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Aragno

Per la rivoluzione liberale

Per la rivoluzione liberale

Luigi Einaudi

Libro: Libro in brossura

editore: Aragno

anno edizione: 2024

Il pensiero di Luigi Einaudi si viene formando in anni torbidi per l'Italia; durante una crisi che ha estenuato tutte le nostre capacità creative e in cui la reazione dominante pare un'espressa rinuncia del popolo al suo compito europeo. La lotta politica si semplifica necessariamente intorno allo schema conservatori-progressisti. Il liberalismo più coerente alla tradizione di autonomia - preclusa la strada ad ogni azione positiva - deve limitarsi a postulare il riconoscimento della libertà come condizione e premessa necessaria…
18,00

Il senso della letteratura italiana

Il senso della letteratura italiana

Giuseppe Antonio Borgese

Libro: Libro in brossura

editore: Aragno

anno edizione: 2024

Pubblicato nel 1931 rielaborando un suo discorso tenuto in una conferenza a Zurigo un paio di anni prima e poi ripetuto in altre città e quindi apparso sulla rivista "Nuova Antologia", il breve saggio "Il senso della letteratura italiana" di Giuseppe Antonio Borgese è il libro in cui possiamo trovare tutto il suo credo: letterario, civile e umano. Pensato per un uditorio straniero, breve e sintetico, considerato dall'autore stesso uno "schema", è in realtà un testo appassionato, spiazzante e così esaltante la spiritualità della cultura italiana da diventare polemico. Quasi un pamphlet. In cui Borgese - scrittore, critico letterario e a lungo docente di Estetica - va in cerca del "senso" nascosto della tradizione poetica italiana, da Dante ai suoi giorni. Trovandone l'essenza e lo spirito nella aspirazione costante alla maestà, la magnificenza e la grandezza e nella tensione verso la solennità, l'espressione dell'assoluto e, in una parola, il sublime.
15,00

Carteggio. Volume Vol. 5

Carteggio. Volume Vol. 5

Benedetto Croce, Giovanni Gentile

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Aragno

anno edizione: 2024

pagine: 980

Con questo quinto volume in due tomi, comprensivo degli anni che vanno dal 1915 al 1924, si conclude la pubblicazione del Carteggio (1896-1924) di Benedetto Croce e Giovanni Gentile. La brusca interruzione dello scambio epistolare durato quasi un trentennio sancì tra i due filosofi una separazione intellettuale, morale, politica e umana che da allora non trovò più nessuna forma di ricomposizione e riavvicinamento. Presentato in questa edizione in forma unitaria e integrale il Carteggio è arricchito di note che documentano la trama e il contesto di un sodalizio operosissimo, nel quale si formarono due distinti sistemi di pensiero, la Filosofia dello spirito di Croce e l'Idealismo attuale di Gentile, ma che consente anche di seguire il filo delle polemiche e dei contrasti che essi insieme intrattennero con la filosofia e la cultura del loro tempo. Finché gli eventi drammatici della guerra e del primo affermarsi del fascismo irruppero nella storia nazionale facendo sì che la coscienza che ne ebbe l'uno non trovasse più l'accordo con quella che ne ebbe l'altro. Il presente volume è corredato di un Indice generale di tutte lettere pubblicate nel Carteggio.
60,00

Le vite di Codro e Beroaldo

Le vite di Codro e Beroaldo

Bartolomeo Bianchini

Libro: Libro in brossura

editore: Aragno

anno edizione: 2024

Il volume raccoglie le biografie di Antonio Urceo Codro e Filippo Beroaldo il Vecchio scritte da Bartolomeo Bianchini. Due biografie diverse - come certamente diversi erano i due umanisti felsinei - dalle quali, oltre a trapelare l'affetto dell'allievo che post mortem ritrae e rende nuovamente viva la fisionomia umana e intellettuale di chi lo aveva istruito, riemerge viva e palpitante la pratica pedagogica della Bologna universitaria bentivolesca.
25,00

