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Aragno

Sulla formazione della classe dirigente. L'ultimo progetto di Raffaele Mattioli

Sulla formazione della classe dirigente. L'ultimo progetto di Raffaele Mattioli

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

È sempre attuale il tema della formazione della classe dirigente, scelto da Raffaele Mattioli insieme a Brunello Vigezzi come fulcro di un programma di studi storico-politici, coordinato attorno a una costituenda rivista con una prospettiva unitaria e globale, concepito negli anni 1970-1972 nell'intento di contrastare le fratture ideologiche che dividevano il campo della ricerca storiografica, e di reagire alle turbolenze del Sessantotto. In quella «fase di seria travagliata trasformazione dagli esiti quantomai incerti» nasceva l'esigenza di esaminare chi costituiva allora la classe dirigente, in confronto a chi l'aveva costituita in passato, per individuare le tendenze del futuro sistema politico. Nel concetto di "classe dirigente" si facevano rientrare «tutti coloro che, al governo o all'opposizione, nel parlamento o fuori di esso, muovendosi in una sfera ufficiale ovvero entro spazi propri ed autonomi o addirittura alternativi, abbiano svolto, svolgano o si preparino a svolgere compiti che vanno di là del puro esercizio d'un mestiere, d'una professione, d'una funzione, per contribuire invece, nelle forme e nei settori propri ad ognuno (politico, economico, amministrativo, militare, religioso, culturale, sindacale...) a quella che è, di periodo in periodo e ai diversi livelli, la "gestione degli affari del paese"» (Premessa). Si trattava non solo di un progetto di ricerche, ma di un appello per rinvigorire la partecipazione democratica: occorreva superare, sotto la guida di una rinnovata classe dirigente, le carenze di impegno intellettuale e civile accumulatesi nel secondo dopoguerra, convogliando il malcontento verso «adeguate» riforme. Il progetto era dunque politico, e non meramente didattico. A Mattioli premeva difendere la continuità delle istituzioni - e della sua banca - facendo appello a un saldo spirito di solidarietà e responsabilità che permettesse l'ulteriore sviluppo del paese, e la difesa della sua 'sovranità'.
25,00

Dita di vetro. Glass fingers

Dita di vetro. Glass fingers

Annelisa Alleva

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

pagine: 208

Il mondo pareva chiuso in una gelida purezza, la sua naturale impurità era ricoperta, irrigidita nel sogno di una fantastica magia di morte. (Thomas Mann, La montagna incantata) Quello di cui ho bisogno dall'altro è il suo bisogno di me, il mio essergli necessaria. (da una lettera di Marina Cvetaeva a Tat'jana Kvanina del 17 novembre 1940) Fin dagli esordi, quella di Annelisa Alleva è una poesia transitiva; e transitante, comunque, per molteplicità di soglie da rivelare, in cui rivelarsi, tra i passaggi che supponiamo possedere - ma restano spesso occlusi, non varcati - del sentire. (Tommaso Ottonieri)
15,00

Collezionare libri

Collezionare libri

Mario Praz

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

pagine: 43

Anglista, comparatista, storico del gusto, Mario Praz è stato anche un collezionista, oltre che di mobili Impero, di libri rari e ricercati, primi fra tutti i volumi di emblemi e imprese. Se si può dire di lui che fosse un bibliofilo, non si può certo ascrivere alla schiera dei bibliomani: un libro gli interessa più per il contenuto che per la veste tipografica, seppur ad essa non insensibile. Tuttavia, non arriverebbe mai all'eccesso, ad esempio, di raccogliere edizioni su carta speciale o a tiratura limitata di «autori francesi moderni che possono leggersi in comuni edizioni in brossura». Del resto, per Praz, l'ideale del libro «non tagliato né aperto» è, senza mezzi termini, un ideale da «pervertiti».
10,00

