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Lindau: Senza frontiere

Piccoli racconti di un'infinita giornata di primavera

Piccoli racconti di un'infinita giornata di primavera

Natsume Soseki

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2017

pagine: 144

I 25 "Piccoli racconti di un’infinita giornata di primavera" apparvero sull’"Osaka Asahi Shimbun" a partire dal 1909, e vennero riuniti da Soseki in questa raccolta nel 1910. A prima vista, non sembra esistere un filo conduttore che li leghi, tanto sono diversi sia nel contenuto sia nello stile – soprattutto nelle pagine in cui vengono utilizzate tecniche sperimentali di scrittura. Ma è proprio il titolo così fortemente evocativo, Eijitsu Shohin, a contenere l’elemento unificante. "Eijitsu", la "giornata lunga", non indica soltanto un giorno in cui il tempo sembra dilatarsi all'infinito, ma evoca anche ciò che accomuna i protagonisti dei diversi racconti: il desiderio di conservare quella sensazione di intensa felicità legata a un momento, a un’occasione, a una stagione, nella speranza che possa non finire mai.
14,50

Marziale tradotto da Enzo Mandruzzato

Marziale tradotto da Enzo Mandruzzato

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2017

pagine: 608

Marco Valerio Marziale, grande maestro dell'epigramma - di cui ha codificato le caratteristiche tematiche e letterarie nei quindici libri che ci sono pervenuti - è anche il più autentico cantore del carpe diem, ovvero della capacità di cogliere quanto di meglio l'esistenza quotidiana offre, sopportandone con temperato stoicismo gli aspetti più difficili o dolorosi. Nella sua poesia, Marziale vuole conservare «il sapore dell'umano» in modo che «la vita si riconosca e si legga». Immerso nella folla multiforme della Roma dei Flavi, raccoltasi per l'inaugurazione del Colosseo, fissa lucide istantanee che traduce in versi ricchi di quelle emozioni che solo le «verità» umane suscitano, e che possono ispirare sia la satira spietata sia la simpatia e la compassione. Né moralista né complice di quanto si offre al suo sguardo, a volte, per sopportarne il peso, trasfigura la vita attraverso le proprie capacità fantastiche, in quel crescendo e decrescendo che Enzo Mandruzzato, suo traduttore magistrale, ha definito il «barocco» di Marziale. A scuola lo si legge poco, eppure che fosse un vero poeta accostabile a Catullo fu Friedrich von Schlegel a dirlo sulle pagine della rivista «Athenaeum», all'alba del Romanticismo tedesco, quando si cominciò a comprendere gli antichi senza superstizioni classicistiche. In questa inedita traduzione di un'ampia scelta dei suoi epigrammi, Mandruzzato ne intuisce e asseconda il pensiero poetico e lo rende vivo e schietto in italiano quanto è nudus et venustus nel suo perfetto latino.
36,00

Inseparabile

Inseparabile

Lalla Romano

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2017

pagine: 224

Al centro di “Inseparabile” ci sono l'autrice medesima e l'Emiliano già protagonista dell'Ospite, nel rapporto speciale di una nonna col suo nipotino, ricreato sul filo di incontri, vacanze, piccoli e grandi eventi che si susseguono nel corso di alcuni anni. Mentre lui cresce e condivide con lei letture, pensieri, giochi e passatempi, altre persone si muovono e interagiscono: Marlene, la mamma di Emiliano; Piero («Papeo»), il suo papà (nonché figlio della scrittrice, con cui i rapporti sono complicati da sempre); il solidale nonno Innocenzo; il diffidente Dionigi, nuovo compagno della madre, e altre figure minori. Le situazioni intorno al bambino spesso si complicano, soprattutto in seguito alla separazione dei genitori; ma tutte queste diverse persone costituiscono un insieme di relazioni fondamentali per entrambi i protagonisti. In questo volume Lalla Romano riporta dunque i lettori nel vivo del fortissimo legame fra lei ed Emiliano, che necessariamente deve fare i conti con tutti gli altri affetti, imprescindibili per entrambi, «nonostante tutto». Speranze e delusioni, paure e angosce, ma anche la felicità pura di fronte alle scoperte e a certe frasi del bambino: sono le emozioni e i sentimenti i veri protagonisti del romanzo, ed è nel loro intreccio tutto umano, seguito dall'autrice con acuta e lucida sensibilità, che si formano la trama narrativa e le vivissime fisionomie dei personaggi.
18,00