Ritratti di filologi

Ritratti di filologi

Sebastiano Timpanaro

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

Sebastiano Timpanaro (Parma 5 settembre 1923 - Firenze 26 novembre 2000) è stato tra i massimi filologi nella seconda metà del Novecento. Scolaro di Giorgio Pasquali, le sue ricerche hanno spaziato dalla letteratura latina arcaica ai commentatori antichi di Virgilio. Estraneo al mondo accademico, egli ha dato contributi innovativi alla storia della linguistica ottocentesca, allo studio dell'opera e della cultura di Leopardi nell'ambito del classicismo illuminista, al rapporto tra critica testuale e psicoanalisi, alle ricerche sul materialismo tra Sette e Novecento. Uomo appartato e dalla tempra severa, ha ispirato numerose iniziative editoriali che hanno contributo a svecchiare la cultura italiana negli anni settanta-novanta del secolo scorso. Fin dagli anni quaranta si legò in un'amicizia, divenuta presto complicità intellettuale, con Carlo Ferdinando Russo (Napoli 14 maggio 1922 - Bari 26 luglio 2013), figlio del critico letterario Luigi. Anche lui scolaro di Pasquali e professore di letteratura greca, C.F. Russo è stato fin dall'inizio animatore della rivista «Belfagor». Rassegna di varia umanità, fondata dal padre nel 1946 e poi da lui diretta fino al termine delle pubblicazioni nel novembre 2012. Il sodalizio tra Timpanaro e Russo, documentato nel fitto scambio illustrato dall'introduzione al presente volume, ha dato vita a un programma culturale condiviso che ha reso «Belfagor» protagonista del rinnovamento intellettuale ed etico-politico. Si raccolgono oggi i sei «Ritratti critici di contemporanei» dedicati a filologi italiani (Graziadio Ascoli, Giorgio Pasquali, Nicola Terzaghi, Scevola Mariotti, Franco Munari, Giuseppe Pacella) pubblicati da Timpanaro nella rivista tra il 1965 e il 1996.
35,00

Tra evangelismo e Controriforma. Gian Matteo Giberti (1495-1543)

Tra evangelismo e Controriforma. Gian Matteo Giberti (1495-1543)

Adriano Prosperi

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

Gian Matteo Giberti è stato nella sua breve vita un protagonista della scena politica e di quella religiosa del primo '500. Come uomo di fiducia dei papi medicei si impegnò nella politica che fu detta della "libertà d'Italia", come ricerca da parte del papato di garantirsi libertà d'azione nella penisola giocando sulla presenza contrapposta di Francia e Spagna. La schiacciante vittoria di Carlo V e il Sacco di Roma portarono al fallimento di quella strategia. Giberti dovette abbandonare Roma e l'attività politica, salvo accettare isolati incarichi dove mise a frutto le sue relazioni ed esperienze precedenti. Al centro della sua attività si collocò, da allora in poi, il governo della diocesi di Verona, dove stabilì la sua residenza di vescovo offrendo così un esempio insolito nel sistema che vedeva allora nel corpo ecclesiastico la pratica della scissione tra le rendite del beneficio ecclesiastico e l'esercizio effettivo del dovere di cura d'anime. Quella sua scelta era maturata già nella corte romana dove aveva dato prova di rigore morale scontrandosi con l'Aretino e unendosi alle pratiche devote di una piccola compagnia. Se allora si era impegnato in una corrispondenza con Erasmo per convincerlo a prendere le distanze da Lutero, come vescovo mostrò di condividerne l'interesse per la Patristica. Tra le opere pubblicate dai suoi collaboratori ci furono scritti di autori come Giovanni Crisostomo accanto a opuscoli in volgare di meditazioni spirituali e di istruzioni per il clero per rimediare allo stato di ignoranza e di superstizione della popolazione. Come vescovo, ricorse sistematicamente all'uso delle visite pastorali. Intorno al vescovo si raccolse allora una piccola corte animata da personaggi come Marcantonio Flaminio, Bernardino Ochino e Reginald Pole. Il rinnovamento religioso di cui la Verona gibertina propose il modello era animato da un evangelismo che destò sospetti di eresia, ma ebbe il sostegno del neoeletto cardinale Gaspare Contarini. Il fallimento del tentativo di Contarini di conciliazione coi protestanti, dette impulso agli intransigenti. La nascita dell'Inquisizione Romana e la fuga a Ginevra del popolarissimo predicatore Bernardino Ochino, costrinsero Giberti a prendere le distanze dal partito degli "spirituali". Nell'ultimo periodo della sua breve vita si concentrò nella stesura e pubblicazione delle Costituzioni per il clero e nel tentativo di ottenere da papa Paolo III la nomina di un successore che facesse residenza in diocesi. Definito come il "modello del buon pastore" nell'opera scritta in sua memoria da un suo stretto collaboratore, il suo esempio doveva lasciare una impronta nell'operato del Concilio Tridentino e in quello di Carlo Borromeo. (Adriano Prosperi)
30,00