Il sapore della guerra. The taste of war

Il sapore della guerra. The taste of war

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

pagine: 102

Consuete e stravaganti raccoglie la prima produzione di Paolo Ruffilli, i versi scritti tra il 1970 e il 1992, quasi del tutto inedita, salvo qualche singola poesia uscita in rivista o in volume. E subito appare evidente la coerenza dell'autore, sulla scia di quanto ha poi pubblicato nel corso degli anni successivi. Anche a proposito delle sue prime poesie vale quanto ha scritto Luigi Baldacci: "La partitura musicale è la chiave per interpretare la poesia di Ruffilli. La sua riconosciuta 'leggerezza' è l'effetto e la virtù di una misura appunto musicale che consente all'autore qualsiasi scelta proprio perché per via di musica ogni sua scelta si traduce immediatamente in una soluzione. È la musica che gli consente di dar voce felicemente a qualsiasi tema e argomento di cui voglia parlare, anche il più ostico e apparentemente impronunciabile. È la musica che gli consente dunque di pronunciare le cose più ardue, rendendole semplici e coinvolgenti". E in qualsiasi passaggio di questa raccolta, anche ironico (Dediche) o scherzoso (Per i miei gatti, Tre mezzepoesie) o 'stravagante' (C'era una volta, La ballata del cavaliere impolverato), coerentemente con quanto notava Baldacci "il poeta Ruffilli è un musicista e trascina nella sua musica sempre le cose che contano, parlando insieme al cuore e alla testa".
15,00

Storie d'impresa. Il valore artigiano

Storie d'impresa. Il valore artigiano

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

pagine: 222

Chi lavora con il cervello è un professionista chi con le mani è un operaio chi con il cuore è un artista Chi li usa tutti e tre è un artigiano.
25,00

Innovazione, territorio e comunità. Il terzo settore nel terzo millennio

Innovazione, territorio e comunità. Il terzo settore nel terzo millennio

Giandomenico Genta, Alberto Franco, Gianmarco Genta

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

pagine: 168

Il Terzo Settore rappresenta un ramo importante nel contesto socio-economico italiano, sia alla luce dei numerosi soggetti ed addetti che ne fanno parte, sia in ragione del fatto che negli ultimi anni si sono rese ancora più evidenti le necessità di affiancare il settore pubblico in diversi campi, quali cultura, istruzione, ricerca, sanità. Nondimeno, i grandi cambiamenti sociali ed economici in atto hanno fatto emergere una serie di istanze (si pensi ad esempio alla crescente attenzione verso le tematiche legate alla sostenibilità ed all'ambiente) che hanno ampliato ulteriormente l'ambito di attività del "privato sociale", e tale settore è stato interessato da una radicale riforma che, con l'emanazione del Codice del Terzo Settore, ha mutato significativamente il quadro entro cui gli enti no profit si trovano ad operare. Per tali ragioni, questo volume, giunto alla seconda edizione, si prefigge di fornire un quadro completo in relazione alla situazione attuale del Terzo Settore, con l'obiettivo principale di rendere le materie trattate accessibili anche ad un pubblico non necessariamente specialistico, alla luce delle importanti riforme e degli sviluppi che hanno attraversato il mondo del no profit negli ultimi anni. In particolare, nel volume è descritta la situazione normativa successiva all'introduzione del Codice del Terzo Settore e sono esaminati più in dettaglio alcuni temi di particolare rilevanza quali la disciplina delle fondazioni bancarie, lo sport dilettantistico e la Venture Philantropy. Infine, il volume raccoglie alcune testimonianze di importanti operatori del Terzo Settore, che raccontano la loro esperienza, e condividono le loro prospettive per il futuro, al fine di "fare bene il bene".
20,00

