Studium: La cultura
From utmost good faith to algorithmic faith in marine insurance. A «Blue IT» perspective
Pierre De Gioia Carabellese
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2024
pagine: 128
La «testimonianza verace», paradigma di solidarietà. Nel solco di Schelling e Blondel
Antonio Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2024
pagine: 304
Il volume introduce, attraverso l’esame di alcuni grandi maestri del pensiero filosofico e teologico moderno e contemporaneo come F. Schelling, M. Blondel, H. de Lubac, X. Tilliette, P. Henrici, T. Federici, W. Kasper, E. Schockenhoff, al rapporto tra fede e ragione. E così invita ad un dialogo tra una filosofia autonoma, conscia dei propri limiti e della portata delle sue conclusioni, con una teologia altrettanto conscia di sé e gelosa della propria indipendenza. Nella seconda parte, ci sono alcuni scritti che collocano Blondel nel contesto filosofico europeo: un saggio su G. Gentile interprete di Blondel, uno su H. Schell, il Blondel tedesco, la riproduzione (con traduzione) della recensione di A. Lasson a L’Action e di una lettera di Blondel a Lasson. In Appendice, vengono riprodotti vari inediti: un testo di Henrici su Tilliette, delle lettere di Bondel e de Lubac, dei documenti ritrovati negli Archivi dell’ex Sant’Uffizio, tra cui una denuncia di A. Gemelli contro Blondel, indirizzata al papa Pio XI e portata in Congregazione dal Card. Pacelli, Segretario di Stato, per ordine del Papa, un votum del S. Uffizio contro lo stesso Blondel a firma di F. X. Maquart.
L'arte religiosa della fine del Medioevo in Francia. Studio sull’iconografia del medioevo e sulle sue fonti d’ispirazione
Émile Mâle
Libro: Libro rilegato
editore: Studium
anno edizione: 2024
pagine: 640
L’arte religiosa della fine del Medioevo in Francia fa parte del grande progetto di Émile Mâle di ricostruire una storia dell’iconografia cristiana, a partire dal presupposto che ogni cambiamento sul piano del pensiero religioso si rifletta necessariamente nell’arte. Questo testo, l’unico ancora non pubblicato in Italia dei tre grandi volumi di Mâle, è la vera chiave di volta del progetto, per la sua posizione centrale tra l’arte gotica del XIII secolo e quella manierista e barocca che ha seguito la controriforma. L’intuizione fondamentale da cui parte il testo consiste nell’aver individuato una causa per la rivoluzione iconografica che si può riscontrare dappertutto in Europa a partire dal XIV secolo: il francescanesimo, diffuso ovunque grazie alle Meditationes vitae Christi e al teatro religioso dei Misteri. Con rigore e grandissima erudizione, ma anche con un linguaggio sempre poetico e trascinante, Mâle mette alla prova la sua ipotesi da una parte studiando i nuovi soggetti, dall’altra analizzando come i vecchi temi siano reinventati e rappresentati in modo nuovo. La dimensione patetica e la tenerezza umana prendono il posto delle vette dottrinali del XIII secolo: la Vergine che contemplava il cielo dal letto si inginocchia amorevole accanto al suo bambino, i corpi gloriosi dei cavalieri sono sostituiti da cadaveri putrefatti, che talvolta si danno alla danza. Un libro prezioso non solo per comprendere la fine del Medioevo, che non può essere ridotto alle categorie “limpide” del gotico, ma anche per scoprire un’altra faccia dell’Umanesimo e del Rinascimento: quella che, attraverso l’affectus e la creaturalità francescane, si mantiene in rapporto con la religione. L’arte religiosa della fine del Medioevo in Francia non è solo un libro su un’epoca fondamentale della storia europea, ma anche una finestra sulle origini lontane della nostra modernità.
