Aragno
L'avanguardia in bermuda. La formidabile avventura del Gruppo '63
Angelo Guglielmi, Carmelo Caruso
Libro: Libro in brossura
editore: Aragno
anno edizione: 2022
pagine: 108
"Eravamo degli sprovveduti? Per niente. Avevamo ragione? Assolutamente sì. Abbiamo avuto fortuna? Mah. Il successo di pubblico non pensavamo di pretenderlo. I critici letterari? Per un anno li abbiamo sfidati e perfino sostituiti. Avevamo preso il loro posto. Io stesso avevo preso il posto del "papa" Emilio Cecchi sul Corriere della Sera. Non si può insomma dire che la nostra piccola rivoluzione sia stata piccola (…) Noi eravamo sperimentali. Il movimento che in letteratura ha preso il nome di Gruppo '63, questo incendio che per una manciata di anni ha seminato il panico nel mondo della letteratura, terrorizzato i lettori, allarmato Leonardo Sciascia, incuriosito Alberto Moravia e divertito Italo Calvino…" (Angelo Guglielmi)
Benedetto Croce. Una vita per la nuova Italia
Emanuele Cutinelli-Rèndina
Libro: Libro in brossura
editore: Aragno
anno edizione: 2022
pagine: 772
"Che per uno dei massimi protagonisti della cultura europea della prima metà del Novecento sia opportuna una nuova biografia è da tempo giudizio corrente tra gli studiosi. In effetti appare ormai per più versi inadeguata quella pubblicata nel decennale della morte da chi per mezzo secolo fu accanto a Benedetto Croce come collaboratore, segretario e amico. La biografia di Fausto Nicolini, uscita nel 1962, era a monte, e pertanto inevitabilmente ignara, di un imponente lavoro critico e documentario venuto alla luce nel corso dei decenni seguenti, una volta peraltro estinto il vincolo ventennale da Croce imposto alla consultazione del proprio archivio. I sessant'anni trascorsi dalla pubblicazione della biografia di Nicolini non sarebbero stati comunque molti se nel frattempo la figura di Croce si fosse in qualche modo ristretta a un episodio, importante quanto si voglia ma ormai archiviato, del Novecento italiano, come in qualche modo avrebbe potuto far presagire la tenace ostilità a cui essa andò incontro dagli anni Quaranta in poi (di ostilità a dire il vero ne incontrò sempre, ma variamente intonata, e quella del lungo secondo dopoguerra ebbe motivi suoi propri, e già allora se ne poteva avvertire il carattere ideologico più che critico, e soprattutto il tratto provinciale che rimproverava al proprio bersaglio). Sono invece tanti se, com'è appunto avvenuto e a dispetto di quell'ostilità, si è sentito il bisogno di continuare a lavorare intorno alla sua opera e ai molteplici aspetti della sua azione. Cosicché l'interesse complessivo non ha cessato di crescere, affrancandosi in maniera sempre più decisa da una vicenda di adesioni e di ripulse che in nessun caso può più essere la nostra, perché semmai richiede, tale vicenda, di divenire oggetto di una pacata storicizzazione." (dalla Prefazione)
Le confidenze di un banchiere
Bancor
Libro: Copertina morbida
editore: Aragno
anno edizione: 2022
pagine: 158
Bancor: il sogno di una moneta mitica, il mistero di una firma leggendaria. Nel 1971 comparve sulla stampa italiana un articolo firmato con uno pseudonimo destinato a fare la storia del giornalismo del Paese. Guido Carli, governatore della Banca d'Italia, aveva deciso di partecipare al dibattito pubblico intorno ai principali temi di attualità politica. Si avvalse della indispensabile collaborazione di Eugenio Scalfari; per nascondere la propria identità si ispirò alla moneta immaginata da Keynes per favorire l'equilibrata espansione del commercio mondiale e diffondere il benessere tra i popoli. Essa poggiava sulla fiducia nella razionalità umana e nella cooperazione tra Nazioni quali strumenti concreti per perseguire l'integrale sviluppo dell'uomo. In occasione della prima edizione del Premio Bancor, a cinquant'anni di distanza, ripubblichiamo quegli articoli da cui emerge che il grado di complessità con cui la classe politica e la società italiane si trovarono a fare i conti all'inizio degli anni Settanta non era inferiore a quello con cui esse si trovano a fare i conti oggi. Allora avemmo l'intelligenza e trovammo la forza per venirne fuori: non esistono motivi per non ritenere che anche oggi sia possibile ricavare la bussola che indichi la rotta verso il progresso morale, sociale, economico degli italiani.
