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Booklet Milano: Babele

La qualità dell'urbano. Roma: periferia Portuense

La qualità dell'urbano. Roma: periferia Portuense

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2010

pagine: 239

È possibile abitare bene in una città già costruita e dunque inquinata? Cosa può fare un architetto, quali sono i suoi spazi di intervento per ricostruire rapporti, spaziali ed esistenziali, sani? Un'indagine svolta sul campo nella zona Portuense di Roma ha permesso agli autori di questo volume di dare una definizione articolata del concetto di qualità dell'urbano in un contesto già densamente abitato e trasformato dalle pratiche d'uso. Riprendendo i modelli di Kevin Lynch, di Chermayeff e Alexander, di Peter eAlison Smithson, di Giancarlo De Carlo, di Ludovico Quaroni, gli autori hanno analizzato gli spazi fisici e la loro utilizzabilità assumendo come chiave di lettura il passaggio dalla "funzione" alla "soggettività" dell'abitante. Lo scopo è capire se e come la qualità dell'urbano "umanizzata" dall'abitante possa essere inquadrata nelle categorie dell'architettura e trasformata in sostenibilità.
20,00

Ispace

Ispace

Libro

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2009

pagine: 154

18,00

Paesaggio e tempo

Paesaggio e tempo

Michael Jakob

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2009

pagine: 141

Quando è comparso per la prima volta il paesaggio nella coscienza dell'uomo? Una prima risposta fa riferimento a una determinata cornice storico-sociale: il paesaggio è comparso come altro dalla città; dunque, almeno in Occidente, in epoca ellenistica, per poi rinascere nella Roma imperiale, scomparire alla fine del periodo classico, ed emergere di nuovo in Italia a partire dal XIV secolo. Si possono tuttavia definire criteri più precisi evocando parametri linguistici, letterari, pittorici, o concetti filosofici (libertà, coscienza di sé, "essere davanti al mondo"). La ricerca della comparsa del paesaggio come oggetto teorico nella letteratura filosofica, critica ed estetica, o in quanto valore mediatico spinge l'autore a ricostruire un grande "testo" che nasce alla fine del secolo XVIII e tocca il suo apogeo nella cultura europea del XIX: basti pensare a Hölderlin, Schiller, Brentano, Richter, Coleridge, Shelley, Wordsworth, Chateaubriand. La storia del rapporto - estetico, letterario, filosofico, architettonico - dell'uomo con il paesaggio narrata in queste pagine parte dall'Ottocento, attraversa l'idealismo tedesco, si prolunga nel Novecento e giunge fino ai pericoli che minacciano oggi il nostro rapporto con la natura - la musealizzazione, la manipolazione, la virtualizzazione -, emblematici di un'ambiguità da cui potrebbero emergere nuove forme del paesaggio.
15,00

Urban cosmographies. Indagine sul cambiamento urbano a Palermo

Urban cosmographies. Indagine sul cambiamento urbano a Palermo

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2009

pagine: 214

Nel 1991, in uno studio sulle economie urbane in Europa, Palermo era classificata tra le città marginali, senza pianificazione adeguata né infrastrutture sufficienti. Nel giugno del 2008, il capoluogo siciliano ha ricevuto un premio europeo per il migliore progetto di recupero di un centro città. Palermo è entrata dunque, nel corso dell'ultimo ventennio, in una fase di globalizzazione accelerata. La sua "rinascita" è tuttavia un fenomeno molto più complesso e controverso. Vari orientamenti politici e amministativi, con differenti obiettivi e impatti sulla città, si sono avvicendati. Proprio a partire dalle contraddizioni e dalle tensioni della storia recente, gli autori raccontano il mutamento della cultura urbana palermitana attraverso il cambiamento delle sue forme costruite. La ricerca si inserisce dunque nella problematica della globalizzazione della cultura, con lo scopo di comprendere meglio quale sia il ruolo, in questo processo, delle forme architettoniche e urbane. Avvalendosi di dati statistici e interviste con attori e osservatori privilegiati, il libro analizza i regimi urbani succedutisi, illustra forme innovative e progetti di riuso del centro storico in un confronto non facile con il patrimonio monumentale, ricostruisce le biografie dei luoghi e le loro estetiche di reinvenzione del locale in chiave cosmopolita, tematizzando vie alternative alla globalizzazione urbana.
25,00