Lontani parenti

Lontani parenti

Camilla Salvago Raggi

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2016

pagine: 153

"Lontani parenti" racconta due storie di famiglia. La famiglia è quella dei Salvago, un'antica casata genovese che si distingue già in epoca medievale per la partecipazione al governo della città e come proprietaria di galee e palazzi, e che ha nell'autrice l'ultima discendente. In «Druda» tutto comincia da un libro particolare, il seicentesco "Liber Familiae Salvaigorum" - un tomo in marocchino con fregi dorati che è già molto evocatore -, e dalla curiosità che suscita un nome di donna davvero originale - Druda appunto - con la chiosa che lo accompagna: «Nome che in lingua corrotta volgare suona lo stesso che troia, cioè figlia e madre di un porco». Di lei, oltre al nome, il libro ricorda solo la data in cui va sposa (il 1161), ma questo non impedisce a Camilla Salvago Raggi di ricostruirne un profilo molto espressivo. Perché, al di là dei fatti e dei documenti, è l'anima di questa lontanissima antenata che vuole far emergere dalle brume del tempo. È invece un inventario seicentesco ad accendere l'interesse della scrittrice per Leonardo, membro di un altro ramo Salvago. Si tratta del contenuto dell'antico palazzo di famiglia, che costituisce l'eredità di Carlo Salvago al figlio. Quel documento, che può sembrare nulla più di un arido elenco di oggetti o beni, si rivela tuttavia capace di fornire informazioni puntuali e soprattutto spunti di grande suggestione per delineare la fisionomia del «Magnifico» sullo sfondo di un mondo e di un'epoca. Due ritratti di personalità lontane nel tempo, che Camilla Salvago Raggi ha riportato in vita con tutto quel corredo di sentimenti ed emozioni che li rendono familiari anche a noi, lettori del terzo millennio.
16,00

L'ospite

L'ospite

Lalla Romano

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2016

pagine: 142

"Chi è l'ospite? Presentato via via come tartaruga, come anemone marino, come gatto di casa, in certi momenti è una divinità: nostrana o esotica. D'altronde l'ospite ha un nome umano e alla fine della storia è detto di lui che 'si ricorda della sua giovinezza'. Dove è capitato l'ospite? Appunto presso chi ha visto in lui una bestiola da curare, ma anche un portatore di salvezza: e non per confusione mentale, semmai per un eccesso di lucidità. Il rapporto tra loro? Naturale, elementare; eppure insieme difficile: adorante ma inadeguato da una parte, supremamente libero - ora condiscendente ora distratto - da parte di 'colui che è venuto di lontano'. L'ospite è soprattutto apportatore di gioia; ma essendo la sua presenza -transitoria - intimamente legata alle ultime radici, sommuove il senso della vita, crea nuovi legami fra le cose, le persone, i pensieri. Del resto forse nemmeno l'ospite, né la rete sottile delle rispondenze, è il libro; forse è un movimento, insieme fatale e semplice, scorrente sotto la staticità delle immagini, che sospinge il lettore: verso cosa o verso dove? Il libro stesso è questo cosa o dove." (Lalla Romano) Con uno scritto di Pier Paolo Pasolini. Prefazione di Giovanni Tesio.
14,00

Via Gorkij 8 interno 106

Via Gorkij 8 interno 106

Marcello Venturi

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2016

pagine: 176

In via Gorkij 8 interno 106, a Mosca, ha abitato Julia Dobrovolskaja, italianista e traduttrice, prima di espatriare e di stabilirsi in Italia. La sua è la storia di un disincanto, quello che, da appassionata sostenitrice del socialismo sovietico, la trasforma in una sua critica implacabile. Un disincanto che non sfugge al terribile apparato di repressione del regime, che le apre le porte del campo di internamento di Chovrino e poi la condanna a una perenne sorveglianza, esercitata su di lei così come sui suoi interlocutori. Marcello Venturi, che conosce Dobrovolskaja in occasione di un viaggio nella capitale russa, dove si è recato per riscuotere i diritti delle traduzioni dei propri libri, ne racconta la vita: la partecipazione alla guerra in Spagna, la prigionia, la dura lotta per la sopravvivenza. Alla sua vicenda fa eco quella dello stesso Venturi: cresciuto sotto il fascismo, partecipa alla Resistenza e aderisce poi al Partito Comunista, da cui si allontana dopo i fatti di Ungheria, disgustato dalla doppiezza e dal cinismo di molte delle sue posizioni politiche. Fra Julia e lui si instaura una sintonia profonda che si esprime nel comune rifiuto dei compromessi e nella scelta di esprimere la critica e il dissenso anche a costo dell'isolamento e della solitudine.
16,00

