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Aragno

L'ape

L'ape

Oliver Goldsmith

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

pagine: 274

L'Ape, periodico londinese redatto da Oliver Goldsmith nell'autunno del 1759, è una raccolta di saggi, recensioni, traduzioni, racconti e poesie che si presentano al lettore come i frammenti della personalità di un aspirante scrittore di origini irlandesi ancora perso in quel sottobosco di anonimi "scribacchini" di cui la cupa e caotica Grub Street, strada di Londra brulicante di editori, redattori e locandieri, è diventata nel corso del XVIII secolo il simbolo più eloquente. L'Ape, però, è anche (e forse principalmente) un canto strozzato, incompiuto come la sua Fantasticheria sulla fama letteraria e malinconico come il canto del cigno di una tradizione saggistica saldamente ancorata agli ideali estetici dell'epoca augustea e al loro intrinseco senso morale, ma sempre più lontana dai modelli definiti dai suoi più grandi maestri, Joseph Addison e Samuel Johnson. In Goldsmith, autore la cui fama è legata al romanzo intitolato Il vicario di Wakefield, si avvertono i prodromi di una nuova forma di scrittura, più moderna e introspettiva, i cui primi frutti includono alcuni degli articoli più belli del suo periodico, da Miscellanea a Notturno urbano.
25,00

Arpa e cannone

Arpa e cannone

Gian Carlo Fusco

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

Dal primo numero (maggio 1959), per circa quattro anni, Gian Carlo Fusco (1915-1984) tenne una rubrica a tutta pagina sul mensile "Successo", fondato e diretto da Arturo Tofanelli: un periodico di grande formato e forti ambizioni editoriali che radunava tutte le grandi firme dell'epoca. Fusco era allora in stato di grazia e all'apice della carriera: corteggiato, oltre che dai giornali, da cinema, teatro e televisione. Era conteso per il suo estro, per le inesauribili doti di umorista e affabulatore, per la leggerezza della scrittura. Qualità che si ritrovano al completo in questa silloge. Tutte le puntate di quella rubrica, qui raccolte per la prima volta in volume, si offrono al lettore come piccoli spettacoli di varietà in cui l'autore sciorina tutti i temi e registri del suo celebrato repertorio di columnist. Fusco scruta l'Italia del miracolo economico con la stessa sagacia e lo stesso sorridente disincanto con cui rilegge il nostro, non lontano, passato postrisorgimentale.
30,00

Dante e il suo secolo. Scritti danteschi 1853-1904

Dante e il suo secolo. Scritti danteschi 1853-1904

Giosuè Carducci

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

Da Madesimo, il 14 agosto 1904, Giosue Carducci scriveva a Cesare Zanichelli in occasione della pubblicazione del saggio su Tre donne intorno al cor mi son venute: "Sono oggimai quarant'anni, o Cesare, ch'io co 'l discorso delle Rime di Dante posi il piè fermo nel campo dello scrivere italiano; ed ora stanco ne lo ritraggo con questo saggio su la più nobile canzone di Dante: da lui cominciai, con lui finisco". La dedizione a Dante fu per Carducci il centro della sua biografia intellettuale. Dal tema dantesco, scritto per l'accesso alla Scuola Normale di Pisa, al saggio sulle Rime del 1865, dai discorsi sulla Varia fortuna e su L'opera di Dante fino al saggio del 1904, il dantismo carducciano si dispiegò tra erudizione e storia, rievocazione poetica e analisi saggistica, polemica civile e politica, tra recensioni e commenti, tra memoria domestica e impegno civile, insomma tra culto interno, com'egli diceva, e culto esterno: la lunga fedeltà al poeta della Commedia - per coerenza, per varietà e rigore - viene ora riproposta al lettore in tutta la sua latitudine, nelle pagine che Carducci gli dedicò in vita: testimonianza plurima di chi volle essere e fu un "dantista dantesco".
40,00