Teologia delle religioni ed esperienza religiosa. Il contributo di Vladimir Boublík. Un itinerario in prospettiva dialogica
Massimiliano M. Ilardo
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2024
pagine: 240
Che relazione vi è tra esperienza religiosa e teologia? Una risposta, quanto mai attuale, è quella che emerge dalla ricerca del teologo ceco Vladimir Boublík (1928-1974) soprattutto attraverso il volume Teologia delle religioni che, a partire dalla categoria teologico-filosofica dell’esperienza religiosa, consente di comprendere il legame tra la teologia fondamentale e la teologia delle religioni. Quale Teologia delle religioni oggi la Teologia fondamentale è in grado di delineare e proporre alla Chiesa e al mondo? Lo studio del pensiero Vladimir Boublík spinge verso una “teologia dell’ospitalità” che – partendo dall’esperienza religiosa connaturale all’uomo come un fattore peculiare della sua storia e della sua cultura – approdi a una ferma certezza: la coesistenza nel dialogo è una necessità. Come le religioni possono essere vie di fratellanza anziché muri di separazione? Sono le questioni che traspaiono già nell’opera di Boublík all’indomani del Concilio. Sono tali questioni, nella loro forza di coinvolgimento, che hanno generato il senso – primo ed ultimo – del nostro studio.
Il codice di Camaldoli
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2024
pagine: 464
Il Codice di Camaldoli è un documento di grande importanza per la storia del movimento cattolico del Novecento. Scritto tra il crollo del regime fascista e la fine della seconda guerra mondiale, esso propiziò un intenso scambio di idee sulla dottrina sociale, ispirò la riflessione dei cattolici nell’elaborazione del patto costituzionale e orientò il loro impegno nella politica, nell’economia e nella società. Il testo viene qui riproposto ai lettori e agli studiosi in un’edizione integrale e fedele all’originale e con un quadro storiografico completo e aggiornato delle fonti, dei temi e degli intellettuali protagonisti di una vicenda che contribuì a gettare le basi della Repubblica.
Storia e prospettiva del buon governo. Scritti in onore di Rocco Pezzimenti
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2024
pagine: 288
Questo volume raccoglie gli scritti in onore di Rocco Pezzimenti, professore di Storia delle dottrine politiche e di Filosofia politica all'Università Lumsa di Roma. Nonostante abbia svolto per quasi cinquant'anni l'insegnamento accademico, sarebbe riduttivo immaginarlo semplicemente dietro a una cattedra. Nel corso della sua lunga carriera di studioso ha ricoperto incarichi di prestigio presso importanti centri di ricerca scientifici e, ancora oggi, svolge ruoli direttivi presso istituzioni culturali rilevanti. I suoi amici e colleghi, provenienti da diverse università, appartenenti a settori scientifici differenti, hanno voluto collaborare per fargli questo dono e, di conseguenza, offrire al pubblico alcuni spunti preziosi della loro ricerca attuale.
