Arcipelago Itaca: Mari interni
Porto franco
Giuseppe Martella
Libro: Copertina morbida
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2022
pagine: 68
Postfazione di Rosa Pierno.
Àidos (passaggi)
Virginia Farina
Libro: Libro in brossura
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2022
pagine: 96
Con una lettera di Alberto Masala. Prefazione di Giuseppe Martella.
Dissociazione elementare
Silvia Gelosi
Libro: Copertina morbida
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2022
pagine: 88
«[...] Gli strumenti che Silvia Gelosi si è costruita per dare forma al suo abitare le parole sono ... elementari. Però non ingenui. Mostrano un lavoro che trasforma eventi e vicende taciute in accadimenti del sentire, in disorientamenti della percezione e segni di un'astrazione che rende riconoscibile, però, il perimetro di una carcerazione dell'io, con il suo buio e le sue ombre, ma anche con i fasci di luce e le lame luminose che lo attraversano. Da un lato c'è la vita che ogni giorno presenta il conto dell'insofferenza, della fatica, della perdita di quel sé che si sarebbe voluti essere e che ancora si vorrebbe; ma, d'altro lato, quello che ancora si vorrebbe, al cospetto del presente, dovrebbe essere altro, dirsi altrimenti. [...]» Da "Volersi vivi e veri, nonostante" di Gian Mario Villalta)
Quanti di prossimità
Giorgio Rafaelli
Libro: Libro in brossura
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2022
pagine: 116
Giorgio Rafaelli nasce a Roma dove si laurea in fisica. Si trasferisce ad Avezzano, nella Marsica, per lavorare in un’azienda tecnologica operante nel settore dei semiconduttori. Pubblica nel 2016 il libro di poesia Ultimo firmamento (Pegasus Edition) – quale vincitore, nello stesso anno, del primo premio al concorso Pegasus Golden Selection – e nel 2017 la silloge Il nostro debole apparire (Edizioni Helicon). Entrambe le pubblicazioni ottengono molti riconoscimenti in concorsi letterari, mentre tra i numerosi nella poesia singola inedita si segnalano, nel 2018, il primo premio nella 43^ edizione del Premio Letterario “Casentino” e, nel 2019, il primo premio nella 21^ edizione del Premio Letterario “Il Litorale”. Inoltre, nel 2021 risulta finalista al Premio “Bologna in lettere” e viene segnalato al Premio “Lorenzo Montano”. È presente in molte raccolte antologiche di concorsi letterari, nell’antologia Letteratura 2.0 (Edizioni Helicon 2021) ed è apparso sulla bottega della poesia del quotidiano “la Repubblica” (12.10.2019. ed. di Roma) e sul blog“Imperfetta ellisse”.
Fatti reali immaginari
Adriana Tasin
Libro: Copertina morbida
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2022
pagine: 92
Il titolo ... è una dichiarazione di intento poetico del libro. I fatti sono reali ma lo sguardo a loro rivolto è mediato dall'immaginazione. Le poesie di Fatti reali immaginari fotografano il capovolgimento di un destino; il momento preciso in cui ciò accade. Incuriosisce, a posteriori, tornare a leggere la frase posta in esergo al mio libro d'esordio (Il gesto è compiuto, edito da puntoacapo Editrice nel 2020) e notare che recita: È nella rincorsa l'inabilità dell'ala / nella capriola il ritorno / che si accovaccia e riposa. A riprova che il topos del capovolgimento era presente nella mia scrittura fin dall'esordio, ancora quando io stessa non lo avevo riconosciuto come tale.
Soglie vietate
Massimo Parolini
Libro: Libro in brossura
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2022
pagine: 92
Prefazione di Umberto Piersanti.
Dizionario minimo
Silvano Sbarbati
Libro: Copertina morbida
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2022
pagine: 72
"[...] ...dal luogo orizzontale e rumoroso, incessante e opaco chiamato 'realtà' proprio da qui suggerirei di leggere queste pagine, che a me sembrano per niente elusive rispetto all'esperienza concreta, anzi colme di conoscenza affettiva. Che non vuol dire 'sentimentale', piuttosto incarnata: in relazioni, luoghi, vicende umanissime e comuni, sebbene non prevedibili. Sono versi in cui ogni percezione è processata in una forma, una delle tante possibili, lasciata al lettore come una fotografia. È un'istantanea, non una costruzione realistica, che nel cogliere uno dei tanti momenti disponibili sorprende sia il passaggio del tempo, sia l'inesausto interrogativo che quel momento preciso ci pone. Siamo esseri divisi da questa spettacolare polarità: considerare la nostra vita come un intero e osservarne uno per uno i singoli punti. Queste nostre due parti si parlano, un dialogo ancora più vivo tanto più aleatori sono i nostri giorni. Sbarbati ci conduce a osservare il nucleo segreto di quella conversazione.[...]" (dalla postfazione di Renata Morresi)
Ex madre
Francesca Del Moro
Libro: Copertina morbida
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2022
pagine: 128
"Ex madre, una definizione di sé ferocemente stigmatizzata da un'ufficialità burocratica spersonalizzante. Con valore privativo. Indica che la condizione o funzione espressa dal sostantivo stesso è ormai decaduta o cessata. Il titolo è il luogo del piccolo, immane, orrore privativo. Il complemento latino di moto da luogo si esprime con ex + ablativo; ex matre, con piccola lenizione della dentale che da sorda si fa sonora, diventa ex madre. La madre è il luogo del lutto. È da un luogo postumo, da una condizione postuma, che scaturisce questa poesia. Ex madre, perdita del sé più viscerale, perdita dell'identità più radicata nel corpo. Il corpo diventa un guscio svuotato che si confonde con la polvere della terra e aspira al pulviscolo divino. Non dal distacco che si fa stile sublime ma da un'identificazione totale, l'orfanità della madre, col figlio morto, che si fa stile umile, classicamente opposto allo stile sublime. Humilis, della terra, dalla terra, humus. Spesso in questi versi si parla di "occhi rotti", di uno sguardo fisso a terra. Il corpo di chi scrive vi giace, un corpo rotto che cade nella scrittura. La poesia è un corpo sostitutivo, di parole, un corpo ricucito dalla scrittura di una mano estranea, alienata a sé, il corpo in balìa del dolore infinito." (dalla prefazione di Rosaria Lo Russo)