Lindau: Senza frontiere
La ragione del male
Rafael Argullol
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 272
Una città viene improvvisamente colpita da un male misterioso. La nuova peste, che nelle persone contagiate annienta ogni forma di volontà ed emozione, non assomiglia a nessuna malattia nota: non si sa come si sviluppi e si diffonda, e tanto meno come trattarla. I medici e le autorità annaspano indecisi e inconcludenti, e i cittadini vivono nell'incertezza e nella paura. Nel marasma che sconvolge ogni ritmo e ogni equilibrio, mentre le autorità decretano misure eccezionali e impongono forme diverse di censura, in molti si affidano alla superstizione e a nuove credenze religiose. Intanto Víctor Ribera, fotografo professionista, si muove per la città, catturando nei propri scatti il caos che ogni giorno va crescendo. Qual è la vera origine di questa malattia dell'anima? È qualcosa che si prepara da tempo dietro una facciata di ordine perfetto, di benessere diffuso, di libertà solo apparente? E cosa cambierà dopo, quando il peggio sarà passato e tutto, forse, tornerà nei ranghi della normalità?
Frotte di pesci rossi
Kanoko Okamoto
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 160
Ancora inedita in Italia, Okamoto Kanoko fu poetessa, narratrice e saggista. Si segnalò sulla scena culturale nipponica della prima metà del '900 anche per gli atteggiamenti spregiudicatamente disinibiti che potrebbero farla accostare ad alcune protagoniste dell'avanguardia artistico-culturale dell'Occidente, da Colette a Djuna Barnes, ad Anais Nin. I tre racconti che compongono il volume sono rappresentativi di una vena narrativa che l'autrice coltivò soprattutto negli ultimi anni della sua vita. Pur diverse nell'ambientazione e nello sviluppo, le vicende narrate finiscono per sciogliersi in una sorta di rivelazione, tanto imprevista quanto rasserenante. Il protagonista di "Frotte di pesci rossi" è un giovane ittiologo che vive tormentato da una duplice ossessione, un amore che crede impossibile e il tentativo di ottenere finalmente la considerazione dell'amata selezionando una nuova, bellissima varietà di pesce rosso. Un'impresa che sembra destinata a fallire finché, allo stremo delle forze e delle speranze, non scopre che qualcosa è successo là dove meno se lo sarebbe aspettato. Nel secondo racconto, "Nel Settentrione", il rapporto di tenero affetto che lega un ragazzo idiota a una adolescente in età da marito suscita in lei un sentimento materno che durerà quanto la sua stessa vita, inducendola a sperare in un improbabile ritorno dell'amico del cuore anche dopo che ne ha perduto le tracce. Nel terzo racconto, "Il genio famigliare", a illuminare il futuro della giovane incaricata di gestire la trattoria di famiglia è la scoperta del misterioso conforto accordato dal destino alla vita scialba e rassegnata di sua madre: nulla è in realtà cambiato nella sua esistenza, se non l'animo con cui la affronterà da quel momento in poi, giorno dopo giorno. Prefazione di Dacia Maraini.
Il diario della bicicletta e altri racconti
Natsume Soseki
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 95
Appaiono qui per la prima volta in traduzione italiana tre degli shohin – un genere originale della letteratura giapponese moderna che si colloca in un territorio indefinito tra la novella e il saggio, caratterizzato da una notevole libertà di stile – di Natsume Soseki: “Il diario della bicicletta”, “Il fringuello di Giava” e “La lettera”. Molto diversi tra loro, per stile e per contenuto, sono stati composti in momenti differenti della vita dello scrittore e, forse anche per questo, esprimono compiutamente la ricchezza di toni e la grande originalità della sua voce. Ad accomunarli è, come sempre in Soseki, la forte componente autobiografica che, oltre a fornire l'argomento e la vicenda oggetto della narrazione, conferisce a situazioni e persone una grande intensità emotiva. Non sono mai i fatti narrati a essere particolari, ma è lo sguardo lucido e tuttavia compassionevole del narratore a farne dei piccoli gioielli, ricreando perfettamente atmosfere ed emozioni. Molto divertente è “Il diario della bicicletta”, che racconta le peripezie affrontate dall'autore quando decide di prendere lezioni di bicicletta, per di più nell'ostile e incomprensibile mondo inglese. A prevalere nel secondo racconto è invece una certa malinconia: il delicato rapporto con un fringuello di Giava evoca nel narratore il ricordo di una donna, dalla quale si era sentito attratto ma che non poteva corrisponderlo, essendo stata da poco promessa in matrimonio. Molto curiosa è infine la vicenda del terzo racconto, in cui una misteriosa lettera, riemergendo per caso nel cassetto di un albergo, svela un retroscena inaspettato.