Goal congruence. Il ruolo del territorio nelle visioni strategiche

Goal congruence. Il ruolo del territorio nelle visioni strategiche

Roberto Mascarucci

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2008

pagine: 132

In materia finanziaria, per "goal congruence" si intende "l'allineamento delle azioni del management con gli interessi degli azionisti". E più in generale, nella pianificazione strategica di matrice aziendale, la stessa espressione sta a indicare la congruenza delle singole attività intraprese con le finalità generali dell'azienda. Niente è così lontano dallo schema organizzativo di un'azienda come la modalità di gestione dei programmi di sviluppo di una comunità locale: la difficile compliance tra pubblico e privato, la pluralità dei soggetti, la frammentazione degli interessi sono tutti elementi che spingono verso un funzionamento sempre più complesso del sistema delle decisioni, tanto da far perdere quasi del tutto la possibilità di un "governo" consapevole delle dinamiche di trasformazione del territorio. Nella pianificazione territoriale, dopo il fallimento dell'approccio "autoritativo", resta la sola possibilità di controllare gli andamenti delle politiche attraverso la governance. Per la quale, però, è indispensabile stabilire alcuni punti fermi. E uno di questi può essere la condivisione di un quadro dì coerenza di tipo spaziale, una "visione strategica" territoriale, uno schema di riferimento fisico entro il quale ricercare la possibile congruenza dei più parziali corsi d'azione di volta in volta messi in atto.
18,00

Margini della mobilità

Margini della mobilità

Giovanna Donini

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2008

pagine: 167

Attraverso lo studio di alcuni casi esemplari, il libro individua nelle infrastrutture marginali e di servizio l'esempio di forme di ibridazione e contaminazione nate dal dialogo tra progetto di architettura e paesaggio. In particolare, l'autrice analizza i luoghi caratterizzati da diverse e contrastanti opportunità legati, alternativamente, al confronto tra una problematica residualità oppure, al contrario, intesi come territori aperti e disponibili a nuove forme di progettualità e di sperimentazione. La loro marginalità diventa l'occasione di una nuova ricerca sviluppata attraverso tre diverse categorie: rimarginare, ovvero il ripensamento e il superamento delle discontinuità prodotte sul territorio con una possibile reintegrazione con il contesto delle infrastrutture esistenti; riciclare, ovvero la modificazione e la trasformazione delle infrastrutture non più idonee alla loro originaria funzione; progettare, categoria che riguarda le nuove infrastrutture pensate e integrate nel territorio. Ognuna di queste azioni comprende due tipologie di velocità: quella fluida, scorrevole, del traffico veicolare e quella più lenta e controllata, legata agli aspetti della sosta e del passeggio.
18,00

Sea Bridge. Pescara, Ortona, Ploce, Bar, verso un sistema portuale medio adriatico. Ediz. italiana e inglese

Sea Bridge. Pescara, Ortona, Ploce, Bar, verso un sistema portuale medio adriatico. Ediz. italiana e inglese

Rosario Pavia, Matteo Di Venosa

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2008

pagine: 214

In questo volume sono pubblicati i principali risultati dello Studio di Fattibilità Riorganizzazione delle aree portuali di Pescara, Ottona, Ploce e Bar elaborato, nell'ambito del programma comunitario Interreg III A Sea bridge, dal Dipartimento Ambiente Reti Territorio (DART) della Facoltà di Architettura di Pescara. Lo Studio, coordinato da Rosario Pavia, ha posto in rilievo alcune criticità del sistema portuale abruzzese e, nel contempo, le potenzialità trasportistiche degli scali di Pescara, Ortona, Ploce (Croazia) e Bar (Montenegro), nel costituirsi come cluster marittimo al servizio dei flussi di traffico che dal Mediterraneo occidentale (Spagna, Francia) raggiungono le coste della Dalmazia per proseguire fino ai balcani profondi. Gli scenari considerati propongono una riflessione più ampia sui processi di assetto dello spazio europeo, sul ruolo delle infrastrutture della mobilità e sulla centralità dei sistemi portuali e urbani della regione euro-adriatica.
25,00

Architetture dello shopping. Modelli del consumo a Roma

Architetture dello shopping. Modelli del consumo a Roma

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 262

Possiamo immaginare Roma come l'archetipo di un nuovo e paradossale modello urbano euromediterraneo del consumo? Dopo anni di ritardo, la capitale si è finalmente attrezzata per stare al passo con le altre metropoli e si prende la sua rivincita postmoderna: lo shopping si fa invasivo e agisce sullo spazio. Cresce allora la città satellitare dei centri commerciali e dei megastore intorno al Grande Raccordo Anulare, il centro storico acquista le fattezze di un pittoresco archeolandia-market, nuove Porta Portese e nuovi mercatini della domenica si diffondono nelle aree vuote, mentre Chinatown conquista definitivamente il quartiere dell'Esquilino. L'esperienza innovativa dello shopping ha assunto le forme di una cultura dell'ibridazione e della convivenza capace di mettere a comune denominatore modelli del consumo altrimenti separati che stanno contribuendo a ridefinire l'intera gamma delle relazioni sociali e dei modi d'uso della città.
20,00

