può leggere la storia, e quindi interpretare il futuro, è la seconda certezza che il libro porta con sé che annulla ogni supposizione, ogni dubbio sull'utilità della messa in scena ora sul foglio: leggiamo le pagine di un talentuoso provocatore, che per additare il quotidiano stupidario della politica odierna - a tutti i livelli - ha scelto di resuscitare il massimo esperto della dissacrazione italiana. …Eccolo, dunque, nella sua finale perfezione l'intrigante perimetro di questo libro, per scegliere non da che parte stare - in fondo né Gaber, né Furfaro hanno una parte - ma per esaltare, ancora nel 2024, la razza estinta degli anarchici che costruiscono bombe… con le parole, senza essere maleducati con il Potere, senza scassare chitarre sul palco, senza tikketoccare in maniera compulsiva la vacuità dei propri stili. dalla Prefazione di Agostino Pantano
10,00

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