Hegel e l'«Antigone». Il tramonto del mondo greco nella «Fenomenologia dello spirito»
Giovanni Zuanazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2024
pagine: 288
L’Antigone di Sofocle è, come noto, la tragedia preferita da Hegel. «Di tutti i capolavori del mondo antico e moderno […] l’Antigone mi sembra da questo punto di vista l’opera d’arte più eminente e soddisfacente». Questo giudizio, espresso nelle Lezioni di estetica, è confermato dal biografo Karl Rosenkranz, il quale riferisce che il filosofo fin da giovane leggeva assiduamente e traduceva l’Antigone, «che rappresentava per lui più compiutamente di ogni altra cosa la bellezza e la profondità dello spirito greco», e poi aggiunge: «L’entusiasmo per la sublimità e la grazia del pathos etico di questa tragedia rimase immutabile per tutta la sua vita». Sebbene nella vasta produzione hegeliana, e soprattutto nei Lineamenti di filosofia del diritto e nelle lezioni berlinesi, non manchino i riferimenti all’Antigone, è nella Fenomenologia dello spirito, e in particolare nelle due sottosezioni iniziali della prima parte del capitolo sullo spirito dedicate al «mondo etico» e all’«azione etica», che si trovano le pagine più originali e filosoficamente più impegnative. L’analisi illustra qui i momenti decisivi della tensione fondamentale, nel cuore stesso del mondo greco, tra la legge umana (che corrisponde al principio maschile della città e delle divinità olimpiche) e la legge divina (che rinvia al principio femminile della famiglia e delle divinità ctonie). Questa tensione porterà il mondo greco al suo inesorabile declino. L’Antigone non è vista da Hegel come un’opera letteraria ma come un documento etico-storico che gli serve per caratterizzare ciò che egli considera il destino del popolo greco, ossia la necessità del suo trapassare in un’altra forma dello spirito. Quello che l’autore della Fenomenologia ci propone non è dunque un semplice commento alla tragedia: è una vera e propria assimilazione creativa, una sorta di interiorizzazione filosofica che non ha eguali nella storia del pensiero. Nell’interpretare l’Antigone, Hegel mette in scena la sua filosofia ma insieme riesce a valorizzare alcuni dei nuclei più incandescenti del dramma sofocleo. Introduzione di Massimo Borghesi.
La storia come cultura. Studi in onore di Roberto Pertici
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2024
pagine: 752
Lo storico come uomo di cultura che applica i propri sforzi intellettuali allo studio della storia; la storiografia come impresa umanistica irriducibile alla professionalizzazione accademica. Sono queste le coordinate epistemologiche che hanno reso il lavoro storico di Roberto Pertici un punto di riferimento nella comunità degli studiosi e nel dibattito culturale dell’ultimo ventennio. Partendo dalla sua vasta produzione storiografica, i contributi di amici, colleghi e allievi raccolti nel volume riprendono alcuni dei temi di ricerca che l’hanno originalmente caratterizzata: la storia della storiografia e della “cultura storica” italiane, le “parabole” biografiche degli intellettuali e di interi gruppi culturali, la Chiesa cattolica e il problema religioso nell’epoca della secolarizzazione, le culture politiche dell’Italia contemporanea dal Risorgimento all’età repubblicana.
Il volto umano delle organizzazioni. La responsabilità nei processi decisionali
Gianni Manzone
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2024
pagine: 176
Le organizzazioni sono caratteristiche pervasive e durevoli della nostra società, un ambiente quasi “naturale” in cui ci muoviamo e che sembra delimitare il raggio della nostra personale responsabilità. Una fenomenologia non naturalistica mostra che la questione della responsabilità individuale non è riducibile all’interrogativo circa la misura materiale dei doveri verso l’organizzazione, verso l’ambiente sociale e naturale. Riguarda invece anche e soprattutto il senso di quei doveri e regole procedurali, i modi cioè con cui la coscienza può e deve assumere una necessità obiettiva, materiale e spogliate d’ogni senso religioso. L’adozione della prospettiva del soggetto consente una visione non riduttiva della responsabilità individuale e delle strutture organizzative. Queste si rivelano reti di rapporti umani, dove è possibile il riconoscimento dell’altro come prossimo: è la base comune che permette di affermare insieme la responsabilità verso le organizzazioni e la libertà di spirito nei loro confronti.
