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Giacché Edizioni

Popolo e signori. Storie di streghe, schiavi, pellegrini, mercanti, ammiragli, dogi e papi tra Liguria e Lunigiana, dal Medioevo al Seicento

Popolo e signori. Storie di streghe, schiavi, pellegrini, mercanti, ammiragli, dogi e papi tra Liguria e Lunigiana, dal Medioevo al Seicento

Marco Biagioni

Libro: Libro in brossura

editore: Giacché Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 192

È un autentico viaggio nel tempo questa raccolta di vite vissute tra Medioevo e Seicento che ci offre un punto di vista davvero illuminante. Storie molto diverse tra loro che vanno dal racconto della forza morale di Antonio da Faie, povero analfabeta divenuto un istruito “speziale e cronista”, alle terribili torture subite dalla “strega” Franchetta di Triora; dal lungo viaggio a Roma di un pellegrino per il Giubileo del 1450, alle peripezie di un marinaio di Spezia, catturato e ridotto in schiavitù ad Algeri che affronta, da cristiano in terra islamica, l’annosa procedura del “riscatto”. Incontriamo non solo popolani ma anche borghesi come Jacopo Bracelli, cancelliere della Repubblica di Genova e uomo di lettere, che contribuì a diffondere la cultura umanistica o ancora Biagio Assereto, intellettuale che «posò i libri e le penne» per diventare ammiraglio e distrusse l’armata di Alfonso d’Aragona. E non manca la nobiltà con il primo doge veramente Magnifico, Tommaso Campofregoso, che si circondò «... di un fasto quasi regale, nuovissimo per Genova», per finire con Nicolò V, il Papa umanista di Sarzana, uomo di lettere dalla sapienza erudita, profondo conoscitore della cultura classica, che egli promosse attivamente anche con la raccolta e copiatura di testi antichi. Vite lontane, raccontate dall’autore con sapienza, supportate da documenti e riferimenti storici puntali che ci consentono di immergerci nella realtà dei secoli passati tra scontri epici, cultura illuminata, superstizioni e storie di riscatto personale.
14,90

La cattedrale di Cristo Re: un progetto di comunità. Cinquant'anni dalla Dedicazione

La cattedrale di Cristo Re: un progetto di comunità. Cinquant'anni dalla Dedicazione

Alfredo Milazzo

Libro: Libro rilegato

editore: Giacché Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 88

La storia, l'idea, le fasi costruttive della cattedrale della Spezia, edificio sacro unico nel suo genere, progettato da Adalberto Libera e consacrato nel 1975. Cinquant'anni di storia racchiusi nel libro, frutto di ricerche d'archivio, raccolta di testimonianze ed articoli, con ampio spazio dedicato agli arredi e opere d'arte che arricchiscono l'interno della cattedrale di Cristo Re, costruita secondo i dettami del Concilio Vaticano II. Con contributi di: Egidio Banti, Diego Marchini, Michelangelo Moggia, Nicoletta Sorrentino.
20,00