Barcellona. Trasformazioni contemporanee

Barcellona. Trasformazioni contemporanee

Giacomo Delbene

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 453

Barcellona è una città sorprendente dal punto di vista architettonico e urbanistico, tanto per il professionista che sappia leggervi in concreto le tracce del sovrapporsi di momenti e piani quanto per il visitatore sensibile alla forma urbana. Negli ultimi decenni la capitale catalana è stata un crogiuolo di sperimentazioni progettuali, talvolta anche molto discusse, specie in un'ottica di conformismo rispetto agli stereotipi consolidati del fare città. Ma proprio questo spirito di rottura del canone ha permesso di avanzare formulazioni teoriche e proporre soluzioni costruttive originali, altrove impensabili. Gli interventi associati al periodo olimpico, il progressivo recupero del waterfront, la bonifica e la rivitalizzazione dei tessuti degradati, la nuova dotazione infrastrutturale e la politica di vitalizzazione degli spazi pubblici sono solo alcune delle direttrici seguite durante il processo di trasformazione avviato a partire dall'avvento delle amministrazioni democratiche. Questo volume è una guida attraverso i cambiamenti di cui la città è stata protagonista, corredata di approfondimenti, progetti, testimonianze.
25,00

Il campus Vitra: una collezione di architetture

Il campus Vitra: una collezione di architetture

Francesca Argentero, Domitilla Dardi

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 88

Il campus dell'azienda svizzera Vitra rappresenta un caso unico di connubio tra il mondo dell'architettura e quello dell'industrial design. Nato alla fine degli anni Ottanta, in seguito a un devastante incendio dei cantieri produttivi dell'azienda, rispecchia il brillante progetto del suo amministratore, Rolf Fehlbaum, teso ad affermare la Corporate Identity Vitra attraverso due parallele operazioni di collezionismo. Da un lato la collezione delle cento sedute che hanno fatto la storia del design, i capolavori dei maestri del Novecento; dall'altro, quella architettonica con gli edifici del Campus di Weil-am-Rhein che ospitano la produzione e l'esposizione delle sedute storiche: il museo di Frank O. Gehry, la stazione dei vigili del fuoco di Zaha Hadid, il centro congressi di Tadao Ando, le fabbriche di Nicholas Grimshaw e Alvaro Siza. Il saggio analizza le opere dei singoli autori, sottolineando la filosofia che guida questa operazione di mecenatismo architettonico, mostrando il rapporto che lega sempre più strettamente i meccanismi di comunicazione di architettura e design, spiegando il senso di convivenze dissonanti, ma foriere di nuovi significati nel concetto di collezionismo contemporaneo.
12,00

Catastrofe: istruzioni per l'uso

Catastrofe: istruzioni per l'uso

Federica Morgia

Libro

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 104

Quali sono state, nel corso della storia, le catastrofi che hanno modificato irreversibilmente il rapporto dell'uomo con la natura? E quali le principali strategie di intervento messe in atto? Partendo dal significato che il termine catastrofe ha assunto prima in campo artistico - a partire dalla Poetica di Aristotele - e poi in ambito scientifico, l'autrice ricostruisce la storia dell'approccio dell'umanità all'evento catastrofico e alla tutela dell'ambiente, prendendo in considerazione tanto i fenomeni naturali (come i terremoti in Sicilia, in Friuli, in Irpinia, in Giappone, in Armenia, o lo tsunami che ha colpito il Sud-Est asiatico), quanto i disastri di cui sono gli uomini i diretti responsabili (gli esperimenti e gli incidenti nucleari, primo fra tutti quello di Chernobyl, o gli attacchi terroristici devastanti, come l'11 settembre). In entrambi i casi, l'architettura insegna ad assumere un atteggiamento costruttivo, proponendo interventi di prevenzione o di riduzione del danno: soluzioni tecnologicamente avanzate che corrono di pari passo con le ricerche artistiche, spesso foriere di elementi di arricchimento per la dimensione progettuale. Oltre a esaminare numerosi casi esemplari di risposte dell'uomo al disastro, l'autrice dialoga con quattro esperti - gli architetti Franco Purini e Francesco Venezia, l'urbanista Bernardo Secchi e l'artista lannis Kounellis - che, in modi diversi, si sono confrontati con il tema, sperimentando strategie di ricostruzione, risanamento e riuso.
15,00

Berlino città senza forma. Strategie per un'altra architettura

Berlino città senza forma. Strategie per un'altra architettura

Philipp Oswalt

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2006

pagine: 215

A Berlino lo spazio urbano è intenso e pieno delle contraddizioni della storia del secolo scorso. Queste hanno lasciato segni visibili a chi riesce a guardare dietro le facciate delle nuove architetture, sotto le macerie degli edifici simbolo della ex Repubblica Democratica Tedesca e nelle tracce di vuoto lasciate dal Muro. L'autore ci guida attraverso le architetture e i vuoti in un viaggio che ci porterà a comprendere il processo mai concluso che costruisce la forma urbana di una "città senza forma". L'edizione italiana del libro di Philipp Oswalt si chiude con una proposta di tre itinerari attraverso i quali scoprire o riscoprire Berlino.
20,00

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