Divagazioni

Divagazioni

Emil M. Cioran

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2016

pagine: 112

Uno degli ultimi testi scritti da Cioran in romeno - e probabilmente l'ultimo concepito come libro -, Divagazioni rappresenta uno spartiacque nella sua carriera letteraria. A circa 35 anni, l'autore inizia a esitare nella scelta della formula più efficace per dare espressione ai propri pensieri. Si avverte che la punta della penna stilografica vorrebbe scivolare verso un'altra lingua. Nel passaggio dal romeno al francese, questo libro segna l'orlo di un precipizio che Cioran avrebbe poi felicemente superato posando il piede oltre, su un terreno che si sarebbe rivelato particolarmente fertile.A differenza dei testi precedenti, caratterizzati da un entusiasmo solidale con la filosofia, o dal fascino esercitato su di lui dalla formula lirica sottilmente intrecciata con l'espressione aforistica, qui lo scrittore, ormai trapiantato a Parigi, sembra scegliere una nuova via, meno spettacolare e meno eccentrica.La frenesia di Al culmine della disperazione e il tono poetico di Breviario dei vinti sono ormai abbandonati e sostituiti da un dire malinconico, monocorde e dimissionario, da parte di colui che non intravede più nessuna soluzione all'«ineffabile» dell'esistenza.Egli porge l'orecchio al silenzio assoluto che avvolge l'universo e scopre il vuoto, quell'enorme baratro in cui la materia rarefatta non ha alcuna giustificazione, come del resto nemmeno la vita, manifestazione improbabile dello stesso principio del non essere. Si preannuncia un nuovo cammino, in cui svanirà anche il sentimento di inutilità predominante in Divagazioni, per far posto ad altri concetti che susciteranno in Cioran insospettabili energie: decomposizioni, amarezza, squartamenti, anatemi e una congerie di altri inconvenienti.
14,00

Memoriale di Aires

Memoriale di Aires

Joaquim Machado de Assis

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2016

pagine: 234

Questo breve romanzo in forma di diario, opera estrema di quello che è a buon titolo considerato uno dei maggiori scrittori brasiliani, può persino sconcertare a una prima lettura per la voluta semplicità dell'andamento narrativo e per l'apparente ingenuità con cui si sofferma su episodi e riflessioni prive di peso. Poi però ci si accorge che, oltre il velo tenue delle situazioni e dei fatti (un'anziana coppia adotta due giovani che non tarderanno a innamorarsi l'uno dell'altra e a partire insieme per l'Europa), lo scrittore disegna un dramma e un contrasto senza tempo. 11 dramma è quello della vecchiaia, del tempo che fugge e della morte che altrettanto rapidamente si avvicina; il contrasto è invece quello fra il diritto della gioventù di vivere e amare, separandosi allegramente da ciò che è estinto e caduco, e il desiderio dei vecchi di vedere confortato dal calore e dalla vitalità dei più giovani il proprio tramonto.
19,00

La regina Ginga e come gli africani inventarono il mondo

La regina Ginga e come gli africani inventarono il mondo

José Eduardo Agualusa

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2016

pagine: 222

Angola, 1620: un prete poco più che ventenne, Francisco José da Santa Cruz, sbarca da una nave negriera su una spiaggia del Regno del Congo, per raggiungere la scuola dei gesuiti di São Salvador cui è stato assegnato. Originario del Pernambuco, è entrato nella Compagnia di Gesù come novizio a quindici anni e mette piede nel continente africano carico delle certezze ingenue che i lunghi studi nel Collegio Reale gli hanno inculcato. Dell'Africa e della sua cultura non sa nulla e guarda con orrore alla violenza che intorno a lui travolge tutto e tutti. Dopo pochi mesi dal suo arrivo, diventa segretario di Ginga, la fiera sorella del re del Dongo, e la accompagna in una importante ambasceria presso il governatore portoghese. Lei però non si accontenta del ruolo subalterno che spetta alle donne nella società del tempo e dopo una serie di lotte intestine diviene regina. Francisco deve fare i conti con una realtà tumultuosa ed è costretto ad avviare un serrato confronto fra le sue idee e ciò che circonda, tra la fede cattolica e le credenze africane, iniziando un difficile cammino alla scoperta di sé stesso. È un Francisco ormai ottantenne, libraio ad Amsterdam, a raccontarci la sua vita avventurosa e a narrare la storia della regina Ginga e del mondo angolano, con le sue storie e i suoi miti meravigliosi...
17,00