Provinciali di mondo

Provinciali di mondo

Piero Dadone

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

Da millenni i "furbi" d'Europa amano suffragare l'idea della loro superiorità sbertucciando quei compatrioti che considerano ingenui e sciocchi. I pensatori ateniesi commiseravano i traci di Abdèra, per gli inglesi il luogo dei "fooles" era Ghotam, per i tedeschi Schilda, in Olanda Kampen, in Romania Caracal, per i danesi Mols, in Svezia Södertälje, Nazaret per gli antichi ebrei. A Stendhal fu sufficiente trascorrere una notte a Cuneo nel 1818 per bollare i residenti come "beoti". La celebre battuta di Totò è tuttora eloquente in merito. Un dizionario tedesco del 1920 colloca Cuneo ai vertici di un triangolo con le "sciocche" Abdera e Schilda. Lo sviluppo delle città portò poi a identificare i sempliciotti con i provinciali, gente arretrata, costretta a inseguire la modernità. Con la globalizzazione ampie strati di provinciali arrivano a imitare il way of life metropolitano, intanto che fasce ancora più larghe di metropolitani si provincializzano. Adottando comportamenti che prima ritenevano ridicoli, mentre certi modi di fare ormai à la page in Occidente sono ben più grotteschi delle storielle sui provinciali. L'ossessione per il "look", la mania di fare "ciao ciao" con la manina in tv, gli esodi di massa nei week end, gli strafalcioni grammaticali: non manifestano forse una tendenza della collettività a uniformarsi all'imbecillità attribuita a noi provinciali? Che assistiamo perplessi alla provincializzazione del globo terracqueo.
15,00

La Banca d'Italia. Un'istituzione «speciale»

La Banca d'Italia. Un'istituzione «speciale»

Pierluigi Ciocca

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2022

pagine: 176

Pierluigi Ciocca, una carriera brillante in Banca d'Italia, ripercorre il pensiero e l'azione della Banca dal dopoguerra a oggi. Lo fa sulla scorta delle "Considerazioni finali" con cui i Governatori che si sono avvicendati al vertice dell'Istituto, sin da Einaudi nel 1947, hanno riassunto e concluso la loro annuale Relazione agli azionisti e al Paese. Dalla sintesi di Ciocca emergono le luci e le ombre della vicenda storica dell'Italia lungo tre quarti di secolo: la straordinaria ricostruzione dalla guerra perduta; il miracolo economico e i suoi limiti; gli eccessi salariali, il prezzo del petrolio, il debito della Repubblica e, quindi, l'inflazione; la disinflazione, tuttavia seguita dal ristagno e dalle recessioni che hanno impoverito tanti cittadini lungo i due de-cenni sfociati nel Covid-19 del 2020, nell'inflazione internazionale dal 2021 e nel-le ricadute economiche del conflitto fra la Russia e l'Ucraina del 2022. Emerge altresì, autonoma dalla politica e dal mondo degli affari, la figura istituzionale della Banca d'Italia: le analisi, l'impegno operativo, le proposte per contenere l'instabilità e favorire la crescita dell'economia. Per qualità delle analisi, per intensità e difficoltà dell'impegno, la Banca d'Italia risalta nel mondo delle banche centrali. Se le sue proposte non verranno disattese la società italiana potrà tornare a percorrere la strada del benessere.
25,00

Valore e valori della comunità nel mondo che cambia

Valore e valori della comunità nel mondo che cambia

Giovanni Quaglia

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2022

Giovanni Quaglia, già dirigente scolastico e docente di Economia e Direzione delle Imprese presso il Dipartimento di Management dell'Università di Torino, giornalista pubblicista e revisore contabile, è Presidente di Fondazione CRT, della Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria, di REAM SGR S.p.A. e del Comitato di Supporto di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. È stato Sindaco di Genola (CN), Consigliere regionale del Piemonte, Presidente della Provincia di Cuneo dal 1988 al 2004. È stato ed è Presidente, Amministratore e Sindaco di Società, quotate e non, operanti in ambito finanziario, infrastrutturale e trasportistico. È componente di Associazioni culturali e di promozione territoriale. È stato insignito di numerose onorificenze e cittadinanze onorarie. È autore di numerose pubblicazioni.
15,00

Aforismi

Aforismi

Marina Cvetaeva

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2022

In questo libro viene offerta una raccolta di aforismi di Marina Cvetaeva, tratti dal volume in due tomi di Inediti, in cui sono raccolti quindici taccuini della poetessa russa che coprono un arco di tempo che va dal 1913 al 1939. Si tratta molto spesso di materiali di natura intima e privata che restituiscono un'immagine ben definita della sua anima tormentata e complessa e al contempo rendono una chiara testimonianza della sua personale ricerca di verità e di autenticità portata avanti con coraggio e con lucidità durante il corso di tutta la sua esistenza.
13,00

Non siate anime morte... Scritti spirituali inediti

Non siate anime morte... Scritti spirituali inediti

Nikolaj Gogol'

