Libri di Adriana Tasin
Voragini d'azzurro
Adriana Tasin
Libro: Libro in brossura
editore: Interno Libri Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 100
Nella nuova raccolta, "Voragini d'azzurro", Adriana Tasin affronta il mistero dell'esistenza avvalendosi di una metafora solida e "incantata": la montagna. Esploratori, sciamani, alpinisti, poeti - pazzi? - si inabissano ciechi nei labirinti dell'ignoto, si inerpicano e scendono dalle pendici dell'impervio. Il tempo profondo della Terra non coincide con il ciclo umano e ciò che, osservato in un arco breve, pare eterno, in un tempo geologico si manifesta come transitorio. Così è la montagna. Così è il corpo. Un visionario, in dialogo con una voce, sporto nel vuoto, sfida - scalando pareti scoscese - le leggi della gravità, del dolore, anche se «non può che esserci la fine del mondo, andando avanti» (A. Rimbaud). Il percorso è rischioso, aleggia la morte intorno. L'alta quota è l'interregno di vivi e morti, apparizioni e sparizioni, illuminazioni e stupori. Al tramonto, affaticato si cala - a tratti precipitando - non per tornare al punto di partenza, alla casa, ma alla forma primigenia del mondo, all'acqua, al grembo. Il profilo delle vette lascia spazio a un luogo piano dove le montagne sono memoria e il mare è vastità, «eternità soltanto». E l'amore?
Fatti reali immaginari
Adriana Tasin
Libro: Copertina morbida
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2022
pagine: 92
Il titolo ... è una dichiarazione di intento poetico del libro. I fatti sono reali ma lo sguardo a loro rivolto è mediato dall'immaginazione. Le poesie di Fatti reali immaginari fotografano il capovolgimento di un destino; il momento preciso in cui ciò accade. Incuriosisce, a posteriori, tornare a leggere la frase posta in esergo al mio libro d'esordio (Il gesto è compiuto, edito da puntoacapo Editrice nel 2020) e notare che recita: È nella rincorsa l'inabilità dell'ala / nella capriola il ritorno / che si accovaccia e riposa. A riprova che il topos del capovolgimento era presente nella mia scrittura fin dall'esordio, ancora quando io stessa non lo avevo riconosciuto come tale.
I racconti del Prione. Selezione 2016
Paola Nascimben, Adriana Tasin, Martina Mainetti
Libro: Libro in brossura
editore: Giacché Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 256
"Sempre grande è il fascino esercitato sui nostri contemporanei dalla narrazione storica, sia quella che ci porta l'eco di secoli lontani, sia quella che lambisce ancora il nostro presente. E racconti storici di grande suggestione sono accolti anche quest'anno nella nostra antologia. Tra i migliori, alcuni trattano della prima guerra mondiale; altri di storia medioevale, riportando alla luce anche fatti che preferiremmo forse dimenticare, come le persecuzioni contro altre etnie attuate da popoli cristiani in nome della loro religione (...) Diversi mondi, sia attuali che futuri, che appartenenti al passato, vivono e si animano nelle storie narrate dai nostri autori. Alcuni molto lontani: l'India e il Tibet, il Giappone; altri appartenenti addirittura a pianeti del futuro lontanissimi dalla Terra, abitati da razze sconosciute diverse dagli umani... Incontriamo leggendo uomini e donne dalla personalità magnetica e interessante come Chiba Sanako, 'una delle migliori spadaccine della sua epoca', nel 1858 in Giappone, o come Kunsang, l'anziana donna tibetana che vive esule in India, avvolta in una sorta di sacro silenzio..."
Il gesto è compiuto
Adriana Tasin
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 76
La poesia della Tasin appare – già da una prima lettura o apertura libro casuale – manifestarsi in una diversità di strati lessicali, affastellando in un breve spazio vocaboli di varia origine semantica…Scrive con nervi tesi, agglutinando eterogenee metafore, che spesso si infilano l’una nell’altra come pezzi di un gioco di pazienza, matematico, simile a un rebus, a rompicapi insolubili, con allusioni, ricordi, riferimenti che solo le persone a lei vicine potrebbero intendere; ma la poesia sincera – ed è il caso della insegnante in materie scientifiche Adriana Tasin – chiede sempre al lettore un contributo non piccolo di fatica e d’intelligenza; un’intelligenza del cuore: sembra suggerire l’autrice, da saper quasi “teologicamente condividere”. (Nota di Lamberto Garzia)