Arti, cinema e spettacolo
Roma Design Experience 2025. Questions, actions, answers. Systemic design for collective responsibility to protect and add value for today
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2025
pagine: 256
ISIA Roma Design è il primo Istituto di Alta Formazione del MUR - Ministero dell'Università e della Ricerca; è il primo istituto di livello universitario pubblico in Italia sulla formazione del Design. Fondato a Roma da Giulio Carlo Argan e Aldo Calò trae le proprie origini dalla sperimentazione didattica del precedente Corso Superiore di "Disegno Industriale e Comunicazione Visiva" già attivo a Roma tra il 1965 e il 1970. ISIA Roma Design nasce dalla necessità di formare professionisti nel solco della grande tradizione europea, intellettuale e pedagogica, esemplificata nel Bauhaus e nella Scuola di Ulm, da cui eredita e sviluppa un impianto metodologico di eccellenza innestato sulla grande tradizione italiana di creatività e innovazione; ha ricevuto due "Compassi d'Oro" (di cui, il primo, l'XI Compasso d'Oro nel 1979 per il modello formativo e didattico) e nove "Targhe Giovani" ADI, un francobollo delle Poste Italiane, undici premi SYDA Samsung e circa ulteriori 230 premi di grande prestigio nazionale e internazionale. ISIA Roma Design ha corsi attivi a Roma e a Pordenone, è un centro di ricerca e sperimentazione negli ambiti del design del prodotto, della comunicazione e dei servizi con uno sguardo internazionale sui temi della contemporaneità.
Esplorazioni progettuali sul patrimonio culturale-Design explorations on cultural heritage
Libro
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2025
pagine: 192
Un progetto per valorizzare l'identità del nostro territorio e svilupparlo secondo politiche sostenibili grazie al coinvolgimento della comunità insediata.
Costruire l'arte. Palazzo Fodri a Cremona e il suo fregio in cotto. Ediz. italiana e inglese
Angelo Giuseppe Landi
Libro: Libro rilegato
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2025
pagine: 224
Palazzo Fodri - e il fregio figurato che ne scandisce la facciata - rispecchiano le metamorfosi del mito del Rinascimento. La dimora quattrocentesca, assorbita un secolo dopo dal monastero di Santa Maria di Valverde, riacquista una propria visibilità nell'ultima grande stagione di Cremona, l'Illuminismo, grazie a una delle riforme più coraggiose, la razionalizzazione dell'assistenza. Ad essa contribuisce la soppressione di conventi e monasteri e la loro ridestinazione ad usi collettivi, entro un processo gestito lucidamente dal colto patriziato locale: Giuseppe Picenardi e Antonio Cattaneo a questo miravano, assegnando il palazzo e la chiesa al Monte di Pietà ed il resto del monastero alla Casa d'Industria, sotto il controllo dell'architetto di comune fiducia, Faustino Rodi. Da metà Ottocento, il "Rinascimento lombardo" vive il passaggio da eredità intellettuale a modello letterale, la decorazione in cotto diviene campo di applicazione per l'"arte industriale" su cui tanto si contava per qualificare l'edilizia e gli oggetti d'uso, ma anche sostenere lo sviluppo economico. Infine negli anni Trenta, il restauro di palazzo Fodri, con le sue copie di busti e di modanature, chiude tardivamente un'epoca, pur limitando l'incolta invenzione del passato che segna quei decenni bui. In ombra è rimasto il modo in cui le immagini tanto ammirate si concretavano in manufatti che occorreva poi rifinire e proteggere, e nel tempo mantenere. L'arte non è sola espressione, ma costruzione, con le sue raffinatezze ed i suoi limiti: questa dimensione - di fonte e di testimonianza storica - si conserva nel mutare dei miti, evitando, anche a questa scala, ritorni a condizioni d'origine, o pro tempore giudicate ottimali, disperdendo cioè risorse molto scarse rispetto al patrimonio da salvaguardare. Angelo Giuseppe Landi Professore associato, Politecnico di Milano, DAStU, Dottore in Conservazione dei Beni Architettonici, membro del Collegio del Dottorato in Conservazione del Patrimonio Costruito, insegna alla Scuola di Specializzazione in tutela dei Beni Architettonici. Ha coordinato numerosi progetti di restauro di importanti edifici storici (palazzo Magio Grasselli e palazzo Fodri a Cremona), anche in zona sismica (Arquata del Tronto), a supporto delle amministrazioni locali. Le sue ricerche privilegiano la storia della costruzione, dall'Età Moderna al XIX secolo, e i suoi contributi figurano ai convegni internazionali del settore. Ha dedicato più pubblicazioni agli impianti e alla loro storia, in particolare all'illuminazione artificiale tra XVIII e XIX secolo.