In provincia

In provincia

Michele Brambilla

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

Chi era il baro Rimediotti? E il ragionier Bisigato? E il barbiere Definitivo? E il contadino Batistì? E ci sono ancora le vecchie botteghe di una volta? E chi sono i biasanòt? E davvero l'irreprensibile dottore avvelenava le tisane? In un viaggio che è soprattutto nei sentimenti, Michele Brambilla è andato a cercare storie e figure, oggi forse fantasmi di una profonda provincia raccontata negli anni da grandi scrittori, grandi registi, grandi cantanti. Protagonisti di queste pagine sono palcoscenici umani resi universali dalla letteratura, dal cinema e dalla musica: la Luino di Piero Chiara, la Treviso di Signore e Signori, la Bassa Bergamasca dell'Albero degli zoccoli, la Parma della Califfa di Bevilacqua, la Rimini di Fellini, il Vercellese della bellissima mondina Silvana Mangano di Riso Amaro, la Bologna di Francesco Guccini e Pupi Avati. Racconti che ci accompagnano nel microcosmo della provincia italiana, a volte malinconico e a volte divertente, a volte meschino e a volte generoso, a volte superato e a volte immortale: mai, comunque, banale.
15,00

Lo spirito dell'aria

Lo spirito dell'aria

Georgiana Spencer Cavendish

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

Luci ingannevoli e tetre ombre si susseguono nel romanzo epistolare di una giovane nobildonna, Georgiana Cavendish, duchessa del Devonshire, che prende spunto dalle proprie delusioni per raccontare le disavventure di una coetanea, una ragazza originaria del Galles che, dopo il matrimonio con il dissoluto Lord Stanley, sembra destinata a perdersi nel gorgo della più deleteria mondanità londinese. Sarà un misterioso sedicente "spirito dell'aria" a redimerla e a introdurla, come un autentico mistagogo, ai misteri dell'animo umano, prima di rivelare la propria identità e di realizzare, così, la felicità di entrambi. Lo spirito dell'aria (1779), scritto con uno stile limpido ed elegante, ispirato ai modelli dei gradi maestri, da Richardson a Rousseau, ritrae dall'interno (cosa rara) l'aristocrazia georgiana della seconda metà del Settecento e offre un impietoso ritratto dei suoi costumi e delle sue dissolutezze. Le moderne edizioni inglesi e americane hanno consentito, dopo quasi due secoli di oblio, di riscoprire l'importanza di un'opera, qui presentata per la prima volta in traduzione italiana, il cui successo dipese dal fatto che dichiarava apertamente il tratto più caratteristico della nobiltà inglese del tempo: la più completa e spudorata mancanza di cuore.
30,00

Vita e idee religiose in Italia nella prima età moderna. Ricerche storiche

Vita e idee religiose in Italia nella prima età moderna. Ricerche storiche

Adriano Prosperi

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

Nella storia del paese Italia l'unità culturale, linguistica e religiosa ha preceduto di qualche secolo l'unità politica. È stata questa la differenza fondamentale con gli altri stati nazionali che ha segnato a lungo i rapporti interni all'Europa. Quale ne fosse la causa apparve evidente a Niccolò Machiavelli che confrontando l'Italia con la Francia e la Spagna si pose la domanda perché la moderna realtà dello Stato non fosse nata anche da noi. E vi rispose con una pagina celebre: «Abbiamo… con la Chiesa e con i preti noi italiani questo primo obligo di essere diventati sanza religione e cattivi; ma ne abbiamo ancora uno maggiore, il quale è la seconda cagione della rovina nostra. Questo è che la Chiesa ha tenuto e tiene questa provincia divisa» (Discorsi, libro I, capitolo 12). Nella grande crisi dell'età della Riforma l'Italia rimase divisa sul piano politico, ma la Chiesa romana vi mantenne una netta egemonia come l'istituzione suprema di un paese cattolico. Al centro degli scritti qui raccolti c'è la fase di passaggio dallo stato di decadenza tardo-medievale delle istituzioni del governo religioso dei laici - parrocchie e diocesi - ai primi inizi di una restaurata disciplina morale e disciplinare del clero mentre sotto il controllo dell'inquisizione il paese «sanza religione» si veniva assuefacendo agli obblighi di una durevole "fede italiana".
30,00

