Cesati
I testi e le varietà
Libro
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 898
Ogni lingua conosce al suo interno una serie di diversificazioni, o varietà. Possiamo riassumere cinque diverse dimensioni delle variazioni: il tempo, poiché una lingua cambia lungo l’asse temporale; lo spazio, dato che una lingua cambia nelle diverse aree geografiche in cui viene usata; lo strato o gruppo sociale cui appartengono i parlanti; la situazione comunicativa in cui viene usata la lingua e, infine, il mezzo fisico, vale a dire il canale attraverso cui viene usata una lingua. Il volume, attraverso oltre settanta contributi dei maggiori linguisti italiani, offre un quadro sintetico e aggiornato dell’italiano variazionale. Particolare attenzione viene data alle forme linguistiche ibride, alle nuove e meno nuove pratiche di scrittura digitata (email, social network, ecc.), fino all’uso della gestualità concomitante al parlato.
Ad posteritatem
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 418
Studiosi e amici si uniscono in occasione dell'ottantesimo compleanno di Luisa Rotondi Secchi Tarugi per approfondire vari temi tutti con sfondo il Rinascimento, periodo al quale la studiosa ha dedicato numerosissimi convegni e anni di approfondito studio.
Venezia e la Francia tra Medioevo ed età moderna. Similitudini, specificità, interrelazioni
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 303
Dal Medioevo e per tutta l’età moderna, tra Venezia e la Francia ci furono continue relazioni, diplomatiche e commerciali, ma anche artistiche, letterarie, linguistiche e, più in generale, culturali. Nonostante la distanza geografica e le indiscutibili peculiarità, tra questi due Paesi prese forma una ricca e complessa frequentazione, da cui maturò una reciproca familiarità – una vicinanza e una convergenza nella diversità –, oggi non più così evidente. In "Venezia e la Francia tra Medioevo ed età moderna. Similitudini, specificità, interrelazioni", una serie di specialisti di varie discipline – storici, storici dell’arte, storici della lingua, filologi, letterati e linguisti – riflette sulla singolarità delle connessioni franco-veneziane: ne scaturisce un volume interdisciplinare che analizza, in termini comparativi e incrociati, la logica e il significato storico-culturale di questa multiforme congiuntura d’esperienze.
Io al centro. Diario del mio benessere
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 128
Un diario in cui tenere nota di tutto ciò che racchiude la parola “benessere”, delle buone abitudini che desideri instaurare, coltivare, per vivere più centrata, consapevole, serena. Quelle piccole, come bere più acqua, camminare di più, prenderti del tempo per meditare, per cucinare in modo sano, per una lezione di yoga, di pilates, e quelle più ambiziose e a lungo termine, come iniziare un percorso di ascolto, di cura dell’anima. Tra queste pagine potrai tenere nota dei progressi e dei pensieri: non ci sono regole, non ci sono vincoli. Ci sei tu e le tue pagine. Nessun giudizio, nessun commento, nessuna frustrazione. Solo gioia, solo voglia di provarci. Di vedere quel passo in più nel percorrere la tua strada verso il benessere. Un modo per raccontare questo viaggio, ricordandone ogni passaggio attraverso la carta.
Gli eccentrici. Fantastico, bohème e Scapigliatura
Claudia Murru
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 206
Il volume approfondisce due questioni ancora largamente inesplorate dagli studi sul fantastico italiano. La prima riguarda il tema delle intersezioni tra letterature medicina, focalizzandosi sui riflessi letterari della rivoluzione epistemologica operata dalla nascente psichiatria; la seconda fornisce un contributo specifico sulla Scapigliatura preunitaria, mostrando quali elementi del dibattito francese sul fantastico incrocino, in Italia, le discussioni letterarie della prima metà del secolo. Dopo una parte più teorica, si prendono in esame tre casi di studio che declinano in modi diversi la compresenza tra discorso scientifico ed elemento meraviglioso. In dialogo con la tradizione di cui sono i primi esempi italiani, i racconti analizzati sovrappongono a un immaginario medico un secondo universo narrativo, associato convenzionalmente al prestigio dell’irrazionale. Ognuno dei racconti presi in esame riporta dei casi clinici particolari, nei quali una patologia è al centro della trama: "Macchia grigia" di Camillo Boito mette in scena una malattia dell’occhio; "Il pugno chiuso" del fratello Arrigo ruota intorno ai sintomi e alle cause della plica polonica; "Storia di una gamba" di Iginio Ugo Tarchetti esplora in forma pionieristica il fenomeno della gamba fantasma. In tutti questi casi, intorno alla malattia agisce una macchina narrativa specifica, più o meno raffinata dal punto di vista clinico, che si caratterizza per l’uso, in chiave fantastica, del linguaggio, degli strumenti e delle scoperte della medicina moderna.