Canzoni dell'amore infinito
Kabir
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 132
Poeta, filosofo e mistico del XV secolo, Kabir visse a stretto contatto prima dell'islam e poi dell'induismo, in un periodo di lotte sanguinose che li opponevano e li dilaniavano anche al loro interno. Scelse di imboccare un cammino radicalmente diverso: rigettando gli sterili formalismi, gli inutili riti e i digiuni mortificanti prescritti ai fedeli dei due credi, propose una nuova concezione unitaria e gioiosa di Dio e del mondo. È l'amore universale da cui tutto nasce quello celebrato nelle "Canzoni dell'amore infinito": in esso non c'è separazione tra vita e morte e ha finalmente termine ogni inquietudine umana, perché l'Amore non ha principio né fine, è il Senza Forma, e «per la sua misericordia» insegna a «camminare senza piedi, a vedere senza occhi, a udire senza orecchi, a bere senza labbra e a volare senza ali». Paradossalmente Kabir divenne un punto di riferimento tanto per i credenti dell'islam quanto per gli induisti e quando morì, pare alla veneranda età di 119 anni, gli uni e gli altri si disputarono il corpo del Maestro. La leggenda vuole che al suo posto sia stato trovato un enorme fascio di gladioli selvatici che i due schieramenti si divisero: così una parte di quei fiori fu bruciata e gettata nel Gange, mentre l'altra venne sepolta.
Walt Whitman. Testo inglese a fronte
Walt Whitman
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 208
Walt Whitman, poeta americano fra i più celebrati di ogni tempo, non ha certo bisogno di presentazioni. Alla poesia dedicò la sua intera vita continuando a lavorare a una sola opera, Foglie d'erba, dal 1855 fino alla morte. Alla prima edizione che conteneva pochissime poesie, «frutto di una fatica costante e lentissima», accolta da critiche anche feroci e di cui vendette una sola copia, ne seguirono altre dieci, ogni volta aumentate e rivedute. Rigettando le forme e i modi espressivi in uso all'epoca, imboccò una strada personalissima che lo portò a cambiare tutto - dal lessico alla versificazione, con l'adozione del verso libero - e a far assumere alla sua poesia «le stesse dimensioni ideali, lo stesso profilo dell'America». Come scrive Roberto Sanesi, curatore e traduttore di questa selezione, Whitman fu «poeta di un unico libro che gli vegetò e infittì fra le mani per decenni: e la sua voce personale, coscientemente, in uno sforzo che non conobbe pause, si estese al tentativo ambizioso di definire tutta una nazione».