Quadriennale di Roma. Fantastica
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 360
Quadriennale del '35
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio Arte
anno edizione: 2025
pagine: 288
Un mondo di bellezza
Libro: Libro rilegato
editore: White Star
anno edizione: 2025
pagine: 504
Volti, paesaggi, animali, natura, città. La bellezza è intorno a noi, ma serve il giusto occhio per imparare a riconoscerla. Questo libro fotografico è un ottimo allenamento, perché tra le sue pagine la bellezza non è un ideale astratto, ma un’esperienza viva, universale e cristallizzata per sempre dall’obiettivo dei più talentuosi fotografi di National Geographic. In oltre 500 pagine sono racchiusi preziosi frammenti di una bellezza che diventa condivisa. “Un mondo di bellezza” è un libro fotografico da collezionare e assaporare, ma anche un modo per coltivare quotidianamente lo stupore che ci rende vivi e umani.
Lo storico carnevale di Ivrea. Dal 1194 ai giorni nostri
Iago Corazza
Libro: Libro rilegato
editore: White Star
anno edizione: 2025
pagine: 192
Un libro fotografico che affianca scatti superbi alla storia dello Storico Carnevale di Ivrea. Noto soprattutto per la famosa battaglia delle arance, questo evento nasconde anche tanti altri cerimoniali che trovano spazio fra le pagine di questo pregiato volume curato da Iago Corazza. Il celebre giornalista e fotoreporter è riuscito a catturare lo spirito più autentico del carnevale di Ivrea, che oggi è diventato un patrimonio culturale e goliardico che posiziona la festa tra le più importanti nel panorama italiano ed internazionale. “Lo storico carnevale di Ivrea” è un libro illustrato da collezionare e scoprire dalla prima all’ultima pagina.
Monica Biancardi. The catalogue of huts. Ediz. italiana, inglese e francese
Monica Biancardi
Libro: Libro rilegato
editore: Quodlibet
anno edizione: 2025
pagine: 80
La luce modella il mondo e la percezione che se ne ha a seconda di come si poggia, partorendo ombre e influenzando le nostre emozioni. Catturarla è rivoluzionario. Occorre imparare a fare luce sulle cose ben oltre le loro superfici d’ombra. "The Catalogue of Huts" affronta il tema della violenza sulle donne attraverso un linguaggio visivo inusuale, capace di unire passato e presente, memoria e materia. Il progetto utilizza un doppio dispositivo tecnico: la fotografia nella sua forma più primitiva e l’incisione manuale su plexiglass, un mezzo fragile, trasparente, eppure resistente. Ogni opera è un pezzo unico, costruito per essere visibile solo se illuminato. Questo meccanismo non è solo estetico, ma profondamente simbolico: le immagini che parlano di dolore e invisibilità si manifestano solo quando una luce.
Compositori. La storia illustrata
Libro: Libro rilegato
editore: Gribaudo
anno edizione: 2025
pagine: 320
«L’unica storia d’amore che abbia mai avuto è stata con la musica.» Maurice Ravel. Uno splendido volume che celebra oltre 100 giganti del canone musicale, raccontandone le vite, gli amori e le opere.
Giorgio Morandi. Il tempo sospeso. Roma - New York. Ediz. italiana e inglese
Libro
editore: Allemandi
anno edizione: 2025
Il volume riprende e approfondisce l'analisi della pittura del grande artista italiano attraverso una selezione antologica di sessanta dipinti scelti fra i più esemplari delle migliori collezioni private e istituzionali, italiane e internazionali.
Le fotografe sono pericolose
Libro: Libro in brossura
editore: Contrasto
anno edizione: 2025
pagine: 160
«Donne a tutto tondo, donne tuttofare, donne ridotte al silenzio per decenni anche quando creavano: ora conosciamo i meccanismi dell’inesorabile processo di invisibilità delle donne nell’arte e nel mondo in generale. Ma ciò che è singolare in questa grande pratica artistica è che la fotografia, proprio che fin dalle sue origini, è stata considerata, in primo luogo dal suo inventore, un’attività così facile da poter essere alla portata di donne e bambini» (Laure Adler). La fotografia è sempre stata un’attività creativa aperta alle donne perché non standardizzata, era una professione giovane, agile, non necessariamente prestigiosa o esclusiva. Fin dal XIX secolo, molte donne si sono impossessate della nascente fotografia. Presenti in tutti i campi, dall’arte al giornalismo, passando per la moda, la scienza o la pubblicità, troppo spesso le fotografe si sono scontrate con una mancanza di riconoscimento e visibilità. Laure Adler e Clara Bouveresse le mettono in risalto attraverso una selezione di 68 fotografe che riunisce pioniere imprescindibili, figure dimenticate e nuove giovani voci. Alcune si sono impegnate in politica o nel femminismo militante, altre si sono avventurate in zone di guerra o hanno infranto norme e convenzioni. Tutte hanno corso dei rischi, si sono emancipate da contesti consolidati e inventato modi inediti di essere e lavorare. Donne pericolose perché hanno messo in discussione le aspettative e i presupposti che circondavano la loro professione e il loro status, invitandoci a immaginare nuovi mondi.