Cinque Terre e Portovenere. Calendario 2026

Cinque Terre e Portovenere. Calendario 2026

Prodotto: Calendario

editore: Giacché Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 28

Il calendario fotografico 2026 dedicato alle Cinque Terre e a Portovenere, è opera del fotografo spezzino Mauro Fioravanti. Stampato in alta definizione nel pratico formato che raggiunge, aperto, la misura verticale di 60 x 30 cm, il calendario offre la possibilità di scrivere comodamente nell’ampio spazio destinato agli appunti, riportando le fasi lunari e, oltre alle festività italiane, anche quelle spagnole, francesi, inglesi e tedesche. Nelle medesime 5 lingue troviamo anche delle note sulle origini dei centri storici delle Cinque Terre e di Portovenere immortalati nelle pagine. Una particolarità, rivolta agli appassionati di fotografia, sono i dati di scatto pubblicati sotto ogni immagine. Il calendario ci accoglie con una splendida vista di Manarola, che campeggia in copertina con i suoi vivaci colori e una mareggiata che si infrange alta sulla scogliera del porticciolo. La sfilata dei mesi offre una successione incantevole di scorci dei borghi nelle quattro stagioni, da quelle azzurre invernali alle immagini dei mesi più caldi; a gennaio troviamo Monterosso in una inedita vista del centro storico nella quiete serale, a febbraio una Manarola che si erge su una distesa spumeggiante e accende le prime luci del borgo circondata dal blu del cielo e del mare, una bellissima immagine invernale a cui raramente i turisti potranno assistere. Il paesaggio varia così da una Corniglia, arroccata sul monte in due viste bucoliche e quasi idilliache, alla visione di Riomaggiore con le case colorate che si affacciano sul mare per passare poi al porticciolo di Vernazza placidamente sdraiata su un mare calmo in cui si avventura solo un timido "gozzo". In estate davanti alle limpide trasparenze del mare di Monterosso si schierano gli ombrelloni nella pigra attesa dei bagnanti, mentre ancora una magnifica visione di Portovenere ci accoglie con le variopinte case della calata schierate e le barche in attesa di prendere il mare. Un’immagine di Riomaggiore tra mare e cielo, lascia intravedere la costa oltre le rocce scure, tra il verde cupo del mare, il rosso, giallo e arancio delle facciate, l'azzurro del cielo punteggiato di candide nuvolette. Una romantica Vernazza serale a novembre ci attira nella sua quiete di luci, mentre l’ultimo mese dell’anno ci lascia quasi senza fiato con una Portovenere ripresa in una visione notturna con San Pietro e le rocce dell'Arpaia sul mare. Ogni calendario viene venduto in confezione singola, dentro una busta protettiva resistente.
11,90

Luoghi abbandonati della Lunigiana

Luoghi abbandonati della Lunigiana

Martina Fai

Libro: Libro in brossura

editore: Giacché Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 176

Un viaggio inedito nel cuore della Lunigiana, un angolo di Toscana ricco di storia, immerso in un paesaggio rurale quasi congelato nel tempo con una varietà di luoghi abbandonati davvero unica, dai ruderi di antichi castelli, al percorso sull'acqua della valle dei mulini, dalle chiese, agli ospitali, un tempo rifugio di pellegrini e viandanti. Tra i resti di un convento medievale e un eremo solitario, tra borghi svuotati, rustici casolari e alpeggi che si stagliano nella nebbia con i loro profili, incontriamo lo struggente fascino dei cimiteri in disuso dove gli sguardi dei defunti, macchiati dal tempo, ci osservano solenni. E tra le imponenti strutture di un'ex-base Nato e la suggestiva ferrovia della diga in disuso, addentrandoci nel folto del bosco, possiamo scoprire arcaiche fonti, persino di acqua salata, o ripercorrere gli ardui passi dei cavatori del marmo, tra rifugi dimenticati in cima alle Alpi Apuane, da dove la vista spazia sull'infinito. Un paesaggio che offre mille bellissimi scorci, come il sentiero che porta ai resti di quella che fu una vera e propria chiesa nella roccia. È impossibile resistere al richiamo di questo territorio, costellato da misteriosi lasciti oggi in stretto connubio con la vegetazione, tra pietre secolari e alberi contorti... Con mappe e foto di più di 30 luoghi.
16,90