Armi e armature nella letteratura italiana
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 258
L’arma, bianca o da fuoco, si rivela centrale tanto nella società quanto nella letteratura, come già evidenziato da Umberto Eco nel parafrasare la nota massima di Checov secondo la quale: «Se c’è un fucile, prima o poi sparerà». L’impiego di armi e armature è anche soggetto allo scorrere del tempo: se quelle bianche con l’avvento della polvere da sparo vanno perdendo di utilità in favore di strumenti più moderni, quali le armi da fuoco, è l’atomica a suscitare le inquietudini più oscure degli autori tardonovecenteschi e il giubbotto antiproiettile a prendere il posto di panzera e spallaccio. Questo volume indaga a tutto tondo su tali aspetti dalle origini ai giorni nostri, evidenziando come nel corso del tempo la centralità letteraria dell’arma diventi fonte preziosa di versi immortali e prose memorabili: da Dante agli anni Duemila ben pochi tra i nostri autori sono rimasti indifferenti alle ripercussioni identitarie, sociali e funzionali delle armi. Si è voluto qui proporne una raccolta ragionata.
Vivere in tre atti
Leonardo Staglianò
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 165
Un, due, tre. È così, secondo Aristotele, che Omero e i grandi tragici raccontavano le loro storie. Inizio: sorge un problema; svolgimento: si tenta di risolverlo; fine: a volte va bene, altre male. Un ballo a tre passi, come un valzer. Una danza da cui i personaggi escono cambiati nel profondo. Nella Poetica, il geniale filosofo chiama questa tecnica narrativa drammaturgia. Gli americani, due millenni dopo, l’hanno ribattezzata struttura in tre atti. L’inglese ha sostituito il greco, ma i princìpi sono quelli: l’Edipo re e il pilota de I Soprano hanno gli stessi snodi di trama; i protagonisti di Ritorno al futuro e del Filottete vivono i medesimi dubbi; l’Iliade è un racconto polifonico, come Stranger Things. Oltre a creare un ponte fra i narratori di ieri e di oggi, questo libro si pone una domanda esistenziale: e se fosse la vita a essere in tre atti? In fondo, per Aristotele l’arte imita la realtà. Saggio e memoir, Vivere in tre atti è una lettura dei classici greci, un’analisi di un gran numero di film, testi teatrali e serie tv degli ultimi anni, e un romanzo di formazione su un adolescente innamorato della scrittura che diventa adulto inseguendo il suo sogno negli Stati Uniti.
L'arte di raccontare storie
Alessandro Avataneo
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 214
Ibrido tra saggio e memoir, "L'arte di raccontare storie" raccoglie venticinque anni di esperienza in tutti i campi della narrazione e della regia: una carriera costruita affrontando sfide creative in condizioni produttive estreme. Navigando tra le pagine de Il giovane Holden e le scene di Star Wars, percorrendo le strade tracciate dai racconti di Fenoglio e i manga giapponesi, nel libro si formula, per la prima volta, un’equazione che consente di decifrare e costruire qualsiasi narrazione. Come combinare mondo, personaggi, trama, stile e tema per creare una storia? Per trovare la risposta è necessario scavare nel senso di mistero e di meraviglia dello storytelling, rivelandone l’essenza. Analisi di classici e casi studio reali ci aiuteranno a tracciare una mappa orientativa. In un mondo che ogni giorno ci travolge con un sovraccarico di storie, conoscere i meccanismi profondi del raccontare, in qualunque sua forma - pittura, letteratura, cinema, arti visive e performative - significa riappropriarsi dell’unica avventura di cui si è protagonisti: la propria vita.