Il canone tedesco
Marino Freschi
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2022
pagine: 284
Il saggio propone un canone letterario tedesco delimitato sostanzialmente alle opere principali della "Età di Goethe" e del Primo Novecento, nella convinzione che tale scelta, confermata dagli interventi critici più recenti e meditati, rappresenti le due epoche gloriose della letteratura tedesca moderna e contemporanea. Lo scopo è di tracciare una topografia, aperta, di questa esperienza: un racconto storico-letterario, che partendo dall'illuminismo tedesco con Lessing giunga fino a Bernhard quale ultimo esponente della grande stagione della letteratura tedesca. Questo 'canone letterario' si fonda sul consenso di generazioni di critici e di lettori: scegliere 'solo' Lessing, Goethe, Schiller, la costellazione romantica e i grandi maestri del Novecento può apparire azzardato, anzi sicuramente lo è: nei testi e negli autori proposti affiora quell'identità storico-culturale, intellettuale, spirituale, che, sebbene variamente frastagliata, unisce opere e autori radicati in quegli accadimenti storici, tragici e grandiosi, ancora presenti e attivi nella civiltà letteraria di lingua tedesca
Formicone
Publio Philippo Mantovano
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2022
pagine: 178
Considerata la prima commedia in volgare (la Cassaria di Ludovico Ariosto è rappresentata nel 1508), il Formicone (1503?) di Publio Filippo Mantovano costituisce un prezioso tassello per lo studio della genesi di uno dei generi più fortunati della letteratura italiana in epoca moderna. In prosa e in cinque atti, l'opera si configura come un'evoluzione dei volgarizzamenti del teatro classico nelle corti di Ferrara e Mantova animate da Isabella d'Este e Francesco II Gonzaga. Sulla scia del modello plautino-terenziano, il Formicone rielabora una delle novelle presenti nelle Metamorfosi di Apuleio. La revisione del testo sugli originali, la documentata introduzione e il rigoroso commento di Stefania Mallamaci si configurano come preziosi strumenti per facilitare la lettura e le interpretazioni della pièce. L'edizione è arricchita della prefazione di Pier Mario Vescovo, uno dei massimi esperti di letteratura teatrale.
Il compasso e la rosa. Émilie du Châtelet e Voltaire
Susanna Vallorani
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2022
pagine: 288
Una sera di maggio dell'anno 1733 un'elegante carrozza imboccava le strade sudicie e strette del quartiere più malfamato di Parigi e si fermava in rue de Longpont, di fronte all'abitazione in cui il grande Voltaire viveva in solitudine la sua bohème letteraria. A rendere omaggio al poeta più celebrato di Francia era una delle dame più galanti e sapienti del suo tempo, si chiamava Émilie du Châtelet e univa alla passione virile per le scienze le attrattive più seducenti della femminilità. Nasceva quella sera la liaison amoureuse più famosa della storia della letteratura francese del XVIII secolo. Attorno alla coppia più moderna e trasgressiva del tempo, la più amata e insieme la più detestata, il libro disegna l'intero quadro di un mondo popolato di personaggi d'eccezione che seppe eleggere il savoir vivre a dovere sociale e concepì l'esistenza all'insegna della bellezza e del piacere. Ma soprattutto seppe dare voce ai grandi temi culturali che cambiarono l'orizzonte intellettuale della Francia e occuparono per quindici anni la scena europea.
Scritti sparsi
Franco Venturi
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2022
pagine: 486
Il volume raccoglie una parte significativa degli scritti meno conosciuti di Venturi sulla storia del Settecento europeo e della Russia, nei quali spiccano le sue doti di analista e commentatore intelligente e incisivo.
Cardiomorphoseos sive ex corde desumpta emblemata sacra
Francisci Ponae
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2022
Luigi Pericle the rediscovered master
Libro: Libro in brossura
editore: Aragno
anno edizione: 2022
Luigi Pericle, artista assolutamente non catalogabile secondo i canoni, le mode e le correnti artistiche del Novecento, non fu soltanto un pittore né fu unicamente un pensatore. Fu un autentico maestro, in grado di unire i due mondi in una ricerca sapienziale su forme, colori, materia e segni, e inserì il suo lavoro pittorico in un più ampio contesto di indagini e riflessioni sul misticismo, l’astrazione, l’alchimia, l’astrologia, la calligrafia e la filosofia, all’inseguimento del sogno – per lui una ragione di vita – di una sintesi universale dei saperi. Di lui oggi rimane un corpus di quasi 4000 opere originali comprendenti tele e chine, un ricchissimo carteggio con vari intellettuali dell’epoca, taccuini e quaderni di studio, un romanzo inedito e una vasta biblioteca personale. Qui, attraverso i libri, aveva accumulato tutte le conoscenze possibili per costruire il proprio mondo, un universo che parlava le lingue della letteratura, delle arti visive, della meccanica, delle religioni ma anche delle scienze occulte.
Lo «zio verde», la utet e altre storie di famiglia
Alessandro Firpo, Massimo Firpo
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2022
pagine: 318
Una storia famigliare e una storia aziendale strettamente intrecciate per oltre due secoli, che a partire dalla seconda metà del Novecento diventa anche memoria di uomini e cose, di mondi e ambienti sociali, di affetti e ripudi, di protagonisti e mezze figure, di successi e fallimenti, sullo sfondo dei profondi cambiamenti vissuti dall'Italia tra il miracolo economico e la sua crisi.
Trattato del perfetto cancelliere e altri scritti
Bartolomeo Carli Piccolomini
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2022
Bartolomeo Carli Piccolomini (1503-1538) fu cancelliere della repubblica senese nel 1529. Leggere gli scritti di un cancelliere di una repubblica del Cinquecento significa entrare in un "laboratorio" nel quale non bisogna mai perdere di vista l'articolazione tra lingua e politica. È il caso dei testi che qui si presentano: precoce lettore di Machiavelli, il Carli Piccolomini "usa" il suo più illustre collega fiorentino per pensare ed agire nella crisi politica della sua città. Quest'edizione non interesserà solo chi voglia approfondire la conoscenza della prima circolazione extra-fiorentina delle opere machiavelliane, ma anche chi desideri scoprire una nuova voce senese nel dibattito sulla "questione della lingua". Discepolo e amico di Claudio Tolomei, Bartolomeo Carli Piccolomini intende confermare le tesi esposte dall'autore del Cesano, applicandole alla filosofia morale e spingendosi a delineare, talvolta anche in opposizione nei confronti del Bembo, la lingua perfetta per un "perfetto cancelliere".

