Medusa Edizioni: Le api
La voce delle passioni
Jean-Loup Charvet
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2003
pagine: 64
Il mito perenne dell'androgino è da Charvet attualizzato e ricollocato nel quadro dell'epoca barocca, soprattutto di quella musicale. La penna dell'autore è posta "al servizio di un pensiero fecondo, preciso", dal quale sprigionano a raffica "intuizioni avvincenti sulla musica dell'età barocca". È questo un libro che aiuta nella comprensione di un'epoca, quella Barocca, dalla cronologia labile, dai mille volti di Proteo, dai caratteri sfumati; epoca caratterizzata da un negativo antropologico tornato, oggi, di moda. La cui aspirazione massima, avverte Charvet, era quella di poter "vivere il doppio per meglio raggiungere l'uno", quello di "partecipare al molteplice per accedere all'unità".
Sul colonialismo. Verso un incontro tra Occidente e Oriente
Simone Weil
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2003
pagine: 86
In questo scritto inedito del 1943, Simone Weil propone un'analisi inquietante dell'impresa coloniale. La filosofa evidenzia le analogie, di metodo e di risultati, fra il colonialismo e il nazismo: entrambi hanno soprattutto praticato, con l'uso sistematico della forza, lo sradicamento culturale e religioso di intere popolazioni.
I sette dormienti. Una leggenda tra Oriente e Occidente
Gregorio di Tours (san)
Libro
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2002
pagine: 64
Superpartes. Il «pensiero nano» al tempo della globalizzazione
Herman Vahramian
Libro
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2002
pagine: 64
La lanterna del diavolo. Cinema e possessione
Michel de Certeau
Libro
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2002
pagine: 79
La lanterna del Diavolo con cui si cimenta il "gesuita scomodo" Michel de Certeau mette in luce il legame del cinema col tema della possessione attraverso quattro celebri pellicole di William Friedkin, Ken Russell, Robert Bresson e John Boorman. Lo studioso fin dai primi suoi lavori si era occupato del demoniaco approfondendo la "possessione di Loudun" – il celebre caso della priora Jeanne des Anges nel 1632 –, svolge in questa raccolta di testi brevi alcune riflessioni sul "satanismo" nella cultura occidentale scritte quasi a caldo dopo la visione dei singoli film e poi pubblicate su alcuni giornali francesi. La paura, l'angoscia, l'incertezza sociale, lo scientismo dominante, la minaccia nucleare ed ecologica: queste motivazioni preparano un terreno al riemergere di domande decisive sul male, il diabolico, l'irrazionale. La cultura illuminista aveva talvolta contrassegnato questi argomenti fra le pratiche della magia e della superstizione, mentre dalla fine di un secolo tormentato dal male come fu il Novecento si ripropongono con grande attualità anche per il generale smarrimento che domina le nostre società: il successo di spettatori che ebbero le pellicole esaminate dall'autore costituisce una prova e una ragione anche oggi per interrogarsi sul nostro sentimento del male e sulla sua irriducibilità.
Sul cinema. Appunti per una psicologia
André Malraux
Libro
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2002
pagine: 59
Dopo il 1946 il romanzo non fu più pubblicato. L'esperienza di narratore e di conoscitore d'arte, la consapevolezza dei debiti contratti nei confronti del cristianesimo e del romanzo ottocentesco, la percezione della svolta costituita dalla tecnologia del sonoro cinematografico si intrecciano in queste pagine per sancire il fascino e nello stesso tempo l'impossibilità di quel film-utopia che lo stesso Malraux aveva perseguito.
Caravaggio
Alessandro Parronchi
Libro
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2002
pagine: 60
«La camera ombrosa del Caravaggio», il primo dei due saggi che compongono il volume, apparso nel 1976, continua ad essere un tassello importante per il caso Merisi: è la scoperta della nascita e del significato del realismo magico del Caravaggio che, partendo dalla camera oscura di Gian Battista della Porta, ne scopre la portata sentimentale. Segue «Da Tiziano a Caravaggio, vicenda stilistica di un ritratto», uno studio che completa e ambienta il precedente, e che tratta non di una prospettiva ma di un cambio di attribuzione.