Vita di Oscar Wilde attraverso le lettere
Oscar Wilde
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 656
Raffinato cantore del decadentismo, dandy impareggiabile, umanista finissimo, autore di successo, spirito libero e anticonformista, Oscar Wilde è al centro di un'infinita bibliografia, ma non vi è fonte migliore per ricostruirne e ripercorrerne l'intensa vicenda umana della sua ricchissima corrispondenza. Nelle lettere contenute in questo volume, sapientemente selezionate da Masolino d'Amico, vediamo Wilde impegnato con letterati e artisti, nel lavoro, nelle amicizie, nella difesa dei suoi libri e nella critica al perbenismo della società vittoriana e al suo moralismo filisteo; nei rapporti con l'amatissima madre e nella tormentata relazione con Alfred Douglas; nei giorni del successo, quando era conteso dai salotti della buona società inglese e americana, e in quelli del processo e della prigionia; e, infine, nel malinconico «dopo», quando, povero e rassegnato a lasciare la ribalta, non perse tuttavia la voglia di vivere e di confessarsi. "Vita di Oscar Wilde attraverso le lettere" ci restituisce un ritratto davvero a tutto tondo, che dell'originale conserva ombre e sfumature, ricreando il fascino dell'abile conversatore e del narratore raffinato, la forza di una mente originale e trasgressiva e la tenerezza di un uomo di grande sensibilità e privo di malizia, che nella vita, come egli stesso ebbe a dire, mise tutto il suo genio, riservando alle opere solo il proprio talento.
Amore che viene, amore che va. Racconti vecchi e nuovi
Camilla Salvago Raggi
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 232
Gli amori vanno e vengono, si sa, e così è la vita, perché tutto alla fine va e viene. Le esperienze si susseguono, gli incontri ci aprono talvolta nuove prospettive, le convinzioni mutano, si raggiunge una maggiore comprensione di sé stessi e degli altri. Nelle storie vecchie e nuove qui riunite è proprio un tratto di questo percorso esistenziale che l'Autrice coglie e fissa, partendo da un momento preciso della vita di ciascuno dei protagonisti - un'infatuazione, un funerale, un'asta di antichi arredi, un congresso e così via. Ogni volta, nella misura contenuta di poche pagine, si snoda il filo dei loro pensieri, insieme a dubbi, emozioni, rimpianti e gioie. «Momenti di essere», li definisce l'Autrice, riprendendo il titolo di una raccolta di scritti autobiografici di Virginia Woolf. In realtà, proprio nel racconto breve Camilla Salvago Raggi trova uno spazio di manovra maggiore rispetto alle storie familiari di cui ha nutrito i suoi romanzi. È nel «momento», fissato «nel suo essere e divenire», che assapora il piacere di scrivere in totale libertà.
Gli zoccoli nell'erba pesante
Giovanni Tesio
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 200
Un'immersione in una realtà lontana e insieme prossima. Una vita: la vita di un ragazzo di campagna diventato un adulto consapevole, anche grazie al privilegio degli studi, che ritorna al paese in cui è cresciuto per rintracciarne gli umori, per ripercorrere il transito delle cose profondamente mutate nel passaggio che separa gli anni '50 e i '60. Rituali rimemorati di un mondo piccolo e finito, che tuttavia continua a pulsare e a pretendere un'attenzione che qui si traduce in una scrittura chiara e minuziosa. Attraverso la memoria che scioglie nodi e grovigli interiori, si disegna una trama di fatti, oggetti, personaggi, emozioni, pulsioni, lavori, rituali, affetti, dolori, e dal fondo di questa vita intima a poco a poco emerge un'oggettiva e segreta bellezza.
Il padrone dell'agricola
Marcello Venturi
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 160
Dirigere un’azienda non è un’impresa da poco, tanto più se si tratta di un’azienda agricola e di agricoltura non si sa nulla, e a maggior ragione se questo accade negli anni in cui le campagne si spopolano inesorabilmente. Ma proprio questa sfida tocca a Marcello Venturi dopo il matrimonio con Camilla Salvago Raggi, quando prende le redini della tenuta della moglie. Uomo di impegno politico e cultura, giornalista e scrittore, noto soprattutto per gli scritti sulla Resistenza e la guerra, il suo orizzonte deve ora aprirsi ai vasti spazi e alla storia secolare di una grande proprietà, a riti e usi di una comunità di mezzadri (i manenti) che se li sono tramandati da una generazione all’altra e che perdono terreno di fronte al dilagare dell’industria e della meccanizzazione. All’inizio, dopo i molti anni trascorsi nel centro di Milano, lo infastidiscono persino il silenzio e la luce della campagna monferrina. Poi, però, spirito di osservazione, umanità e una salutare provvista di sense of humour offrono una via di uscita, sia pure provvisoria, e nutrono queste pagine, che diventano un acuto, divertito e a tratti malinconico referto di un mondo che rapidamente scompare.