Storia del Battaglione Garibaldino «Melchiorre Vanni». IV Zona Operativa

Storia del Battaglione Garibaldino «Melchiorre Vanni». IV Zona Operativa

Maria Cristina Mirabello

Libro: Libro in brossura

editore: Giacché Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 576

Il volume esamina l'intero periodo che va dalla nascita della Brigata prima "Signanini" poi "Vanni", quindi Battaglione "Vanni", fino alla Liberazione, trattandone i lineamenti generali e l'evoluzione, la cui crescita sembra corrispondere a un vero e proprio «romanzo di formazione». Assistiamo così a un percorso non privo di lacerazioni e rotture, e a una sequenza di avvenimenti e di azioni, che hanno caratterizzato la storia del "Vanni", con approfondimento delle fasi maggiormente significative, sempre puntualmente contestualizzate in relazione alla storia generale della IV Zona Operativa, nonché allo studio e alla fedele ricostruzione dei suoi organismi più rappresentativi (sia politici che militari). Tra le vicende narrate, anche il drammatico rastrellamento del 20 gennaio 1945, di cui abbiamo precise tracce documentarie, l'episodio forse più significativo e determinante dal punto di vista militare. Il volume, che comprende anche dati statistici, tracce di memorie familiari, riflessioni sui nomi di battaglia e sulla presenza di partigiani stranieri, tratta inoltre sinteticamente la storia del PCI spezzino, cui il Battaglione "Vanni" è particolarmente legato, qui delineata dal giugno 1944 alla Liberazione, e si chiude con gli elenchi dei Partigiani e Patrioti componenti il Battaglione. Per agevolare il lettore nella comprensione di alcuni importanti snodi strategici, sono state inserite nel testo foto dei luoghi e mappe relative agli stanziamenti della formazione nel corso del tempo (dallo Zerasco, al Calicese, allo Zignago) e ai terribili rastrellamenti dell'8 ottobre 1944 e del 20 gennaio 1945, nonché l'organigramma della IV Zona Operativa. «Un testo importante e ponderoso che costituisce una vera e propria pietra miliare degli studi sulla Resistenza della IV Zona Operativa, un testo ricco, minuzioso, quasi enciclopedico, in cui la storia del Battaglione è ampiamente trattata grazie alla consultazione dei numerosi documenti del nostro Archivio Storico, dell'Archivio di Stato della Spezia, dell'Archivio ILSREC, di altri archivi, anche privati. Grazie alla lettura di vecchi articoli di giornali, fotografie, approfondimenti, si raccontano anche storie politiche e umane vissute in anni difficili, scorci di biografie che parlano di impegno per la libertà e la giustizia». (Patrizia Gallotti, Presidente Fondazione ETS ISR La Spezia)
35,00

Le mura della Spezia. Dalle mura medioevali a quelle ottocentesche: genesi e storia di una città

Le mura della Spezia. Dalle mura medioevali a quelle ottocentesche: genesi e storia di una città

Roberto Venturini

Libro: Libro in brossura

editore: Giacché Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 208

Partendo dai tratti delle mura medioevali ancora esistenti, per arrivare a quelle ottocentesche, mirabile esempio di architettura militare difensiva del XIX secolo, il libro ci accompagna in un itinerario urbano che ripercorre la storia della Spezia dalle origini ai giorni nostri. Dai resti dell'antica Bastia, allo sperone della Ridotta del Cipresso, il nostro viaggio si rivela una continua scoperta che passa per le massicce mura secentesche che l'autore richiama quasi a nuova vita descrivendone nei particolari i materiali, la struttura, il cammino di ronda coperto. È così che, passando per il centro storico, par quasi di vedere la città con i suoi luoghi simbolo cambiare davanti ai nostri occhi, dal Castello di San Giorgio alla Chiesa di Santa Maria, per arrivare alle estese mura ottocentesche, che Venturini analizza nel dettaglio, spiegandone con competenza e dovizia di particolari le funzioni dei componenti, dai torrioni ai bastioni, dalle porte alle caponiere, dal muro di cinta dell'Arsenale alla Cinta di Sicurezza. Un'opera unica e strettamente legata al territorio, se consideriamo che «il paramento a scarpa è formato da conci regolari squadrati di marmo Portoro proveniente dalle cave di Coregna, Portovenere, Palmaria e Tino, mentre il paramento superiore, su cui si aprono ad intervalli regolari feritoie incorniciate da conci, è realizzato con pietra calcarea di pezzatura irregolare in opus incertum proveniente dalle stesse cave». Conoscere e ripercorrere il perimetro delle mura urbane diviene così un'occasione di riscoperta della Spezia e della sua storia, per riappropriarsi di un patrimonio unico della città, da salvaguardare e valorizzare.
25,00