Al confine dei mondi

Al confine dei mondi

Pavel Aleksandrovic Florenskij

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

"Al confine dei mondi" nasce come un quaderno dove trascrivere i propri sogni. Ma questo disegno si trasforma nelle mani di Florenskij e finisce per diventare qualcos'altro: un taccuino nel quale inserire, accanto al materiale onirico, anche appunti di carattere morale, brevi apologhi, riflessioni di natura spirituale ed esistenziale. Insomma non solo un «libro dei sogni» ma anche delle note dello stato di veglia la cui presenza è giustificata dal fatto che sono riferite «esperienze di soglia», la cui sostanza reale sfuma in una dimensione più vaga e labile che si pone «al confine dei mondi» proprio come la materia dei sogni.
15,00

«Con penna lieve»

«Con penna lieve»

Anton Cechov

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

pagine: 224

I frammenti di Čechov che qui si presentano riflettono come tanti cristalli la luce intensa della sua opera creativa e ne rifrangono, ognuno come una piccola parte del tutto, le qualità intrinseche fatte di ironia, di lucidità di analisi, della stessa levità e rigore che si possono apprezzare leggendo i suoi lavori. In ognuno di questi detti si sente il sapore e il mestiere del grande narratore russo, ognuno ricorda il suo stile, ognuno riporta, pur nella misura infinitesimale di una frase soltanto, una scheggia del suo mondo e del suo immaginario poetico.
20,00

Sulla formazione della classe dirigente. L'ultimo progetto di Raffaele Mattioli

Sulla formazione della classe dirigente. L'ultimo progetto di Raffaele Mattioli

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2023

È sempre attuale il tema della formazione della classe dirigente, scelto da Raffaele Mattioli insieme a Brunello Vigezzi come fulcro di un programma di studi storico-politici, coordinato attorno a una costituenda rivista con una prospettiva unitaria e globale, concepito negli anni 1970-1972 nell'intento di contrastare le fratture ideologiche che dividevano il campo della ricerca storiografica, e di reagire alle turbolenze del Sessantotto. In quella «fase di seria travagliata trasformazione dagli esiti quantomai incerti» nasceva l'esigenza di esaminare chi costituiva allora la classe dirigente, in confronto a chi l'aveva costituita in passato, per individuare le tendenze del futuro sistema politico. Nel concetto di "classe dirigente" si facevano rientrare «tutti coloro che, al governo o all'opposizione, nel parlamento o fuori di esso, muovendosi in una sfera ufficiale ovvero entro spazi propri ed autonomi o addirittura alternativi, abbiano svolto, svolgano o si preparino a svolgere compiti che vanno di là del puro esercizio d'un mestiere, d'una professione, d'una funzione, per contribuire invece, nelle forme e nei settori propri ad ognuno (politico, economico, amministrativo, militare, religioso, culturale, sindacale...) a quella che è, di periodo in periodo e ai diversi livelli, la "gestione degli affari del paese"» (Premessa). Si trattava non solo di un progetto di ricerche, ma di un appello per rinvigorire la partecipazione democratica: occorreva superare, sotto la guida di una rinnovata classe dirigente, le carenze di impegno intellettuale e civile accumulatesi nel secondo dopoguerra, convogliando il malcontento verso «adeguate» riforme. Il progetto era dunque politico, e non meramente didattico. A Mattioli premeva difendere la continuità delle istituzioni - e della sua banca - facendo appello a un saldo spirito di solidarietà e responsabilità che permettesse l'ulteriore sviluppo del paese, e la difesa della sua 'sovranità'.
25,00

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