Il mondo cancellato. L'atomica, Pompei, la fine dell'uomo
Cornelio Fabro
Libro
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2002
pagine: 64
Antichi, moderni e primitivi. Alle radici della ribellione nell'arte
Ernst H. Gombrich
Libro: Copertina morbida
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 103
Tra i due testi di Ernst Gombrich raccolti in questo volume passano quasi vent'anni. Il primo, "The Debate on Primitivism in Ancient Rhetoric", risale al 1966. Il secondo, invece, è il testo di una lectio magistralis che il grande studioso tenne a Napoli nel 1984, sul "gusto dei primitivi". Al centro di entrambi è la riflessione sull'idea - che Gombrich dimostra essere ciclica nella storia dell'arte perché propria della storia del pensiero, mentre quella di "progresso" è relativamente recente - per cui le opere più antiche e meno sofisticate siano in qualche modo superiori moralmente ed esteticamente a quelle successive, molli e decadenti. Da qui l'esigenza di continue riforme (tipiche per esempio delle religioni e delle forme a esse collegate, da quelle liturgiche a quelle artistiche) che ritrovino la forza vitale delle origini. Una questione tutt'altro che "accademica" perché riguarda il nostro tempo più di quanto non si pensi. L'arte di oggi ha ancora il senso genuino, primitivo, delle grandi epoche di rinnovamento del linguaggio artistico oppure sta vivendo una "ciclica" fase di decadenza? La risposta si trova in queste pagine.
La lanterna dell'antropologo
Marshall Sahlins
Libro: Copertina morbida
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 64
Che cosa succederebbe se una mattina, svegliandosi, il manager della City londinese o il magnate di Wall Street, il grande intellettuale della Sorbona o il tecnologo di Ginevra o, più in generale, i frequentatori dei tanti social network scoprissero di essere diventati la periferia del Pianeta? Marshall Sahlins prefigura questo scenario come se fosse cosa reale (e forse lo è) e si chiede: la cultura occidentale non sarà solo un "dialetto" fra i tanti della terra? Il grande antropologo lancia una provocazione: il mondo non occidentale diventa una macchina da guerra per demolire colossali filosofie e il loro primato universale. Chi ne fa le spese? Sacri mostri come Marx e i suoi epigoni, che consideravano la cultura come una "glassa" sulla torta (economica) multistrato. La cultura, così, si rivela una "forma ibrida" da cui nasce anche l'antropologo moderno (Lévi-Strauss), figlio dell'Illuminismo e della scoperta della "relatività" della cultura occidentale.
Il mito del liocorno
Roger Caillois
Libro: Copertina morbida
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2003
pagine: 64
Il discorso di Caillois apre una finestra sulle conseguenze della metamorfosi di una figura reale nel mito di un animale immaginario, registrando le simmetrie e le dissimmetrie culturali all'interno dello stesso mito. L'autore infatti ipotizza che il corno, materia preziosa dotata di poteri taumaturgici, oggetto di mira per ciarlatani e maghi altro non sia che il canino superiore di un specie di pesce, il narvalo. Su questa via ritrova una tipica dualità che ritorna anche nella leggenda del liocorno. Come si legge nella prefazione ciò che ci resta di questa leggenda è "il relitto ancora in parte riconoscibile di un grande mito arcaico incentrato sul tema del passaggio, attraverso la mediazione femminile, dalla natura alla cultura e alla civiltà".
Come non essere postmoderni. Post, neo e altri ismi
Jacques Derrida
Libro
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2002
pagine: 59
Derrida spiega in quale modo praticare la filosofia che chiama decostruzione: riconduzione di un discorso alla sua genesi istituzionale, mostrando sempre la labilità del confine che separa la teoria dalle pratiche, e rilancio continuo di una sfida teorica pura. D'altro lato, non pare affatto un'impresa da poco quella di far sentire la voce stessa di Derrida su questo tema, invitando il lettore che non voglia farsi intrappolare dal gioco delle sigle e degli 'ismi' a confrontarsi con un pensiero in cui rigore del concetto e invenzione si mescolano in un costante corpo a corpo con la scrittura.