Cronache brasiliane

Cronache brasiliane

Joaquim Machado de Assis

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2016

pagine: 215

Joaquim M. Machado de Assis è stato autore di romanzi, poesie, testi e critiche teatrali, traduzioni, con gli esiti che molti lettori già conoscono e che ne fanno una delle voci più importanti della letteratura dell'800. Il suo esordio avvenne però con il racconto, in una serie destinata ai giornali, e questa formula narrativa è all'origine di diverse raccolte che ben riflettono l'evoluzione della sua scrittura. Del resto molti ritengono che il valore e la qualità di uno scrittore si apprezzino soprattutto nella forma breve, la cui stessa misura detta "regole" rigorose e stabilisce se l'autore abbia raggiunto quell'equilibrio di contenuto, forma, stile e voce, che determina la riuscita di una narrazione. "Cronache brasiliane" offre una scelta dei suoi racconti più belli, in alcuni casi mai pubblicati in Italia. È una penna sapiente quella di Machado, che tratteggia storie, ambienti e personaggi con uno sguardo mai indifferente: se talvolta può risultare feroce nella critica di comportamenti e situazioni, una punta di malinconia rivela sempre un senso di profonda empatia con i suoi simili e il loro destino.
18,50

Storia di un manichino di parrucchiere

Storia di un manichino di parrucchiere

Aleksandr V. Cajanov

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2016

pagine: 102

Nell'agosto del 1918, mentre la guerra civile devasta la Russia, in una dacia di Borvicha na Moskvareke, nella campagna del Podmoskov'e, Aleksandr Cajanov economista di fama, teorizzatore della cooperazione agricola, studioso d'arte, conclamato topografo della vecchia Mosca, raffinato collezionista, incisore nonché futura vittima della repressione staliniana - conclude la prima delle sue cinque novelle "fantastiche", appunto questa Storia di un manichino di parrucchiere, ovvero L'ultimo amore dell'architetto moscovita M. Non è un caso che la novella si apra con una dedica a E.T.A. Hoffmann: nella vicenda dell'architetto moscovita che perde la testa per un manichino di cera trovato per caso nella bottega di un parrucchiere e nelle incredibili avventure che da quel momento si dipanano, gli elementi hoffmaniani sono sparsi ovunque. Ma l'intento di Cajanov è di rivisitare in chiave moderna, e di traslare nel presente, il mondo fantastico del grande romantico tedesco, mescolando bizzarramente i suoi ingredienti, invertendo clamorosamente le loro valenze.
12,00

Il soldato nudo

Il soldato nudo

Gian Piero Bona

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2016

pagine: 208

Chiamato alle armi appena laureato, Filippo rifiuta la possibilità di diventare ufficiale e decide di prestare servizio come soldato semplice. Nell'Italia dei primi anni '60 - in pieno boom economico, ma ancora oppressa da un clima di pesante conformismo sia sul piano politico che culturale e dei costumi - si tratta di un gesto di ribellione tanto singolare quanto emblematico, soprattutto perché messo in atto all'interno dell'istituzione più chiusa e conservatrice: l'esercito. Filippo si immerge così in un mondo crudo e vero come quello della naia e delle caserme, da sempre luogo di "formazione" delle nuove generazioni, e la frattura che si crea nel suo animo si ricompone solo con una lenta e costante presa di coscienza di nuove verità morali e umane. Con un realismo che non scende a compromessi con la volgarità e la violenza, ma non rinuncia a una cruda descrizione dei fatti, il libro di Gian Piero Bona, a distanza di oltre mezzo secolo dalla prima uscita - nel 1961 Giovanni Comisso lo presentò entusiasta al Premio Strega -, mantiene una grande freschezza e un'intatta forza di suggestione, proponendosi al lettore di oggi come l'originale romanzo di formazione di un ragazzo capace di mettersi a nudo senza pudori.
16,00

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