An etymological dictionary for reading Boccaccio's «Decameron». Volume Vol. 5
Osamu Fukushima
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 810
Giovanni Boccaccio scrisse la Genealogia deorum gentilium in latino: 15 i libri di questo corposo progetto in cui sono interpretati allegoricamente molti miti delle divinità pagane. Oggi vengono riproposti i libri X e XI cui seguirà nell’arco di due anni il completamento dell’opera. Nel trattato si cerca di fare chiarezza sui tanti e contorti rapporti di parentela tra le divinità del classico pantheon dell’antica Grecia e di Roma. Ancora una volta, come per le altre sue opere, Fukushima realizza un importante dizionario etimologico, uno strumento che pone il latino e il greco al centro delle lingue indoeuropee, su cui si fondano l’italiano, il francese, lo spagnolo, il tedesco e, non ultimo, l’inglese, che sono qui comparati da vari punti di vista etimologici. L’opera è la prima indagine sulla storia, l’origine o l’etimologia delle parole nella Genealogia. Il testo affronta in modo diffuso argomenti grammaticali e sintattici come proprietà linguistiche nominali e pronominali quali persona, genere, numero e caso, proprietà linguistiche verbali come tempo, aspetto, modo e voce ed elementi sintattici come causativi, conversioni e costruzioni impersonali.
«Un’ Arcadia horror». Roma per Andrea Zanzotto
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 346
Il titolo del volume di studi su Andrea Zanzotto si riferisce al topos classico della pittura del Seicento, ricorrente nei dipinti di Nicolas Poussin e Guercino, Et in Arcadia ego. L’Arcadia è il luogo mitico della pace e della contemplazione, consacrato dalla poesia e collocato fuori dalla storia. Nella visione del poeta sono inclusi segni discreti, ma inequivocabili, della presenza della morte, dunque del tempo storico. E proprio la morte costituisce il tema del capolavoro di Zanzotto, Il Galateo in Bosco, raccolta poetica in memoria delle stragi della Prima guerra mondiale. Sensibilità ambientale, un senso profondo della storia e un indiscusso magistero retorico e letterario sono le più evidenti, e cruciali, connotazioni della poesia e della prosa del nostro autore. A questi temi sono insieme a una riflessione e un’analisi in merito alla visione che Zanzotto aveva della città di Roma.
Il nostro latino quotidiano
Francesco Crifò
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 120
Il volume è diviso in due parti. Nella prima si traccia per grandi linee la storia del latino in Europa e in Italia concentrando lo sguardo nell’ordine sui testi letterari, su quelli tecnico-scientifici, su quelli giuridici e amministrativi, su quelli religiosi e infine sull’italiano contemporaneo. Nel secondo capitolo si esaminano le tracce lasciate nella nostra lingua dal latino scritto (quindi non da quello gradualmente e spontaneamente trasformatosi nelle attuali lingue romanze). Dopo una rassegna di fatti grafici-fonetici, grammaticali e relativi alla formazione delle parole, si trattano con esempi rappresentativi i latinismi lessicali, distinguendo quelli adattati alla grammatica dell’italiano da quelli integrali, e inoltre i modi di dire, i proverbi e le citazioni in latino più noti oggi, oltre che alcuni nomi propri latinizzanti. Si affrontano infine alcuni dei dubbi che gli elementi latini della lingua possono suscitare nell’uso comune.
I segreti della «Mandragola». Con il testo della princeps della commedia e a fronte quello del ms. Redi 129
Antonio Sorella
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 845
Il volume è il seguito della monografia "Magia, lingua e commedia nel Machiavelli" (Firenze, Olschki, 1990) ed è il frutto di ricerche trentennali. Le tesi qui esposte sono riproposte con nuovi documenti e riflessioni: la commedia machiavelliana sarebbe stata più volte rielaborata fino all’ultima revisione per la stampa a Firenze nella tipografia di Bernardo Zucchetta, in vista di una nuova rappresentazione per i Floralia voluti da Leone X nell’aprile del 1520. La prima rappresentazione avrebbe avuto il titolo di Phalangio e sarebbe avvenuta l’8 settembre del 1518, nella notte delle nozze di Lorenzo de’ Medici duca d’Urbino, che nell’interpretazione allegorica sarebbe stato simbolicamente messo in scena nei panni del personaggio di Callimaco. Il duca d’Urbino, però, morì il 4 maggio 1519, cosicché la commedia sembrò aver prefigurato la sua morte. Nella revisione, voluta da Leone X, Machiavelli sarebbe stato invitato a eliminare il più possibile riferimenti alle pozioni magico-mediche cui era ricorso nelle precedenti redazioni, al punto che anche la pozione di mandragola, che dette il titolo alla commedia, fu sostituita con un innocuo ipocrasso, una specie di sangria. La revisione sarebbe stata condotta con la collaborazione dell’umanista Paolo Giovio, medico del cardinale Giulio de’ Medici, nonché suo “ministro” della cultura.