Luoghi abbandonati delle Cinque Terre

Luoghi abbandonati delle Cinque Terre

Davide Calloni, Ascosi Lasciti

Libro: Libro in brossura

editore: Giacché Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 192

Un viaggio tra passato e presente, tra aspri promontori e dure salite, tra vuoti casolari a picco sul mare e paesi abbandonati teatro di oscure vicende. Entrando nel bosco profondo scopriamo grotte, cave e chiese antiche ormai scoperchiate. Un vecchio maniero battuto dal vento fronteggia i massicci forti, le batterie e i bunker dismessi, immersi in una natura selvaggia e bellissima. Opere davvero uniche, come i muraglioni imponenti e gli avveniristici tunnel della ex-ferrovia, ci appaiono oggi come decadenti labirinti in disuso che ci offrono inedite viste sul mare. E tra relitti e carcasse, scheletri di vecchi edifici e nuove strutture già dimenticate, tra mastodontici quartieri fantasma che scivolano a valle e villette care agli ufologi, tra villaggi turistici fantasma e piccole comunità che ancora resistono, scopriamo il volto nascosto e dimenticato di uno dei territori più famosi al mondo. Con mappe e foto dei luoghi.
16,90

Abbandonati. Luoghi e paesi fantasma della Lombardia

Abbandonati. Luoghi e paesi fantasma della Lombardia

Ascosi Lasciti, Davide Calloni, Alessandro Tesei

Libro: Libro in brossura

editore: Giacché Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 224

Un viaggio tra immagini e storie dei più affascinanti luoghi e paesi abbandonati della Lombardia, che offre a chi sa cercare una notevole quantità di tesori, dalle carceri medievali ai forti napoleonici, dai cimiteri massonici con la loro complessa simbologia, alle grandi e piccole chiese, dalle funicolari che paiono appese al cielo, a scuole, riformatori, teatri, discoteche e persino un deposito tramviario immerso nel verde. Non mancano ovviamente le fabbriche con gli scheletri dei grandi colossi del passato che fecero la storia industriale del Paese, oltre alle manifatture locali. Nell'ampio e variegato paesaggio, tra amene colline e imponenti montagne, scopriamo le alterne vicende degli antichi borghi abbandonati, di colonie montane e istituti di cura immersi oggi in un immobile silenzio. Ai laghi, incastonati come gemme tra i monti, possiamo ripercorrere i bei tempi andati, tra alberghi lussuosi e ville nobiliari, mentre scendendo nella pianura padana ci imbattiamo in mastodontici ospedali e imponenti manicomi, le cui storie inquietanti echeggiano tra le pareti. E poi case coloniche e padronali un tempo floride e piene di vita, ville abitate da spiriti senza pace, centri sportivi e villaggi un tempo parchi dei divertimenti dove, in luogo delle risate e della musica, oggi risuona solo un sinistro cigolìo. Così, tra i picchi montani e le nebbie della "bassa", tra antiche leggende e nuove tecnologie, possiamo immergerci nelle ombre del passato, in luoghi unici, ricchi di storia e di sconcertante fascino.
17,90