Orientamento e consulenza di carriera per la soddisfazione lavorativa
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2024
pagine: 384
Gli italiani sono in difficoltà nello sviluppare e gestire la propria professionalità. Alti livelli di insoddisfazione formativa e lavorativa, great resignation e quiet quitting, skill mismach, difficoltà a mantenere il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata, disoccupazione di lunga durata e abbandoni scolastici e universitari denunciano un rapporto critico con la propria carriera. Se è vero che alcuni interventi pubblici e privati possono ridimensionare l’impatto di questi fenomeni, la causa principale risiede nella mancanza di un sistema dell’orientamento con servizi riconosciuti e professionisti competenti. In Italia, l’orientamento non lo fanno degli specialisti, ma professionisti di altri settori (insegnanti, educatori, psicologi, pedagogisti, economisti, giuristi, ecc.) ai quali viene attribuita, senza una formazione adeguata, la “funzione aggiuntiva” di orientare. Il risultato sono interventi spot, concentrati a ridosso dei momenti di scelta educativa o di supporto all’inserimento lavorativo, che, oltre a non rendere i cittadini più competenti nel fare scelte formative e professionali, si focalizzano esclusivamente sugli effetti (abbandoni e disoccupazione) e non sulle cause, non riuscendo nemmeno ad ottenere risultati apprezzabili sugli effetti. Questo libro è rivolto a orientatori e consulenti di carriera che lavorano nelle scuole, nei Centri per l’impiego, nelle Agenzie per il lavoro, nei Centri di accoglienza o per consulenze individuali. La speranza è che possano diventare sempre più competenti ed efficaci nel supportare i cittadini, dagli studenti della scuola primaria agli adulti, nella gestione difficile, ma anche potenzialmente ricca di soddisfazioni, della loro carriera lungo tutto l’arco di vita.
Una pedagogia per il cambiamento
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2024
pagine: 272
Questioni di natura teoretica (antropologia pedagogica, filosofia della persona, epistemologia della pedagogia e delle scienze dell’educazione). Questioni di pedagogia della scuola (autonomia delle scuole, radici storiche e declinazioni attuali della pedagogia delle scuole, il problema dei cicli scolastici, la formazione degli insegnanti, la valutazione formativa). Questioni di pedagogia del lavoro (pedagogia della persona che lavora, l’alternanza formativa e il sistema duale, l’alleanza fra scuola, impresa e territorio, le tre “gambe” della formazione terziaria). Si tratta dei principali ambiti di ricerca esplorati da Giuseppe Bertagna nel suo percorso accademico presso le università di Torino, Bologna e Bergamo, dopo un venticinquennio di servizio nella scuola come professore di filosofia e storia, preside, dirigente superiore dei servizi ispettivi. Un omaggio “riflessivo” di ex studenti diventati colleghi ed amici che rileggono in chiave critico-comparativa personale gli ambiti indicati, per farne un bilancio e per continuare un dialogo ad argumentum.
Elogio della porosità. Per una teologia con-testuale. Miscellanea di studi per il prof. Giuseppe Lorizio
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2024
pagine: 384
Giuseppe Lorizio è stato Ordinario di Teologia Fondamentale presso l’Università Lateranense e per tanti anni docente di Filosofia presso la FTIM sez. San Luigi di Napoli; attualmente è il Direttore dell’Ufficio Cultura del Vicariato di Roma. Come pensatore ha offerto un contributo significativo alla teologia italiana soprattutto con la sua articolazione di un modello di teologia fondamentale in cui la teologia si dispiega nella sua natura “porosa”, nella osmosi permanente e inconcludibile tra rivelazione cristiana (testo) e gli universi di senso della storia (con-testo). Una riflessione profondamente speculativa e allo stesso tempo umile che si mette in ascolto del tempo (auditus temporis) e delle sue pro-vocazioni con simpatia e profezia nel tentativo di pensare il rivelato e la sua capacità di abitare e fecondare anche (e soprattutto) la nuova epoca in cui ci siamo introdotti dopo la fine della cristianità. Il volume raccoglie i contributi che amici, colleghi e allievi hanno scritto come omaggio grato per i settant’anni di don Pino. Nei testi si ritroveranno i temi che hanno segnato la ricerca del prof. Lorizio: il pensiero rosminiano, le questioni di confine e liminari tra filosofia e teologia, gli ambiti pertinenti la teologia fondamentale, il dialogo ecumenico con la tradizione luterana e ortodossa.