Carteggio Croce-Carducci 1887-1906

Carteggio Croce-Carducci 1887-1906

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

Le lettere che compongono il carteggio intercorso fra Benedetto Croce e Giosue Carducci sfuggono, per l'una e l'altra parte, alle classificazioni dell'epistolografia e vari sono i motivi: la limitata consistenza delle lettere, in tutto ventiquattro, inclusive di carte da visita e telegramma, che si susseguono, talvolta a lunghi intervalli e in numero decrescente, nell'arco di tempo 1887-1906; la distanza anagrafica che si dà tra i due interlocutori: l'uno, il 'poeta vate' che alla data dell'incontro, pur ancora in piena attività, inizia o ha già iniziato la sua parabola di lento declino; l'altro, il brillante dotto erudito e futuro filosofo, ma già orientato a studiare la scienza estetica attraverso il filosofare sulla storia, che, nel pieno delle forze intellettuali, percorre la propria con agilità. […] Non frammenti di vita privata, non sfumature psicologiche, non ideologie politiche, non teorie filosofiche emergono da questo carteggio bensì, salvo rari gesti di cortesia, esigenze di ordine intellettuale, di ricerca e di studio. L'impressione che se ne ricava è comunque quella di entrare nell''officina' dei due 'grandi operai' della cultura. E, sotto questo aspetto, il carteggio acquista interesse, innanzi tutto per la statura dei personaggi, due titani del sapere, e, in secondo luogo, proprio in ragione di quei tempi 'vuoti' o 'morti' che interrompono il flusso temporale dello scambio di lettere, ma che si rivelano 'pieni' ove si ricorra alla saggistica di entrambe le parti, che ha attinenza con gli argomenti trattati e che instaura un 'dialogo' tra lettere e opere. Un dialogo che trova anche consistenza e validità attraverso il manufatto, il 'libro', ovvero le edizioni a stampa delle proprie opere delle quali i due interlocutori avrebbero fatto dono l'un l'altro.
28,00

Regole di vita

Regole di vita

Lev Tolstoj

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

Dalla sterminata produzione letteraria di Lev Tolstoj in questo volume viene presentata per la prima volta in una edizione italiana una serie di sentenze morali, che l'autore stesso rubrica sotto il titolo di "Regole di vita" [Pravila žizni]. La loro composizione, che risale agli anni 1847-1854, testimonia la lunga gestazione che ebbe questo lavoro, segno che con esso Tolstoj stava redigendo non solo una raccolta di massime ma stava riflettendo sull'orizzonte etico che avrebbe ispirato tutta la sua vita e al quale si sarebbe conformata anche tutta la sua opera di scrittore.
15,00

Bogre. Film eretico e indipendente

Bogre. Film eretico e indipendente

Fredo Valla

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

Bogre racconta la migrazione di un'idea. Dalla Bulgaria dei Bogomili la "grande eresia" si spostò alla Francia di lingua d'oc (Occitania) e di lì all'Italia del Nord e alla Toscana. Alla base del pensiero dei Bogomili e dei Catari sta un dualismo di origine presumibilmente iranica, che contrappone lo spirito alla materia: divino il primo, diabolica la seconda. La testimonianza del teologo cattolico Enrico Riparelli centra con precisione il punto nodale della riflessione che angoscia qualsiasi religione monoteistica: unde malum? Se Dio è perfetto, di dove viene il male? Giorgio Placereani - critico cinematografico. Fin dalle prime immagini, Bogre abbandona la rassicurante orizzontalità del cammino in avanti, rinuncia da subito ad un narratore onnisciente ed esterno che tende a un fine da raggiungere, sia esso un'idea o una tesi da enunciare. Alla stabilità della linea retta, il film preferisce l'apparente immobilità della figura circolare, meglio ancora, preferisce il lento discendere verso il basso della forma a spirale. Per questa ragione Bogre a un primo livello di lettura racconta la storia di un'eresia medievale sconosciuta ai libri di storia e alla maggior parte delle persone. Più in basso diventa un film politico, soprattutto quando si interroga su come e perché quel "potere" che nella sua natura implica "potenzialità", "forza", "virtù", possa ammalarsi e diventare "dominio", ovvero sottomissione passiva dell'altro fondata sulla paura. Ancora più a fondo Bogre è un film filosofico: perché la morte? Qual è l'origine del male? Da dove tanta sventura? Perché viviamo? Paolo Bertini.
25,00