Sentieri della libertà. Volume Vol. 2

Sentieri della libertà. Volume Vol. 2

Patrizia Gallotti, Sandro Centi, Doriana Ferrato

Libro: Libro in brossura

editore: Giacché Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 40

Secondo volume dei "Sentieri della libertà" una serie di guide agili che ci raccontano, con l'ausilio di interessanti foto a colori e sintetiche schede tematiche, i luoghi, le azioni e i protagonisti della lotta partigiana, dai Giardini Pubblici al quartiere del Favaro di Migliarina. Un percorso urbano, che passa per la centralissima Piazza Verdi, cuore di una città che vide distrutto il 70% del proprio tessuto urbano a causa dei bombardamenti. Una piazza che fu testimone di episodi drammatici ma anche luogo di festa, nel '45, nella giornata della tanto agognata Liberazione, e tocca tra gli altri luoghi anche Migliarina, teatro del terribile rastrellamento del 21 novembre 1944, in cui le strade di accesso al quartiere vennero bloccate e i cittadini, lavoratori, gente comune che vi transitava furono fermati e trasferiti al famigerato "Ventunesimo", dove molti vennero sottoposti a interrogatori, torture e sevizie e infine deportati nei campi di concentramento tedeschi. Itinerari per riflettere, facili e adatti a tutti, che includono nel percorso anche aree verdi come i Giardini Pubblici, la zona del Castello San Giorgio e il Parco della Maggiolina, con interessanti notazioni anche sui monumenti e i palazzi più significativi e pregevoli che incontriamo sul percorso. La collana - pubblicata assieme alle edizioni Giacché - è un'idea del Presidente della Fondazione ETS -ISR, l'Istituto spezzino per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea, Patrizia Gallotti, tra gli autori di questo secondo volume assieme a Sandro Centi e Doriana Ferrato, Presidente ANED - La Spezia.
5,00

La notte dell'Ajax. Quando il calcio cambiò per sempre il suo pensiero

La notte dell'Ajax. Quando il calcio cambiò per sempre il suo pensiero

Armando Napoletano, Roberto Pennino

Libro: Libro in brossura

editore: Giacché Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 136

La partita che cambiò per sempre il calcio e segnò la nascita del 'futbol total', raccontata dai giornalisti Armando Napoletano, italiano, e Roberto Pennino, olandese, che ricostruiscono fatti e antefatti di quella notte del 1972. Con le interviste ai protagonisti: i mitici Krol, Cruyff, Mazzola, Facchetti, Boninsegna... «Non pensiamo sia lecito, come fa l'Inter, sdraiarsi davanti alla porta con tre quarti della squadra e lì restare per 45 minuti, per due volte. Il pubblico nei Paesi Bassi, crediamo, chiede di più. Molto di più. Vuole vedere un bel calcio...» (Johan Cruyff). «Gli olandesi quella sera ci dissero che dovevamo cambiare il nostro bagaglio, disfarlo» (Mario Bertini). «La seconda finale di Coppa dei Campioni, vinta contro l'Inter nel 1972, è ritenuta il momento di massimo fulgore per l'Ajax. I giocatori erano eleganti ed implacabili, dando l'impressione di sopraffare gli ultradifensivisti italiani non solo mentalmente ed emotivamente, ma fisicamente e tatticamente» (David Winner). Presentazione di Ruud Krol, prefazione di Salvatore Lo Presti.
14,90