Io sono un gatto
Natsume Soseki, Cobato Tirol
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 208
«Io sono un gatto»: così si presenta il narratore di questa graphic novel tratta dall'omonimo romanzo di Natsume Soseki. E attraverso i suoi occhi seguiamo la storia. È il mondo visto da un gatto: il mondo in generale, ma soprattutto quello del buffo e irascibile professore di inglese che lo ha accolto nella propria casa (e che tanti tratti ha in comune con 10 stesso autore). Il felino protagonista, che è anche un po' filosofo, vede e commenta tutto quello che avviene tra le mura domestiche: i litigi tra i coniugi, le visite degli amici e degli allievi del professore e le baruffe con i terribili vicini di casa, industriali prepotenti e impiccioni. Ma non ci sono solo gli umani. C'è anche Mikeko, una gattina bellissima dalla quale rimane ammaliato, e Kuro, un temibile gatto nero sempre a caccia di topi. Questa graphic novel, grazie all'adattamento e agli efficaci disegni di Cobato Tirol, restituisce tutto il fascino e la poesia di uno dei grandi romanzi del XX secolo.
Vite vulnerabili
Pablo Simonetti
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 184
In questi dodici racconti, lo scrittore cileno ci mette di fronte alle nostre stesse vulnerabilità, alle crepe che possono aprirsi nella facciata tutta ordine e decoro dietro cui nascondiamo la nostra vita. I suoi personaggi, uomini e donne di ogni età, si trovano coinvolti in situazioni - alcune drammatiche, altre apparentemente banali - che hanno il potere di far emergere, anche in un solo istante fatale, la loro fragilità e le loro debolezze, costringendoli a fare i conti con sé stessi. Desideri e antichi rancori, speranze e ossessioni, ferocia e tenerezza: di questo si nutre la prosa di Simonetta dotata di una tensione sottile e persistente che contagia il lettore, ma sempre ricca di profonda umanità.
Bhagavadgita. Il canto del beato
Libro: Copertina morbida
editore: Lindau
anno edizione: 2018
pagine: 164
Alle origini della Bhagavadgita, o Gita, come viene chiamata comunemente in India, vi è la guerra fratricida raccontata nel Mahabharata, che costrinse i discendenti dei Kaurava e dei Pandava a battersi nel campo di Kuruksetra. Il primo canto si apre infatti con Arjuna che prega Krsna di fermare il cocchio in mezzo ai due eserciti perché, scorgendo nelle schiere nemiche amici e parenti, è angosciato all'idea di colpire chi gli è caro. Ha così inizio un lungo e sofferto colloquio che affronta i nodi più importanti della vita di ogni uomo: l'agire e il non agire, il dovere, le passioni, il sacrificio e il non attaccamento che portano alla vera conoscenza e alla suprema pace dello spirito. Tutte le azioni tendono a mantenere l'uomo prigioniero del ciclo delle esistenze, nel mondo dell'illusione fenomenica. Soltanto quando sia mosso da un sentimento superiore, che trascenda quelli individuali, e non desideri il frutto della sua opera, soffocando ogni forma di identificazione egoica, egli potrà raggiungere la liberazione e vivere in armonia con l'universo. Testo fondamentale della tradizione induista e forse il più conosciuto in Occidente, la Gita è in realtà un libro universale a cui anche l'uomo contemporaneo - a qualunque cultura o religione appartenga - può fruttuosamente abbeverarsi.