La solitudine del minotauro

La solitudine del minotauro

Franco Rella

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

Non è il Minotauro del mito quello che abita le pagine del libro di Franco Rella. È un essere che sembra destinato ad assumere su di sé un mondo che, in tempo di pandemia, sembrava essersi svuotato e darsi come una dolorosa astrazione nella forma del labirinto. Poi il buio della pandemia si è diradato per aprire su un teatro di guerra. E il Minotauro, il Minotauro nato in queste pagine, è così finito, e non poteva essere altrimenti, nei sotterranei delle acciaierie Azovstal di Mariupol. Lì, in un angolo buio, ha sentito il fragore e l'orrore delle armi e quando i combattenti asserragliati nelle acciaierie si sono arresi e sono usciti, Minotauro non era con loro. Aspettava ancora la spada di Teseo? Aspettava qualche altro giustiziere che lo liberasse dalla vita? Non vogliamo fare ipotesi. Lo vediamo nuovamente chiuso non solo dai cumuli di macerie e da muri semi diroccati. Il Minotauro è chiuso infatti nella sua solitudine, una solitudine tanto assoluta da essere di per se stessa un assoluto, qualcosa di metafisico. Di fronte a questa solitudine, a questo destino, le parole sembrano spezzarsi, pur cercando di continuare a raccontare, anche ciò che sembra irraccontabile.
18,00

Corrispondenza: 1857-1874, 1875-1885

Corrispondenza: 1857-1874, 1875-1885

Paul Verlaine

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Aragno

anno edizione: 2023

Questa corrispondenza, che copre un arco di quasi vent'anni (1857-1885), si snoda e si aggroviglia attorno ai due esseri che più rilevanza hanno avuto nella vita e nell'opera di Verlaine. Nell'improvvisa determinazione di sposare la «spirituale e leggiadra» Mathilde, Verlaine ha intravisto la promessa di una rigenerazione fisica e morale, un ancoraggio alla norma contro la deriva, contro i disordini dell'alcolismo, contro l'omosessualità vissuta e mai totalmente accettata. Ma l'arrivo a Parigi di Rimbaud farà deflagrare tutte le contraddizioni insite in una scelta quanto meno azzardata. E la scelta di aderire alla più stretta morale borghese si rivelerà presto un altro modo di precipitarsi verso l'abisso. La virtù può costituire a volte una variante inedita della caduta.
60,00

Discomparse

Discomparse

Gian Maria Annovi

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

«Un'altra grammatica in cui non esiste l'articolo, con segni diversi in cui entrano vento, gelo e suoni gutturali, suoni sciti, ritmi lontani»: così, alla prima uscita, Antonella Anedda presentava quel piccolo classico contemporaneo che è La scolta. Da questa stazione - abitata da una «Signora» ridotta a «un sacco di ossa e respiro», e da una «non italiana» che «la bada» - comincia, dieci anni dopo Italics, il nuovo percorso di Gian Maria Annovi. Nella loro varietà sorprendente, le voci che abitano Discomparse danno parola agli «svociati, gli sfigurati del margine, che i discorsi dominanti negano, cancellano, dimenticano». Così se nella Scolta si confrontano, in un teatro della crudeltà dove la tragedia classica incontra Bergman, due inverse inibizioni della lingua (la vecchia «che traduceva il greco» ma della quale ora leggiamo solo i pensieri, e la «scolta» venuta dall'Est con «una lingua che pare / calcata da un grosso bove»), in Visita alla città di Sodoma un allegorico «deserto» è punteggiato da lapidi d'invenzione, in ricordo di coloro che persero la vita per la propria sessualità (come «PIER PAOLO», che «LASCIA LA MADRE / E IL MONDO STUPENDO E / MALEDETTO»). La stessa geografia, in Antiscoperta dei monti, consente la «discoperta» di «cose che non son cose», per dirla con Leopardi, «ma sono comunque». Quelle «discomparse» sono presenze che la preterizione consegna al desiderio o al rimpianto: come nelle parole-singhiozzo rivolte da Lear, in Cor, al corpo straziato di sua figlia. O come le figure dei neri riscattate dagli Estratti, invertendo il «naufragio di voci» di una tradizione che li emargina, per segnare a dito l'altra scomparsa, in mare, che sfregia il nostro tempo. La parola si «squaglia» e si «diplasma» - ma solo per «innascere». Una lingua che prenda atto della propria costitutiva partizione è una lingua non (ancora) nata, che nondimeno parla. Come quella «che s'innova e che / scalcia», dalla «Signora» indovinata in quella barbarica della «scolta»: prima o poi destinata a «scalzare dal nostro domani / questo paralizzato italiano». Se tornerà possibile un dialogo, allora, finalmente potremo dire di essere nati. Andrea Cortellessa
18,00

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