Spezia. Calendario della città d'un tempo. 2025

Spezia. Calendario della città d'un tempo. 2025

Irene Giacché

Prodotto: Calendario

editore: Giacché Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 28

Gli stabilimenti balneari d'un tempo sono i protagonisti del calendario, proposto nella consueta veste d'antàn, con foto d'epoca, in grande formato (aperto 30 x 60 verticale), le fasi lunari e ampio spazio per appunti. La copertina e l'inserto all'interno del calendario ci riportano al tempo in cui Spezia era rinomata per il suo mare. Da metà Ottocento infatti la città divenne meta apprezzata dei viaggiatori dell'epoca; aprirono nuovi alberghi, molti dei quali avevano un proprio stabilimento balneare. Tra fine Otto e primi Novecento numerosi stabilimenti sorgono sulla costa e si affiancano alle spiagge libere (e ai cantieri) già esistenti, a partire dal più antico "Selene", di cui riproduciamo un rarissimo "carnet di abbonamento" (1878). In tema di alberghi, l'elegante "Grand Hotel Spezia" della foto di novembre, era composto da tre palazzine e venne costruito nel 1875 da Agostino Chiappeti, già costruttore, assieme al padre, del Teatro Politeama. A giugno troviamo le mura del Castello com'erano prima dell'apertura della porta su via XXVII Marzo, con didascalia a cura dell'architetto Roberto Venturini che ne descrive funzioni ed elementi architettonici. Affascinanti sono i palazzi con le facciate decorate pubblicate, da quella in via Genova con un'elegante facciata dipinta a finto bugnato, alla facciata del palazzo di Corso Cavour di fine Ottocento, ricca di decorazioni a grottesche e raffiguranti figure femminili e putti tra le finestre. Nella città d'un tempo, oggi scomparsa, c'è anche una piazza Beverini appena rifatta; siamo nel 1911, la piazza è ariosa e circondata da grandi edifici, in primo piano, un gruppo di allegri bimbetti. Altri bimbi giocano in Viale Mazzini, con l'inconsueto fondale del Colle dei Cappuccini, in una Spezia di transizione come è quella della foto di febbraio in cui si intravede, alla Stazione, la struttura ottocentesca semicircolare per il ricovero dei vagoni, poi demolita. A ottobre siamo a Marola nel 1884 dove, tra i resti di San Gerolamo e il mare, c'è ancora la spiaggia. Il paese, scrive Gino Ragnetti, era un borgo fortificato, una specie di roccaforte con un'unica strada d'ingresso, mentre tutti gli altri accessi erano scalinate, come i "rompicollo". E non poteva mancare la "nuova" Spezia con una via XX Settembre in costruzione; in primo piano Palazzo Cozzani. E sulla via delle trasformazioni, come non ricordare l'inaugurazione della tramvia elettrica? Siamo nel 1902 e l'immagine ritrae l'evento che attirò la curiosità degli spezzini, assiepati in Via Chiodo. Le vetture, le "Helios Duplex" gialle, chiuse d'inverno e aperte d'estate, partono precedute da uno scampanellio di avviso. Ma altre "rivoluzioni" sono annunciate nella foto del mese di settembre con un incredibile incidente auto-moto in un Viale Amendola anni '60 quasi privo di traffico, su un pregiato pavé, oggi non più in sede, e sotto ai bei platani frondosi. Un evento che attira, come vediamo, un gran numero di curiosi.
10,90

Porto Venere tra Medioevo ed Età Moderna

Porto Venere tra Medioevo ed Età Moderna

Marco Biagioni

Libro: Libro in brossura

editore: Giacché Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 210

Una storia, quella di Porto Venere, secolare e straordinaria, a partire dalla sua fondazione, che la Repubblica Genovese promosse per motivi strategico-militari. La fondazione della "colonia" portovenerese nell'estremo levante, di fronte a Lerici, fu compiuta dapprima in funzione anti-pisana, ma assunse poi anche una dimensione demografica, politica ed economica importante, che godette di una favorevole condizione di relativa autonomia all'interno dello stato genovese ma la cui vita fu comunque e sempre sorvegliata dalle magistrature della madrepatria, con la protezione e la concessione di "privilegi" e "immunità" da una parte, la fedeltà politica e la partecipazione militare dall'altra, che consentirono di costituire un legame fra la "Dominante" e la "Fedelissima", ben saldo e duraturo nel corso del tempo. Il libro ripercorre la storia di una comunità che fu anche un attivo covo di pirati e corsari e subì le incursioni barbaresche; ne ricostruisce gli usi e i costumi, traccia le linee fondamentali della vita e dell'economia del tempo, descrive ruolo e struttura delle istituzioni e della società di Porto Venere nei secoli.
16,90

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