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Libri di Marcello Venturi

Trilogia dell'amore: La vita davanti a sé-Gli aquiloni-La promessa dell'alba

Trilogia dell'amore: La vita davanti a sé-Gli aquiloni-La promessa dell'alba

Romain Gary

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2022

pagine: 976

Un prezioso cofanetto che riunisce alcune delle più belle opere di Romain Gary in un'elegante edizione. "La vita davanti a sé". La storia di un amore materno in un condominio della periferia francese dove i legami di sangue non contano e le tragedie della Storia svaniscono davanti alla semplice gioia di vivere. "La promessa dell'alba". Un libro sul mistero potente e imperscrutabile della maternità, sulla morte che ti passa accanto e ti segue, a distanza di appena un passo, sulla forza della vita e sul suo senso profondo. "Gli aquiloni". Racconto di due infanzie travolte dall'urto della Storia, in cui gli aquiloni diventano favolosa metafora di libertà e promessa di salvezza.
35,00

Tempo supplementare

Tempo supplementare

Marcello Venturi

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2000

pagine: 133

10,32

Il nemico ritrovato

Il nemico ritrovato

Marcello Venturi

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2005

pagine: 224

13,00

Bandiera bianca a Cefalonia

Bandiera bianca a Cefalonia

Marcello Venturi

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2021

pagine: 336

L'8 settembre 1943 gli 11.500 uomini della Divisione Acqui di stanza sull'isola greca di Cefalonia si vedono intimare la resa dal presidio tedesco, fino al giorno prima alleato. Gli italiani decidono di non arrendersi, dando così vita, in modo tanto tragico quanto spontaneo, al primo atto della Resistenza armata. Fronteggiano il nemico per otto giorni, prima di venire sopraffatti. Una parte di loro cade in combattimento, altri 6.500 dopo essersi arresi vengono trucidati e altri 1.300, imbarcati su navi da trasporto, muoiono a causa delle mine disseminate nello Ionio. Questo l'episodio storico da cui prende lo spunto la narrazione, romanzesca, di "Bandiera bianca a Cefalonia", il cui protagonista, figlio di un ufficiale italiano vittima dell'eccidio, cerca di riannodare l'intera vicenda. Giocato su un doppio piano temporale, il presente del viaggio nell'isola sulle orme di un padre mai conosciuto e il passato della rievocazione storica, il libro ricostruisce con asciuttezza ed efficacia le drammatiche vicende che al suo apparire, nel 1963, contribuì in maniera determinante a far conoscere al pubblico italiano ed europeo. Alla scrupolosità del resoconto. Venturi unisce le movenze intense e partecipi della grande narrativa, tramandando «ciò che è accaduto, come nessun documento, nessun diario, nessuna storia potrebbero fare»; in queste pagine lo scrittore - a dirlo è Sandro Pertini - «raggiunge i vertici dell'arte senza tradire la realtà dei fatti, ma anzi, proprio per questo, meglio illuminandola».
14,00

All'altezza del cuore

All'altezza del cuore

Marcello Venturi

Libro

editore: Aragno

anno edizione: 2008

pagine: 180

Dall'autoritratto dello scrittore, tratteggiato attraverso lo sguardo e le parole del gatto di casa, al recupero di un diario anonimo della vita di trincea nella Grande Guerra; dal beffardo eppur pietoso ritratto di un federale fascista alla bizzarra e poetica costruzione del museo Guatelli di Ozzano Taro, per finire con l'ossessione di un uomo che ha perduto i genitori nei campi di sterminio nazisti. La memoria è il filo rosso che attraversa, tra autobiografia e invenzione, questi racconti di Marcello Venturi: nelle paure ricorrenti e nelle piccole e grandi manie, nel riaffiorare di documenti che riaccendono la luce su storie dimenticate e sollecitano l'immaginazione, nella convivenza con ferite che non si rimarginano ancora dai tempi della guerra e della Shoah. Non si pensi però a un libro chiuso nei toni nostalgici: l'ironia, anche quella rivolta verso se stesso, cede il passo talvolta al disincanto; e un certo aspro disamore, sorretto da una forte e incessante passionalità, aggredisce la noncuranza e la distrazione dell'attuale società: non potrebbe essere diversamente per chi, come Venturi, colloca la memoria all'altezza del cuore.
15,00

Un uomo di successo. La cintura di sicurezza

Un uomo di successo. La cintura di sicurezza

Marcello Venturi, Franco De Poli

Libro

editore: Guida

anno edizione: 2009

pagine: 104

Il volume raccolgie i due racconti di Marcello Venturi e franco De Poli.
8,00

Sdraiati sulla linea

Sdraiati sulla linea

Marcello Venturi

Libro: Libro in brossura

editore: Lampi di Stampa

anno edizione: 2011

pagine: 160

"Indimenticato autore di culto, Marcello Venturi viene scoperto da Vittorini sul "Politecnico" nel 1945. Diventa autore di libri realisticamente e politicamente impegnati. Giornalista de "L'Unità", poi redattore di casa editrice, presto lo scrittore si sente deluso dall'affievolirsi delle speranze politiche e decide di abbandonare l'impegno diretto per ritirarsi in un'azienda agricola. La sua attività di scrittore continuerà con libri-verità di impegno non più politico ma sociale. Soltanto trent'anni dopo il suo addio all'editoria e al partito, nel 1991, Venturi pubblica "Sdraiati sulla linea", un'autobiografia come un romanzo, in cui il protagonista in prima persona rievoca la vita culturale e politica degli anni del dopoguerra. Venturi aspirante scrittore che attende con ansia la posta; Venturi nel giornale di partito; Venturi che lotta contro il conformismo e trova appoggio in direttori illuminati come Davide Lajolo (Ulisse); Venturi che dalla condanna staliniana di Tito comincia a capire la realtà del comunismo; ma soprattutto il Venturi maturo a cui, come a tanti "compagni" di allora, vengono aperti gli occhi dalle tragiche vicende ungheresi del 1956 e dalla condanna kruscioviana dei delitti di Stalin: sono le tappe di un vissuto non solo personale." (Gilberto Finzi)
12,00