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2022

pagine: 180

I testi di Gogol', che vengono presentati in questo volume per la prima volta in traduzione italiana, comprendono un gruppo di opere di argomento morale e spirituale dove lo scrittore descrive in maniera piuttosto analitica le passioni che infiammano e agitano l'animo umano - dall'ira al timore, dall'insicurezza all'abbattimento fino alla terribile depressione. Allo stesso tempo l'autore delle «avventure di Cicikov» propone il rimedio che egli indica nel dominio di sé ottenuto mediante la preghiera, la fede e l'affidamento a Dio. Sono scritti significativi proprio del periodo successivo alla pubblicazione de Le anime morte (1842), nei quali emerge la figura di un "secondo Gogol'", impegnato nella costruzione e nel disegno di un personale itinerario della mente che lo avrebbe portato, non senza clamore e stupore nel suo pubblico di lettori, alla conversione incondizionata al Vangelo di Cristo.
15,00

Il bignamino. Le parole indispensabili per la sopravvivenza nella crisi finanziaria
10,00

Note su Baudelaire

Note su Baudelaire

Jules Laforgue

Libro: Copertina morbida

editore: Aragno

anno edizione: 2022

pagine: 102

Baudelaire letto da uno dei suoi critici più acuti: il più sensibile verso l'esprimibile dei suoi versi. Le Note che Laforgue vi dedica ne auscultano i rimbalzi fonemici, gli spasimi, le immagini: a essere colto non è mai altro che un'approssimazione. L'imprecisione connaturata al transitorio, al fuggitivo, al contingente che pervade la poesia di Baudelaire sembra imporre un esercizio interpretativo che nessun altro come Laforgue sembra essere riuscito a realizzare. Autore anch'egli di versi che sono "briciole di frasi", sa che le assonanze e le risonanze delle parole hanno una virtù ispiratrice tanto scintillante quanto enigmatica e che talora, per coglierla, è necessario che il commento resti estraneo ad ogni volontà definitoria, anche a costo di ridursi a brandelli: ad un flatus senza quasi più un senso.
15,00

Lettere. Volume Vol. 1

Lettere. Volume Vol. 1

Friedrich Hegel

Libro: Libro in brossura

editore: Aragno

anno edizione: 2022

pagine: 268

«[…] niente ci persuade maggiormente di ciò, che la cultura sconfigge la brutalità e lo spirito ha la meglio sull'intelletto senza spirito e le sofisticherie». (G.W.F. Hegel) «[…] per noi e l'umanità sarebbe stato forse più onorevole se un'eresia, una qualunque, condannata da simboli e concili, si fosse sviluppata fino a diventare un sistema di fede pubblico, piuttosto che assistere al sopravvento del sistema ortodosso». (G.W.F. Hegel). Ho voluto chiudere questo primo volume delle Lettere col periodo di Jena per rompere con l'impostazione degli editori tedeschi e dare il giusto risalto a un momento che non ha uguali in tutta la produzione hegeliana. A Jena nasce e si struttura il più significativo sistema di pensiero dell'epoca moderna - una fonte filosofica inesauribile, che non cessa di offrirsi alla riflessione e agli usi politici della con-temporaneità. (G.R.)
22,00

La pensée politique de la Rome républicaine et les traités de philosophie politique de Cicéron

La pensée politique de la Rome républicaine et les traités de philosophie politique de Cicéron

Jean-Louis Ferrary

Libro: Libro in brossura

editore: Aragno

anno edizione: 2022

pagine: 456

Dopo due volumi miscellanei (Recherches sur les lois comitiales et sur le droit public romain, Pavia, 2012 e Rome et le monde grec. Choix d'écrits, Paris 2017), Jean-Louis Ferrary aveva deciso di riunire dieci studi editi tra il 1974 e il 2012, rivisti e aggiornati, concernenti il pensiero politico e filosofico di Cicerone, soprattutto nel De re publica e nel De legibus, e il suo rapporto con Platone. A questi aveva deciso di aggiungere un undicesimo contributo sulle Antiquitates Romanae di Paolo Manuzio, considerate in rapporto con le opere di Gaspare Contarini, Niccolò Machiavelli e Carlo Sigonio. «Les érudits que j'ai étudiés dans cette communication», afferma nell'Avant-propos, «sont donc à l'origine d'une longue réflexion sur la pensée politique de la Rome républicaine, et de Cicéron en particulier». Jean-Louis Ferrary aveva curato una quasi definitiva revisione dei saggi che qui si presentano tenendo conto anche degli appunti recuperati nel settembre 2020 e delle indicazioni che lo studioso aveva comunicato durante la fase di allestimento dell'opera, a partire dal 2017.
35,00

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