Mio nonno e Mussolini

Mio nonno e Mussolini

Marcello Venturi

Libro: Libro in brossura

editore: Via del Vento

anno edizione: 2011

pagine: 35

Due racconti memoriali ambientati nella Pistoia della giovinezza e scritti nei primi anni Sessanta dall'autore de "L'ultimo veliero" e di "Bandiera bianca a Cefalonia", fedele esponente della stagione del neorealismo. Con nostalgia e ironia, vi ripercorre alcuni momenti vissuti durante il ventennio fascista, tra parate, manifestazioni ufficiali e intima ribellione ai riti del regime.
4,00

Cinque minuti di tempo

Cinque minuti di tempo

Marcello Venturi

Libro

editore: Greco e Greco

anno edizione: 2012

pagine: 330

10,33

Via Gorkij 8 interno 106

Via Gorkij 8 interno 106

Marcello Venturi

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2016

pagine: 176

In via Gorkij 8 interno 106, a Mosca, ha abitato Julia Dobrovolskaja, italianista e traduttrice, prima di espatriare e di stabilirsi in Italia. La sua è la storia di un disincanto, quello che, da appassionata sostenitrice del socialismo sovietico, la trasforma in una sua critica implacabile. Un disincanto che non sfugge al terribile apparato di repressione del regime, che le apre le porte del campo di internamento di Chovrino e poi la condanna a una perenne sorveglianza, esercitata su di lei così come sui suoi interlocutori. Marcello Venturi, che conosce Dobrovolskaja in occasione di un viaggio nella capitale russa, dove si è recato per riscuotere i diritti delle traduzioni dei propri libri, ne racconta la vita: la partecipazione alla guerra in Spagna, la prigionia, la dura lotta per la sopravvivenza. Alla sua vicenda fa eco quella dello stesso Venturi: cresciuto sotto il fascismo, partecipa alla Resistenza e aderisce poi al Partito Comunista, da cui si allontana dopo i fatti di Ungheria, disgustato dalla doppiezza e dal cinismo di molte delle sue posizioni politiche. Fra Julia e lui si instaura una sintonia profonda che si esprime nel comune rifiuto dei compromessi e nella scelta di esprimere la critica e il dissenso anche a costo dell'isolamento e della solitudine.
16,00

Manet

Manet

Marcello Venturi

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2017

pagine: 191

“Ah, scusate, vi credevo colossale, e cercavo da ogni parte un viso stravolto e patibolare.” In “Manet al Salon” del 1866, Zola racconta l'aneddoto sintomatico della meraviglia di un giornalista cui viene presentato il pittore, “che sta seduto con modestia e occupa uno spazio piccolo piccolo”. Il cliché che si era costituito nell'immaginario comune, dopo gli scandali suscitati da “Le déjeuner sur l'herbe”, i dipinti religiosi e “Olympia”, era appunto quello di una specie di reietto della società, di uomo tormentato e addirittura pericoloso. Al contrario, Manet non aveva mai rinnegato la sua estrazione alto borghese e, come dimostra la scelta di restare sei anni presso Couture, nonostante lo disapprovasse, aveva ogni intenzione di conquistare il successo all'interno del sistema ufficiale dell'arte. La determinazione nel presentarsi per tutta la vita alla giuria del Salon, il rifiuto di unirsi al gruppo dei realisti e, in seguito, di esporre con gli amici impressionisti, indicano come egli fosse l'esatto contrario di un dissidente, o di un sobillatore. Manet era peraltro ben conscio del proprio ruolo di innovatore e voleva anzi esplicitamente imprimere una svolta alla pittura francese, ma non aveva alcuna intenzione di farlo rinnegando la tradizione." (dal saggio di Federica Armiraglio)
11,90

Il padrone dell'agricola

Il padrone dell'agricola

Marcello Venturi

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2018

pagine: 160

Dirigere un’azienda non è un’impresa da poco, tanto più se si tratta di un’azienda agricola e di agricoltura non si sa nulla, e a maggior ragione se questo accade negli anni in cui le campagne si spopolano inesorabilmente. Ma proprio questa sfida tocca a Marcello Venturi dopo il matrimonio con Camilla Salvago Raggi, quando prende le redini della tenuta della moglie. Uomo di impegno politico e cultura, giornalista e scrittore, noto soprattutto per gli scritti sulla Resistenza e la guerra, il suo orizzonte deve ora aprirsi ai vasti spazi e alla storia secolare di una grande proprietà, a riti e usi di una comunità di mezzadri (i manenti) che se li sono tramandati da una generazione all’altra e che perdono terreno di fronte al dilagare dell’industria e della meccanizzazione. All’inizio, dopo i molti anni trascorsi nel centro di Milano, lo infastidiscono persino il silenzio e la luce della campagna monferrina. Poi, però, spirito di osservazione, umanità e una salutare provvista di sense of humour offrono una via di uscita, sia pure provvisoria, e nutrono queste pagine, che diventano un acuto, divertito e a tratti malinconico referto di un mondo che rapidamente scompare.
15,00

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